NOCS: FIANO, NOTIZIE DI GRAVITA' INAUDITA INTERROGAZIONE A MARONI
=
(AGI) - Roma, 14 set. - Emanuele Fiano, presidente forum
Sicurezza
del Partito Democratico, in una nota afferma: "Le
notizie apparse oggi sul
quotidiano La Repubblica circa la
denuncia di un agente su violenze e torture
subite nella
caserma dei Nocs di Spinaceto, a Roma, sarebbero,
se
confermate, di una gravita' inaudita. L'idea che un corpo
speciale
della Polizia di Stato possa essere composto da
uomini
che esercitano sui propri colleghi una violenza fisica
e
psicologica, come quella raccontata dall'anonimo agente,
porterebbe
ovviamente a demolire la credibilita' e
l'affidabilita' del corpo dei Nocs.
Ci auguriamo che sia
l'inchiesta della magistratura, in corso da due mesi,
che
quella interna alla Polizia, annunciata oggi,
siano entrambe
certe, rapide e fughino ogni ombra o dubbio sul corpo dei
Nocs
e sull'attivita' della caserma di Spinaceto. Da parte
nostra
solleciteremo il ministro del'Interno con
un'interrogazione
urgente, che presenteremo oggi stesso".
(AGI)
Ted
141926 SET 11
NNNN
POLIZIA: FIANO (PD), SE CONFERMATE NOTIZIE SU NOCS
SAREBBERO GRAVI =
Roma, 14 set. (Adnkronos) - ''Le notizie apparse
oggi sul
quotidiano La Repubblica circa la denuncia di un agente su violenze
e
torture subite nella caserma dei Nocs di Spinaceto, a Roma,
sarebbero,
se confermate, di una gravita' inaudita''. Lo sottolinea Emanuele
Fiano, presidente forum Sicurezza del Partito Democratico
''L'idea
che un corpo speciale della Polizia di Stato possa
essere composto da uomini che esercitano sui propri colleghi una
violenza fisica e psicologica, come quella raccontata dall'anonimo
agente, porterebbe ovviamente a demolire la credibilita' e
l'affidabilita' del corpo dei Nocs. Ci auguriamo -continua- che sia
l'inchiesta della magistratura, in corso da due mesi, che quella
interna
alla Polizia, annunciata oggi, siano entrambe certe,
rapide e
fughino ogni ombra o dubbio sul corpo dei Nocs e sull'attivita'
della
caserma di Spinaceto. Da parte nostra solleciteremo il ministro
del'Interno con un'interrogazione urgente, che presenteremo oggi
stesso''.
(Sin/Zn/Adnkronos)
14-SET-11 19:46
NNNN
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mercoledì 14 settembre 2011
I.N.P.S. (Istituto nazionale della previdenza sociale) Circ. 12-9-2011 n. 118 D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazioni presidenziali n. 75 del 30 luglio 2010, "Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall'Inps ai cittadini" e n. 277 del 24 giugno 2011, "Istanze e servizi - Presentazione telematica in via esclusiva - decorrenze. Modalità di presentazione telematica delle visite mediche di controllo da parte dei datori di lavoro. Aspetti organizzativi e prime istruzioni operative. Emanata dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, Direzione centrale prestazioni a sostegno del reddito, Coordinamento generale medico legale, Direzione centrale organizzazione, Direzione centrale sistemi informativi e tecnologici, Direzione centrale pianificazione e controllo di gestione, Coordinamento generale legale.
Circ. 12 settembre 2011, n. 118 (1).
D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Determinazioni presidenziali n. 75 del 30 luglio 2010, "Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall'Inps ai cittadini" e n. 277 del 24 giugno 2011, "Istanze e servizi - Presentazione telematica in via esclusiva - decorrenze. Modalità di presentazione telematica delle visite mediche di controllo da parte dei datori di lavoro. Aspetti organizzativi e prime istruzioni operative.
(1) Emanata dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, Direzione centrale prestazioni a sostegno del reddito, Coordinamento generale medico legale, Direzione centrale organizzazione, Direzione centrale sistemi informativi e tecnologici, Direzione centrale pianificazione e controllo di gestione, Coordinamento generale legale.
Ai
Dirigenti centrali e periferici
Ai
Direttori delle Agenzie
Ai
Coordinatori generali, centrali e periferici dei rami professionali
Al
Coordinatore generale medico legale e dirigenti medici
e, p.c.:
Al
Presidente
Al
Presidente e ai componenti del Consiglio di indirizzo e vigilanza
Al
Presidente e ai componenti del collegio dei sindaci
Al
Magistrato della Corte dei Conti delegato all’esercizio del controllo
Ai
Presidenti dei comitati amministratori di fondi, gestioni e casse
Al
Presidente della commissione centrale per l’accertamento e la riscossione dei contributi agricoli unificati
Ai
Presidenti dei comitati regionali
Ai
Presidenti dei comitati provinciali
Premessa
Con circolare 31 dicembre 2010, n. 169 sono state fornite le disposizioni attuative della determinazione del Presidente dell'Istituto n. 75 del 30 luglio 2010, "Estensione e potenziamento dei servizi telematici offerti dall'INPS ai cittadini", la quale prevede, a decorrere dal 1° gennaio 2011, l'utilizzo graduale del canale telematico per la presentazione delle principali domande di prestazioni/servizi.
Le decorrenze per la presentazione telematica in via esclusiva sono state successivamente stabilite con la determinazione n. 277 del 24 giugno 2011 "Istanze e servizi INPS - Presentazione telematica in via esclusiva - Decorrenze", cui si è data attuazione con circolare 30 agosto 2011, n. 110.
In relazione a quanto sopra, a decorrere dal 1° ottobre 2011, viene attivata, per i datori di lavoro, la modalità di presentazione telematica della richiesta del servizio di controllo dello stato di salute dei propri dipendenti in malattia, in ottemperanza del disposto ex lege 30 luglio 2010, n. 122, art. 38, comma 5. La presentazione della richiesta dovrà, quindi, essere effettuata attraverso il portale Web dell'Istituto - servizio di "Richiesta Visita Medica di controllo", con accesso tramite PIN.
Destinatari del servizio e abilitazioni
Il servizio di richiesta, in modalità telematica, delle visite mediche di controllo domiciliare e/o ambulatoriale riguarda i datori di lavoro pubblici e privati, compresi quelli i cui dipendenti non sono tenuti al versamento della contribuzione di finanziamento dell'indennità economica di malattia all'Istituto.
Per l'utilizzo del servizio occorre essere abilitati all'accesso.
A partire dalla data di pubblicazione della presente circolare, tutti i soggetti già dotati di PIN ed attualmente in grado di consultare gli attestati di malattia di cui alla circolare 16 aprile 2010, n. 60 dell’INPS saranno automaticamente abilitati al servizio.
I datori di lavoro o loro incaricati, non ancora abilitati ai servizi di consultazione degli attestati di malattia, per poter acceder al servizio, devono presentare presso una Sede Inps i seguenti documenti:
- modulo di richiesta, compilato e sottoscritto dallo stesso datore di lavoro privato o dal legale rappresentante (ove il datore di lavoro sia pubblico o organizzato in forma associata o societaria), con l'elenco dei dipendenti per i quali si chiede il rilascio del PIN per l'accesso agli attestati di malattia del personale con allegata copia del documento d'identità del sottoscrittore;
- modulo di richiesta "individuale" compilato e firmato da ogni dipendente autorizzato, con allegata la fotocopia del documento d'identità del sottoscrittore.
I moduli richiesti sono forniti in allegato alla presente.
I datori di lavoro o loro incaricati che intendano affidare il servizio di "Richiesta Visita Medica di controllo" ad un soggetto diverso da quello attualmente dotato di abilitazione per la consultazione degli attestati di malattia, dovrà tempestivamente comunicarlo all'INPS, che provvederà a modificare i relativi profili autorizzativi.
Al verificarsi della cessazione dell'attività, della sospensione o del trasferimento in altra struttura dell'intestatario del PIN, i datori di lavoro o loro incaricati in possesso di PIN, sono tenuti a chiedere tempestivamente la revoca dell'autorizzazione, l'Inps provvederà a cessare, con effetto immediato, l'abilitazione.
Istruzioni per la richiesta di visita medica di controllo
La richiesta di visita medica di controllo, che viene indirizzata in automatico alla Sede, UOC/UOST, competente per residenza/domicilio o reperibilità del lavoratore, può essere effettuata per un solo lavoratore e per una sola visita alla volta.
È possibile richiedere anche una visita di controllo ambulatoriale INPS, per casi eccezionali e motivati, cui fa seguito una verifica di fattibilità, da un punto di vista organizzativo-temporale, da parte della UOC/UOST della Sede INPS destinataria.
La procedura di richiesta di visita medica di controllo si compone di più pannelli che consentono un colloquio interattivo con l'utente che:
- comunica i dati relativi alla richiesta, in modalità guidata dal sistema informatico:
- preimpostando i dati ove già disponibili (i dati anagrafici del datore di lavoro, per le imprese iscritte ad INPS e del lavoratore, se presente nell'Archivio anagrafico unico);
- costruendo e completando dinamicamente le informazioni (per es. selezione del comune nell'ambito della provincia già specificata);
- indirizzando l'utente con domande specifiche (per es. "Il lavoratore ha diritto all'indennità di malattia a carico dell'INPS?");
- segnalando i dati obbligatori (un accanto al campo);
- sottoponendo i dati forniti ad un immediato controllo formale;
- utilizzando una messaggistica puntuale per segnalare le informazioni incongruenti;
- inoltra la richiesta di visita medica di controllo;
- ottiene in risposta una ricevuta, che può anche stampare, con la segnatura di protocollo in entrata assegnata dal sistema INPS;
- visualizza l'esito della visita dopo la sua effettuazione.
