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giovedì 4 giugno 2020
mercoledì 3 giugno 2020
ANSA/ 31 anni fa Tienanmen, la stretta che ora teme Hong Kong
MERCOLEDÌ 03 GIUGNO 2020 19.57.10
>>>ANSA/ 31 anni fa Tienanmen, la stretta che ora teme Hong Kong
ZCZC8500/SXB OPE45213_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ 31 anni fa Tienanmen, la stretta che ora teme Hong Kong Gli attivisti si appellano all'Ue, Johnson evoca visti a pioggia (di Antonio Fatiguso) (ANSA) - PECHINO, 3 GIU - Nel 2019, la veglia sulle vicende sanguinose di piazza Tienanmen e le proteste successive contro la legge sulle estradizioni in Cina sembravano l'inizio di qualcosa di nuovo a Hong Kong: a un anno di distanza le manifestazioni, come quella del 4 giugno negata dalla polizia, appaiono le ultime chance prima che la legge sulla sicurezza nazionale voluta da Pechino assegni al governo centrale il potere di stroncare il dissenso e l'autonomia della citta'. Per la prima volta in 30 anni, Hong Kong non avra' domani sera la veglia con decine di migliaia di candele a Victoria Park per ricordare le proteste per la svolta democratica chiesta invano dagli studenti del 1989, represse nel sangue dalle truppe dell'Esercito di liberazione popolare. La motivazione ufficiale e' il distanziamento sociale, con le rigide regole per contenere il Covid-19: "un pretesto per silenziare l'opposizione", secondo Joshua Wong, uno dei volti piu' noti del fronte democratico. Presentando la "petizione globale" davanti al parlamento dell'ex colonia, Wong si e' appellato ai leader dell'Ue perche' si oppongano alla legge sulla sicurezza nazionale. Dal vecchio continente il primo ministro britannico Boris Johnson sfida, intanto, Pechino confermando la promessa di visti facilitati per il Regno a 2,85 milioni di cittadini dell'ex colonia aprendo "la strada per la cittadinanza". Mercoledi', oltre alle otto persone massime presenti a Victoria Park e alla veglia simbolica online, il parlamentino locale votera' la contestatissima legge sul rispetto dell'inno nazionale cinese che criminalizza ogni atto di irriverenza verso la "Marcia dei volontari" con sanzioni pecuniarie e carcere, come ulteriore segnale di un cambiamento in corso. Da Pechino, del resto, la governatrice Carrie Lam ha ribadito nel pomeriggio che la sovranita' dei territori "e' minacciata da forze che s'appellano al separatismo e perfino al terrorismo, in aumento a Hong Kong": il governo centrale "non aveva alternative che un'azione stringente a tutela del Paese unito". La legge non colpira' i diritti legittimi della maggioranza, ma avra' "un piccolo numero di persone che mette in pericolo" la sicurezza nazionale, ha aggiunto citando il vicepremier Han Zhen. Un rapporto dell'American Chamber of Commerce di Hong Kong, intanto, ha stimato che il 60% delle societa' Usa ritiene che la legge pesera' sul business e il 70% non vuole lasciare la citta'. La governatrice ha visto anche il ministro per la Pubblica sicurezza Zhao Kezhi, promosso a vice direttore della leadership centrale del Pcc che cura gli affari di Hong Kong e Macao. I media statali cinesi hanno preso di mira insistentemente le proteste caotiche degli Stati Uniti, mettendo in luce le minacce del presidente Donald Trump sull'uso delle truppe, anche nell' incombenza dei 31 anni della repressione militare di Tienanmen. Hu Xijin, editor-in-chief del Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo (la voce del Pcc) ha scritto che gli Usa stanno celebrando l'anniversario di Tienanmen "in un modo unico. I militari Usa vengono spediti nelle citta' e la polizia sta aprendo il fuoco. Gli Usa stanno dimostrando l'importanza per la Cina di ristabilire l'ordine nel 1989. Ma allora, la distruzione dell'ordine cinese era molto peggio di adesso negli Stati Uniti", ha aggiunto Hu, in un tweet al veleno. La Cina e' stata a lungo criticata da Usa e da altri Paesi per i diritti umani contro, ad esempio, tibetani e uiguri. Ad aprile diversi ambasciatori africani si lamentarono con Pechino per il trattamento "disumano" riservato ai loro connazionali nella citta' di Guangzhou durante il contenimento del coronavirus. Gli scenari sono contraddittori: il monito del segretario di Stato Mike Pompeo sulla veglia negata nell'ex colonia (Pechino vuole rendere gli abitanti di Hong Kong "uguali a quelli della Cina continentale") e' caduto nel vuoto. "I grandi traguardi raggiunti dopo la fondazione della nuova Cina dimostrano in pieno che il percorso di sviluppo scelto dalla nuova Cina e' totalmente corretto e in linea con le condizioni nazionali della Cina", ha replicato Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri. Come dire, la Cina di oggi giustifica la bonta' della scelta di allora. FT 03-GIU-20 19:56 NNNN
