MERCOLEDÌ 03 GIUGNO 2020 17.44.47
Scienza: il muco intestinale puo' curare i disturbi cerebrali =
(AGI) - Melbourne, 3 giu. - I cambiamenti nel muco intestinale potrebbero contribuire allo squilibrio batterico e ad esacerbare i sintomi principali di alcuni disturbi cerebrali come autismo, morbo di Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla. Lo hanno scoperto i ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology per rendere noti i risultati del loro studio, basato sulla revisione di 113 indagini neurologiche, intestinali e di microbiologia. Il team sostiene di aver identificato parte del ruolo svolto dal muco intestinale, i cui cambiamenti potrebbero contribuire allo squilibrio batterico che aggrava i sintomi di alcune malattie neurologiche. "Il muco e' uno strato protettivo fondamentale che aiuta a bilanciare i batteri buoni e cattivi nell'intestino, e cambia a seconda del tratto intestinale considerato, ma l'organismo necessita della giusta quantita' di muco", spiega Elisa Hill-Yardin, aggiungendo che il loro studio dimostra per la prima volta il legame tra il cervello e il muco intestinale. "Stando ai nostri risultati, le persone affette da autismo, morbo di Parkinson, Alzheimer o sclerosi multipla presentano diversi tipi di batteri buoni e cattivi nel muco intestinale. Speriamo che il nostro studio possa aprire nuove vie di indagine per la scienza", continua la ricercatrice. "Abbiamo dimostrato che una ridotta protezione del muco intestinale puo' rendere i pazienti con malattie neurologiche piu' sensibili ai problemi gastrointestinali, che a loro volta potrebbero esacerbare i sintomi dei disturbi cerebrali, influenzando in modo significativo la qualita' della vita dei pazienti e delle loro famiglie", osserva Hill-Yardin. "Approfondire il ruolo del muco intestinale in queste situazioni potrebbe aiutarci a sviluppare trattamenti specifici che possano sfruttare questo collegamento tra il cervello e l'intestino. Il nostro lavoro mostra che l'ingegneria microbica e la modifica del muco intestinale per potenziare i batteri buoni hanno un potenziale come opzioni terapeutiche per i disturbi neurologici", conclude l'esperta. (AGI)Sci/Mot 031744 GIU 20 NNNN
Scienza: il muco intestinale puo' curare i disturbi cerebrali =
(AGI) - Melbourne, 3 giu. - I cambiamenti nel muco intestinale potrebbero contribuire allo squilibrio batterico e ad esacerbare i sintomi principali di alcuni disturbi cerebrali come autismo, morbo di Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla. Lo hanno scoperto i ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology per rendere noti i risultati del loro studio, basato sulla revisione di 113 indagini neurologiche, intestinali e di microbiologia. Il team sostiene di aver identificato parte del ruolo svolto dal muco intestinale, i cui cambiamenti potrebbero contribuire allo squilibrio batterico che aggrava i sintomi di alcune malattie neurologiche. "Il muco e' uno strato protettivo fondamentale che aiuta a bilanciare i batteri buoni e cattivi nell'intestino, e cambia a seconda del tratto intestinale considerato, ma l'organismo necessita della giusta quantita' di muco", spiega Elisa Hill-Yardin, aggiungendo che il loro studio dimostra per la prima volta il legame tra il cervello e il muco intestinale. "Stando ai nostri risultati, le persone affette da autismo, morbo di Parkinson, Alzheimer o sclerosi multipla presentano diversi tipi di batteri buoni e cattivi nel muco intestinale. Speriamo che il nostro studio possa aprire nuove vie di indagine per la scienza", continua la ricercatrice. "Abbiamo dimostrato che una ridotta protezione del muco intestinale puo' rendere i pazienti con malattie neurologiche piu' sensibili ai problemi gastrointestinali, che a loro volta potrebbero esacerbare i sintomi dei disturbi cerebrali, influenzando in modo significativo la qualita' della vita dei pazienti e delle loro famiglie", osserva Hill-Yardin. "Approfondire il ruolo del muco intestinale in queste situazioni potrebbe aiutarci a sviluppare trattamenti specifici che possano sfruttare questo collegamento tra il cervello e l'intestino. Il nostro lavoro mostra che l'ingegneria microbica e la modifica del muco intestinale per potenziare i batteri buoni hanno un potenziale come opzioni terapeutiche per i disturbi neurologici", conclude l'esperta. (AGI)Sci/Mot 031744 GIU 20 NNNN
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