VENERDÌ 19 GIUGNO 2020 18.52.04
ANSA/Allievo Bannon fa piazza pulita a Voice of America
ZCZC8035/SXA XAI20171001592_SXA_QBXB R EST S0A QBXB ANSA/Allievo Bannon fa piazza pulita a Voice of America Vertici leggendaria radio out dopo l'arrivo di Michael Pack (di Alessandra Baldini) (ANSA) - NEW YORK, 19 GIU - Dai tempi della Seconda Guerra Mondiale porta i valori della liberta' a stelle e strisce nei paesi sotto il giogo di regimi autoritari: dopo l'Europa occupata dai nazisti, l'Urss e Cuba, e poi Iran, Russia e Cina. Oggi pero' "Voice of America", la radio federale ringraziata dal premio Nobel Vaclav Havel per "avergli insegnato come creare una democrazia", e' sotto attacco dall'interno. Il nuovo capo della U.S. Agency for Global Media, l'agenzia che sovraintende all'emittente e alle radio collegate, e' un allievo di Steve Bannon che al primo giorno di lavoro ha fatto piazza pulita. Michael Pack, un cineasta conservatore che considera Bannon il suo "mentore", ha licenziato i capi delle varie radio (tra cui Radio Free Europe e Radio Free Asia) dopo che, all'indomani della sua conferma in Senato, la direttrice di "Voice of America", Amanda Bennett, e la sua vice, Sandy Sugawara, si erano dimesse in segno di protesta. L'avvento dell'epigono di Bannon segue di poche settimane gli attacchi di Trump: "Dicono cose disgustose sul nostro paese", aveva sostenuto il presidente accusando i giornalisti di "Voice of America" di aver accettato come oro colato le versioni di Pechino sul Coronavirus. Dopo i licenziamenti il timore e' che Pack voglia trasformare le radio in un megafono per il presidente. Un paradosso per emittenti che, quando il Cremlino teneva senza notizie l'Europa dell'Est, educarono una generazione non solo agli eventi, ma anche al "soft power", il jazz e il rock'n'roll, che alla fine fecero crollare la Cortina di Ferro. Pack ha scritto allo staff garantendo il suo impegno alla difesa dell'indipendenza delle radio. Nei fatti pero', come riferito dal "Financial Times", ha rimpiazzato i vari consigli di amministrazione tradizionalmente bipartisan con fedelissimi della Casa Bianca: "Licenziamenti e cambiamenti ai vertici per installare alleati di Trump sono una vergognosa violazione della storia e la missione dell'organizzazione", ha protestato il capo dei democratici in Commissione esteri del Senato, Bob Menendez. La stretta a Voice of America si inquadra nel braccio di ferro tra presidenza Trump e media. Quest'anno l'organizzazione Reporters Without Borders ha abbassato da "soddisfacente" a "problematico" lo status della liberta' di stampa negli Usa citando i numerosi attacchi ai giornalisti da parte di un'amministrazione che considera i media "nemici del popolo". (ANSA). BN 19-GIU-20 18:51 NNNN
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