>>>ANSA/ 31 anni fa Tienanmen, la stretta che ora teme Hong Kong
ZCZC8500/SXB OPE45213_SXB_QBXB R EST S0B QBXB >>>ANSA/ 31 anni fa Tienanmen, la stretta che ora teme Hong Kong Gli attivisti si appellano all'Ue, Johnson evoca visti a pioggia (di Antonio Fatiguso) (ANSA) - PECHINO, 3 GIU - Nel 2019, la veglia sulle vicende sanguinose di piazza Tienanmen e le proteste successive contro la legge sulle estradizioni in Cina sembravano l'inizio di qualcosa di nuovo a Hong Kong: a un anno di distanza le manifestazioni, come quella del 4 giugno negata dalla polizia, appaiono le ultime chance prima che la legge sulla sicurezza nazionale voluta da Pechino assegni al governo centrale il potere di stroncare il dissenso e l'autonomia della citta'. Per la prima volta in 30 anni, Hong Kong non avra' domani sera la veglia con decine di migliaia di candele a Victoria Park per ricordare le proteste per la svolta democratica chiesta invano dagli studenti del 1989, represse nel sangue dalle truppe dell'Esercito di liberazione popolare. La motivazione ufficiale e' il distanziamento sociale, con le rigide regole per contenere il Covid-19: "un pretesto per silenziare l'opposizione", secondo Joshua Wong, uno dei volti piu' noti del fronte democratico. Presentando la "petizione globale" davanti al parlamento dell'ex colonia, Wong si e' appellato ai leader dell'Ue perche' si oppongano alla legge sulla sicurezza nazionale. Dal vecchio continente il primo ministro britannico Boris Johnson sfida, intanto, Pechino confermando la promessa di visti facilitati per il Regno a 2,85 milioni di cittadini dell'ex colonia aprendo "la strada per la cittadinanza". Mercoledi', oltre alle otto persone massime presenti a Victoria Park e alla veglia simbolica online, il parlamentino locale votera' la contestatissima legge sul rispetto dell'inno nazionale cinese che criminalizza ogni atto di irriverenza verso la "Marcia dei volontari" con sanzioni pecuniarie e carcere, come ulteriore segnale di un cambiamento in corso. Da Pechino, del resto, la governatrice Carrie Lam ha ribadito nel pomeriggio che la sovranita' dei territori "e' minacciata da forze che s'appellano al separatismo e perfino al terrorismo, in aumento a Hong Kong": il governo centrale "non aveva alternative che un'azione stringente a tutela del Paese unito". La legge non colpira' i diritti legittimi della maggioranza, ma avra' "un piccolo numero di persone che mette in pericolo" la sicurezza nazionale, ha aggiunto citando il vicepremier Han Zhen. Un rapporto dell'American Chamber of Commerce di Hong Kong, intanto, ha stimato che il 60% delle societa' Usa ritiene che la legge pesera' sul business e il 70% non vuole lasciare la citta'. La governatrice ha visto anche il ministro per la Pubblica sicurezza Zhao Kezhi, promosso a vice direttore della leadership centrale del Pcc che cura gli affari di Hong Kong e Macao. I media statali cinesi hanno preso di mira insistentemente le proteste caotiche degli Stati Uniti, mettendo in luce le minacce del presidente Donald Trump sull'uso delle truppe, anche nell' incombenza dei 31 anni della repressione militare di Tienanmen. Hu Xijin, editor-in-chief del Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo (la voce del Pcc) ha scritto che gli Usa stanno celebrando l'anniversario di Tienanmen "in un modo unico. I militari Usa vengono spediti nelle citta' e la polizia sta aprendo il fuoco. Gli Usa stanno dimostrando l'importanza per la Cina di ristabilire l'ordine nel 1989. Ma allora, la distruzione dell'ordine cinese era molto peggio di adesso negli Stati Uniti", ha aggiunto Hu, in un tweet al veleno. La Cina e' stata a lungo criticata da Usa e da altri Paesi per i diritti umani contro, ad