Periodo transitorio. Esclusività del canale telematico
A decorrere dal 1° ottobre 2011, tutte le richieste di visita medica di controllo dovranno essere inoltrate attraverso il canale telematico.
Nella prima fase di attuazione del processo telematizzato è concesso un periodo transitorio, fino al 30 novembre 2011, durante il quale le richieste di visita medica di controllo inviate attraverso i canali tradizionali saranno considerate validamente presentate, ai fini degli effetti giuridici previsti dalla normativa in materia.
Alla scadenza del periodo transitorio il canale telematico diventa esclusivo.
Il Direttore generale
Nori
Allegati
Richiesta di abilitazione ai servizi telematici
(Responsabile amministrativo)
All’Istituto nazionale della previdenza sociale
Agenzia di _________________________
Il sottoscritto:
Cognome
Nome
Comune di
nascita
Prov.
Data di nascita
/
/
Codice fiscale
Indirizzo
Comune
Prov.
CAP
Telefono
Fax
Documento
N.
Rilasciato
da
Scadenza
/
/
in qualità di responsabile legale dell'ente _______________________________________ identificato dal codice Amministrazione INPDAP (o matricola INPS) _________________________ chiede l'assegnazione di un codice PIN per l'accesso ai servizi telematici dell'INPS per i dipendenti di cui si allega n. _________ modello/i di richiesta individuale.
Qualora si intenda revocare l'autorizzazione ad uno dei dipendenti il sottoscritto si impegna ad inviare alla Agenzia INPS competente una richiesta di recesso dal servizio telematico, da comunicare, personalmente o con lettera raccomandata A/R.
Delego al ritiro dei codici PIN il sig.
Cognome
Nome
Comune di
nascita
Data di nascita
/
/
Codice fiscale
_______________________, lì, ____/____/_______
Il Richiedente
_______________________
Secondo il D.Lgs. n. 196/2003, tutti i dati dichiarati e destinati all'Istituto sono di natura privata. L'Istituto si impegna a trattarli nel pieno rispetto delle norme.
Elenco dei soggetti per cui si richiede l'assegnazione del codice PIN di accesso ai servizi telematici
Codice Fiscale
Cognome
Nome
Data di nascita
Codice Busta
(a cura dell'INPS)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
_______________________, lì, ____/____/_______
Il Richiedente
_______________________
Il sottoscritto _____________________________________________ delegato dal titolare dell'ente _____________________________ dichiara di aver ricevuto in data ___/___/____ n. ____ codici PIN per l'accesso ai servizi telematici dell'INPS per i sopra citati soggetti.
Il Delegato
______________________
Richiesta di abilitazione ai servizi telematici
(Modulo di richiesta individuale)
All’Istituto nazionale della previdenza sociale
Agenzia di _________________________
Il sottoscritto:
Cognome
Nome
Comune di
nascita
Prov.
Data di nascita
/
/
Codice fiscale
Indirizzo
Comune
Prov.
CAP
Telefono
Fax
Documento
n.
Rilasciato
da
Scadenza
/
/
Posizione
aziendale
richiede l'assegnazione di un codice PIN per l'accesso ai seguenti servizi telematici dell'INPS: ______________________________________________________.
Il richiedente riconosce che l'utilizzo del PIN è strettamente personale e non delegabile; dichiara inoltre che tutte le richieste di consultazione e/o inoltro di dati per via telematica all'INPS effettuate mediante l'utilizzo del PIN saranno imputate al richiedente esclusa ogni eccezione per qualsiasi uso improprio o delegato del PIN.
È riservato al titolare dell'Ente di appartenenza, o suo delegato, il diritto di recesso dal servizio telematico, da comunicare, personalmente o con lettera raccomandata A/R, alla Agenzia INPS competente con effetto dal momento in cui l'INPS avrà ricevuto notifica.
_______________________, lì, ____/____/_______
Il Richiedente
_______________________
Secondo il D.Lgs. n. 196/2003, tutti i dati dichiarati e destinati all'Istituto sono di natura privata. L'Istituto si impegna a trattarli nel pieno rispetto delle norme.
Il sottoscritto _________________________________________________ dichiara di aver ricevuto in data ___/___/_____ il codice PIN n.___ per l'accesso ai servizi telematici dell'INPS.
Il Richiedente
_______________________
Circ. 31 dicembre 2010, n. 169
Circ. 30 agosto 2011, n. 110
D.L. 31 maggio 2010, n. 78, art. 38
Ministero del lavoro e delle politiche sociali Circ. 12-9-2011 n. 24 Art. 11 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, livelli essenziali di tutela in materia di tirocini formativi: primi chiarimenti. Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale per le politiche dei servizi per il lavoro (già Direzione generale per il mercato del lavoro), Direzione generale per l'attività ispettiva.
Circ. 12 settembre 2011, n. 24/2011 (1).
Art. 11 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, livelli essenziali di tutela in materia di tirocini formativi: primi chiarimenti.
(1) Emanata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Direzione generale per le politiche dei servizi per il lavoro (già Direzione generale per il mercato del lavoro), Direzione generale per l'attività ispettiva.
A
Tutti gli assessorati al lavoro delle Regioni e Province autonome
A
Tutti gli assessorati al lavoro delle Province
A
Tutte le Segreterie generali delle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori
Al
Presidente dei consulenti del lavoro
Alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per la funzione pubblica
Al
Ministero dell’istruzione, università e ricerca scientifica
A
tutti i Direttori generali degli enti previdenziali ed assistenziali
Alla
Direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro
Alla
Direzione generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro
A
Tutte le Direzioni regionali e provinciali del lavoro
Loro sedi
L'art. 11 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138 recante "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo" introduce, in attuazione degli impegni assunti dal Governo in sede di approvazione della riforma dell'apprendistato, alcune rilevanti novità in materia di tirocini formativi e di orientamento. Si ritiene pertanto utile fornire i primi indirizzi operativi ai fini di una corretta applicazione della nuova disciplina, anche in considerazione di alcune richieste di chiarimento pervenute in ordine a tirocini già autorizzati ancorché non iniziati.
Finalità e limiti dell'intervento
Occorre in primo luogo ricordare che con l'accordo per il rilancio del contratto di apprendistato del 27 ottobre 2010 Governo, Regioni e parti sociali hanno convenuto in merito alla necessità di pervenire a un quadro più razionale ed efficiente di utilizzo dei tirocini formativi e di orientamento al fine di valorizzarne le potenzialità in termini di occupabilità dei giovani e prevenire gli abusi e un loro utilizzo distorto. Ciò è stato ribadito anche nel più recente accordo tra Governo e parti sociali dell'11 luglio 2011 che, a seguito dell'intesa tra Governo e Regioni nella Conferenza Unificata Stato, Regioni e Province autonome del 7 luglio 2011, ha posto le premesse per la riforma dell'apprendistato quale canale privilegiato di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
È peraltro nota - almeno a far data dalla sentenza n. 50 del 2005 della Corte Costituzionale - la competenza esclusiva delle Regioni nella regolamentazione dei tirocini. Vero è, tuttavia, che solo poche Regioni hanno provveduto a una disciplina organica della materia.
Con l'art. 11 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138 il Governo si pone pertanto il limitato, per quanto importante, obiettivo di dare maggiore certezza al quadro legale di riferimento, che oggi risulta lacunoso e frammentato. Ciò nel pieno rispetto delle competenze assegnate dalla Costituzione alle Regioni che rimangono i soggetti a cui è affidata la regolamentazione della materia. La definizione di livelli essenziali di tutela ha dunque come unico fine quello di ricondurre l'utilizzo dei tirocini alla loro caratteristica principale, quale preziosa occasione di formazione e orientamento dei giovani a stretto contatto con il mondo del lavoro, fornendo altresì ai servizi ispettivi una strumentazione omogenea sull'intero territorio nazionale per contrastarne l'utilizzo abusivo e fraudolento.
