MUORE PER TUMORE DA FUMO, FAMIGLIA CHIEDE UN
MILIONE A STATO
(ANSA) - CANOSSA (REGGIO EMILIA), 23 AGO - Giorgio
Nicoli
fumava tre pacchetti di sigarette al giorno, fino a che,
cinque
anni fa, a 61 anni, un tumore al polmone lo ha ucciso. La
moglie
Marinella e la figlia Sara hanno cosi' chiesto un risarcimento
da
un milione allo Stato. La loro storia e' stata raccontata
dalla 'Gazzetta di
Reggio'.
L'uomo, che viveva a Canossa, nell'Appennino reggiano facendo
il
muratore, ha fumato per oltre cinquant'anni al ritmo di due
stecche a
settimane, da quando cioe', a otto anni, rubava le
sigarette al padre. E non
ha smesso neanche negli ultimi sedici
mesi di calvario, quando la malattia lo
ha, a poco a poco,
consumato.
La loro vita familiare - e' il commosso
racconto delle due
donne - e' stata a dir poco condizionata dal vizio, sia
per il
fumo passivo, sia per le difficolta'
economiche nelle quali la
famiglia alla fine si e' trovata.
Marinella e
Sara si sono cosi' rivolte agli avvocati Valter
Azzolini e Noris Bucchi per
un'azione legale risarcitoria che
riassume il danno diretto alle due eredi e
quello indiretto da
fumo passivo per la moglie. La
battaglia legale e' gia'
approdata sui tavoli del Ministero della Salute e
dell'Economia
ed e' in corso una trattativa fra i funzionari ministeriali e
i
legali della famiglia. Se la mediazione non andra' a buon fine,
si
andra' in tribunale. (ANSA).
NES
23-AGO-11 13:07 NNNN
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