RICERCA: ITALIANI SVELANO MECCANISMO CHIAVE MORTE CARDIACA IMPROVVISA
Per malattia genetica che colpisce giovani atleti sotto accusa
cellule piu' propense ad accumulare grasso
Milano, 23 nov. (AdnKronos Salute) - Nuova luce sulle cause della
morte cardiaca improvvisa: un team di ricercatori italiani ha svelato
un meccanismo chiave implicato nella genesi della cardiomiopatia
aritmogena, malattia genetica che colpisce di solito i giovani atleti
e che, spiegano gli esperti, rappresenta la causa più diffusa di morte
improvvisa. All' origine della patologia una mutazione nel Dna che,
secondo modalità fino a oggi non note, provoca un progressivo accumulo
di grasso nel cuore, scatenando un pericoloso ' effetto domino': il
cuore comincia a non funzionare più correttamente e scattano
' cortocircuiti elettrici' che possono determinare l' arresto cardiaco.
Al Centro cardiologico Monzino di Milano un gruppo di scienziati ha
individuato per la prima volta la componente cellulare responsabile di
questo accumulo, chiarendo la dinamica del processo patologico. La
ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica ' European Heart
Journal' , è coordinata da Giulio Pompilio, cardiochirurgo responsabile
dell' Unità di biologia vascolare e medicina rigenerativa dell' Irccs e
professore associato al Dipartimento di scienze cliniche e di comunità
dell' università degli Studi di Milano, e ha come prima firmataria la
ricercatrice Elena Sommariva.
Gli scienziati hanno messo ' sotto accusa' le cellule dello stroma
cardiaco: "Le abbiamo osservate nella loro fase di differenziamento in
grasso direttamente nel cuore dei pazienti", spiega Pompilio,
"dimostrando come queste particolari cellule - che possiamo definire
' di sostegno', con compiti di scambio e di interconnessione con le
cellule contrattili - siano più propense all' accumulo di grasso e al
differenziamento in adipociti nelle persone affette da cardiomiopatia
aritmogena". (segue)
(Red-Lus/AdnKronos)
23-NOV-15 17: 14
RICERCA: ITALIANI SVELANO MECCANISMO CHIAVE MORTE CARDIACA IMPROVVISA (2)
Sotto lente malattia genetica piu' diffusa in Italia che nel
resto del mondo con picco nel Nord-Est
(AdnKronos Salute) - Le cellule stromali cardiache sono la popolazione
cellulare più abbondante nel cuore e i laboratori del Monzino sono
stati tra i primi a caratterizzare la loro propensione a
differenziarsi in diversi tipi di cellule, tra cui gli adipociti. "Il
confronto con gli aritmologi e il dibattito ancora aperto sui
candidati cellulari all' adipogenesi nella cardiomiopatia aritmogena -
continua Pompilio - ci hanno fatto prendere in considerazione le
cellule stromali come possibili imputate. In stretta collaborazione
con il nostro Centro di ricerca sulle aritmie cardiache, abbiamo
quindi deciso di investire su questo progetto".
Attualmente, ricordano gli esperti, non esistono farmaci capaci di
rallentare o arrestare la progressione della cardiomiopatia
aritmogena, malattia che in Italia è più diffusa rispetto al resto del
mondo: il picco di prevalenza si registra nel Nord-Est del Paese, dove
ne è colpita una persona su 2.000, contro un dato mondiale che si
attesta a un caso di malattia ogni 5.000-10.000 persone.
L' attenzione dei camici bianchi del Monzino si è focalizzata "sulla
componente cellulare non-contrattile del cuore", chiarisce Claudio
Tondo, coautore dello studio, coordinatore dell' area di Aritmologia e
responsabile del Centro di ricerca sulle aritmie cardiache del
Monzino. Da qui la scoperta. "Le ricerche su queste cellule - conclude
- aprono prospettive future promettenti, perché possono rappresentare
al contempo un interessante bersaglio terapeutico e una piattaforma di
studio per nuovi farmaci".
(Red-Lus/AdnKronos)
23-NOV-15 17: 14
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