esempio, tibetani e uiguri. Ad aprile diversi ambasciatori africani si lamentarono con Pechino per il trattamento "disumano" riservato ai loro connazionali nella citta' di Guangzhou durante il contenimento del coronavirus. Gli scenari sono contraddittori: il monito del segretario di Stato Mike Pompeo sulla veglia negata nell'ex colonia (Pechino vuole rendere gli abitanti di Hong Kong "uguali a quelli della Cina continentale") e' caduto nel vuoto. "I grandi traguardi raggiunti dopo la fondazione della nuova Cina dimostrano in pieno che il percorso di sviluppo scelto dalla nuova Cina e' totalmente corretto e in linea con le condizioni nazionali della Cina", ha replicato Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri. Come dire, la Cina di oggi giustifica la bonta' della scelta di allora. FT 03-GIU-20 19:56 NNNN
Pantera segnalata al confine tra l'Irpinia e il Sannio
MERCOLEDÌ 03 GIUGNO 2020 20.46.15
Pantera segnalata al confine tra l'Irpinia e il Sannio
ZCZC8868/SXB ONA45957_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Pantera segnalata al confine tra l'Irpinia e il Sannio Nelle settimane scorse segnalata in un comune del Beneventano (ANSA) - AVELLINO, 3 GIU - Accertamenti sono in corso nel territorio della Valle Caudina, al confine con la provincia di Benevento, sulla segnalazione di un felino di grossa taglia di colore nero segnalato nelle campagne del comune irpino di Roccabascerana. Secondo gli autori della segnalazione, fatta ai carabinieri e alla polizia municipale, potrebbe trattarsi di una pantera. Le ricerche si concentrano anche nei territori dei comuni confinanti San Martino Valle Caudina e Pannarano. Un primo avvistamento era stato segnalato una ventina di giorni fa nelle zone rurali di Torrecuso (Benevento) dove venne ritrovato un montone sbranato.(ANSA). YA2-PO 03-GIU-20 20:45 NNNN
Pantera segnalata al confine tra l'Irpinia e il Sannio
ZCZC8868/SXB ONA45957_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Pantera segnalata al confine tra l'Irpinia e il Sannio Nelle settimane scorse segnalata in un comune del Beneventano (ANSA) - AVELLINO, 3 GIU - Accertamenti sono in corso nel territorio della Valle Caudina, al confine con la provincia di Benevento, sulla segnalazione di un felino di grossa taglia di colore nero segnalato nelle campagne del comune irpino di Roccabascerana. Secondo gli autori della segnalazione, fatta ai carabinieri e alla polizia municipale, potrebbe trattarsi di una pantera. Le ricerche si concentrano anche nei territori dei comuni confinanti San Martino Valle Caudina e Pannarano. Un primo avvistamento era stato segnalato una ventina di giorni fa nelle zone rurali di Torrecuso (Benevento) dove venne ritrovato un montone sbranato.(ANSA). YA2-PO 03-GIU-20 20:45 NNNN
Caso Floyd, incriminati tutti e 4 i poliziotti coinvolti
MERCOLEDÌ 03 GIUGNO 2020 21.12.35
*Caso Floyd, incriminati tutti e 4 i poliziotti coinvolti
*Caso Floyd, incriminati tutti e 4 i poliziotti coinvolti Lo annuncia tweet dell'ex candidata presidenziale Amy Klobucher Roma, 3 giu. (askanews) - Una grossa novità nel caso George Floyd, l'afroamerican 46enne morto durante un controllo di polizia a Minneapolis, il cui decesso ha scatenato le rivolte che stanno sconvolgendo gli Stati Uniti. Saranno incriminati tutti e quattro i poliziotti coinvolti nel fermo - e ripresi dai telefonini degli astanti. Lo dichiara in un tweet la senatrice democratica Amy Klobucher. Secondo Klobucher - che è stata Attorney General cioé ministro della Giustizia dello Stato della California - l'Attorney General del Minnesota Keith Ellison annuncerà le imputazioni contro i poliziotti nella giornata di oggi. Derek Chauvin, l'agente che per dieci minuti ha premuto un ginocchio sul collo di Floyd e che potrebbe averne causato la morte, sarà incriminato per omicidio di secondo grado (privo di premeditazione) e non più per omicidio di terzo grado (fattispecie meno grave esistente nel Minnesota e in pochi altri Stati Usa). I suoi tre colleghi presenti agli eventi saranno pure incriminati. Due autopsie sul corpo di Floyd hanno dichiarato che l'uomo è stato ucciso. I quattro agenti erano già stati licenziati. Aqu 20200603T211228Z
*Caso Floyd, incriminati tutti e 4 i poliziotti coinvolti
