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venerdì 4 agosto 2017

ANSA/ Salgono infezioni resistenti ad antibiotici, 5.300 casi


ANSA/ Salgono infezioni resistenti ad antibiotici, 5.300 casi


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>>>ANSA/ Salgono infezioni resistenti ad antibiotici, 5.300 casi
Rapporto Iss, in ultimi 3 anni, la maggior parte nel Centro-Nord
(ANSA) - ROMA, 4 AGO - Crescono in Italia le infezioni da
batteri resistenti agli antibiotici, il piu' delle volte presi
durante un ricovero in ospedale. Secondo i dati pubblicati
dall'Istituto Superiore di Sanita' (Iss), nel rapporto Istisan
"Sorveglianza nazionale delle batteriemie da enterobatteri
produttori di carbapenemasi", tra il 1/mo aprile 2013 e il 31
luglio 2016 sono stati segnalati 5.331 casi, con un andamento
crescente. Tra il 1/mo gennaio e il 31 luglio 2015 sono stati
infatti 1.059, e 1.183 nello stesso periodo del 2016.
Quelle rilevate sono le batteriemie, cioe' la presenza di
batteri nel sangue, in- questo caso gli enterobatteri resistenti
ai carbapenemi (cioe' gli antibiotici usati per le infezioni
resistenti) e/o produttori di carbapenemasi. Il numero di
segnalazioni e l'incidenza variano a seconda delle Regioni: si
passa dalle 946 segnalazioni del Lazio allo 0 del Molise. La
maggior parte dei casi e' stata riportata nelle regioni del nord
Italia (2.758 casi, 51,7%), seguite da quelle del centro (1.364
casi, 25,8%), sud (761 casi, 14,1%) e isole (448 casi,8,4%). Le
province che piu' hanno segnalato sono state Roma (17,2%), Genova
(7,9%), Torino (6,7%), Milano (5,9%%), Bari (5,1%), Bologna
(4,9%) e Palermo (4,5%), mentre i pazienti piu' colpiti sono
stati quelli di sesso maschile (62%), con un'eta' media di 65,4
anni. Al momento in cui sono comparsi i sintomi, l'84% dei
pazienti si trovava in ospedale - soprattutto nei reparti di
terapia intensiva (39,6%), medicina generale (12,6%) e chirurgia
(10,2%)-, l'8,8% a casa e il 2,6% in una struttura residenziale.
La batteriemia ha avuto origine principalmente da un catetere
venoso centrale o periferico (21,9%) o da infezione delle vie
urinarie (19,3%).
Quello della resistenza agli antibiotici sta diventano un
problema sempre piu' urgente da risolvere. Secondo una stima
recente, causa nel mondo circa 700mila morti l'anno, ma se il
tasso di resistenza mantenesse lo stesso ritmo degli ultimi
anni, nel 2050 si potrebbe arrivare a 10 milioni di morti per
infezioni antibiotico-resistenti. Secondo i dati del Rapporto
2015 della sorveglianza europea dell'antibiotico-resistenza
EARS-Net, l'Italia e', insieme alla Grecia, un paese con
percentuali del batterio K. pneumoniae resistente ai carbapenemi
molto superiori alla media europea. Questo tipo di infezioni,
nel nostro paese, hanno iniziato ad aumentare dal 2010. Nel 2009
solo l'1,3% delle batteriemie da K. pneumoniae erano causate da
ceppi resistenti ai carbapenemi, mentre nel 2011 erano il 27% e
nel 2015 il 33%.(ANSA).
Y85-COI
04-AGO-17 18:21 NNNN    

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