In questa prospettiva, e in una ottica di sostegno alla riforma dell'apprendistato, l'art. 11 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138 ha per oggetto esclusivamente i livelli essenziali di tutela nella promozione e realizzazione dei tirocini formativi e di orientamento e cioè di quei tirocini (attualmente disciplinati a livello nazionale dall'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196) che sono espressamente finalizzati ad agevolare le scelte professionali e la occupabilità dei giovani nella delicata fase di transizione dalla scuola al lavoro mediante una formazione in ambiente produttivo e una conoscenza diretta del mondo del lavoro. Non rientrano invece nel campo di applicazione del decreto (così come non sono menzionati dall'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196) i tirocini di cosiddetto reinserimento/inserimento al lavoro svolti
principalmente a favore dei disoccupati, compresi i lavoratori in mobilità, e altre esperienze a favore degli inoccupati la cui regolamentazione rimane integralmente affidata alle Regioni fermo restando, per quanto attiene alla durata massima, il disposto di cui all'articolo 7, comma 1, lett. b), del D.M. 25 marzo 1998, n. 142. Restano altresì esclusi dall'intervento i tirocini promossi a favore di disabili, invalidi fisici, psichici e sensoriali, per i quali resta in vigore la disciplina specifica prevista dall'art. 11, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68, quelli promossi in favore di soggetti in trattamento psichiatrico, di tossicodipendenti, alcolisti e condannati ammessi a misure alternative di detenzione, quelli promossi a favore degli immigrati, nell'ambito dei decreti flussi, dei richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale, nonché quelli rivolti a ulteriori categorie di soggetti svantaggiati destinatari di specifiche iniziative di inserimento o reinserimento al lavoro promosse dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dalle Regioni e dalle Province (si veda al riguardo anche quanto precisato da questo Ministero nella nota 2 aprile 2010, n. 25/I/0006205).
Risultano altresì esclusi dalla disciplina in parola i cosiddetti tirocini curriculari nella accezione già chiarita da questo Ministero con la nota 14 febbraio 2007, n. 13/SEGR/0004746 in materia di comunicazioni obbligatorie. Per tirocini curriculari debbono pertanto intendersi i tirocini formativi e di orientamento inclusi nei piani di studio delle Università e degli istituti scolastici sulla base di norme regolamentari ovvero altre esperienze previste all'interno di un percorso forma/e di istruzione o di formazione, la cui finalità non sia direttamente quella di favorire l'inserimento lavorativo, bensì quella di affinare il processo di apprendimento e di formazione con una modalità di cosiddetta alternanza. In altri termini - e sempre in conformità alla nota 14 febbraio 2007, n. 13/SEGR/0004746 - sono esclusi dall'intervento i
tirocini promossi da soggetti e istituzioni formative a favore dei propri studenti e allievi frequentanti, per realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro. Tutto ciò si sostanzia allorché si verifichino le seguenti condizioni:
- promozione del tirocinio da parte di una Università o istituto di istruzione universitaria abilitato al rilascio di titoli accademici, di una istituzione scolastica che rilasci titoli di studio aventi valore legale, di un centro di formazione professionale operante in regime di convenzione con la Regione o la Provincia;
- destinatari della iniziativa siano studenti universitari (compresi gli iscritti ai master universitari e ai corsi di dottorato), studenti di scuola secondaria superiore, allievi di istituti professionali e di corsi di formazione iscritti al corso di studio e di formazione nel cui ambito il tirocinio è promosso;
- svolgimento del tirocinio all'interno del periodo di frequenza del corso di studi o del corso di formazione anche se non direttamente in funzione del riconoscimento di crediti formativi (a titolo meramente esemplificativo sì pensi a un tirocinio per la elaborazione della tesi di laurea).
Il tirocinio formativo e di orientamento si distingue infine dai periodi di praticantato richiesti dagli ordini professionali e disciplinati da specifiche normative di settore. A questo riguardo l'articolo 3, comma 5 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138 fissa i principi che dovranno essere recepiti in sede di riforma degli ordinamenti professionali da effettuare entro 12 mesi dall'entrata in vigore del decreto.
Le novità introdotte dall'art. 11 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138
L’art. 11 del D.L. 13 agosto 2011, n. 138 dispone che i tirocini formativi e di orientamento possono essere promossi unicamente da soggetti in possesso degli specifici requisiti preventivamente determinati dalle normative regionali in funzione di idonee garanzie all'espletamento delle iniziative medesime. In assenza di regolamentazioni regionali continuano a trovare applicazione i criteri di selezione dei soggetti promotori individuati dall'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196 e dal relativo regolamento di attuazione. Di particolare importanza a questo proposito, e ai fini della repressione degli abusi, è la previsione dell'articolo 2 del D.M. n. 142 del 1998 secondo cui i tirocini non possono essere promossi da semplici istituzioni formative private salvo non si tratti di istituzioni senza fini di lucro e comunque esclusivamente
sulla base di una specifica autorizzazione della Regione.
Ciò precisato, il decreto prevede ora che i tirocini formativi e di orientamento, nei limiti sopra indicati e dunque con esclusione dei tirocini curriculari e di reinserimento/inserimento al lavoro, non possano avere una durata superiore a sei mesi, proroghe comprese, e possano essere promossi unicamente a favore di neo-diplomati o neo-laureati entro e non oltre dodici mesi dal conseguimento del relativo titolo di studio.
Va peraltro chiarito che i tirocini formativi e di orientamento non sono preclusi agli studenti, compresi laureandi, masterizzandi e dottorandi, a condizione tuttavia che vengano promossi dalle scuole e dalle Università e svolti all'interno del periodo di frequenza del relativo corso di studi o del corso di formazione anche se, come sopra ricordato, non direttamente in funzione del riconoscimento di crediti formativi.
Tirocini già avviati prima dell'entrata in vigore del decreto legge
Le disposizioni introdotte dal decreto legge in parola non riguardano i tirocini formativi e di orientamento avviati o comunque formalmente approvati prima del 13 agosto che potranno dunque proseguire in base alla vecchia normativa e fino alla scadenza indicata nel relativo progetto formativo. Ciò vale, ovviamente, solo per l'attivazione del tirocinio e non per eventuali proroghe per le quali trova applicazione la nuova disciplina.
Controlli ispettivi
Alla luce di quanto sopra il personale ispettivo è tenuto in primo luogo a verificare la tipologia di tirocinio, se di formazione e orientamento ovvero se di reinserimento/inserimento. In secondo luogo il personale ispettivo è tenuto a valutare la legittimità del tirocinio anche alla luce della normativa regionale vigente. In assenza di una regolamentazione a livello regionale continua a trovare applicazione la legge 24 giugno 1997, n. 196 e il relativo regolamento di attuazione.
Nel corso degli accessi, se il tirocinio di formazione e orientamento attivato all'entrata in vigore del D.L. 13 agosto 2011, n. 138 non risulterà conforme alla nuova disciplina e alla relativa regolamentazione regionale di riferimento, così pure se il tirocinio già in corso non risulti conforme alla legge 24 giugno 1997, n. 196 e alla relativa regolamentazione attuativa in quanto applicabile, il personale ispettivo dovrà procedere a riqualificare il rapporto come di natura subordinata con relativa applicazione delle sanzioni amministrative applicabili in tale ipotesi (come ad esempio in tema di Libro Unico del Lavoro, prospetto di paga e dichiarazione di assunzione), disponendo al recupero dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi così omessi.
Gli ispettori del lavoro, inoltre, procederanno ad adottare la diffida accertattva di cui all'articolo 12 del D.Lgs. 23 aprile 2004, n. 124 per consentire al lavoratore di recuperare in ogni caso il credito retributivo maturato a fronte dell'utilizzo abusivo o fraudolento del tirocinio.
Il Direttore generale per le politiche dei servizi per il lavoro
Dott.ssa Grazia Strano
Il Direttore generale per l'attività ispettiva
Dott. Paolo Pennesi
D.L. 13 agosto 2011, n. 138, art. 3
D.L. 13 agosto 2011, n. 138, art. 11
D.M. 25 marzo 1998, n. 142, art. 2
D.M. 25 marzo 1998, n. 142, art. 7
L. 24 giugno 1997, n. 196, art. 18
NOCS denuncia violenze: Capo Polizia apre indagine interna
NOCS DENUNCIA VIOLENZE:CAPO POLIZIA APRE INDAGINE INTERNA
MANGANELLI,ACCERTARE VERIDICITA'FATTI E EVENTUALI RESPONSABILITA
(ANSA) - ROMA, 14 SET - Il capo della Polizia Antonio
Manganelli ha avviato un'indagine interna per verificare la
veridicita' di quanto affermato da un appartenente ai Nocs che
ha denunciato violenze nei suoi confronti da parte dei colleghi
che sarebbero state compiute all'interno della caserma dei
Nuclei speciali della Polizia.
L'obiettivo dell'indagine del Dipartimento e' quella appunto
di accertare la fondatezza dei fatti - di cui ha parlato oggi il
quotidiano 'La Repubblica' - ed eventuali
responsabilita'.(ANSA).
GUI/TER
14-SET-11 18:20 NNNN
NOCS DENUNCIA VIOLENZE: CAPO POLIZIA APRE INDAGINE INTERNA (2)
(ANSA) - ROMA, 14 SET - Secondo quanto riporta Repubblica, un
agente dei Nocs si sarebbe rivolto alla procura di Roma per
denunciare ''aggressioni e torture'' subite nella caserma
polifunzionale di Spinaceto, nella Capitale.
L'uomo - riporta il quotidiano - riferisce di pestaggi,
violenze e soprusi nella caserma delle teste di cuoio
specializzate in operazioni ad alto rischio, come la liberazione
di ostaggi. ''L'ultima volta - racconta - e' successo perche' in
mensa ho fatto un saluto a quello che si ritiene il leader. Lui
si e' avvicinato e, spalleggiato dagli altri, ha cominciato a
picchiarmi''. Il pestaggio ha costretto la vittima ad una
convalescenza di 108 giorni. A quella scena, aggiunge, ''hanno
assistito tutti, nella sala. Ma nessuno si e' detto disposto a
testimoniare, perche' li' regna il terrore''. (ANSA).
