SABATO 29 APRILE 2023 17.53.15
== 1 maggio: Portella e la strage, una poesia che compie 60 anni =
== 1 maggio: Portella e la strage, una poesia che compie 60 anni = (AGI) - Palermo, 29 apr. - "C'era folla 'dda matina, lu sapeva Giulianu/ ma la folla un lu sapeva,/ e ballava 'nni 'ddu chianu./Cu cantava, cu sunava, cu accordava li canzuni/ e li tavuli cunzati di simenzi e di turruni./Picciriddi addormentati ni lu pettu di li madri,/piccididdi in carusedduu ni lispalli di li patri./Scecchi e muri senza sedda attaccati a li carretti/e li cani scapulati n' menzu i a robbi e bicicletti". Ignazio Buttita, il grande poeta dialettale siciliano, racconto' esattamente 60 anni fa in questa poesia nella raccolta "Lu trenu di lu suli" (per le edizioni Avanti Milano; un anno dopo il poeta sarebbe stato accompagnato dalla musica di Otello Profazio in uno storico LP per la Cetra) la mattina del primo maggio 1947, quando da Piana degli Albanesi, San Cipirello e San Giuseppe Jato, piu' di duemila tra contadini e braccianti con le loro famiglie, si incamminarono verso Portella della Ginestra per celebrare la festa dei lavoratori. Poco dopo le dieci, mentre era in corso il comizio, i primi spari: i fucili e le mitragliatrici della banda Giuliano puntati su una folla inerme: "Di lu munti la Pizzuta ch'e' rimpettu di lu chianu/ spara supra di la folla cu la banda Giulianu,/ a tappetu ed a ventagghiu mitragghiavano li genti/ como fauci ca meti cu lu foco ni li denti". Furono undici i morti e 27 i feriti.(AGI)Fab (Segue) 291752 APR 23 NNNN
SABATO 29 APRILE 2023 17.53.05
== 1 maggio: Portella e la strage, una poesia che compie 60 anni (2)=
== 1 maggio: Portella e la strage, una poesia che compie 60 anni (2)= (AGI) - Palermo, 29 apr. - I contadini dei paesi vicini erano soliti radunarsi a Portella della Ginestra per la festa del lavoro gia' ai tempi dei Fasci siciliani, per iniziativa del medico e dirigente contadino socialista Nicola Barbato, che parlava alla folla da un podio naturale che fu in seguito denominato "Sasso di Barbato". La tradizione venne interrotta durante il fascismo e ripresa dopo la caduta della dittatura. Nel 1947 non si festeggiava solo il primo maggio, ma pure la vittoria dei partiti di sinistra raccolti nel Blocco del popolo nelle prime elezioni regionali svoltesi il 20 aprile. Sull'onda della mobilitazione contadina che si era andata sviluppando in quegli anni le sinistre avevano ottenuto un successo significativo, ribaltando il risultato delle elezioni per l'Assemblea costituente. La Democrazia cristiana era scesa dal 33,62% al 20,52%, mentre le sinistre avevano avuto il 29,13% (alle elezioni precedenti il Psi aveva avuto il 12,25% e il Pci il 7,91%). "Un successo - ha spiegato all'AGI lo storico Salvatore Lupo - ma non una vittoria. In realta' il Blocco non aveva, contrariamente a quel che si dice, alcuna possibilita' di andare al governo della regione. De Gasperi era gia' riuscito, dal canto suo, a spaccare il movimento separatista e trarne i voti necessari per il governo del paese. Da Roma arriva il segnale che la strada e' l'alleanza tra le destre: le destre sono molto piu' forti su scala regionale che nazionale, prendono molti piu' voti alle locali che nazionali, dove il voto di destra si concentra sulla Dc. Se la strage ha un grande significato politico, e' sul piano regionale: in una situazione in cui si va all'accordo tra destre e Dc, con destre composite e indipendentismo in via di sfaldamento, serve sapere chi fara' e come fara' questo accordo, se in una situazione di estrema tensione o meno. Qualcuno cerca di far salire la tensione per aumentare il prezzo della propria collaborazione". (AGI)Fab (Segue) 291752 APR 23 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento