Sentite Bloomberg:
"Ad agosto, le entrate del governo russo derivanti dalle tasse sul petrolio e sul gas sono aumentate di un quinto rispetto all'anno precedente, a seguito dell'impennata dei prezzi del greggio nazionale e dei maggiori flussi di gas verso i mercati esteri. Le imposte hanno portato 778,6 miliardi di rubli (8,7 miliardi di $) il mese scorso, in aumento del 21% rispetto all'anno scorso, ha affermato mercoledì il Ministero delle Finanze. Le tasse sul greggio e sui prodotti petroliferi hanno rappresentato quasi l'80% delle entrate totali degli idrocarburi, secondo i calcoli di Bloomberg basati sui dati. Le entrate di bilancio di agosto riflettono i prezzi, la produzione e i livelli delle esportazioni di luglio. Petrolio e gas sono i principali contribuenti delle casse della nazione, sotto la pressione delle sanzioni occidentali e del crescente costo militare dell'invasione dell'Ucraina da parte del Cremlino. Nei primi sette mesi dell'anno, entrambe le industrie hanno rappresentato oltre un terzo delle entrate di bilancio della Russia."
A proposito, l'ideatore delle sanzioni che hanno affossato l'Europa e fatto il solletico alla Russia, ovvero Mario Draghi, è di nuovo che gironzola per le stanze di Bruxelles per presentare piani di sviluppo economici. O forse istanze di fallimento dell'UE. Uno come lui dovrebbe essere preso a pesci in faccia e accusato di alto tradimento. Altro che piani e cazzate varie che tra l'altro sembrano scritti al Pentagono, visto che chiedono di spendere tutti i soldi possibili e immaginabili a favore delle industrie delle armi riservando una corsia preferenziale per l'acceso al credito. Nota a margine: ve lo ricordate il famoso Price Cap? Ci hanno rotto le balle per oltre un anno con questa super idea del discepolo. Chissà come mai non se ne parla più.
Nota a margine: per chi è appassionato di economia e ama studiarla, vada a studiare cosa è riuscita a combinare Elvira Nabiullina che è a capo della banca centrale Russa. Poi la metta a confronto con Draghi e compagnia e tragga le conclusioni.
T.me/GiuseppeSalamone
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