VENERDÌ 09 AGOSTO 2019 16.22.21
= Crisi: tensione su data sfiducia, pressing Lega ma decide capigruppo =
(AGI) - Roma, 9 ago. - Tensione sulla data del voto di sfiducia
al Senato. La Lega insiste su tempi rapidi, per tornare quanto
prima al voto, e indica la data di martedi' prossimo, 13
agosto, come primo giorno utile per parlamentarizzare la crisi
e renderla ufficiale con un voto in Aula. Ma la decisione
spetta alla Conferenza dei capigruppo del Senato, convocata
dalla presidente Elisabetta Casellati per lunedi' pomeriggio
alle 16. Sara' la capigruppo a stabilire tempi e modi del
dibattito sulla mozione di sfiducia presentata dalla Lega. E la
decisione, viene sottolineato, dovra' necessariamente tener
conto dei tempi tecnici necessari a consentire a tutti i
senatori, gia' in ferie da una settimana, di far rientro a
Roma. Dunque, si ragiona tra le forze politiche a palazzo
Madama, la seduta non potra' essere convocata prima di una
settimana/dieci giorni. Si arriva cosi' a lunedi' 19 agosto. E
sono proprio le date di lunedi' 19 e martedi' 20 agosto quelle
indicate come le piu' probabili in queste ore.
(AGI)
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VENERDÌ 09 AGOSTO 2019 16.22.27
= Crisi: tensione su data sfiducia, pressing Lega ma decide capigruppo (2)=
(AGI) - Roma, 9 ago. - La Lega pero' non cede: il Senato puo'
riunirsi subito, gia' la prossima settimana, e' il refrain,
perche' la mozione di sfiducia va discussa in tempi rapidi. In
realta', se e' vero che sia il regolamento del Senato che la
Costituzione stabiliscono un limite temporale minimo - la
mozione di sfiducia non puo' essere discussa prima di tre
giorni dalla sua presentazione - e' altrettanto vero che non e'
prevista alcuna data di 'scadenza', nessun tempo limite
massimo. Dunque, in teoria, osservano fonti parlamentari di
palazzo Madama, si potrebbe convocare l'Aula anche a fine
agosto o addirittura alla 'naturale' ripresa il 10 settembre.
Ipotesi, queste ultime, politicamente altamente improbabili, in
quanto non solo allungherebbero i tempi del 'limbo' con un
governo in carica ma che, di fatto, non ha piu' la maggioranza,
ma rischierebbero di trasformarsi in un boomerang per le altre
forze politiche, che sarebbero accusate dalla Lega di
'inciucio' e non voler tornare al voto. Quanto alla capigruppo,
se non ci dovesse essere accordo sulla data della convocazione
dell'Aula per la discussione della mozione di sfiducia, si
decide a maggioranza. E la Lega potrebbe ritrovarsi in
minoranza. Una volta stabilita la data, scatta la fase della
convocazione dei senatori, che avviene tramite telegramma,
anche se la tecnologia moderna consente un 'alert' anche via
sms o wapp per rapidita'. (AGI)
Ser
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