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mercoledì 4 marzo 2020

Foreste pluviali in affanno, assorbono meno CO2


MERCOLEDÌ 04 MARZO 2020 13.55.35

Foreste pluviali in affanno, assorbono meno CO2

ZCZC4810/SXB OFI50294_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Foreste pluviali in affanno, assorbono meno CO2 (EMBARGO FINO ALLE ORE 17:00 DEL 4 MARZO) (EMBARGO FINO ALLE ORE 17:00 DEL 4 MARZO) (ANSA) - FIRENZE, 4 MAR - Le foreste pluviali di America Latina e Africa, polmoni verdi del pianeta, sono in affanno: assorbono meno anidride carbonica, circa un terzo in meno di CO2 rispetto agli anni '90, e per questo non riescono piu' a rallentare i cambiamenti climatici. E' quanto emerge da uno studio internazionale, pubblicato su Nature che gli dedica anche la copertina. A lanciare l'allarme i ricercatori di un centinaio di istituzioni nel mondo, guidati dall'Universita' di Leeds: per l'Italia coinvolti l'Ateneo di Firenze e Muse-Museo delle Scienze di Trento. Lo studio ha analizzato i dati di accrescimento e mortalita' di 300.000 alberi, da 565 aree di foresta pluviale in Africa e Amazzonia, tracciati nel complesso per oltre 30 anni e raccolti da una rete imponente di ricercatori. Secondo quanto spiega Francesco Rovero - ricercatore del dipartimento di biologia dell'Universita' fiorentina e collaboratore di ricerca del Muse di Trento, che ha contribuito con i dati di un programma di monitoraggio della biodiversita' in Tanzania da lui coordinato - "le foreste pluviali intatte rimuovevano il 17% delle emissioni di anidride carbonica prodotte dall'uomo, quota ridotta al 6% negli ultimi dieci anni, con un calo stimato del 33%". La minore capacita' di assorbire carbonio e' dovuta, si spiega, a un progressivo rallentamento della crescita e a un aumento della mortalita' degli alberi, causati principalmente dalle crescenti temperature e siccita'. Un altro motivo risiede nella diminuzione drastica delle aree tropicali di foresta intatta (in media del 19%), per via della deforestazione e frammentazione incessanti. "Nel frattempo - aggiunge Rovero - sappiamo che le emissioni globali di CO2 prodotte dall'uomo sono balzate in alto del 46%. In conclusione lo studio ha rivelato che, in particolare, la foresta amazzonica ha raggiunto la soglia di saturazione negli anni '90, pareggiando la quantita' di anidride carbonica immagazzinata con quella emessa, e le foreste africane ci arriveranno intorno al 2030. La sfida del cambiamento climatico e la necessita' di contrastarlo sono pertanto sempre piu' urgenti".(ANSA). CG 04-MAR-20 13:54 NNNN 

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