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lunedì 12 settembre 2011

salute: obesita' e acne tra nuove fontiere uso probiotici

SALUTE: OBESITA' E ACNE TRA NUOVE FONTIERE USO PROBIOTICI

(ANSA) - ROMA, 12 SET - Assumere probiotici non solo per il
'benessere' dell'intestino ma anche per combattere lo sviluppo
dell'obesita' o come complemento alla terapia dell'acne. Sono
alcune delle novita' emerse durante il convegno ''Probiotics,
Prebiotics & New food'', giunto alla sesta edizione. Sul settore
dei probiotici, ovvero ''i batteri di origine umana che servono
per riequilibrare e riattivare la flora batterica
dell'intestino'', spiega Lucio Capurso, primario emerito di
Gastroenterologia del San Filippo Neri, ''l'attenzione della
comunita' scientifica sta crescendo in modo immenso'' mentre
l'Italia si conferma ''leader''. Tra gli spunti di ricerca piu'
recenti ci sono gli effetti benefici dei probiotici sugli
sportivi, ma anche sulle risposte del sistema immunitario al
contatto con i pollini, quest'ultimo uno studio presentato
dall'italiano Claudio Nicoletti, dell'Institute of Food Research
di Norwich (Gran Bretagna).
Tante anche le ricerche improntate sul legame tra
alimentazione e benessere della pelle. Se ne occupa Mario
Picardo, responsabile di Fisiopatologia cutanea e del Centro di
ricerca sulla 'Metabolomica' presso l'Istituto San Gallicano.
''Ci sono evidenze - afferma Picardo - che i probiotici possono
ad esempio migliorare la dermatite atopica, ma cominciano ad
essere utilizzati anche come approccio terapeutico per l'acne o
la forfora''. Sviluppi anche in tema di obesita', con evidenze
cliniche - illustrate da Alfredo Guarino del Dipartimento di
Pediatria del Federico II di Napoli - per le quali la
somministrazione di bifidobatteri durante l'infanzia
proteggerebbe dallo sviluppo di obesita' da adulti.
L'interesse della comunita' scientifica verso i probiotici va
di pari passo con la loro proliferazione sugli scaffali del
supermercato o in farmacia. Orientarsi non e' facile, aggiunge
il professor Capurso, anche perche' ''uno non vale l'altro''. In
questo caso, dice, ''il consumatore non dovrebbe essere lasciato
da solo'': ''e' giusto che si informi sulle aziende
produttrici'', ma dovrebbe anche essere ''indirizzato'' dal
proprio medico. Un'indicazione che pero' spesso manca, ricorda
il professor Guarino, ''perche' i medici di base spesso
considerano il probiotico un approccio irrilevante''.
Altro nodo affrontato nella discussione quello del
riconoscimento degli effetti positivi dei probiotici da parte di
enti regolatori come l'Efsa, che di recente ha concluso le sue
valutazioni sulle indicazioni salutistiche contenute sulle
etichette alimentari, bocciandone 4 su 5. ''Il problema
dell'Efsa - spiega all'ANSA il professor Capurso - e' che i
documenti che sono stati presentati erano tutti ottenuti da
lavori fatti prima delle regole dell'Efsa''. In piu', conclude,
''l'Efsa chiede che l''health claim' debba essere per una
popolazione sana, e non per una forma di malattia o di disturbo
della salute. Bisogna quindi rifare tutte le ricerche
probabilmente o l'Efsa dovra' cambiare idea''.

KXW
12-SET-11 18:20 NNNN

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