MANOVRA. AL VIA ESAME AL SENATO, MA E' GIA' AUTUNNO CALDO
OGGI VIOLA,
DOMANI CGIL, PRIMI DI SETTEMBRE SINISTRA E FIOM
(DIRE) Roma, 23 ago. - Primi passi della
manovra al Senato e
primi furori di piazza. Mentre a Palazzo Madama prende il
via
l'iter della manovra bis, scende in strada il fronte
della
protesta.
Apre 'l'autunno caldo' il Popolo Viola, che fara'
compagnia
all'audizione del ministro Maurizio Sacconi in
commissione
lavoro. Domani sara' la volta di un presidio Cgil mentre ai
primi
di settembre la Federazione della Sinistra, insieme
ai
metalmeccanici della Fiom, raccoglieranno le
firme per una
manovra alternativa.
Il sindacato di Susanna Camusso e' in
prima linea. Oggi
pomeriggio i vertici di Corso d'Italia decidono la data
dello
sciopero generale (molto probabilmente gia' in settembre),
ma
intanto si danno appuntamento per domani davanti al Senato a
partire
dalle 9. Ci sara' anche il segretario generale Susanna
Camusso (che terra'
una conferenza stampa in piazza alle 11) e
gli altri componenti della
segreteria confederale. La Cgil, che
nei giorni scorsi ha inviato una
lettera-appello anche a Cisl e
Uil, chiede a viva voce di modificare una
manovra giudicata
"ingiusta, iniqua e sbagliata".
Ma scalpita anche la
cosiddetta societa' civile. Non a caso ad
aprire la stagione delle proteste
sara' oggi pomeriggio il Popolo
Viola, con un sit in a nome degli 'indignati
italiani'. Per i
giovani del 'No-Bday', piazza fisica e piazza virtuale
faranno
parte dello stesso proscenio. Su Facebook, spiega
Gianfranco
Mascia dal suo blog, la protesta permanente ha il volto e
le
parole di Toto': "E io pago...".
Piu' tradizionale invece la piazza dei
Comunisti, che si
mettono al fianco delle tute blu nel nome di un'economia
'dal
volto umano'. Il 6 e il 7 settembre, annuncia Paolo
Ferrero,
segretario di Rifondazione Comunista, "saremo in tutte le
piazze
italiane a manifestare con la Fiom".
Partira' in quell'occasione
la raccolta firme "sulla nostra proposta di
manovra alternativa
basata sulla patrimoniale sulle grandi ricchezze. L'unico
modo
per difendere il reddito dei poveri e dei lavoratori e' quello di
far
pagare i ricchi", chiude Ferrero.
(Tar/Rai/Dire)
12:56
23-08-11
NNNN
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