RED-NE
14-SET-11 18:42 NNNNNOCS: PM ROMA CITA A GIUDIZIO DUE POLIZIOTTI =
(AGI) - Roma, 14 set. - Ci sara' un processo a Roma per un
presunto pestaggio avvenuto in una caserma dei Nocs, il Nucleo
operativo centrale di sicurezza. L'esito di un confronto,
degenerato in lite, avvenuto lo scorso dicembre nella sala
mensa e oggetto di una denuncia presentata in procura da un
assistente capo, ha spinto il pm Elisabetta Ceniccola a citare
direttamente in giudizio, davanti al tribunale monocratico, due
poliziotti di grado o anzianita' superiore: uno deve rispondere
dei reati di minacce e lesioni personali, l'altro solo di
minacce. Si tratta di un episodio specifico di violenza,
precisano in procura, scaturito da un equivoco tra il
denunciante, reo di aver rivolto un saluto forse in modo
improprio, e il suo capo che di li' a poco lo ha aggredito e
minacciato, spalleggiato da un altro collega. Il legale del
denunciante ha poi integrato l'esposto invitando la procura a
fare luce su altri episodi di violenza in caserma. (AGI)
Cop
141619 SET 11
NNNNPolizia, Manganelli dispone indagine su vicenda caserma Nocs
Per accertare i fatti denunciati da un'agente
Roma, 14 set. (TMNews) - Sulla vicenda del presunto pestaggio
avvenuto nella caserma di Roma dei Nocs, il Capo della Polizia,
prefetto Antonio manganelli, ha disposto un'indagine interna per
accertare "la fondatezza e la veridicità dei fatti, oltre alle
eventuali responsabilità".
Nes
141831 set 11NOCS DENUNCIA VIOLENZE: DUE AGENTI A PROCESSO A ROMA
(V. ''NOCS DENUNCIA VIOLENZE: CAPO POLIZIA...'' DELLE 18.20)
(ANSA) - ROMA, 14 SET - Un pestaggio avvenuto al termine di
una lite scoppiata nella sala mensa della caserma dei Nocs. E'
questo l'oggetto del procedimento che vede coinvolti due
funzionari di polizia, in seguito alla denuncia di un agente.
Per questa vicenda, avvenuta nel dicembre del 2010, il pm
Elisabetta Ceniccola ha disposto la citazione diretta a giudizio
dei poliziotti. La rissa sarebbe scoppiata dopo un saluto, forse
male interpretato, da parte del denunciante nei confronti del
suo capo che, spalleggiato da un collega, avrebbe aggredito
violentemente l'agente. Uno dei due poliziotti che andra' a
processo deve rispondere delle accuse di minacce e lesioni e
l'altro solo di minacce.
La vittima della vicenda Š un assistente capo, in servizio
nei Nocs. "Ha prestato servizio di primo livello - spiega il suo
legale - ha garantito la sicurezza delle delegazioni di diversi
capi di stato e personalit… straniere. Ha un curriculum
ineccepibile". Obiettivo della denuncia, stando a quanto
dichiara il penalista, e' quello di ''far mandare via una mela
marcia'' e, per vedere riconosciuti i suoi diritti, ''si e'
affidato al sindacato di categoria Silp-Cgil''.
(ANSA).
Y13-ST
14-SET-11 18:41 NNNN
ANSA/ NOCS DENUNCIA VIOLENZE: DUE AGENTI A GIUDIZIO A ROMA
PESTAGGI E TORTURE IN CASERMA,CAPO POLIZIA APRE INDAGINE INTERNA
(ANSA) - ROMA, 14 SET - Due agenti dei Nocs - le teste di
cuoio della polizia specializzate nelle operazioni ad alto
rischio - a giudizio dopo la denuncia di un pestaggio subito da
un loro collega nella caserma del reparto a Spinaceto (Roma). Ed
anche il capo della polizia, Antonio Manganelli, vuole vederci
chiaro ed ha aperto un'indagine interna per accertare la
fondatezza dei fatti.
E' 'Repubblica' a raccontare che l'agente si e' rivolto alla
procura di Roma per denunciare ''aggressioni e torture'' subite
nella caserma. ''L'ultima volta - racconta - e' successo perche'
in mensa ho fatto un saluto a quello che si ritiene il leader.
Lui si e' avvicinato e, spalleggiato dagli altri, ha cominciato
a picchiarmi''. Il pestaggio - avvenuto nel dicembre del 2010 -
ha costretto la vittima ad una convalescenza di 108 giorni. A
quella scena, aggiunge, ''hanno assistito tutti, nella sala. Ma
nessuno si e' detto disposto a testimoniare, perche' li' regna
il terrore''. Tra i riti subiti dai novizi l'uomo riferisce
anche di quella che in gergo viene chiamata ''anestesia'':
consiste nel picchiare la vittima fino a renderle insensibile la
parte prescelta e poi morderla fino a strappare la carne.
Per il pestaggio il pm Elisabetta Ceniccola ha disposto la
citazione diretta a giudizio di due funzionari di polizia. La
rissa sarebbe scoppiata dopo un saluto, forse male interpretato,
da parte del denunciante nei confronti del suo capo che,
spalleggiato da un collega, avrebbe aggredito violentemente
l'agente. Uno dei due poliziotti che andra' a processo deve
rispondere delle accuse di minacce e lesioni e l'altro solo di
minacce. La vittima e' un assistente capo, in servizio nei Nocs.
''Ha prestato servizio di primo livello - spiega il suo legale -
ha garantito la sicurezza delle delegazioni di diversi capi di
stato e personalita' straniere. Ha un curriculum ineccepibile''.
Obiettivo della denuncia, stando a quanto dichiara il penalista,
e' quello di ''far mandare via una mela marcia'' e, per vedere
riconosciuti i suoi diritti, ''si e' affidato al sindacato di
categoria Silp-Cgil''.
Sul caso il capo della polizia ha promosso un'indagine
interna per accertare la fondatezza delle denunce ed eventuali
responsabilita'. 'Repubblica' parla anche di numerosi episodi di
agenti dei Nocs affetti da depressione e ''fuggiti' in pensione
e ricorda poi il suicidio di Paolo De Carli, testa di cuoio che
due anni fa si sparo' un colpo al cuore proprio nella caserma di
Spinaceto. (ANSA).
NE
14-SET-11 19:27 NNNN
Botte in caserma Nocs a Roma, due funzionari polizia a giudizio
Contestate le accuse di minacce e lesioni
Roma, 14 set. (TMNews) - Un confronto acceso nella sala mensa
della caserma dei Nocs, finito con un pestaggio. Questo il quadro
del procedimento che chiama in causa due funzionari di polizia,
in seguito alla denuncia di un agente. Per il fatto, avvenuto nel
dicembre del 2010, il pm Elisabetta Ceniccola ha disposto la
citazione diretta a giudizio dei poliziotti. Uno deve rispondere
delle accuse di minacce e lesioni e l'altro solo di minacce.
L'agente che ha denunciato "con l'intento di far mandare via una
mela marcia" per vedere riconosciuti i suoi diritti si è affidato
al sindacato di categoria Silp-Cgil. La vittima della vicenda è
un assistente capo, in servizio nei Nocs. "Ha prestato servizio
di primo livello; ha garantito la sicurezza delle delegazioni di
diversi capi di stato e personalità straniere. Ha un curriculum
ineccepibile", sottolinea il legale.
Nav
141610 set 11
MAW9343 4 cro gn00 643 ITA0343;
Botte in caserma Nocs, Silp-Cgil: difendiamo parte offesa
Ivano Cardellini: vicende di nonnismo infangano divisa
Roma, 14 set. (TMNews) - "Il Silp-Cgil è schierato in difesa
dell'agente che ha denunciato i pestaggi e le angherie subite
all'interno di una caserma del Nocs, a Roma". Così ha affermato
il segretario provinciale del sindacato, Ivano Cardellini, in
merito all'inchiesta della Procura di Roma per la quale è stato
disposto il giudizio per due agenti. "Le vicende che sono state
raccontate dal poliziotto vittima degli abusi riportano al
nonnismo di vecchia memoria. E queste vicende infangano la
divisa". Cardellini ha poi aggiunto: "Invitiamo tutte le
rappresentanze a prendere posizione. Non è possibile che possano
accadere cose del genere".
Nav
141611 set 11
Cassazione, Sezione Terza Civile, n. 14107 del 27 giugno 2011 - Insegnante di scuola materna e arresto cardiaco in corso di servizio
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA CIVILE
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. TRIFONE Francesco - Presidente
Dott. PETTI Giovanni Battista - Consigliere
Dott. SPAGNA MUSSO Bruno - rel. Consigliere
Dott. D'ALESSANDRO Paolo - Consigliere
Dott. SCARANO Luigi Alessandro - Consigliere
ha pronunciato la seguente:
sentenza
sul ricorso 11913-2009 proposto da:
COMUNE TERLIZZI (OMISSIS), in persona del Sindaco pro tempore ing. D.T.V., elettivamente domiciliato in ROMA, VIA NIZZA 53, presso lo studio dell'avvocato -
- ricorrente -
contro
-
- controricorrenti -
avverso la sentenza n. 282/2008 della CORTE D'APPELLO di BARI, Terza
Sezione civile, emessa il 13/02/2008, depositata il 18/03/2008;
R.G.N. 575/2004;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 19/05/2011 dal Consigliere Dott. PAOLO D'ALESSANDRO;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FUCCI Costantino che ha concluso per rigetto.
