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venerdì 4 dicembre 2015

FORESTALE. PRIMA DI NATALE MARCIA DI PROTESTA A CASA RENZI 20 DICEMBRE CORTEO A PONTASSIEVE CONTRO FUSIONE CON CARABINIERI



FORESTALE. PRIMA DI NATALE MARCIA DI PROTESTA A CASA RENZI
20 DICEMBRE CORTEO A PONTASSIEVE CONTRO FUSIONE CON CARABINIERI

(DIRE) Bologna, 4 dic. - Una marcia di protesta sotto casa del
premier Matteo Renzi, a Pontassieve, contro la riforma del Corpo
Forestale dello Stato, che prevede l' accorpamento con l' Arma dei
Carabinieri. Entro Natale, ha annunciato pochi giorni fa il
ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, il
Governo dovrebbe varare il decreto che da' l' avvio alla riforma.
E pochi giorni prima, il 20 dicembre, i sindacati del Corpo
Forestale stanno pensando di scendere in piazza. "Sara' una
marcia fino alla casa del premier", conferma alla ' Dire' Gabriele
Pettorelli, segretario regionale del Sapaf in Emilia-Romagna,
questa mattina a margine di un convegno in Regione. I sindacati
del Corpo Forestale "si oppongono a questa riforma- spiega
Pettorelli- l' Arma dei Carabinieri e' un corpo militare e questo
passaggio per il personale della Forestale, che e' civile,
comporta delle negativita' anche in termini di tutele".
Passando al regime militare, infatti, "si perdono alcune
garanzie dal punto di vista delle aspettative e dei congedi-
sottolinea il segretario del Sapaf- e si perde anche la
rappresentanza sindacale". Inoltre, c' e' il timore che la riforma
vada a "detrimento del controllo del territorio, riducendo la
presenza e tagliando i presidi. Non siamo contro le riforme a
prescindere- precisa Pettorelli- ma vorremmo un confronto, che
finora non c' e' stato, per proporre soluzioni su tutto il
comparto sicurezza. Perche' tagliare solo il Corpo Forestale e'
una boiata". Oltretutto, sottolinea il segretario del Sapaf, "da
un sondaggio interno risulta che il 98% del personale si e'
dichiarato contrario alla militarizzazione". (SEGUE)
(San/ Dire)
11: 57 04-12-15 
FORESTALE. PRIMA DI NATALE MARCIA DI PROTESTA A CASA RENZI - 2 -


(DIRE) Bologna, 4 dic. - Qualche timore lo esprime anche il
comandante regionale della Forestale in Emilia-Romagna, Giuseppe
Giove. "Non entriamo nel merito delle scelte del Governo-
afferma- ci auguriamo solo che le nostre peculiarita' non vengano
intaccate, che la nostra mission non venga snaturata, che non
vengano cambiate le nostre funzioni e la nostra distribuzione".
Anzi, Giove spera che "le nostre risorse vengano
implementate". In Emilia-Romagna, ad esempio, "abbiamo una
carenza del personale del 42%, peggio che in altre regioni". Con
la militarizzazione della Forestale, ammette il comandante, "c' e'
un problema connesso al passaggio". Ma al momento "non possiamo
fare ipotesi" su una riduzione del controllo sul territorio. "Non
e' ancora chiaro cosa succedera'", afferma Giove.
(San/ Dire)
11: 57 04-12-15 

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