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lunedì 23 novembre 2015

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-04848 presentata da VINCENZO SANTANGELO giovedì 19 novembre 2015, seduta n.539 SANTANGELO, CAPPELLETTI, GIARRUSSO, BUCCARELLA, BERTOROTTA, CRIMI, DONNO, SERRA, MORRA, MORONESE, PAGLINI, LEZZI, TAVERNA, MARTON, PUGLIA -.. i rappresentanti confederali di Cgil, Cisl e Uil, unitamente ai rappresentanti di categoria della Polizia di Stato Silp(Sindacato dei lavoratori di polizia) Cgil, Siulp e Uil Polizia, hanno incontrato il prefetto alla luce dei crescenti fenomeni di criminalità e delle continue richieste da parte dei cittadini di maggiore sicurezza..............



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04848
presentata da
VINCENZO SANTANGELO
giovedì 19 novembre 2015, seduta n.539
SANTANGELO, CAPPELLETTI, GIARRUSSO, BUCCARELLA, BERTOROTTA, CRIMI, DONNO, SERRA, MORRA, MORONESE, PAGLINI, LEZZI, TAVERNA, MARTON, PUGLIA - Al Ministro dell'interno - Premesso che:
la provincia di Trapani da anni è in prima fila nell'accoglienza di uomini e donne richiedenti asilo politico, dove proliferano le strutture ricettive che ospitano gli immigrati, raggiungendo numeri considerevoli. Infatti, alla data del 15 settembre 2015 si contano più di 30 strutture ricettive di accoglienza tra CAS (centri accoglienza straordinari), SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), centri per minori non accompagnati, dove risultano presenti oltre 2.300 ospiti, oltre ad un CIE (centro di identificazione ed espulsione) in attesa di conversione in "hotspot";
nel territorio è nato e cresciuto il latitante boss della mafia Matteo Messina Denaro e, malgrado negli ultimi anni siano state intensificate le azioni contro le famiglie dei mafiosi e le confische dei beni e dei patrimoni in denaro, ancora oggi continua ad essere un territorio costretto a convivere con questo sistema criminale. Recentemente, a seguito di un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, sono stati effettuati 4 arresti di "sodali" dello stesso boss, che compivano rapine a danno di un'azienda di trasporti di Campobello di Mazara assieme a rapinatori palermitani, per finanziarne la latitanza;
nel territorio trapanese e in particolare nella città di Trapani dall'inizio dell'anno 2015, ma ancor più negli ultimi mesi, si sono registrati numerosissimi furti in abitazioni e rapine negli esercizi commerciali operanti nella centralissima via G.B. Fardella e vie adiacenti, nonché in altre zone della città. Tra le aree più colpite, quelle del centro storico e zone limitrofe al palazzo di giustizia, alla Questura, alla Prefettura e al municipio;
gli stessi commercianti dopo i ripetuti allarmi lanciati alle forze dell'ordine, al prefetto e alla stessa amministrazione comunale di Trapani, come riportato negli ultimi mesi dalla stampa locale, descrivono la grave recrudescenza di reati dovuti ad episodi di microcriminalità tra cui furti dei registratori di cassa, oggetti, danni ai locali ed altri fenomeni criminosi che non rasserenano i cittadini trapanesi in quanto fino a qualche tempo fa erano sconosciuti o quanto meno tenuti sotto controllo dalle forze dell'ordine impiegate in città;
inoltre, in virtù del recente allarme furti a Trapani, si è evidenziata l'assenza di funzionamento del sistema di telecamere di videosorveglianza della città, che, allo stato attuale, si compone di 118 telecamere, attivate dall'amministrazione comunale agli inizi del 2011, dopo la realizzazione della rete wireless, finanziata per un importo di 450.000 euro dal Ministero dell'interno (come si legge su "trapanioggi" il 2 febbraio 2011);
in particolare, a seguito dell'incontro svoltosi in data 26 settembre 2015 a Trapani, con il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo e una delegazione di cittadini e commercianti trapanesi alla presenza del prefetto di Trapani Leopoldo Falco e del neo comandante dell'Arma dei Carabinieri di Trapani Stefano Russo, si prendeva atto che le telecamere di videosorveglianza della città non risultavano essere in funzione e che lo stesso prefetto aveva già sollecitato l'amministrazione comunale a mezzo del sindaco per la loro riattivazione, come riportato su "trapanioggi" il 27 settembre 2015;
risulta agli interroganti che i dati delle videocamere del sistema di sorveglianza già installate a Trapani dovevano afferire alle centrali operative della Polizia municipale, del comando dei Carabinieri e della Questura e, limitatamente all'area portuale, alla Capitaneria di porto e alla Polizia di frontiera, come riportato nel capitolato tecnico della procedura negoziata CIG (codice identificativo di gara) 5517553CC3 "Manutenzione delle telecamere per il sistema di videosorveglianza cittadina del Comune di Trapani", pubblicata il 31 dicembre 2013 a seguito di determinazione a contrattare n. 155 del 24 dicembre 2013;
a seguito dell'incontro del 26 settembre 2015, i cittadini e i commercianti presenti e lo stesso primo firmatario della presente interrogazione, si sono resi promotori di una petizione per l'immediata messa in funzione del sistema di videosorveglianza avviando la raccolta di firme nella giornata di domenica 11 ottobre 2015, presso il gazebo del localemeetup M5S;
