Giorgio Bianchi Photojournalist
La stampa dominata
Siccome Mario Draghi è stato un grande promotore delle politiche della Nato che hanno portato alla distruzione dell’Ucraina e alla sua sconfitta per mano della Russia; siccome ha anteposto gli interessi nazionali degli Stati Uniti a quelli dell’Italia; siccome le sue politiche in Ucraina hanno mandato l’Unione europea in recessione mentre il Pil della Russia cresce; siccome il suo tetto massimo al barile russo è stato un fallimento che manco la Nato in Libia; siccome il rapporto tra lui e Biden è lo stesso rapporto che esiste tra Lukashenko e Putin; siccome è un grande passeggiatore sull’articolo 11 della Costituzione Italiana; siccome ha giurato che l’Unione europea avrebbe sconfitto la Russia sul campo; siccome ha detto che l’esecrazione della diplomazia e il solo invio di armi avrebbe portato rapidamente la pace in Ucraina; allora Draghi diventerà probabilmente il prossimo presidente della Commissione europea. Macron sta lottando per raggiungere quest’obiettivo.
Ursula von der Leyen, invece, potrebbe diventare il prossimo segretario della Nato.
Il mondo occidentale, cioè noi e i nostri figli, è governato da un gruppo di politici falliti senza consenso popolare che si scambiano gli incarichi tra loro. I consensi popolari di Biden, Draghi, Ursula von der Leyen e Stoltenberg, sono talmente bassi che, sommati e moltiplicati per tre, non riuscirebbero nemmeno a eleggere il sindaco di Morterone, il comune più piccolo d’Italia con 31 abitanti in provincia di Lecco. Non è sicuro che Draghi abbia i voti per fare il sindaco di Morterone però può fare il Direttore della banca centrale europea, il presidente del Consiglio e il Presidente della Commissione europea. E promuove pure politiche di guerra fallimentari per le quali avrebbe bisogno di un consenso schiacciante tipo Zaia in Veneto.
Capito come siamo messi?
In un Paese libero, Draghi, con tutti i fallimenti stellari che si porta sul capo, sarebbe bersagliato dalla stampa che, invece, lo esalta.
In Italia non esiste la stampa dominante.
Esiste la stampa dominata.
Quindi applausi: Draghi può governare l'Europa.
Con quest’uomo alla presidenza della Commissione europea, le guerre diventeranno più probabili se non certe.
Poveri noi, anzi, come diceva un mio compagno delle scuole elementari a Napoli: “Alessà, poveri a noi!”.
Abbasso Draghi.
Alessandro Orsini
Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Siccome Mario Draghi è stato un grande promotore delle politiche della Nato che hanno portato alla distruzione dell’Ucraina e alla sua sconfitta per mano della Russia; siccome ha anteposto gli interessi nazionali degli Stati Uniti a quelli dell’Italia; siccome le sue politiche in Ucraina hanno mandato l’Unione europea in recessione mentre il Pil della Russia cresce; siccome il suo tetto massimo al barile russo è stato un fallimento che manco la Nato in Libia; siccome il rapporto tra lui e Biden è lo stesso rapporto che esiste tra Lukashenko e Putin; siccome è un grande passeggiatore sull’articolo 11 della Costituzione Italiana; siccome ha giurato che l’Unione europea avrebbe sconfitto la Russia sul campo; siccome ha detto che l’esecrazione della diplomazia e il solo invio di armi avrebbe portato rapidamente la pace in Ucraina; allora Draghi diventerà probabilmente il prossimo presidente della Commissione europea. Macron sta lottando per raggiungere quest’obiettivo.
Ursula von der Leyen, invece, potrebbe diventare il prossimo segretario della Nato.
Il mondo occidentale, cioè noi e i nostri figli, è governato da un gruppo di politici falliti senza consenso popolare che si scambiano gli incarichi tra loro. I consensi popolari di Biden, Draghi, Ursula von der Leyen e Stoltenberg, sono talmente bassi che, sommati e moltiplicati per tre, non riuscirebbero nemmeno a eleggere il sindaco di Morterone, il comune più piccolo d’Italia con 31 abitanti in provincia di Lecco. Non è sicuro che Draghi abbia i voti per fare il sindaco di Morterone però può fare il Direttore della banca centrale europea, il presidente del Consiglio e il Presidente della Commissione europea. E promuove pure politiche di guerra fallimentari per le quali avrebbe bisogno di un consenso schiacciante tipo Zaia in Veneto.
Capito come siamo messi?
In un Paese libero, Draghi, con tutti i fallimenti stellari che si porta sul capo, sarebbe bersagliato dalla stampa che, invece, lo esalta.
In Italia non esiste la stampa dominante.
Esiste la stampa dominata.
Quindi applausi: Draghi può governare l'Europa.
Con quest’uomo alla presidenza della Commissione europea, le guerre diventeranno più probabili se non certe.
Poveri noi, anzi, come diceva un mio compagno delle scuole elementari a Napoli: “Alessà, poveri a noi!”.
Abbasso Draghi.
Alessandro Orsini
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