COMUNE TERLIZZI (OMISSIS), in persona del Sindaco pro tempore ing. D.T.V., elettivamente domiciliato in ROMA, VIA NIZZA 53, presso lo studio dell'avvocato -
- ricorrente -
contro
-
- controricorrenti -
avverso la sentenza n. 282/2008 della CORTE D'APPELLO di BARI, Terza
Sezione civile, emessa il 13/02/2008, depositata il 18/03/2008;
R.G.N. 575/2004;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 19/05/2011 dal Consigliere Dott. PAOLO D'ALESSANDRO;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FUCCI Costantino che ha concluso per rigetto.
Fatto
Il Comune di Terlizzi propone ricorso per cassazione, affidato a sette motivi, avverso la sentenza della Corte di appello di Bari che, in parziale riforma della sentenza di primo grado, lo ha condannato, in solido con il MIUR, al pagamento della somma di Euro 310.000,00, oltre rivalutazione ed interessi, in favore di D.L.V., D.L. S. e D.L.C., a titolo di risarcimento del danno per la morte di D.P.M., coniuge di D.L.V. e madre di D.L.C. e S., insegnante di ruolo di scuola materna, avvenuta il 22/1/91 per arresto cardiaco in corso di servizio.
Resistono con controricorso tanto D.L.V., D.L.C. e D.L.S. quanto il MIUR.
Diritto
1.- Con il primo motivo, sotto il profilo della violazione di legge (art 360 c.p.c., n. 3), il ricorrente lamenta il vizio di ultrapetizione, assumendo che gli attori non avrebbero mai formulato una domanda di risarcimento danni per responsabilità extracontrattuale nei suoi confronti.
1.1.- Il primo motivo è infondato, per l'assorbente considerazione che il giudice - che nella specie ha configurato una azione di responsabilità extracontrattuale - ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente l'azione e di attribuire al rapporto dedotto in giudizio un nomen juris eventualmente diverso da quello indicato dalle parti, purchè non sostituisca la domanda proposta con una diversa, modificandone i fatti costitutivi o fondandosi su una realtà fattuale non dedotta e allegata in giudizio tra le parti (Cass. 17 luglio 1997, n. 15925).
2.- Con il secondo motivo il ricorrente, sotto il profilo della violazione di legge, chiede, nel quesito di diritto ex art. 366-bis, se esso Comune "può essere condannato (e quindi considerato legittimato passivo) al risarcimento di danni patrimoniali e non patrimoniali per il decesso di una insegnante dipendente MIUR in base ad una domanda di natura contrattuale, fondata sull'art. 2087 c.c.; ed in subordine, qualora fosse qualificata come extracontrattuale la domanda, se può rinvenirsi il fatto colposo nella violazione della L. n. 444 del 1968, art. 7".
2.1.- Il secondo motivo è infondato.
Premessa la ammissibilità, in tema di protezione dell'integrità psico-fisica del lavoratore, del concorso tra la azione ex art. 2087 cod. civ. e l'azione ex art. 2043 (Cass. 24 febbraio 2006, n. 4184), va considerato che il Comune è obbligato, dalla L. 18 marzo 1968, n. 444, art. 7 a curare la manutenzione degli edifici adibiti a scuola materna e che tale obbligo, di natura pubblicistica, incide sul diritto primario alla salute (art. 32 Cost.) di coloro che l'immobile sono tenuti a frequentare come docenti, discenti o personale comunque dipendente dal MIUR. Ne discende la responsabilità del Comune per la violazione di tale diritto in conseguenza del proprio inadempimento, una volta che in fatto sia stato accertato il nesso causale tra detto inadempimento ed il fatto dannoso.
3.- Con il terzo motivo il Comune ricorrente, sotto il
profilo della violazione dell'art. 2697 cod. civ., lamenta il difetto di prova
riguardo al nesso di causaiità tra le condizioni ambientali di espletamento
dell'attività lavorativa e l'evento morte.
3.1.- Il terzo motivo è inammissibile, in quanto il vizio lamentato, sostanziandosi in un difetto di motivazione, avrebbe dovuto semmai farsi valere con riferimento all'art. 360 c.p.c., n. 5.
4.- Con il quarto motivo il ricorrente lamenta la violazione
degli artt. 40 e 41 cod. pen., chiedendo nel quesito di diritto se il giudice
"possa attribuire nella produzione dell'evento esclusiva efficienza causale alla
insalubrità dei locali ove si è svolta l'attività lavorativa, anche in presenza
di una conclamata grave patologia cardiaca (idonea anche da sola a produrre la
stessa causa di morte)".
4.1.- Anche il quarto motivo è inammissibile, in quanto il
vizio lamentato, sostanziandosi in un vizio dì motivazione, avrebbe dovuto
semmai farsi valere con riferimento all'art. 360 c.p.c., n. 5.
5.- Il Comune ricorrente, con il quinto motivo, lamenta il
vizio di ultrapetizione in relazione alla liquidazione del danno morale.
5.1.- Il quinto motivo è infondato.
Come riportato in sentenza, gli appellanti incidentali hanno reiterato in sede di gravame tutte le richieste risarcitorie che si ricollegano a "responsabilità extracontrattuale dei convenuti, da cui consegue il diritto al risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti dalla defunta D.P. e dagli istanti come ontologicamente specificati in citazione, e riformulati in sede di conclusioni". Non sussiste, dunque, alcuna ultrapetizione da parte del giudice di appello.
6.- Il Comune ricorrente, sotto i profili della violazione di
legge e del vizio di motivazione, censura con il sesto motivo la sentenza
impugnata quanto al riconoscimento de danno biologico iure hereditatis e del
danno patrimoniale.
6.1.- Quanto al danno biologico iure hereditatis il mezzo è
infondato, in quanto il rigetto dell'appello del Comune sul punto è motivato con
la circostanza (non contestata) che "la sig.ra D. P. non decedette all'istante
senza maturare il diritto al risarcimento da trasferire agli eredi, ma subì un
progressivo deterioramento delle sue condizioni di salute e, dunque, tale danno
va collegato alla lunga durata della malattia e alta progressiva sofferenza sino
alla morte per un apprezzabile lasso di tempo".
Il sesto motivo è peraltro infondato anche quanto al danno patrimoniale.
Il ricorrente sostiene che gli attori non avrebbero provato il contributo economico della loro congiunta al patrimonio familiare.
Al riguardo va considerato che la valutazione equitativa del danno (quale quella compiuta nella specie dal giudice di merito), in quanto inevitabilmente caratterizzata da un certo grado di approssimatività, è suscettibile di rilievi in sede di legittimità, sotto il profilo del vizio della motivazione, solo se difetti totalmente la giustificazione che quella statuizione sorregge, o macroscopicamente si discosti dai dati di comune esperienza, o sia radicalmente contraddittoria (Cass. 26 gennaio 2010, n. 1529).
Nella specie il giudice di merito, considerando che un terzo del reddito della D.P. sarebbe stato destinato ai bisogni della famiglia, non si è discostato da dati di comune esperienza, tenuto conto - come si legge in sentenza - "delle esigenze personali del percettore dei reddito in relazione al tenore di vita, all'educazione, all'istruzione, alla posizione sociale ed all'età al momento del decesso". Nè, d'altro canto, compete al giudice di legittimità (trattandosi di questione di merito) valutare se fosse congrua, in relazione alle condizioni di salute della D.P., una previsione di attività lavorativa di dieci anni.
Il sesto motivo è peraltro infondato anche quanto al danno patrimoniale.
Il ricorrente sostiene che gli attori non avrebbero provato il contributo economico della loro congiunta al patrimonio familiare.
Al riguardo va considerato che la valutazione equitativa del danno (quale quella compiuta nella specie dal giudice di merito), in quanto inevitabilmente caratterizzata da un certo grado di approssimatività, è suscettibile di rilievi in sede di legittimità, sotto il profilo del vizio della motivazione, solo se difetti totalmente la giustificazione che quella statuizione sorregge, o macroscopicamente si discosti dai dati di comune esperienza, o sia radicalmente contraddittoria (Cass. 26 gennaio 2010, n. 1529).
Nella specie il giudice di merito, considerando che un terzo del reddito della D.P. sarebbe stato destinato ai bisogni della famiglia, non si è discostato da dati di comune esperienza, tenuto conto - come si legge in sentenza - "delle esigenze personali del percettore dei reddito in relazione al tenore di vita, all'educazione, all'istruzione, alla posizione sociale ed all'età al momento del decesso". Nè, d'altro canto, compete al giudice di legittimità (trattandosi di questione di merito) valutare se fosse congrua, in relazione alle condizioni di salute della D.P., una previsione di attività lavorativa di dieci anni.
7.- Con il settimo motivo il Comune lamenta il vizio di
ultrapetizione in relazione alla condanna (che si assume non richiesta) alla
rifusione delle spese di CTU, svolta in primo grado.
7.1.- Il mezzo è infondato. La parziale riforma della
sentenza di primo grado, in senso favorevole agli attori, giustifica infatti una
modifica, anche d'ufficio, del regolamento delle spese del grado, anche riguardo
alla CTU.
