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mercoledì 16 agosto 2017

ANSA/ Il ghiacciaio del Calderone non c'e' piu'


ANSA/ Il ghiacciaio del Calderone non c'e' piu'


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ANSA/ Il ghiacciaio del Calderone non c'e' piu'
Scomparsa formazione di ghiaccio piu' a sud d'Europa, in Abruzzo
(di Stefano Secondino)
(ANSA) - ROMA, 16 AGO - L'estate piu' calda del decennio ha
fatto un'altra vittima: il ghiacciaio del Calderone, il piu'
meridionale d'Europa, sul Gran Sasso in Abruzzo. A meta' agosto e'
sparito. La conca fra i 2650 e i 2850 metri d'altezza,
circondata dalle tre cime del Corno Grande del Gran Sasso, anche
durante l'estate mantiene il suo manto bianco. E' il ghiacciaio
piu' a sud del continente. Ma quest'anno, dopo una primavera
secca e un'estate rovente, la conca e' soltanto una pietraia, con
tre minuscole chiazze di ghiaccio superstiti.
Se ne sono accorti subito al rifugio Franchetti, il piu' alto
d'Abruzzo, posto proprio sotto il Calderone e i due Corni del
Gran Sasso. Il 14 agosto la sorgente d'acqua alimentata dal
ghiacciaio si e' esaurita, lasciando la struttura a secco in
piena stagione turistica. "Cosa mai successa in questi ultimi 30
anni", commenta sconsolato su Facebook il gestore, Luca
Mazzoleni. Sul social network, le foto degli alpinisti che
scalano le cime del Gran Sasso confermano la sparizione del
ghiacciaio, e si moltiplicano i commenti afflitti degli habitue's
di quei monti.
Per l'alpinista aquilano Paolo Boccabella, "la situazione
quest'anno e' drammatica: il ghiacciaio e' sparito non alla fine
dell'estate, ma gia' a meta' agosto". Quest'anno sul Gran Sasso e'
nevicato abbastanza poco, salvo l'evento eccezionale del 18
gennaio (quello che ha provocato la tragedia di Rigopiano).
"Sono tre inverni che non nevica a novembre - spiega Boccabella
-. E' quella la neve che rimane, non quella di gennaio". La
primavera poi e' stata secca, e l'estate particolarmente calda ha
dato il colpo di grazia al Calderone.
In realta', spiegano i meteorologi, a sparire e' stata la
copertura superficiale di neve, quella che di solito resiste
tutta l'estate. Sotto il ghiaione, rimane uno strato di 15 metri
di "ghiaccio fossile", depositato li' da decenni, che arriva a
uno spessore di 25 metri nell'inghiottitoio centrale.
"Il nevaio superficiale si consuma completamente d'estate in
media una volta ogni cinque anni - spiega il meteorologo Marco
Scozzafava dell'associazione "L'Aquila Caput Frigoris" -. Lo ha
fatto nel 2001, nel 2007 e nel 2012. La sparizione del
ghiacciaio non e' un evento eccezionale, ma la situazione va
tenuta sotto controllo. Sarebbe allarmante se la cosa si
ripetesse tutti gli anni".
Tuttavia, negli ultimi vent'anni anche il ghiaccio sotto il
ghiaione si e' ridotto. "Dal 1992 al 2015 - spiega Scozzafava -
lo strato di ghiaccio sotto i detriti si e' ridotto di quasi 1
metro, da 26 a 25 metri". (ANSA).
SEC
16-AGO-17 17:33 NNNN    

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