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mercoledì 4 marzo 2020

CORONAVIRUS: FNOPI, SERVONO SUBITO 6000 INFERMIERI IN PIU' =

MERCOLEDÌ 04 MARZO 2020 11.27.35


CORONAVIRUS: FNOPI, SERVONO SUBITO 6000 INFERMIERI IN PIU' =

 ADN0389 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: FNOPI, SERVONO SUBITO 6000 INFERMIERI IN PIU' = Roma, 4 mar. (Adnkronos Salute) - "La carenza di professionisti di cui soffre il paese, e che da tempo la Fnopi denuncia, si è fatta sentire nel peggiore dei modi con l'emergenza Covid-19 per la quale solo nell'immediato e nelle zone a maggior rischio servirebbero almeno 5-6000 infermieri in più da subito". Così Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi). La situazione che stiamo vivendo in tutto il Paese e nel Nord Italia in particolare è "di un'emergenza di fronte alla quale nessun professionista della salute si è tirato indietro, in particolare gli infermieri che ci sono e svolgono un ruolo essenziale su tutti i fronti, dal triage in ospedale al 118, dai setting ospedalieri a bassa ed alta complessità, dall'assistenza domiciliare al dipartimento di Prevenzione". "Alcuni operano al di là delle loro forze - sottolinea - e con la loro indiscutibile professionalità anche a rischio della propria salute, in particolare nelle zone ritenute ad alto rischio dove essendo spesso confinati e costretti alla quarantena non hanno più turni o logiche di organizzazione del lavoro, ma solo la forza di volontà, la capacità e la voglia di assistere, di essere infermieri. A loro va l'encomio della professione per la quale rappresentano un vero esempio". (segue) (Com-Bdc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 04-MAR-20 11:27 NNNN
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CORONAVIRUS: FNOPI, SERVONO SUBITO 6000 INFERMIERI IN PIU' (2) =

 ADN0390 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: FNOPI, SERVONO SUBITO 6000 INFERMIERI IN PIU' (2) = (Adnkronos Salute) - "In Italia - ricorda Mangiacavalli - mancano oltre 53mila infermieri, di cui la maggior parte (almeno 30mila) sul territorio, dove la soluzione ideale è quella dell'infermiere di famiglia/comunità scritta nel Patto per la salute 2019-2021, che se fosse già attuata potrebbe assistere sia i singoli che le famiglie e, proprio in casi come questi, intere comunità. Per questo ora non possiamo più perdere tempo e assume carattere d'urgenza la sua attivazione in tutte le Regioni (ne servono circa 20mila dei 30mila sul territorio)". "Di fronte a una carenza di tali dimensioni poi, richiamare in servizio i colleghi pensionati rappresenta si una risposta immediata, ma un placebo rispetto alla necessaria terapia d'urto: perché ne servirebbero ben di più di quelli ex pensionati o neolaureati per riportare gli organici a quel rapporto virtuoso che consentirebbe di essere in linea con le indicazioni internazionali. Il problema è che oggi gli infermieri vivono una condizione occupazionale instabile e precaria. Negli anni il Ssn non ha investito abbastanza né in termini quantitativi (assunzioni) né qualitativi (tempi indeterminati e percorso di sviluppo delle competenze stabile e mirato). Pensionati che ovviamente non sarebbero stabili (il loro tempo massimo secondo l'ultimo decreto è di sei mesi) e si dovrebbero assumere almeno altrettanti professionisti per poter far fronte non solo all'emergenza, ma alla normale amministrazione secondo parametri di qualità ed efficienza dei servizi". (segue) (Com-Bdc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 04-MAR-20 11:27 NNNN
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CORONAVIRUS: FNOPI, SERVONO SUBITO 6000 INFERMIERI IN PIU' (3) =

 ADN0391 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: FNOPI, SERVONO SUBITO 6000 INFERMIERI IN PIU' (3) = (Adnkronos Salute) - "Per la Lombardia, che ha già deciso questo tipo di misure, si tratta - sottolinea la presidente Fnopi - naturalmente c'è da scoprire quanti di questi si dichiareranno disponibili a tornare in sevizio - di meno di 2mila pensionati tra le pensioni ordinarie e chi finora ha optato per Quota 100 e di circa 1.300 neolaureati - tra i quali una parte ha sicuramente già trovato lavoro e per quanto riguarda gli altri, potrebbero eventualmente occuparsi della gestione ordinaria dei servizi per lasciare ai più esperti l'intervento nei settori dell'emergenza - rispetto a una carenza che in ospedale è di più di 2.800 unità e sul territorio supera le 5mila". Tra le ipotesi, sempre in Lombardia, c'è anche quella di semplificare le modalità di svolgimento della sessione di laurea in infermieristica 2018-2019 che consentirebbe così di avere subito a disposizione un centinaio di infermieri in più. "Le modalità di laurea - afferma Mangiacavalli - devono comunque garantire la qualità e la professionalità dei neolaureati. Al di là di questo vanno mantenuti e difesi i presupposti di professionalità, preparazione e qualità della professione, ci devono sempre essere le necessarie garanzie di tutela dell'attività che questi giovani dovranno poi svolgere e quelle per i pazienti dei quali, secondo la professione infermieristica che hanno scelto, si dovranno occupare". In realtà la carenza di infermieri calcolata dal Centro studi Fnopi solo in quelle tre Regioni, sarebbe di oltre 5mila infermieri negli ospedali e almeno il doppio sul territorio: una cifra quindi più che doppia rispetto agli organici reperibili in emergenza. (Com-Bdc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 04-MAR-20 11:27 NNNN 

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