GIOVEDÌ 05 SETTEMBRE 2019 09.38.42
>>>ANSA/ Ennesima strage in Texas fa 7 morti, e' polemica su armi
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>>>ANSA/ Ennesima strage in Texas fa 7 morti, e' polemica su armi
Nessun collegamento con terrorismo. Killer ha agito con AR-15
(ANSA) - NEW YORK, 1 SET - Una nuova strage di massa in
Texas, la seconda in un mese. Un uomo fermato per un normale
controllo stradale apre il fuoco e scappa continuando, con il
suo fucile AR-15, a sparare contro la folla dalla sua auto in
movimento. Per cercare di sfuggire alla polizia l'uomo sequestra
un furgoncino del Us Postal Service, le poste americane, e
continua la sua fuga. Alla fine viene fermato e ucciso nel
parcheggio del cinema Cinergy a Odessa. Il bilancio del gesto
folle e' di sette morti e 20 feriti, fra i quali una bimba di 17
mesi colpita in pieno volto.
La polizia e l'Fbi indagano passando al setaccio l'ampia
area coperta dal killer fra le due cittadine di Midland e
Odessa. In tutto le scene del crimine all'esame sono 15. I
motivi che hanno spinto il killer ad agire non sono noti ma,
afferma l'Fbi, "non c'e' nessun legame con il terrorismo
domestico o internazionale". Michael Gerke, il capo della
polizia di Odessa, rifiuta di dire pubblicamente, nel corso
della conferenza stampa, il nome del killer per "non dargli
notorieta'".
L'incidente riaccende con forza il dibattito sulle armi
negli Stati Uniti, dove solo nel mese di agosto sono morte 51
persone per sparatorie di massa. I candidati democratici
compatti dicono basta alla'epidemia delle armi e chiedono
un'azione immediata. Ringraziando le forze dell'ordine, Donald
Trump ribadisce l'impegno dell'amministrazione a fermare le
stragi di massa ma, allo stesso tempo, mette in evidenza la
necessita' di proteggere il Secondo Emendamento. "Non e' cambiato
nulla" rispetto alle recenti stragi: "continuiamo a valutare
misure per le armi e a confrontarci con parlamentari e senatori"
dice il presidente americano, definendo il killer del Texas, un
uomo bianco sui 30 anni, una "persona molto malata". Trump
continua a legare le sparatorie ai problemi mentali di chi apre
il fuoco, e minimizza l'utilita' dei controlli sui precedenti
penali. Anche se in vigore - dice - non avrebbe evitato alcuna
strage.
Sui social intanto la polemica impazza, con critiche sia ai
democratici sia ai repubblicani. A questi viene rimproverato di
limitarsi a porgere solo condoglianze, ai democratici di
chiedere un'azione ma di essere incapaci di agire. La nuova
strage in Texas, che arriva a sole quattro settimane dalla
sparatoria di El Paso, coincide con l'entrata in vigore nello
stato di nuove norme sulle armi. Leggi che allentano i controlli
e i paletti: le pistole ora sono benvenute anche nelle chiese e
nelle sinagoghe a meno di un divieto esplicito. Lo stesso vale
per le scuole e le proprieta' in affitto. "Sono stato a troppi
eventi come questo" dice il governatore del Texas, Greg Abbott,
riferendosi alle recenti sparatorie che si sono verificate nello
stato. "Lo status quo in Texas non e' piu' tollerabile, dobbiamo
agire" aggiunge, invitando ad approvare misure che tolgano le
armi dalle mani dei criminali rispettando allo stesso tempo il
Secondo Emendamento. Si tratta della stessa linea del presidente
Trump che ribadendo l'impegno dell'amministrazione a fermare le
sparatorie di massa difende il diritto alle armi, popolare in
Texas, stato repubblicano per tradizione. Trump rimanda quindi
la palla al Congresso: "ha molto a cui pensare".
(ANSA).
DRZ
01-SET-19 20:49 NNNN
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