8.- Conclusivamente, il ricorso va rigettato, con la condanna
dei ricorrente al pagamento delle spese quanto ai D.L., liquidate in Euro 6.200,
di cui Euro 6.000 per onorari, oltre spese generali ed accessori di legge,
apparendo invece equo disporre la compensazione nei confronti del MIUR.
P.Q.M.
la Corte rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese nei confronti dei D.L., liquidate in Euro 6.200, di cui Euro 6.000 per onorari, oltre spese generali ed accessori di legge; spese compensate nei confronti del MIUR.
Così deciso in Roma, nella Camera di consiglio della Terza Sezione civile, il 19 maggio 2011.
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, n. 16814 del 29 luglio 2011 -Esposizione ad amianto e rivalutazione ex art. 13 L. 257/92 -
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. DE RENZIS Alessandro
Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella Dott. MAMMONE Giovanni Dott. ZAPPIA Pietro Dott. BRONZINI Giuseppe |
- Presidente
- Consigliere - rel. Consigliere - Consigliere - Consigliere |
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE - INPS, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in Roma, via della Frezza n. 17, presso l'Avvocatura centrale dell'Istituto, rappresentato e difeso dagli Avv.ti RICCIO Alessandro, Nicola Valente e Sergio Preden per procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE - INPS, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in Roma, via della Frezza n. 17, presso l'Avvocatura centrale dell'Istituto, rappresentato e difeso dagli Avv.ti RICCIO Alessandro, Nicola Valente e Sergio Preden per procura in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
-
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 459/2007 della Corte d'appello di Bologna, depositata il 4/10/07 e pronunziata in causa n. 1215/04 r.g. lav.;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del giorno 17.06.2011 dal Consigliere dott. Giovanni Mammone; R.G.N. 1215/04;
uditi L'avv. Clementina Pulli per delega Riccio e l'Avv. Sante Assennato per delega Di Celino;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. RUSSO Rosario, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 459/2007 della Corte d'appello di Bologna, depositata il 4/10/07 e pronunziata in causa n. 1215/04 r.g. lav.;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del giorno 17.06.2011 dal Consigliere dott. Giovanni Mammone; R.G.N. 1215/04;
uditi L'avv. Clementina Pulli per delega Riccio e l'Avv. Sante Assennato per delega Di Celino;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. RUSSO Rosario, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
1.- D.E. con ricorso al Giudice del lavoro di Bologna conveniva in giudizio INPS e INAIL per ottenere la rivalutazione dell’anzianità contributiva prevista dalla Legge 27 marzo 1992, n. 257, articolo 13, comma 8 per l'esposizione al rischio amianto per il periodo 6.5.75-31.12.96.
2.- Dichiarato carente di legittimazione l'INAIL ed accolta la domanda nei confronti dell'INPS, quest'ultimo proponeva appello lamentando che il ricorrente non aveva interesse per il periodo 6.5.75-31.12.86, essendo esso già riconosciuto utile, e che, per il periodo 1.1.87-31.12.96, il primo giudice aveva adottato la sua pronunzia in forza della sola esposizione generica e non anche di quella specifica e qualificata.
3.- Espletata consulenza tecnica di ufficio, la Corte di appello di Bologna con sentenza del 4.10.07 rigettava l'impugnazione, ritenendo infondato il secondo motivo ed inammissibile il primo, essendo la questione della carenza di interesse dedotta per la prima volta in appello.
Precisato che il Decreto Legge 30 settembre 2003, n. 269, articolo 47 (conv. dalla Legge 24 novembre 2003, n. 326) aveva ridotto dall'1.10.03 il coefficiente di rivalutazione da 1,5 a 1,25 limitandone gli effetti ai fini della determinazione delle prestazioni, senza incidere sul principio che l'esposizione doveva essere qualificata con il superamento della soglia dei valori indicati dal Decreto Legislativo n. 277 del 1991, la Corte di appello riteneva che il primo giudice avesse erroneamente considerato solo l'esposizione generica. Rilevava, tuttavia, che il consulente tecnico nominato in secondo grado, accertata sulla base della storia professionale dell'assicurato la significativa presenza di amianto negli ambienti di lavoro in cui lo stesso aveva svolto la sua prestazione, aveva accertato che l'esposizione era stata di intensità tale da rendere "non solo possibile ma quasi sicuramente presente una condizione di esposizione a fibre di amianto sia per esposizione diretta che per inalazione indiretta per inquinamento ambientale, in misura complessivamente sensibile e sicuramente superiore a quella derivante da un generico inquinamento ambientale".
4.- L'INPS propone ricorso per cassazione illustrato con memoria; risponde D. con controricorso.
Il Collegio ha disposto la stesura di motivazione semplificata.
MOTIVI DELLA DECISIONE
5.- Con il primo motivo l'INPS deduce insufficiente e contraddittoria motivazione, atteso che dal tenore della relazione peritale emerge che solo fino al dicembre 1993 sussiste esposizione superiore ai valori di cui al Decreto Legislativo 15 agosto 1991, n. 277, di modo che erroneamente la Corte d'appello ha rigettato in toto l'appello dell'INPS, che, invece, censurava la sentenza di primo grado anche nella parte in cui il coefficiente moltiplicatore era stato applicato fino al 31.12.96. In particolare, l'INPS pone in evidenza la contraddittorietà della motivazione, atteso che con le sue argomentazioni in fatto e diritto la Corte d'appello si discosta dalle conclusioni peritali che, pure, sostiene di condividere.
6.- Con il secondo motivo è dedotta violazione degli articoli 324 e 329 c.p.c., nonché dell'articolo 2909 c.p.c., dandosi atto dei termini testuali in cui era stato proposto l'appello e contestandosi l'avviso della Corte di merito che l'appello non avesse ad oggetto la statuizione del Tribunale circa l'esposizione ultradecennale all'amianto del D..
7.- Procedendo a trattazione dei due motivi in unici contesto, deve rilevarsi che la giurisprudenza di questa Corte ritiene che l'attribuzione del beneficio di cui alla Legge 27 marzo 1992, n. 257, articolo 13, comma 8 presuppone l'assegnazione ultradecennale del lavoratore a mansioni comportanti un effettivo e personale rischio morbigeno, a causa della presenza nel luogo di lavoro, di una concentrazione di fibre di amianto superiore ai valori limite indicati nel Decreto Legislativo n. 277 del 1991 e che, a tale fine, non è necessario che il lavoratore fornisca prova idonea a quantificare con esattezza la frequenza e la durata dell'esposizione, potendo ritenersi sufficiente, avuto riguardo al tempo trascorso e al mutamento delle condizioni di lavoro, che si accerti, anche a mezzo di consulenza tecnica, la rilevante probabilità di esposizione del lavoratore al rischio morbigeno, attraverso un giudizio di pericolosità dell'ambiente di lavoro, con un margine di approssimazione di ampiezza tale da indicare la presenza di un rilevante grado di probabilità di superamento della soglia massima di tollerabilità (Cass. 1.8.05 n. 16119 e 20.9.07 n. 19456).
Nella specie la Corte d'appello di Bologna, pur affermando di condividere il contenuto della consulenza tecnica di ufficio, non ha recepito le conclusioni dalla stessa adottate, secondo cui "vi è stata nel periodo indicato, maggio 1975/dicembre 1993, un'esposizione complessiva ed integrata a polveri respirabili amiantifere ... stimabile come superiore al valore limite medio indicato quale soglia per il diritto previdenziale", ritenendo che per detto periodo fosse così superata la soglia di 0,1 fibre/cc indicata dalla giurisprudenza di legittimità.
Il giudice di merito contraddittoriamente, infatti, ha accolto la domanda anche per il periodo successivo al dicembre 1993, per il quale pure da atto che l'esposizione al fattore nocivo "era prevalentemente ambientale ed indiretta, con valori di riferimento compresi tra 0,02 e 0,005 fibre/cc" e, quindi, si era ridotta al di sotto della soglia di 0,1 fibre/cc (pag. 13 e 17 della sentenza).
8.- In conclusione il ricorso deve essere accolto, con cassazione della sentenza impugnata e rinvio della causa per un nuovo esame al giudice indicato in dispositivo, il quale verificherà se sussistono altri elementi utilmente già acquisiti all'istruttoria che, in aggiunta a quelli già valutati dal consulente, debbano essere presi in considerazione con riferimento al periodo oggetto della domanda successivo al 31.12.93.
Al giudice di rinvio va rimessa anche la regolazione delle spese del giudizio di cassazione.
P.Q.M.
La Corte accoglie il ricorso, cassa la sentenza impugnata e rinvia alla Corte d'appello di Firenze, anche per le spese del giudizio di legittimità.