il 7 novembre, il prefetto ha indetto un tavolo tecnico informativo finalizzato a fare il punto della situazione sugli aspetti della sicurezza nel territorio di Trapani. Al tavolo erano presenti il sindaco, il comandante dei Carabinieri, il vice questore, il comandante della Guardia di finanza, il primo firmatario del presente atto nonché una delegazione di commercianti e di altre associazioni cittadine;
nel corso dell'incontro il sindaco ha comunicato che, al 7 novembre 2015, risultavano attive circa 71 telecamere su 118, delle quali 60 collegate alla centrale operativa dei vigili urbani; inoltre, ha confermato che le telecamere, collaudate nel 2008, già nel 2010 risultavano non funzionanti;
considerato che:
i rappresentanti confederali di Cgil, Cisl e Uil, unitamente ai rappresentanti di categoria della Polizia di Stato Silp(Sindacato dei lavoratori di polizia) Cgil, Siulp e Uil Polizia, hanno incontrato il prefetto alla luce dei crescenti fenomeni di criminalità e delle continue richieste da parte dei cittadini di maggiore sicurezza. Nell'occasione sono state avanzate proposte per la razionalizzazione delle esigue forze dell'ordine presenti sul territorio in modo da migliorarne l'impiego e la concertazione tra tutte le forze di polizia, compresa la polizia locale, e per l'attivazione di una sala operativa unica tra le forze dell'ordine, in modo che tutte le chiamate e segnalazioni confluiscano ad un unico numero che le smisti secondo le esigenze;
dal 20 settembre ad oggi risulta che oltre 50 segnalazioni pervenute dagli stessi commercianti sono per furti e tentati furti con scasso presso attività commerciali ubicate nelle sole zone della via G.B. Fardella. A fronte dell'aggravarsi della situazione di sicurezza urbana della città, i cittadini evidenziano una carenza della presenza dei controlli delle forze dell'ordine;
in data 15 novembre è stata formalmente chiusa la raccolta firme della petizione per la riattivazione delle telecamere del sistema di videosorveglianza a Trapani; 2.545 sono le firme raccolte da residenti nel territorio trapanese e consegnate al sindaco;
continuano a susseguirsi i fatti di cronaca relativi a furti come quelli avvenuti il 15 novembre 2015 ai danni di attività commerciali a Trapani quali un market in via Dei Mille ed una pasticceria-gelateria in via XI Maggio. Il primo "colpo" è stato effettuato intorno alle ore 13,45, quando 2 giovani dopo aver scardinato la saracinesca sono entrati nel locale di via Dei Mille, per nulla intimoriti dalla presenza delle telecamere. Una volta dentro si sono diretti verso il registratore di cassa impossessandosi di pochi spiccioli. Scattato l'allarme sono intervenuti i Carabinieri che hanno acquisito le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza di cui è dotato ilmarket, che nell'arco di 20 giorni è stato "visitato" 2 volte. In via XI Maggio, invece, i ladri sono entrati in azione intorno alle ore 23,30, forzando la porta d'ingresso della pasticceria-gelateria, mandando in frantumi il vetro e svuotando il registratore di cassa, come si legge su un articolo di "Telesud3" il 16 novembre 2015);
a giudizio degli interroganti, la problematica della sicurezza è di primaria importanza e ogni cittadino dovrebbe essere tutelato, così come i beni comuni. Inoltre, il Comune con l'ausilio delle forze dell'ordine del territorio deve farsi carico, per la parte di propria competenza, anche degli aspetti di vigilanza e della sicurezza della città;
considerato infine che:
risulta agli interroganti, che negli ultimi anni, sono state impegnate sempre meno risorse che hanno bloccato le assunzioni in deroga agli attuali vincoli al turnover (per la generalità del personale pubblico la percentuale di sostituzione del personale che va in pensione è stata fissata al 25 per cento); da parte dei Corpi di polizia pervengono richieste per il rafforzamento degli strumenti e delle attrezzature in dotazione, che permetterebbero di garantire un miglior servizio sul territorio;
su tutto il territorio nazionale e nel trapanese, si riscontrano preoccupanti condizioni socio-economiche, soprattutto l'aumento della microcriminalità e la gestione dell'"emergenza migranti" ed il Governo dovrebbe conferire maggiori risorse e dotazioni alle forze dell'ordine per il controllo del territorio nazionale e di quello di Trapani in particolare,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
quali iniziative urgenti intenda intraprendere per fronteggiare le criticità evidenziate, in considerazione dell'alto numero di furti segnalati a Trapani e del grado di criminalità raggiunto nella stessa provincia;
se intenda prevedere l'attivazione di una sala operativa unica tra le forze dell'ordine, in modo che tutte le chiamate e segnalazioni confluiscano ad un unico numero che le smisti secondo le esigenze;
se non ritenga di dover assegnare con urgenza nuovi mezzi e ulteriore personale da destinare alle forze dell'ordine del capoluogo provinciale, al fine di contrastare i gravi fenomeni di criminalità emergenti dai fatti di cronaca.
(4-04848)

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