VENERDÌ 09 AGOSTO 2019 11.31.40
Brexit: Johnson scommette su voto anticipato, lo stop di Corbyn =
(AGI/EFE) - Londra, 9 ago. - La voce, sempre piu' insistente,
che il premier britannico Boris Johnson possa fare ricorso alle
elezioni anticipate per portare a casa la Brexit ha spinto il
leader dei laburisti Jeremy Corbyn a muoversi per bloccarlo e
denunciare quello che, per lui, e' "un abuso di potere
anti-democratico".
La maggioranza della Camera dei Comuni si oppone all'uscita
dall'Ue senza accordo, uno scenario sempre piu' probabile dal
momento che Johnson ha sempre dichiarato l'intenzione di
lasciare il consesso europeo il 31 ottobre, costi quel che
costi. Per questo lo staff del premier - in primis, il suo
braccio destro, Dominic Cummings, Brexiteer convinto e 'mente'
della campagna vincente per il Leave - ritiene che i deputati
cercheranno di fermare BoJo a settembre, quando riprendera'
l'attivita' parlamentare. Da qui, lo scenario che circola
sempre piu' insistentemente: in caso di sconfitta nel voto di
fiducia, il premier puo' restare in sella, convocando elezioni
subito dopo il 31 ottobre. In questo modo, un nuovo leader non
ci sarebbe prima della data fissata per la Brexit e inoltre la
Camera non potrebbe intervenire dal momento che il Parlamento
viene sciolto 25 giorni prima del voto.
Contro una simile manovra si e' schierato Corbyn che l'ha
denunciata in una lettera a Sir Mark Sedwill, segretario del
gabinetto di governo, la piu' alta carica amministrativa in
Gran Bretagna. "Forzare, tramite il no deal, contro una
decisione del Parlamento e negare la scelta agli elettori in
un'elezione generale gia' in corso, sarebbe un abuso di potere
senza precedenti, incostituzionale e antidemocratico da parte
di un primo ministro eletto non dagli elettori, ma da un numero
limitato di membri non rappresentativi del Partito
conservatore", ha sottolineato il leader dei laburisti. Corbyn
ha quindi chiesto a Sedwill di confermare che "se il Regno
Unito dovesse lasciare l'Ue senza un accordo durante una
campagna elettorale generale, il governo dovrebbe cercare una
proroga, limitata nel tempo, all'Articolo 50, per consentire
all'elettorato di decidere e al governo in arrivo di fare i
prossimi passi sulla base dei desideri degli elettori".
In questa situazione a intervenire potrebbe essere la
regina: se Bojo non supera la fiducia, i deputati potrebbero
utilizzare il meccanismo dell'Humble Address (l''umile
petizione') per chiedere a Elisabetta II di intervenire e
nominare un nuovo premier. Ma gli analisti ritengono
improbabile un intervento della sovrana che preferisce
mantenere un ruolo neutrale e restare fuori dall'arena
politica. In alternativa, c'e' l'opzione del governo di unita'
nazionale: nel caso la maggioranza dei deputati sia contraria a
una Brexit senza accordo, potrebbe sfiduciare Johnson per
ottenere un altro leader che chieda all'Ue una nuova proroga;
in quel caso, ci sarebbero 14 giorni per sottoporre altri
candidati al vaglio del Parlamento. Ma anche questo scenario ha
forti limiti dal momento che i laburisti hanno detto
chiaramente che accetterebbero solo se fosse Corbyn a guidare
l'esecutivo, un'eventualita' difficile da digerire per i
moderati. (AGI)
Sca
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NNNN
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