RAI: CDR RAINEWS, QUERELIAMO CODACONS PER AVER CHIESTO CHIUSURA
RAI: CDR RAINEWS, QUERELIAMO CODACONS PER AVER CHIESTO CHIUSURA
=
(AGI) - Roma, 14 set. - Il Codacons ha chiesto al Cda Rai di
chiudere Rainews "che ha un costo non indifferente o a
trasformarlo completamente". Pronta la replica del comitato di
redazione di Rainews: "Rigettando come del tutto non fondate
queste accuse, annunciamo querele penale e civile per il
gravissimo danno all'immagine e all'onorabilita' di
giornalisti, tecnici, impiegati e di tutto il primo canale
allnews italiano. Ma ci chiediamo anche - prosegue il cdr -
quali consumatori il Codacons vuole difendere, nel momento in
cui chiede proprio l'oscuramento di quel canale che, durante
tutta l'estate appena trascorsa, ha garantito ai cittadini
l'indispensabile e puntuale informazione su eventi fondamentali
per la vita civile del Paese, quale ad esempio la crisi
finanziaria e il confronto politico per il varo della Manovra,
anziche' limitarsi a mandare in onda repliche come tutti gli
altri canali. Un attacco diretto che arriva, curiosamente,
proprio mentre la nostra testata deve far fronte a un confronto
difficile con i vertici aziendali, che vorrebbero deciderne il
palisesto inserendo programmi e rubriche avulse dal flusso
unitario dell'informazione, e trasformandoci nei fatti in una
Rete; settori aziendali che ignorano persino l'esistenza di un
canale 'allnews' Rai, e parlano di un "progetto" di allnews che
dovrebbe affrontare la concorrenza "di successo" di SkyTg24.
Peccato che la Rai un'allnews gia' ce l'ha, e questa si' di
successo, con una crescita negli ascolti pari al 300%
nell'ultimo anno, battendo sistematicamente il concorrente
diretto e garantendo a tutta l'Azienda la copertura
informativa, anche meglio e prima di grandi network
internazionali, durante le ore notturne, come abbiamo
ripetutamente dimostrato. Se Rainews ha una colpa, e' proprio
di far fronte con successo a Sky, ma soprattutto di
rappresentare un pericoloso avversario per TgCom24, l'allnews
del Presidente del Consiglio, ormai prossimo alla partenza.
Quanto all'accusa di costare molto, consigliamo al Codacons di
verificare il bilancio della Testata, che ha proprio il pregio
di costare pochissimo, sfruttando l'avanzata professionalita'
di giornalisti e tecnici preparati a utilizzare tutte le piu'
recenti tecnologie e a reggere ritmi di lavoro che sostengono
il confronto con qualunque struttura anche privata. La sua
chiusura o "trasformazione", magari secondo un nuovo progetto
di canale, potrebbe si', costare parecchio al Servizio
Pubblico! Forse il Codacons - conclude la nota - farebbe bene a
rivedere i suoi esperti in monitoraggio, spendendo in modo piu'
proficuo i soldi dei suoi associati". (AGI)
Red
141453 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 14 set. - Il Codacons ha chiesto al Cda Rai di
chiudere Rainews "che ha un costo non indifferente o a
trasformarlo completamente". Pronta la replica del comitato di
redazione di Rainews: "Rigettando come del tutto non fondate
queste accuse, annunciamo querele penale e civile per il
gravissimo danno all'immagine e all'onorabilita' di
giornalisti, tecnici, impiegati e di tutto il primo canale
allnews italiano. Ma ci chiediamo anche - prosegue il cdr -
quali consumatori il Codacons vuole difendere, nel momento in
cui chiede proprio l'oscuramento di quel canale che, durante
tutta l'estate appena trascorsa, ha garantito ai cittadini
l'indispensabile e puntuale informazione su eventi fondamentali
per la vita civile del Paese, quale ad esempio la crisi
finanziaria e il confronto politico per il varo della Manovra,
anziche' limitarsi a mandare in onda repliche come tutti gli
altri canali. Un attacco diretto che arriva, curiosamente,
proprio mentre la nostra testata deve far fronte a un confronto
difficile con i vertici aziendali, che vorrebbero deciderne il
palisesto inserendo programmi e rubriche avulse dal flusso
unitario dell'informazione, e trasformandoci nei fatti in una
Rete; settori aziendali che ignorano persino l'esistenza di un
canale 'allnews' Rai, e parlano di un "progetto" di allnews che
dovrebbe affrontare la concorrenza "di successo" di SkyTg24.
Peccato che la Rai un'allnews gia' ce l'ha, e questa si' di
successo, con una crescita negli ascolti pari al 300%
nell'ultimo anno, battendo sistematicamente il concorrente
diretto e garantendo a tutta l'Azienda la copertura
informativa, anche meglio e prima di grandi network
internazionali, durante le ore notturne, come abbiamo
ripetutamente dimostrato. Se Rainews ha una colpa, e' proprio
di far fronte con successo a Sky, ma soprattutto di
rappresentare un pericoloso avversario per TgCom24, l'allnews
del Presidente del Consiglio, ormai prossimo alla partenza.
Quanto all'accusa di costare molto, consigliamo al Codacons di
verificare il bilancio della Testata, che ha proprio il pregio
di costare pochissimo, sfruttando l'avanzata professionalita'
di giornalisti e tecnici preparati a utilizzare tutte le piu'
recenti tecnologie e a reggere ritmi di lavoro che sostengono
il confronto con qualunque struttura anche privata. La sua
chiusura o "trasformazione", magari secondo un nuovo progetto
di canale, potrebbe si', costare parecchio al Servizio
Pubblico! Forse il Codacons - conclude la nota - farebbe bene a
rivedere i suoi esperti in monitoraggio, spendendo in modo piu'
proficuo i soldi dei suoi associati". (AGI)
Red
141453 SET 11
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MANOVRA: 'TASCHE VUOTE', DOMANI CONSUMATORI IN PIAZZA A ROMA
MANOVRA: 'TASCHE VUOTE', DOMANI CONSUMATORI IN
PIAZZA A ROMA =
Roma, 14 set. (Adnkronos) - L'appuntamento e' alle 9.30 a piazza
del Campidoglio, per raggiungere il luogo della manifestazione
prendendo parte alla Camminata degli Onesti, coloro che pagheranno i
sacrifici di questa manovra e che non hanno mai evaso o ingannato il
fisco. E' quanto comunicano le associazioni Adusbef, Assoconsum,
Cittadinanzattiva, Lega Consumatori, Movimento Consumatori e
Federconsumatori in un comunicato in cui danno i dettagli della
manifestazione. Alle 10.30 i manifestanti saranno in piazza
Montecitorio per protestare contro una manovra economica che
giudichiamo del tutto iniqua ed inadeguata alle esigenze del Paese.
Nell'ambito della manifestazione si terra' una conferenza stampa
in cui i presidenti delle Associazioni illustreranno nel dettaglio le
motivazioni della protesta e avanzeranno proposte per affrontare la
crisi in maniera piu' adeguata.
"Una manovra che colpisce i 'soliti noti', soprattutto le fasce
piu' deboli della popolazione, lavoratori a reddito fisso e
pensionati, determinando una pericolosa contrazione del mercato. Che
non fa nulla per arginare il continuo ed inarrestabile aumento dei
prezzi, e anzi, con la geniale trovata di aumentare l'Iva al 21%, non
fa altro che 'agevolarlo'. Che non accenna a uno straccio di rilancio
e di ripresa economica e che ha cancellato definitivamente dal suo
vocabolario le parole liberalizzazione e sviluppo. Questa condotta
irresponsabile portera' il Paese al tracollo". "Per questo - conclude
la nota - chiediamo una politica economica piu' sensata, responsabile
e lungimirante, che apra una stagione di nuova occupazione e di
rilancio".
(Sec/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 15:00
Roma, 14 set. (Adnkronos) - L'appuntamento e' alle 9.30 a piazza
del Campidoglio, per raggiungere il luogo della manifestazione
prendendo parte alla Camminata degli Onesti, coloro che pagheranno i
sacrifici di questa manovra e che non hanno mai evaso o ingannato il
fisco. E' quanto comunicano le associazioni Adusbef, Assoconsum,
Cittadinanzattiva, Lega Consumatori, Movimento Consumatori e
Federconsumatori in un comunicato in cui danno i dettagli della
manifestazione. Alle 10.30 i manifestanti saranno in piazza
Montecitorio per protestare contro una manovra economica che
giudichiamo del tutto iniqua ed inadeguata alle esigenze del Paese.
Nell'ambito della manifestazione si terra' una conferenza stampa
in cui i presidenti delle Associazioni illustreranno nel dettaglio le
motivazioni della protesta e avanzeranno proposte per affrontare la
crisi in maniera piu' adeguata.
"Una manovra che colpisce i 'soliti noti', soprattutto le fasce
piu' deboli della popolazione, lavoratori a reddito fisso e
pensionati, determinando una pericolosa contrazione del mercato. Che
non fa nulla per arginare il continuo ed inarrestabile aumento dei
prezzi, e anzi, con la geniale trovata di aumentare l'Iva al 21%, non
fa altro che 'agevolarlo'. Che non accenna a uno straccio di rilancio
e di ripresa economica e che ha cancellato definitivamente dal suo
vocabolario le parole liberalizzazione e sviluppo. Questa condotta
irresponsabile portera' il Paese al tracollo". "Per questo - conclude
la nota - chiediamo una politica economica piu' sensata, responsabile
e lungimirante, che apra una stagione di nuova occupazione e di
rilancio".
