GIOVEDÌ 05 SETTEMBRE 2024 16.27.10
MANOVRA: MEDICI FAMIGLIA, 'SENZA RISPOSTE SU RISORSE PRONTI AD AGITAZIONE E SCIOPERO' =
ADN0810 7 ECO 0 ADN ECO NAZ MANOVRA: MEDICI FAMIGLIA, 'SENZA RISPOSTE SU RISORSE PRONTI AD AGITAZIONE E SCIOPERO' = Scotti (Fimmg), 'nei prossimi anni ne mancheranno 7.000, chi resta deve essere messo nelle condizioni di lavorare bene' Roma, 5 ago. (Adnkronos Salute) - La medicina generale chiede più fondi per i medici di famiglia in Manovra, "altrimenti senza risposte siamo pronti in autunno allo stato di agitazione e allo sciopero". Così in una nota Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia), guardando alla prossima legge di Bilancio e dopo gli interventi sul tema dei sindacati della dirigenza medica del Ssn. "Siamo molto perplessi e preoccupati - afferma - per la mancanza di risorse che rischiano di mettere in ginocchio l'assistenza. Occorre che il ministero dell'Economia ascolti il personale sanitario dipendente e convenzionato per trovare risorse adeguate per il Fondo sanitario nazionale e metta in condizione la medicina generale di sostenere il carico assistenziale che ha sempre garantito, come oltretutto sostenuto più volte anche dal ministro della Salute". "Nei prossimi anni - evidenzia Scotti - ne mancheranno più di 7.000. Dobbiamo fare in modo che quelli che restano abbiano un livello organizzativo, anche nell'ambito della proposta primaria, arricchito della presenza di collaboratori amministrativi, operatori socio-sanitari e infermieri". Il leader dei medici di medicina generale ribadisce "l'esigenza di trovare almeno 10 miliardi da investire a vario titolo sui professionisti della salute", ma soprattutto torna su un tema che Fimmg ha sostenuto nei confronti degli ultimi 4 governi: "Interventi di detassazione sulle indennità di quota variabile e di decontribuzione rispetto al personale assunto direttamente dai medici". Secondo Scotti, "si interverrebbe su ambiti di una categoria che può e deve offrire ai cittadini, tra le altre cose, un'assistenza di prossimità e una corretta e continua gestione delle cronicità. I carichi di lavoro devono essere sostenuti con personale e capacità di investimento diretto perché già oggi stanno azzerando, se non negativizzando, l'attrattiva verso la nostra area". Il segretario ricorda come gli studi dei medici di medicina generale siano di fatto delle imprese a scopo esclusivamente pubblico e di interesse sociale. "Detassare la quota variabile del nostro stipendio che si riferisce ad obiettivi come le vaccinazioni, la domiciliarità, gli screening e così via - ragiona Scotti - significherebbe consentire ai medici di medicina generale di liberare risorse che consentano di organizzare meglio il proprio lavoro e al contempo incentivarli rispetto ad obiettivi di salute che rispecchiano le finalità previste dal Pnnr e dai piani sanitari nazionali". Allo stesso modo, il Governo è chiamato a lavorare sulla decontribuzione, che potrebbe incidere in modo significativo nel porre un argine alla carenza, drammatica, di medici di famiglia. (segue) (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 05-SET-24 16:27 NNNN
GIOVEDÌ 05 SETTEMBRE 2024 16.27.10
MANOVRA: MEDICI FAMIGLIA, 'SENZA RISPOSTE SU RISORSE PRONTI AD AGITAZIONE E SCIOPERO' (2) =
ADN0811 7 ECO 0 ADN ECO NAZ MANOVRA: MEDICI FAMIGLIA, 'SENZA RISPOSTE SU RISORSE PRONTI AD AGITAZIONE E SCIOPERO' (2) = 'Allo stato attuale i medici di medicina generale sono costretti con uno stipendio allineato al costo della vita del 2021' (Adnkronos Salute) - Ritornando su quello che potrebbe aiutare oggi i medici di famiglia a lavorare meglio, il segretario generale della Fimmg indica "i processi di decontribuzione per gli studi dei medici di famiglia, che oltre ai benefici in termini di assistenza inciderebbero positivamente sul Pil e contestualmente porterebbero ad una riduzione della disoccupazione". Viene definita "paradossale", ad esempio, l'impossibilità per i medici di medicina generale di scaricare i costi dell'auto. "Sembra una banalità, ma è lo strumento che consente a tutti noi di portare assistenza a chi è allettato e non può raggiungere i nostri studi. La domiciliarità - avverte Scotti - come la 'casa primo luogo di cura', restano solo belle parole se non si considera la logistica e la mobilità per servizi di cure primarie che coprono anche e in solitaria le aree interne del Paese". Secondo la Fimmg, "altra questione che solleva più di un malumore nella categoria, e non trova giustificazioni, è (a 7 mesi dalla firma dell'ultimo Acn) la mancanza dell'Atto di indirizzo indispensabile alla definizione dell'Acn 2022-2024". Per Scotti "chiudere entro l'anno la questione servirebbe ad allineare gli stipendi dei medici al 2024, mentre siamo ancora al 2021. Allo stato attuale i medici di medicina generale, che pagano in proprio tutte le spese legate alla professione, sono costretti con uno stipendio allineato al costo della vita del 2021 a supportare l'inflazione corrente". "Non meraviglia" la Fimmg "il richiamo forte che arriva dall'intera categoria al Mef per ciò che concerne gli investimenti da porre in essere, e al presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, oltre che al coordinatore della Commissione Salute Raffaele Donini, per le questioni contrattuali". "Su tutti questi punti - prosegue Scotti - ci aspettiamo che arrivino in brevissimo tempo delle risposte molto concrete, perché questi sono i temi reali sui quali si gioca la partita della sopravvivenza di un Ssn che sia efficace e al servizio dei più fragili". (segue) (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 05-SET-24 16:27 NNNN
GIOVEDÌ 05 SETTEMBRE 2024 16.27.10
MANOVRA: MEDICI FAMIGLIA, 'SENZA RISPOSTE SU RISORSE PRONTI AD AGITAZIONE E SCIOPERO' (3) =
ADN0812 7 ECO 0 ADN ECO NAZ MANOVRA: MEDICI FAMIGLIA, 'SENZA RISPOSTE SU RISORSE PRONTI AD AGITAZIONE E SCIOPERO' (3) = Al congresso Fimmg in ottobre sarà il momento nel quale la categoria intera tirerà le somme (Adnkronos Salute) - Ai primi di ottobre, il Congresso nazionale Fimmg sarà il momento nel quale la categoria intera tirerà le somme, con la ferma volontà - in caso di mancate risposte - di proclamare lo stato di agitazione e successivamente anche lo sciopero. "Se le condizioni lo richiederanno, in quella sede di confronto - conclude Scotti - saremo pronti, oltre a quanto suddetto, a proporre ai maggiori sindacati dell'area sanitaria, normalmente presenti al nostro congresso, un'intesa per realizzare proteste e manifestazioni congiunte a favore di tutte le anime di un Ssn unico, che oggi si regge solo sull'attenzione dei suoi operatori convenzionati e dipendenti, pubblici e privati che troppo spesso ne diventano anche le vittime". (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 05-SET-24 16:27 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento