Riceviamo da Ficiesse e pubblichiamo
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GDF: CAPOLUPO INTERVENGA IN FRETTA SUGLI INUTILI (E DANNOSI) COMANDI
INTERREGIONALI! – con nota introduttiva di Giuseppe Fortuna
Di seguito, il messaggio di apertura postato qualche giorno fa dall’utente con nick “Contribuente”, che presentiamo con un titolo dello scrivente.
Ricordo che i Comandi interregionali della Guardia di finanza, istituiti nel 2001 in attuazione della legge delega n. 78 dell’anno precedente:
- da una parte, vanno esenti da qualunque responsabilità di gestione perché non ricevono obiettivi, di cui infatti sono destinatari, quali “secondi livelli”, i Comandi regionali;
- dall’altra, costituiscono il ganglio di potere di maggior rilievo della linea gerarchica perché i generali di corpo d’armata, pur non avendo alcuna responsabilità per l’eventuale mancato o inadeguato raggiungimento degli obiettivi (lo ripetiamo perché il fatto costituisce a nostro avviso una GRAVISSIMA ANOMALIA da rimuovere in fretta e che può persino favorire comportamenti devianti), hanno potere determinante per le carriere dei dirigenti e dei funzionari, in quanto sono “revisori finali” dei documenti caratteristici, vertice territoriale ai fini disciplinari e firmatari, in pressoché totale discrezionalità , delle cosiddette “ricompense di ordine morale” (encomi solenni, encomi semp lici ed elogi); in sintesi, presiedono e controllano i passaggi fondamentali dei percorsi di carriera degli ufficiali dipendenti.
Dallo scioglimento di questo gravissimo difetto di struttura e di funzionamento della Gdf, in verità presente in molte altre organizzazioni pubbliche, si capirà se il Corpo si sta ponendo o meno come guida ed esempio del processo di rinnovamento del Paese e se il nuovo comandante generale - il secondo proveniente dalle fila interne - è in grado di fare le cose che servono sul serio agli italiani e agli uomini e alle donne delle Fiamme Gialle o se seguirà le orme impalpabili del suo predecessore.
GIUSEPPE FORTUNA
Condirettore del sito www.ficiesse.it
giuseppefortuna@hotmail.com
Di seguito, il messaggio di apertura postato qualche giorno fa dall’utente con nick “Contribuente”, che presentiamo con un titolo dello scrivente.
Ricordo che i Comandi interregionali della Guardia di finanza, istituiti nel 2001 in attuazione della legge delega n. 78 dell’anno precedente:
- da una parte, vanno esenti da qualunque responsabilità di gestione perché non ricevono obiettivi, di cui infatti sono destinatari, quali “secondi livelli”, i Comandi regionali;
- dall’altra, costituiscono il ganglio di potere di maggior rilievo della linea gerarchica perché i generali di corpo d’armata, pur non avendo alcuna responsabilità per l’eventuale mancato o inadeguato raggiungimento degli obiettivi (lo ripetiamo perché il fatto costituisce a nostro avviso una GRAVISSIMA ANOMALIA da rimuovere in fretta e che può persino favorire comportamenti devianti), hanno potere determinante per le carriere dei dirigenti e dei funzionari, in quanto sono “revisori finali” dei documenti caratteristici, vertice territoriale ai fini disciplinari e firmatari, in pressoché totale discrezionalità , delle cosiddette “ricompense di ordine morale” (encomi solenni, encomi semp lici ed elogi); in sintesi, presiedono e controllano i passaggi fondamentali dei percorsi di carriera degli ufficiali dipendenti.
Dallo scioglimento di questo gravissimo difetto di struttura e di funzionamento della Gdf, in verità presente in molte altre organizzazioni pubbliche, si capirà se il Corpo si sta ponendo o meno come guida ed esempio del processo di rinnovamento del Paese e se il nuovo comandante generale - il secondo proveniente dalle fila interne - è in grado di fare le cose che servono sul serio agli italiani e agli uomini e alle donne delle Fiamme Gialle o se seguirà le orme impalpabili del suo predecessore.
GIUSEPPE FORTUNA
Condirettore del sito www.ficiesse.it
giuseppefortuna@hotmail.com
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