VENERDÌ 30 AGOSTO 2019 16.32.59
##Il Conte 2 torna in bilico.Ultimatum Di Maio. Pd: inaccettabile
##Il Conte 2 torna in bilico.Ultimatum Di Maio. Pd: inaccettabile Centrodestra sceglie via opposizione, ma per Berlusconi attacca Lega
Roma, 30 ago. (askanews) - Si complica nuovamente la gestazione
del governo Conte bis. A rimettere tutto in discussione è ancora
Luigi Di Maio, che al termine del colloquio con il presidente del
Consiglio incaricato Giuseppe Conte è tranchant: "Non ha senso
rivedere i decreti sicurezza", i punti programmatici posti dal
M5s "devono entrare nel programma" del governo, "altrimenti sarà
meglio tornare al voto, e aggiungo: prima possibile".
Dichiarazione che provoca la reazione immediata dal Pd, affidata
al vicesegretario Andrea Orlando: la conferenza stampa di Di Maio
è "incomprensibile. Ha cambiato idea? Lo dica con chiarezza".
Clima dunque nuovamente teso, tanto che Conte evita di rilasciare
dichiarazioni al termine delle consultazioni.
Prima di Di Maio, a incontrare Conte era stato Nicola Zingaretti,
in un colloquio decisamente più lungo: quasi un'ora e mezzo
contro i 45 minuti di Di Maio. Al termine, il segretario Pd aveva
ribadito la "necessità di una svolta", tanto più dopo i dati
negativi sull'economia diffusi dall'Istat. E aveva chiesto la
modifica dei decreti sicurezza, "almeno per i rilievi avanzati
dal Capo dello Stato", e "politiche espansive" grazie allo spazio
fiscale liberato dal calo significativo dello spread.
In mattinata erano invece saliti i partiti del centrodestra, che
hanno marcato anche in questa occasione significative differenze.
Intanto nelle delegazioni: FdI e Lega senza i leader Giorgia
Meloni e Matteo Salvini, Forza Italia ai massimi livelli con
Silvio Berlusconi tornato appositamente da Milano. Gli esponenti
di FdI hanno ribadito la volontà di manifestare in piazza il
giorno della eventuale fiducia al governo: "Utilizzeremo tutti
gli strumenti che la Costituzione ci consente per fare
opposizione, in Parlamento ma anche nella piazza, perchè
mobilitare le persone è un strumento di democrazia cui non
intendiamo rinunciare", ha detto il capogruppo in Senato Luca
Cipriani. Per la Lega, si sono recati da Conte i sottosegretari
Lucia Borgonzoni e Claudio Durigon: anche loro hanno ribadito gli
appuntamenti di piazza già convocati, invitando i parlamentari ad
un "voto di coscienza" per votare "contro questo mercimonio".
A sparigiliare è stato però Silvio Berlusconi, che da una parte
rilancia il centrodestra, purché non sia una somma di sovranismo
e populismo, e dall'altra attacca Salvini. "Durante questa crisi
di governo - dice - il fatto che la Lega abbia proposto fino
all'ultimo minuto un governo con il M5s pone un problema politico
molto serio sul quale tutti gli elettori di centrodestra devono
riflettere".
Rea 20190830T163248Z
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