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venerdì 4 dicembre 2015

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-04891 presentata da MAURIZIO GASPARRI martedì 1 dicembre 2015, seduta n.545 GASPARRI - Al Ministro dell'interno - Premesso che: il giubbotto antiproiettile (GAP) è un indumento usato dagli eserciti e dalle forze dell'ordine per proteggere l'operatore da colpi di arma da fuoco o schegge da frammentazione di esplosivi; esso è realizzato da un recipiente esterno in tessuto balistico e più pannelli interni a seconda del grado di protezione. I pannelli sono costituiti da più strati di fibre intrecciate o tessute ed incollate su microfilm di polietilene. La funzione delle fibre è quella di assorbire e disperdere la forza di arresto e penetrazione del proiettile (o scheggia) attraverso la deformazione plastica delle fibre stesse. Il numero di strati sovrapposti determina la capacità di protezione del pannello balistico;



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04891
presentata da
MAURIZIO GASPARRI
martedì 1 dicembre 2015, seduta n.545

GASPARRI - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

il giubbotto antiproiettile (GAP) è un indumento usato dagli eserciti e dalle forze dell'ordine per proteggere l'operatore da colpi di arma da fuoco o schegge da frammentazione di esplosivi;

esso è realizzato da un recipiente esterno in tessuto balistico e più pannelli interni a seconda del grado di protezione. I pannelli sono costituiti da più strati di fibre intrecciate o tessute ed incollate su microfilm di polietilene. La funzione delle fibre è quella di assorbire e disperdere la forza di arresto e penetrazione del proiettile (o scheggia) attraverso la deformazione plastica delle fibre stesse. Il numero di strati sovrapposti determina la capacità di protezione del pannello balistico;

il giubbotto viene indossato per proteggere le parti vitali del corpo, e la parte che copre la zona anteriore si unisce a quella posteriore con delle strisce di velcro. I modelli più validi offrono anche protezione laterale dei fianchi, del basso ventre, del collo e delle spalle;

i giubbotti utilizzati dall'esercito e dalle forze dell'ordine vengono testati, ed hanno una durata di vita pari a 10 anni, per resistere all'impatto di raffiche di proiettili. Questa capacità è definita multi strike. Nonostante i proiettili abbiano una massa molto piccola, la loro capacità di movimento è molto elevata poiché viaggiano ad una velocità superiore ai 300 metri al secondo;

l'impatto di proiettili, attraverso i giubbotti, causa comunque traumi da punzonamento (blunt trauma) ovvero ematomi, lesioni interne o fratture localizzate, a causa della deformazione del pannello stesso, che trasferisce al corpo l'energia assorbita dalle fibre e la penetrazione di punzonamento dovuta al carico dell'ogiva del proiettile;

i giubbotti antiproiettile hanno 5 livelli di protezione: livello I (22 LR; 380 ACP), livello IIa (9 millimetri; 40 S&W), livello II (9 millimetri; 357 Magnum), livello IIIa (357 Sig; 44 Magnum), livello III (fucili), livello IV (fucili perforanti). Ogni livello superiore protegge inoltre dalle minacce del modello a livello precedente;

considerato che:

mancano appena 2 settimane all'avvio del giubileo straordinario della misericordia e le forze di polizia italiane sono ancora largamente impreparate ed equipaggiate con mezzi e dotazioni insufficienti;

da notizie in possesso dell'interrogante, vi sarebbero apparati radio inefficienti, batterie dei terminali portatili che si scaricano in pochi minuti, circa 12.000 dispositivi antiproiettile di cui soltanto 3.300 omologati e molti operatori dei reparti mobili che sono costretti a lavorare senza giubbotti sotto la camicia;

il Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno non ha potuto rinnovare la fornitura dell'equipaggiamento di salvataggio degli agenti a causa di una carenza cronica dei fondi a disposizione assegnati nel corso degli anni;

nel 2003, il Governo Berlusconi II stanziò dei fondi in favore del Dipartimento il quale stipulò un contratto unico con la società Rabintex, scelta per la fornitura di 19.733 giubbotti antiproiettile a uso esterno, da indossare sopra la divisa;

di questi 19.733 dispositivi, 10.000 erano per l'anno 2004, 8.733 per il 2005 e 1.000 per il 2006;

il Ministero, per quanto concerne l'ordinario capitolo di bilancio degli equipaggiamenti speciali, ha dichiarato che, nel 2011, le risorse a disposizione ammontavano a circa 1.800.000 euro, nel 2012 a 2.800.000 euro, nel 2013 a 3.200.000 euro e nel 2014 a 5.300.000 euro (2 milioni dei quali per Expo);

se si considera che ogni giubbotto costa all'incirca 750 euro, per rinnovare l'intero equipaggiamento in dotazione alle forze di polizia si sarebbe dovuto disporre, negli ultimi 3 anni, di uno stanziamento di 9.800.000 di euro solamente per tale esigenza;

a causa della politica di spending review, alla quale il comparto sicurezza è sottoposto, nel corso del 2014 è stato rivisto il "quadro esigenziale", in riferimento ai giubbotti antiproiettile, ovvero è stato stabilito che non sarebbero più stati necessari 19.733 GAP, bensì solo 11.200, cui andava aggiunta una quota strategica di riserva, pari a 800 giubbetti, in vista di Expo 2015;

contestualmente i 10.000 GAP acquistati nel 2004 sono stati ritirati poiché avevano raggiunto la naturale scadenza tecnica e gli ulteriori 8.733 acquistati l'anno successivo, a breve, la raggiungeranno e verranno ritirati;

il segretario del Sindacato autonomo di Polizia (SAP), Gianni Tonelli, ha più volte sottolineato la necessità di una celere sostituzione dei giubbotti nonché un adeguato addestramento antiterroristico che non può essere solo appannaggio dei reparti speciali;

il 12 agosto 2015, visto l'imminente avvio del giubileo, il Dipartimento avrebbe indetto una nuova gara europea per la fornitura di 10.000 GAP e la chiusura del bando sarebbe dovuta avvenire il 9 ottobre successivo. La scadenza, però, è stata prorogata di un ulteriore mese e ad oggi non si ha notizia alcuna;

a giudizio dell'interrogante, la situazione è tanto anomala quanto pericolosa: nessuno sa bene che cosa potrebbe accadere se un poliziotto venisse colpito da un proiettile mentre indossa un giubbotto scaduto, perciò sarebbe auspicabile una celere sostituzione,

si chiede di sapere

quali orientamenti il Ministro in indirizzo intenda esprimere in riferimento a quanto esposto e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio alla questione dei giubbotti antiproiettile in dotazione alle forze di polizia;

se sia a conoscenza della mancata sostituzione dei GAP a naturale scadenza tecnica e per quali ragioni non abbia proceduto a velocizzare l'iter della gara per la fornitura di nuove dotazioni;

se, in vista dell'imminente apertura del giubileo straordinario, non ritenga di dover adottare, con tutti gli strumenti in proprio possesso, misure volte all'incremento delle dotazioni di sicurezza per le forze di polizia affinché possano lavorare agilmente a tutela del territorio e del cittadino;

se non creda, così come suggerito dal segretario del SAP, alla luce degli avvenimenti di Parigi nonché in vista dell'avvio del giubileo, di dover avviare per gli appartenenti alle forze di polizia impegnati nel territorio adeguati addestramenti antiterroristici che non possono essere soltanto l'appannaggio dei reparti speciali.

(4-04891)

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