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domenica 15 marzo 2015

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-03632 presentata da GIACOMO STUCCHI giovedì 12 marzo 2015, seduta n.410 STUCCHI - Ai Ministri della difesa e dell'interno - Premesso che: il 12 settembre 2011 due militari dell'Arma dei Carabinieri in pattuglia decisero di effettuare un controllo in una nota cartiera sita nel comune di Capannori (Lucca), nel quale si erano verificati diversi furti di rame; i militari notarono a terra numerose bobine di rame accatastate e un individuo, un tunisino, intento a sfilacciare con un trincetto i fili del pregiato metallo, che tentò di sfuggire ma venne bloccato e immobilizzato con le manette;..



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03632
presentata da
GIACOMO STUCCHI
giovedì 12 marzo 2015, seduta n.410
STUCCHI - Ai Ministri della difesa e dell'interno - Premesso che:
il 12 settembre 2011 due militari dell'Arma dei Carabinieri in pattuglia decisero di effettuare un controllo in una nota cartiera sita nel comune di Capannori (Lucca), nel quale si erano verificati diversi furti di rame;
i militari notarono a terra numerose bobine di rame accatastate e un individuo, un tunisino, intento a sfilacciare con un trincetto i fili del pregiato metallo, che tentò di sfuggire ma venne bloccato e immobilizzato con le manette;
durante il fotosegnalamento l'arrestato accusò un malore e venne accompagnato al pronto soccorso e dimesso con una diagnosi di "trauma cranico non commotivo, ematoma al collo, contusioni multiple e microfrattura di una costola";
il tunisino raccontò che a cagionare tutto ciò erano state le percosse subite durante il fermo;
uno dei due carabinieri andò in giudizio per il reato di lesioni personali con l'aggravante di cui all'articolo 61, n. 9, del codice penale, per aver commesso il fatto in violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o di pubblico servizio;
nelle scorse settimane è arrivata la condanna a 6 mesi di reclusione, nonché al risarcimento danni per 7.500 euro e alla rifusione delle spese, 1.750 euro più Iva, con pagamento in favore della parte civile di una provvisionale di 3.500 euro;
tale vicenda dimostra quanto sia sempre più complicato per tutte le nostre forze dell'ordine garantire la sicurezza nel nostro Paese e assicurare alla giustizia i malviventi, rischiando la vita, sapendo altresì di vedere vanificato il proprio lavoro con simili e pericolosi precedenti giudiziari, che minano la sicurezza dei cittadini onesti a vantaggio di malfattori che strumentalizzano le nostre leggi,
si chiede di sapere quali iniziative urgenti di propria competenza i Ministri in indirizzo intendano intraprendere al fine di consentire alle forze dell'ordine, impegnate ogni giorno per la difesa della legalità, di svolgere in modo ottimale il lavoro, garantendo in primis la propria incolumità.

(4-03632)

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