SABATO 23 DICEMBRE 2017 14.28.28
BITCOIN: OLTRE AL RISCHIO PREZZO C'E' ANCHE L'INCUBO ENERGIA =
La creazione della criptovaluta assorbe come minimo l'elettricita' prodotta da un reattore nucleare New York, 23 dic. (AdnKronos) - Non c'è solo l'incognita prezzo nel giudizio sui Bitcoin: come se non bastasse, in ballo c'è anche la sostenibilità ambientale legata alla sua creazione. L'elettricità richiesta - in termini di funzionamento di computer - dalla generazione di un solo Bitcoin ha fatto scrivere a Newsweek che le operazioni legate alla criptovaluta in teoria potrebbero consumare "tutta l'energia del mondo entro il 2020". Con meno allarmismo, ma numeri comunque sconvolgenti, il sito web Digiconomist ha sostenuto che le operazioni di bitcoin consumano tanta energia quanto l'intera Danimarca, o abbastanza per alimentare 3.071.823 famiglie statunitensi. Non tutti gli analisti sono d'accordo e stimano consumi inferiori, anche se il dato finale difficile da misurare visto che le operazioni sono diffuse a livello mondiale, generata da un mix non definito di macchine e 'confuso' con altre fonti di domanda energetica. Tuttavia secondo alcuni esperti interpellati dal Washington Post la creazione e gestione dei bitcoin richiederebbe da 1 a 4 gigawatt di elettricità, all'incirca la produzione di uno o tre reattori nucleari. Ciò equivarrebbe a meno dell'1% del consumo elettrico degli Stati Uniti. (segue) (Rem/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-DIC-17 14:28 NNNN
SABATO 23 DICEMBRE 2017 14.28.28
BITCOIN: OLTRE AL RISCHIO PREZZO C'E' ANCHE L'INCUBO ENERGIA (2) =
(AdnKronos) - Anche se alla fine non 'divorerà' le intere risorse energetiche mondiali, quello imposto dai Bitcoin è un assorbimento significativo - e che sta crescendo rapidamente. Inoltre, parte dell'elettricità utilizzata, in particolare in Cina, proviene dal carbone, il combustibile fossile che contribuisce maggiormente al cambiamento climatico. La ragione per cui il bitcoin utilizza molta energia è radicata nel modo in cui opera la rete. La valuta digitale -notoriamente- non è controllata da alcuna banca centrale o centro di compensazione commerciale, ma da una rete di utenti che spendono grandi quantità di potenza di calcolo, e quindi di energia, costruendo una cosiddetta "blockchain" di transazioni di pagamenti bitcoin. Per compilare questo registro completo, la rete bitcoin si basa sul 'mining' ovvero un processo di estrazione via pc. I 'miners' di Bitcoin devono eseguire un numero stratosferico di calcoli per monitorare e verificare le transazioni e risolvere complessi enigmi per ottenere i premi in bitcoin. Man mano che i bitcoin diventano più popolari e preziosi, i rompicapo si fanno più difficili e, di conseguenza, cresce anche la domanda di computer ad alta potenza. Ciò significa più consumo di energia. (segue) (Rem/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-DIC-17 14:28 NNNN
SABATO 23 DICEMBRE 2017 14.28.28
BITCOIN: OLTRE AL RISCHIO PREZZO C'E' ANCHE L'INCUBO ENERGIA (3) =
(AdnKronos) - "Se il prezzo del bitcoin continua a salire, continuerà a utilizzare più energia", ha dichiarato Mike Reed, direttore del Blockchain Program Office per Intel Corp. La ragione, ha spiegato, è che il prezzo rappresenta "un incentivo economico per aggiungere più miners alla rete". "Al momento, il valore del bitcoin è pazzamente alto, molte persone vogliono entrare in questa partita", spiega David Malone, docente alla Maynooth University in Irlanda, co-autore di un documento nel 2014 dal quale veniva fuori come in quel momento la 'rete bitcoin' consumava più elettricità di tutto il suo intero paese. Peraltro la difficoltà di scoprire un nuovo blocco è aumentata lungo una curva esponenziale di ritardo, anche se il numero di calcoli al secondo è cresciuto nettamente dalla fine dell'anno scorso. La rete bitcoin sta generando circa 14 milioni di miliardi di "hash" o possibili soluzioni a un problema al secondo. Malone e un collega hanno calcolato nel 2014 che la potenza totale richiesta per i calcoli di bitcoin poteva essere compresa tra 0,1 e 10 gigawatt di potenza istantanea. Un valore ben superiore - nel range superiore - ai 3 gigawatt consumati dall'intera Irlanda. (segue) (Rem/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-DIC-17 14:28 NNNN
SABATO 23 DICEMBRE 2017 14.28.28
BITCOIN: OLTRE AL RISCHIO PREZZO C'E' ANCHE L'INCUBO ENERGIA (4) =
(AdnKronos) - In questi tre anni peraltro l'utilizzo dei computer per il mining è molto cresciuto. L'efficienza del calcolo è aumentata, ma - come detto - il numero di calcoli richiesti è aumentato ancora di più, il che significa che al momento il processo assorba almeno 1,2 gigawatt supponendo che tutti stiano usando l'hardware di calcolo più efficiente, cosa piuttosto improbabile. Si tratta quindi di un valore approssimativamente paragonabile all'elettricità generata da uno dei più grandi reattori nucleari negli Stati Uniti. Ma in totale negli Usa ci sono 99 reattori nucleari in attività, che forniscono circa il 20 % dell'elettricità - quindi anche se il bitcoin è chiaramente un grande 'consumatore' di energia, il suo peso resta ancora relativamente ridotto nel contesto di paesi come gli Stati Uniti o la Cina . Anche Harald Vranken, professore di management presso l'Open Universiteit nei Paesi Bassi, è d'accordo sulle stime di consumo, ma con l'esplosione di bitcoin in atto pensa che il dato possa salire fino a 4 gigawatt se le valutazioni della criptovaluta (e quindi le attività dei suoi 'minatori') "aumenteranno come è accaduto negli ultimi quattro mesi". "E percio' penso che prima o poi questa situazione non potrà più reggere''. Portando forse al primo black-out 'firmato' Bitcoin. (Rem/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-DIC-17 14:28 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento