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lunedì 9 ottobre 2023

Salute: nel privato 27% strutture eccellenza, 32% bassa qualita' =

 LUNEDÌ 09 OTTOBRE 2023 12.16.19


Salute: nel privato 27% strutture eccellenza, 32% bassa qualita' =

Salute: nel privato 27% strutture eccellenza, 32% bassa qualita' = (AGI) - Roma, 9 ott. - Tra le strutture sanitarie private italiane il 27% ha tutte le aree cliniche valutate di qualita' alta o molto alta, contro il 9% delle strutture pubbliche. Mentre il 32% dei privati risulta con tutte le aree di qualita' bassa o medio bassa, contro il 19% del pubblico. E' quanto si evince dal Rapporto sulla "Qualita' degli Outcome clinici degli Ospedali italiani 2023", realizzato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e Aiop (Associazione italiana ospedalita' privata). Nell'analisi nazionale si propone una comparazione tra strutture ospedaliere in funzione della natura giuridica delle stesse, secondo la metodologia Treemap del PNE, nella quale viene proposta una valutazione della qualita' dell'assistenza ospedaliera articolata a livello di sette aree cliniche: sistema cardiocircolatorio, sistema nervoso, sistema respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto e osteomuscolare. A livello nazionale, delle 511 strutture di diritto pubblico valutate, 45 (pari al 9%) riportano tutte le aree cliniche validate di qualita' alta o molto alta; delle 297 strutture di diritto privato, quelle con standard elevati sono, invece, 80 (pari al 27%). Per quanto riguarda le strutture di qualita' bassa o molto bassa, queste rappresentano il 19% delle strutture valutate di diritto pubblico (54 su 511) e il 32% delle strutture di diritto privato (75 su 297). La concentrazione delle strutture - soprattutto di quelle di diritto privato - verso i livelli di qualita' estremi - si legge nel report - deve tener conto della natura monospecialistica o del basso numero di aree cliniche valutabili: la maggior parte delle strutture (l'87% tra le pubbliche e il 92% tra le private) di quelle di qualita' alta/molto alta e, rispettivamente, l'87% e il 97% tra quelle con un livello di qualita' inferiore all'atteso sono, infatti, a indirizzo specifico o con sole due aree valutabili. Se si considerano le strutture con almeno tre aree valutate, la quasi totalita' delle strutture valutate non e' caratterizzata da un livello di qualita' omogeneamente critico o omogeneamente positivo (ovvero tutte le aree di qualita' bassa/molto bassa o, viceversa, tutte le aree di qualita' alta/molto alta); piuttosto, l'aderenza a standard evidence-based riguarda una specifica e determinata area clinica o, piu' precisamente, un determinato percorso clinico organizzativo del paziente affetto da una specifica patologia. (AGI)Pgi (Segue) 091216 OCT 23 NNNN
LUNEDÌ 09 OTTOBRE 2023 12.16.23

Salute: nel privato 27% strutture eccellenza, 32% bassa qualita' (2)=

Salute: nel privato 27% strutture eccellenza, 32% bassa qualita' (2)= (AGI) - Roma, 9 ott. - Nel dettaglio, nell'area del sistema cardiocircolatorio si rileva un'elevata concentrazione su livelli alti/molto alti di aderenza agli standard: mentre nel nord e, ancora di piu', nel sud e isole la proporzione di strutture di diritto privato over-standard e' superiore rispetto a quella delle strutture di diritto pubblico, nel centro la situazione e' ribaltata. Al centro, le strutture di qualita' bassa/molto bassa sono proporzionalmente di piu' tra le strutture accreditate che tra quelle di diritto pubblico. Nell'area sistema nervoso, la divaricazione tra le due componenti e' sostanziale soprattutto al sud e isole: qui le strutture che riportano livelli di qualita' alta/molto alta sono proporzionalmente di piu' tra le accreditate, mentre quelle che riportano una qualita' substandard sono proporzionalmente di piu' tra quelle di diritto pubblico. Nel centro - analogamente a quanto riportato per l'area cardiocircolatoria - le strutture di qualita' bassa/molto bassa sono proporzionalmente di piu' tra le strutture accreditate che tra quelle di diritto pubblico. Nell'area sistema respiratorio, per quanto riguarda il confronto pubblico-privato, la percentuale di strutture che raggiunge standard di qualita' alta/molto alta e' significativamente maggiore tra quelle accreditate. Nell'area della chirurgia oncologica, e' il nord ad avere risultati simili al sud, con le strutture di diritto privato che, nel confronto con quelle di diritto pubblico, sono proporzionalmente di piu' tra quelle di qualita' alta/molto alta e di meno tra quelle di qualita' bassa/molto bassa. Al centro, se le strutture sovra-standard hanno la stessa percentuale tra le pubbliche e le accreditate, le strutture con qualita' bassa/molto bassa sono proporzionalmente di piu' tra quelle di diritto privato. Nell'area gravidanza e parto si documenta una importante divaricazione tra le due componenti: al nord il 56% delle strutture di diritto privato registra livelli di qualita' alta/molto alta contro il 15% del sud, mentre le strutture accreditate di qualita' bassa/molto bassa sono il 22% al nord e il 75% nel sud e isole. Infine, nell'area osteomuscolare le differenze tra le due componenti sono soprattutto al centro e al sud, dove, rispettivamente il 37% e il 52% delle strutture pubbliche riportano livelli di qualita' bassa/molto bassa. (AGI)Pgi 091216 OCT 23 NNNN

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