Translate

giovedì 5 settembre 2024

UCRAINA: BLAIR, 'DIAMO A KIEV OGNI ARMA DA USARE ANCHE IN RUSSIA' =

 



GIOVEDÌ 05 SETTEMBRE 2024 10.00.13

UCRAINA: BLAIR, 'DIAMO A KIEV OGNI ARMA DA USARE ANCHE IN RUSSIA' =

ADN0129 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: BLAIR, 'DIAMO A KIEV OGNI ARMA DA USARE ANCHE IN RUSSIA' = 'Russia, Cina, Iran e Nordcorea non vinceranno, America resterà prima potenza mondiale' Roma, 5 set. (Adnkronos) - "All'apparenza la stagione dell'uomo forte è in pieno rinascimento. Dietro la Russia c'è la Cina; e l'alleanza a volte coinvolge la Corea del Nord e l'Iran. Ma non finirà così. L'America resterà la prima potenza mondiale. E la stragrande maggioranza dei Paesi in cui si vive meglio sono democrazie". Lo dice in una lunga intervista a tutto campo al 'Corriere della Sera' l'ex premier britannico Tony Blair. Russia, Cina, Iran e Corea del Nord "non vinceranno mai" la guerra politica contro le democrazie. Queste ultime, afferma, "prevarranno". Una guerra con Pechino? "Credo di no. Ma potrei sbagliarmi. Per questo dobbiamo prepararci a qualsiasi possibilità", replica. Oggi esce il suo saggio 'On leadership. L'arte di governare'. Sull'Ucraina, Blair afferma che "Putin ha sbagliato i suoi calcoli, ha pensato che l'Europa si sarebbe rivelata debole, che avrebbe rapidamente perso coraggio, che si sarebbe arresa" e "invece l'Europa è rimasta al fianco dell'Ucraina". E sostenerla "è il solo modo per arrivare a un accordo, uno dei motivi per cui il populismo vince è perché la politica tradizionale pensa sul breve periodo, anziché su quello lungo". L'Ucraina "non si sta battendo soltanto per se stessa, ma anche per scoraggiare altre aggressioni" e "se ci tirassimo indietro oggi, finiremmo per pagare un prezzo incomparabilmente più alto domani". Sulle armi fornite dall'Europa e sul loro uso da parte dell'Ucraina, Blair risponde che "è giusto supportare qualsiasi soluzione, qualsiasi tattica che faccia sì che Putin non possa proseguire la sua politica aggressiva, e sia invece indotto a venire a patti". Mentre prosegue il conflitto in Medio Oriente, l'ex premier britannico, in carica dal 1997 al 2007 è convinto sia necessario "tornare alla soluzione dei due Stati" e che "la premessa di questa soluzione sia l'unificazione della Palestina". E, prosegue, "per avere la pace, occorre che Israele si senta al sicuro, non solo con i palestinesi, con tutti i Paesi arabi". (segue) (Red-Est/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 05-SET-24 10:00 NNNN


Nessun commento: