GIOVEDÌ 07 DICEMBRE 2023 12.19.13
TUMORI: CANCRO AL SENO CON 'GENE JOLIE', DIVENTARE MAMMA SI PUO' =
ADN0347 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: CANCRO AL SENO CON 'GENE JOLIE', DIVENTARE MAMMA SI PUO' = 'Gravidanza sicura per la donna e il bambino', la prova da un maxi studio internazionale guidato dall'Italia Milano, 7 dic. (Adnkronos Salute) (EMBARGO ALLE 18.15) - Diventare mamma dopo un cancro al seno si può. E il sogno di stringere un figlio fra le braccia lo possono realizzare anche le donne che hanno avuto un carcinoma mammario ereditario correlato alla presenza di alterazioni nel gene Brca, ossia il 12% delle oltre 11mila italiane in età fertile che ogni anno si ammalano di tumore al seno. In queste giovani con 'mutazione Jolie' - la stessa che ha spinto l'attrice americana a sottoporsi a una mastectomia preventiva, perché predispone allo sviluppo di cancro al seno e all'ovaio - la gravidanza al termine delle cure oncologiche era finora sconsigliata, sia per il timore che comportasse un maggior rischio di ricaduta per la madre, sia per l'ipotesi che i trattamenti da lei subiti causassero pericoli per il bambino. Paure infondate, come dimostra adesso uno studio internazionale guidato dall'Italia. Il lavoro, descritto come "il più ampio condotto per verificare gli esiti delle gravidanze in giovani donne con tumore al seno e mutazioni Brca", è stato coordinato dall'Irccs ospedale policlinico San Martino di Genova e supportato da Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. I risultati, relativi a oltre 4.700 pazienti di un'ottantina di centri in tutto il mondo, vengono pubblicati oggi su 'Jama' e presentati in contemporanea al San Antonio Breast Cancer Symposium, il più importante congresso mondiale sul carcinoma mammario, in corso in Texas, Usa. "A 10 anni dalla diagnosi - dimostra la ricerca - una paziente su 5 ha avuto una gravidanza senza che si siano registrate complicanze più frequenti durante l'attesa o maggiori pericoli per i nascituri, né un incremento della probabilità di ricomparsa del tumore". "Questi dati dimostrano che, dopo un trattamento appropriato e un periodo di osservazione sufficiente, la gravidanza non dovrebbe essere più sconsigliata a donne giovani con un tumore al seno e mutazione Brca, perché è possibile e sicura", afferma Matteo Lambertini, professore associato e oncologo medico presso la Clinica di Oncologia medica dell'università di Genova - Irccs ospedale policlinico San Martino, coordinatore dello studio insieme a Eva Blondeaux, oncologo medico presso l'Unità di Epidemiologia clinica del San Martino. "Poter coltivare la speranza di costruire una famiglia in futuro, dopo il tumore - sottolinea - è di grande aiuto per le pazienti perché consente loro di accettare meglio la malattia e le terapie: la consapevolezza di un domani possibile ha un ruolo significativo nel processo di guarigione". Risultati ancora più importanti considerando che "il numero di giovani donne colpite da tumore della mammella prima di aver avuto un figlio è in aumento - evidenziano gli esperti - complice anche la tendenza a ricercare la prima gravidanza in età sempre più avanzata. Inoltre, le cure oncologiche possono portare a una riduzione della fertilità e della capacità di concepire". (segue) (Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-DIC-23 12:19 NNNN
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