SABATO 08 SETTEMBRE 2018 12.49.11
POLIZIASICUREZZA
SICUREZZA: CAPO POLIZIA, MEGLIO UNA BORSA STUDIO CHE QUALCHE SCORTA IN PIU' =
Gabrielli, Sono stato in silenzio, ho sentito parole come
'vigliacchi' ma ci sono persone con responsabilita'
Palermo, 8 set. (AdnKronos) - "In queste settimane sono stato in
religioso silenzio sul tema delle scorte". "Ho sentito parole forti,
come 'vigliacchi' o 'attività di mobbing'. Bene, vorrei ricordare che
quando si decidono queste cose, ci sono delle persone che si assumono,
in prima persona, delle responsabilità. In un paese che tende
sistematicamente ad allontanare da se la responsabilità, ci sono delle
persone che invece si assumono delle responsabilità. Possono essere
decisioni corrette o meno, ma non sono mai un servizio di
vigliaccheria, anzi sono una profonda assunzione di responsabilità.
Vorrei dire che è molto più incidente fare borse di studio che non
attribuire qualche scorta in più". Il capo della Polizia, Prefetto
Franco Gabrielli rompe il silenzio sulle recenti polemiche sulle
scorte, a partire da quella tolta al capitano Ultimo, e lo fa a
Palermo, durante la presentazione della borsa di studio intitolata al
Prefetto Antonio Manganelli e voluta dalla famiglia di Antonio
Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone morto con il giudice il
23 maggio 1992.
(Ter/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
08-SET-18 12:48
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SABATO 08 SETTEMBRE 2018 13.01.16
POLIZIASICUREZZA
SICUREZZA: CAPO POLIZIA, MEGLIO UNA BORSA DI STUDIO CHE QUALCHE SCORTA IN PIU' (2) =
'Il Paese vive queste vicende da curva da stadio'
(AdnKronos) - "Purtroppo questo è un paese che vive queste vicende da
curva da stadio", prosegue ancora il Capo della Polizia, Prefetto
Franco Gabrielli. "E la cosa che più mi indispone è quando si danno
giudizi gratuiti, quando si offendono le persone peraltro su un tema
in cui chi decide di solito mette sempre il proprio nome e cognome".
"In un paese nel quale, purtroppo, negli ultimi tempi l'approccio è
quello di fuggire la responsabilità - prosegue Gabrielli - c'è chi si
assume, invece, anche decisioni impopolari, magari a torto o ragione,
su situazione giudicate simboliche". E aggiunge: "Io ho avuto la
fortuna di conoscere persone che la mafia l'hanno combattuta e che
dalla mafia sono stati giudicati e verso i quali sono sti emessi
sentenze di condanna".
"Ricordo su tutti Rino Germanà (il funzionario di Polizia scampato nel
1992 a un agguato mafioso nel trapanese ndr)", dice Gabrielli. "I
proiettili non glieli hanno raccontati ma glieli hanno fatti sentire e
che prima e a maggior ragione oggi vive la sua vita - spiega il Capo
della Polizia - Forse bisognerebbe rivisitare una considerazione su
quelle che sono le vicende e le dinamiche. E chi prende determinate
decisioni si assume la responsabilità. Quindi più che disprezzo
chiederei per queste persone grandissimo rispetto".
(Ter/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
08-SET-18 13:00
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