*Caso Floyd, incriminati tutti e 4 i poliziotti coinvolti Lo annuncia tweet dell'ex candidata presidenziale Amy Klobucher Roma, 3 giu. (askanews) - Una grossa novità nel caso George Floyd, l'afroamerican 46enne morto durante un controllo di polizia a Minneapolis, il cui decesso ha scatenato le rivolte che stanno sconvolgendo gli Stati Uniti. Saranno incriminati tutti e quattro i poliziotti coinvolti nel fermo - e ripresi dai telefonini degli astanti. Lo dichiara in un tweet la senatrice democratica Amy Klobucher. Secondo Klobucher - che è stata Attorney General cioé ministro della Giustizia dello Stato della California - l'Attorney General del Minnesota Keith Ellison annuncerà le imputazioni contro i poliziotti nella giornata di oggi. Derek Chauvin, l'agente che per dieci minuti ha premuto un ginocchio sul collo di Floyd e che potrebbe averne causato la morte, sarà incriminato per omicidio di secondo grado (privo di premeditazione) e non più per omicidio di terzo grado (fattispecie meno grave esistente nel Minnesota e in pochi altri Stati Usa). I suoi tre colleghi presenti agli eventi saranno pure incriminati. Due autopsie sul corpo di Floyd hanno dichiarato che l'uomo è stato ucciso. I quattro agenti erano già stati licenziati. Aqu 20200603T211228Z
Scienza: il muco intestinale puo' curare i disturbi cerebrali =
MERCOLEDÌ 03 GIUGNO 2020 17.44.47
Scienza: il muco intestinale puo' curare i disturbi cerebrali =
(AGI) - Melbourne, 3 giu. - I cambiamenti nel muco intestinale potrebbero contribuire allo squilibrio batterico e ad esacerbare i sintomi principali di alcuni disturbi cerebrali come autismo, morbo di Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla. Lo hanno scoperto i ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology per rendere noti i risultati del loro studio, basato sulla revisione di 113 indagini neurologiche, intestinali e di microbiologia. Il team sostiene di aver identificato parte del ruolo svolto dal muco intestinale, i cui cambiamenti potrebbero contribuire allo squilibrio batterico che aggrava i sintomi di alcune malattie neurologiche. "Il muco e' uno strato protettivo fondamentale che aiuta a bilanciare i batteri buoni e cattivi nell'intestino, e cambia a seconda del tratto intestinale considerato, ma l'organismo necessita della giusta quantita' di muco", spiega Elisa Hill-Yardin, aggiungendo che il loro studio dimostra per la prima volta il legame tra il cervello e il muco intestinale. "Stando ai nostri risultati, le persone affette da autismo, morbo di Parkinson, Alzheimer o sclerosi multipla presentano diversi tipi di batteri buoni e cattivi nel muco intestinale. Speriamo che il nostro studio possa aprire nuove vie di indagine per la scienza", continua la ricercatrice. "Abbiamo dimostrato che una ridotta protezione del muco intestinale puo' rendere i pazienti con malattie neurologiche piu' sensibili ai problemi gastrointestinali, che a loro volta potrebbero esacerbare i sintomi dei disturbi cerebrali, influenzando in modo significativo la qualita' della vita dei pazienti e delle loro famiglie", osserva Hill-Yardin. "Approfondire il ruolo del muco intestinale in queste situazioni potrebbe aiutarci a sviluppare trattamenti specifici che possano sfruttare questo collegamento tra il cervello e l'intestino. Il nostro lavoro mostra che l'ingegneria microbica e la modifica del muco intestinale per potenziare i batteri buoni hanno un potenziale come opzioni terapeutiche per i disturbi neurologici", conclude l'esperta. (AGI)Sci/Mot 031744 GIU 20 NNNN
Scienza: il muco intestinale puo' curare i disturbi cerebrali =
(AGI) - Melbourne, 3 giu. - I cambiamenti nel muco intestinale potrebbero contribuire allo squilibrio batterico e ad esacerbare i sintomi principali di alcuni disturbi cerebrali come autismo, morbo di Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla. Lo hanno scoperto i ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology per rendere noti i risultati del loro studio, basato sulla revisione di 113 indagini neurologiche, intestinali e di microbiologia. Il team sostiene di aver identificato parte del ruolo svolto dal muco intestinale, i cui cambiamenti potrebbero contribuire allo squilibrio batterico che aggrava i sintomi di alcune malattie neurologiche. "Il muco e' uno strato protettivo fondamentale che aiuta a bilanciare i batteri buoni e cattivi nell'intestino, e cambia a seconda del tratto intestinale considerato, ma l'organismo necessita della giusta quantita' di muco", spiega Elisa Hill-Yardin, aggiungendo che il loro studio dimostra per la prima volta il legame tra il cervello e il muco intestinale. "Stando ai nostri risultati, le persone affette da autismo, morbo di Parkinson, Alzheimer o sclerosi multipla presentano diversi tipi di batteri buoni e cattivi nel muco intestinale. Speriamo che il nostro studio possa aprire nuove vie di indagine per la scienza", continua la ricercatrice. "Abbiamo dimostrato che una ridotta protezione del muco intestinale puo' rendere i pazienti con malattie neurologiche piu' sensibili ai problemi gastrointestinali, che a loro volta potrebbero esacerbare i sintomi dei disturbi cerebrali, influenzando in modo significativo la qualita' della vita dei pazienti e delle loro famiglie", osserva Hill-Yardin. "Approfondire il ruolo del muco intestinale in queste situazioni potrebbe aiutarci a sviluppare trattamenti specifici che possano sfruttare questo collegamento tra il cervello e l'intestino. Il nostro lavoro mostra che l'ingegneria microbica e la modifica del muco intestinale per potenziare i batteri buoni hanno un potenziale come opzioni terapeutiche per i disturbi neurologici", conclude l'esperta. (AGI)Sci/Mot 031744 GIU 20 NNNN
Morte Floyd, capo Pentagono contro Trump: no a militari per strada
MERCOLEDÌ 03 GIUGNO 2020 17.29.49
*Morte Floyd, capo Pentagono contro Trump: no a militari per strada
*Morte Floyd, capo Pentagono contro Trump: no a militari per strada Esper: non ci troviamo in una situazione estrema Roma, 3 giu. (askanews) - Il segretario alla Difesa statunitense, Mark Esper ha affermato che non esistono i presupposti per invocare l'Insurrrection Act, la legge del 1807 che il presidente Donald Trump ha minacciato di applicare inviando l'esercito a stroncare le manifestazioni di protesta scoppiate nel Paese per l'omicidio di George Floyd. "L'opzione di usare le forze armate in servizio attivo in un ruolo di polizia può essere scelta come estrema risorsa in una situazione di massima gravità e urgenza, situazione in cui adesso non ci troviamo", ha spiegato Esper in conferenza stampa. "Credo e continuo a credere che la Guardia nazionale sia meglio adatta per fornire il sostegno ale autorità civili: lo dico non solo come Segretario alla Difesa ma come ex militare ed ex membro della Guardia nazionale: non sono d'accordo con l'applicazione dell'Insurrection Act", ha concluso Esper. Lunedì Trump aveva dichiarato che se la Guardia nazionale non avesse "dominato le strade" avrebbe fatto ricorso al provvedimento per inviare l'esercito negli stati in cui le proteste si sono intensificate. Mgi 20200603T172937Z
*Morte Floyd, capo Pentagono contro Trump: no a militari per strada
*Morte Floyd, capo Pentagono contro Trump: no a militari per strada Esper: non ci troviamo in una situazione estrema Roma, 3 giu. (askanews) - Il segretario alla Difesa statunitense, Mark Esper ha affermato che non esistono i presupposti per invocare l'Insurrrection Act, la legge del 1807 che il presidente Donald Trump ha minacciato di applicare inviando l'esercito a stroncare le manifestazioni di protesta scoppiate nel Paese per l'omicidio di George Floyd. "L'opzione di usare le forze armate in servizio attivo in un ruolo di polizia può essere scelta come estrema risorsa in una situazione di massima gravità e urgenza, situazione in cui adesso non ci troviamo", ha spiegato Esper in conferenza stampa. "Credo e continuo a credere che la Guardia nazionale sia meglio adatta per fornire il sostegno ale autorità civili: lo dico non solo come Segretario alla Difesa ma come ex militare ed ex membro della Guardia nazionale: non sono d'accordo con l'applicazione dell'Insurrection Act", ha concluso Esper. Lunedì Trump aveva dichiarato che se la Guardia nazionale non avesse "dominato le strade" avrebbe fatto ricorso al provvedimento per inviare l'esercito negli stati in cui le proteste si sono intensificate. Mgi 20200603T172937Z
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