MERCOLEDÌ 04 SETTEMBRE 2019 17.52.41
EBOLA: STUDIO LANCET, PER SOPRAVVISSUTI AL VIRUS PIU' RISCHI LETALI =
ADN1233 7 CRO 0 ADN CRO NAZ
EBOLA: STUDIO LANCET, PER SOPRAVVISSUTI AL VIRUS PIU' RISCHI LETALI =
Nel primo anno dopo la dimissione
Roma, 4 set (AdnKronos Salute) (EMBARGO ALLE 01.00 DI DOMANI) - Ebola
colpisce ancora, e minaccia anche i sopravvissuti al virus. Il primo
studio nel suo genere - realizzato in Africa e pubblicato su 'The
Lancet Infectious Diseases' - suggerisce che i sopravvissuti ad Ebola
corrono un rischio maggiore di morte nel primo anno dopo la dimissione
dall'ospedale. Un pericolo che riguarda, in particolare, chi ha
trascorso più tempo in un centro di cura. Nel primo anno dopo aver
lasciato la struttura ospedaliera, la mortalità nei sopravvissuti
all'Ebola è cinque volte superiore a quanto ci si aspetterebbe nella
popolazione generale della Guinea (55 decessi contro 11 decessi),
secondo uno studio osservazionale su 1.130 persone.
Durante l'intero periodo di follow-up sono stati segnalati 59 decessi,
di cui 37 attribuiti a insufficienza renale, sulla base delle
segnalazioni dei sintomi del defunto fatte dai familiari. Gli autori
segnalano che mancava la documentazione necessaria per poter escludere
altre cause di morte e chiedono ulteriori ricerche per far luce sui
rischi di insufficienza renale. Questo studio conferma che l'elevata
vulnerabilità dei sopravvissuti al virus Ebola resta anche dopo aver
lasciato l'ospedale, in particolare per quelli con forme gravi e
prolungate della malattia, e suggerisce che il tasso complessivo di
mortalità legata a questa patologia potrebbe essere stato
sottovalutato. (segue)
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-SET-19 17:52
NNNN
MERCOLEDÌ 04 SETTEMBRE 2019 17.52.41
EBOLA: STUDIO LANCET, PER SOPRAVVISSUTI AL VIRUS PIU' RISCHI LETALI (2) =
ADN1234 7 CRO 0 ADN CRO NAZ
EBOLA: STUDIO LANCET, PER SOPRAVVISSUTI AL VIRUS PIU' RISCHI LETALI (2) =
(AdnKronos Salute) - "I nostri risultati - commenta l'autore dello
studio, Ibrahima Socé Fall, vicedirettore generale per la risposta
alle emergenze dell'Organizzazione mondiale della sanità -
sottolineano la necessità di rafforzare i programmi per i
sopravvissuti all'Ebola, in particolare con l'aumentare del numero di
persone sopravvissute all'infezione". Per Judith Glynn della London
School of Hygiene & Tropical Medicine di Londra "i nostri risultati
potrebbero aiutare a indirizzare meglio i programmi relativi ai
sopravvissuti e a definire e priorità per i fondi in contesti a
risorse limitate".
Dall'8 dicembre 2015, i ricercatori hanno seguito l'89% (1.130/1.270)
dei sopravvissuti guineani dell'epidemia di Ebola del 2013-2016
nell'Africa occidentale e hanno registrato 59 decessi successivi. I
sopravvissuti sono stati seguiti fino al 30 settembre 2016. Gli autori
hanno quindi calcolato il tasso di mortalità rispetto alla popolazione
generale guineana, tenendo conto delle differenze di età. Ebbene, i
sopravvissuti all'Ebola dimessi dalle unità di trattamento in Guinea
avevano una mortalità complessiva del 5,2% (59 decessi su 1.130
pazienti dimessi arruolati nello studio) dopo un follow-up mediano di
22 mesi. La mortalità è stata più alta in chi è rimasto più a lungo in
ospedale: 7% contro il 3% dei pazienti ricoverati in ospedale per meno
di 12 giorni.
(Mal/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
04-SET-19 17:52
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