(Sec/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 15:00
ARTICO: SCATTA NUOVO ALLARME GHIACCI, SCIOGLIMENTO VICINO A RECORD
ARTICO: SCATTA NUOVO ALLARME GHIACCI, SCIOGLIMENTO VICINO A RECORD
=
ESA, A RILEVARLO RICERCATORI DI BREMA CON SOFISTICATI SATELLITI
Roma, 14 set. (Adnkronos)- Potrebbe essere centrato un nuovo
drammatico record per i ghiacci dell'Artico. Secondo quanto ha
affermato oggi l'Agenzia Spaziale Europea, infatti, il 2011 potrebbe
segnare la data del minor livello di estensione delle terre ghiacciate
artiche, pari al record del 2007. Negli ultimi cinque anni, afferma
l'Esa, si e' potuta osservare la maggiore contrazione dei ghiacci dal
1970, anno in cui sono iniziate le prime osservazioni dei satelliti
dallo spazio sulle aree inaccessibili del Polo Nord.
Secondo gli scienziati dell'Universita' di Brema, in Germania,
ai primi di settembre l'estensione del ghiaccio del mare e' scesa al
di sotto anche del record registrato nel 2007. Le mappe realizzate dai
ricercatori sono basate su osservazioni fatte da sensori a microonde
del Giappone sul satellite Aqua della Nasa. I dati dei ricercatori di
Brema, inoltre, sono comparabili con le osservazioni fatte da altri
team scientifici con metodi diversi.
"Ormai non restano piu' molti dubbi -spiega lo scienziato Georg
Heygster dell'Universita' di Brema- che tutto questo sia la
conseguenza delle attivita' antropiche sul riscaldamento globale del
clima. Ed a farne le spese, aggiunge lo scienziato, "sara' la vita
dell'ecosistema, i piccoli animali, le alghe, i pesci ed i mammiferi
che vivono in queste aree, come gli orsi polari o le foche, che vedono
sempre piu' a rischio la loro sopravvivenza".
(Ada/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 13:25
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ESA, A RILEVARLO RICERCATORI DI BREMA CON SOFISTICATI SATELLITI
Roma, 14 set. (Adnkronos)- Potrebbe essere centrato un nuovo
drammatico record per i ghiacci dell'Artico. Secondo quanto ha
affermato oggi l'Agenzia Spaziale Europea, infatti, il 2011 potrebbe
segnare la data del minor livello di estensione delle terre ghiacciate
artiche, pari al record del 2007. Negli ultimi cinque anni, afferma
l'Esa, si e' potuta osservare la maggiore contrazione dei ghiacci dal
1970, anno in cui sono iniziate le prime osservazioni dei satelliti
dallo spazio sulle aree inaccessibili del Polo Nord.
Secondo gli scienziati dell'Universita' di Brema, in Germania,
ai primi di settembre l'estensione del ghiaccio del mare e' scesa al
di sotto anche del record registrato nel 2007. Le mappe realizzate dai
ricercatori sono basate su osservazioni fatte da sensori a microonde
del Giappone sul satellite Aqua della Nasa. I dati dei ricercatori di
Brema, inoltre, sono comparabili con le osservazioni fatte da altri
team scientifici con metodi diversi.
"Ormai non restano piu' molti dubbi -spiega lo scienziato Georg
Heygster dell'Universita' di Brema- che tutto questo sia la
conseguenza delle attivita' antropiche sul riscaldamento globale del
clima. Ed a farne le spese, aggiunge lo scienziato, "sara' la vita
dell'ecosistema, i piccoli animali, le alghe, i pesci ed i mammiferi
che vivono in queste aree, come gli orsi polari o le foche, che vedono
sempre piu' a rischio la loro sopravvivenza".
(Ada/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 13:25
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RUBY: SI' SENATO A CONFLITTO, OPPOSIZIONE "E' MARCHETTA"
RUBY: SI' SENATO A CONFLITTO, OPPOSIZIONE "E' MARCHETTA" =
(AGI) - Roma, 14 set. - "Il conflitto di attribuzioni e' del
tutto destituito di fondamento". Lo ha detto nell'aula del
Senato la presidente dei Senatori Pd, Anna Finocchiaro. Ed ha
aggiunto: "Ci associamo ad una causa persa, che non giova al
Senato". E ancora: questa discussione "e' una marchetta nei
confronti del presidente del Consiglio" e' un "ulteriore
espediente per allontanare il tempo in cui dovra' rispondere al
suo giudice"
Di "ennesima buffonata" ha parlato Felice Belisario per l'Idv,
che ha chiesto alla maggioranza di "fermarsi sulla soglia" del
burrone.
Il "ricorso fatto dalla Camera contiene una serie di
bestemmie giuridiche", ha detto il senatore dell'Idv Luigi Li
Gotti intervenendo sul caso Ruby nell' aula di Palazzo Madama.
"E noi ne stiamo costruendo un'ulteriore" ha aggiunto, dicendo
che data la possibilita' di essere "litisconsorti avremmo
diritto a costituirci in giudizio su una materia che potrebbe
interessare questo ramo del Parlamento. Non e' possibile che
ogni volta che ci imbattiamo nel nome di Silvio Berlusconi
dobbiamo fare gli slalom fra gli articoli del codice".
Costituendoci "saremmo responsabili di peculato per uso di
soldi pubblici per fare un favore ad una persona. Sprecheremmo
soldi che non sono nostri.
"La proposta di elevare conflitto rappresenta gravissimo
esempio di strumentalizzazione delle istituzioni" per il
democratico Felice Casson. Cela "un mera strategia processuale
della difesa del premier che finisce per trasformare il
parlamento in una sorta di appendice del collegio difensivo".
E' una "strumentalizzazione" delle istituzioni a "fini privati"
(AGI)
Mao
141226 SET 11
NNNN
RUBY: BELISARIO, SI COPRE IL SENATO DI RIDICOLO
(ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Il senso del ridicolo purtroppo non
e' ancora colto per intero dalla maggioranza''. Lo ha detto in
Aula il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice
Belisario nell'annunciare il no del suo gruppo al conflitto di
attribuzione nei confronti della Procura di Milano pedr il caso
Ruby.
''Voler far credere che anche il Senato crede che la signorina
Ruby Rubacuori fosse la nipote dell'allora potente presidente
dell'Egitto, poi evidentemente colpito dal malocchio per essere
stato trascinato in questa vicenda, significa - ha affermato
Belisario - coprire le istituzioni e il Senato del senso del
ridicolo. L'Italia dei Valori vi chiede di evitare ennesima
buffonata. Sappiamo bene quali sono le vicende che collegano la
signorina Rubacuori con Tarantini e Lavitola''. ''Questa vicenda
- conclude Belisario - non ha niente a che vedere col conflitto
di attribuzione. Fermatevi sulla soglia dell'ennesimo burrone
per evitare di precipitarvi ancora una volta''. (ANSA).
SES
14-SET-11 13:09 NNNN
(AGI) - Roma, 14 set. - "Il conflitto di attribuzioni e' del
tutto destituito di fondamento". Lo ha detto nell'aula del
Senato la presidente dei Senatori Pd, Anna Finocchiaro. Ed ha
aggiunto: "Ci associamo ad una causa persa, che non giova al
Senato". E ancora: questa discussione "e' una marchetta nei
confronti del presidente del Consiglio" e' un "ulteriore
espediente per allontanare il tempo in cui dovra' rispondere al
suo giudice"
Di "ennesima buffonata" ha parlato Felice Belisario per l'Idv,
che ha chiesto alla maggioranza di "fermarsi sulla soglia" del
burrone.
Il "ricorso fatto dalla Camera contiene una serie di
bestemmie giuridiche", ha detto il senatore dell'Idv Luigi Li
Gotti intervenendo sul caso Ruby nell' aula di Palazzo Madama.
"E noi ne stiamo costruendo un'ulteriore" ha aggiunto, dicendo
che data la possibilita' di essere "litisconsorti avremmo
diritto a costituirci in giudizio su una materia che potrebbe
interessare questo ramo del Parlamento. Non e' possibile che
ogni volta che ci imbattiamo nel nome di Silvio Berlusconi
dobbiamo fare gli slalom fra gli articoli del codice".
Costituendoci "saremmo responsabili di peculato per uso di
soldi pubblici per fare un favore ad una persona. Sprecheremmo
soldi che non sono nostri.
"La proposta di elevare conflitto rappresenta gravissimo
esempio di strumentalizzazione delle istituzioni" per il
democratico Felice Casson. Cela "un mera strategia processuale
della difesa del premier che finisce per trasformare il
parlamento in una sorta di appendice del collegio difensivo".
E' una "strumentalizzazione" delle istituzioni a "fini privati"
(AGI)
Mao
141226 SET 11
NNNN
RUBY: BELISARIO, SI COPRE IL SENATO DI RIDICOLO
(ANSA) - ROMA, 14 SET - ''Il senso del ridicolo purtroppo non
e' ancora colto per intero dalla maggioranza''. Lo ha detto in
Aula il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice
Belisario nell'annunciare il no del suo gruppo al conflitto di
attribuzione nei confronti della Procura di Milano pedr il caso
Ruby.
''Voler far credere che anche il Senato crede che la signorina
Ruby Rubacuori fosse la nipote dell'allora potente presidente
dell'Egitto, poi evidentemente colpito dal malocchio per essere
stato trascinato in questa vicenda, significa - ha affermato
Belisario - coprire le istituzioni e il Senato del senso del
ridicolo. L'Italia dei Valori vi chiede di evitare ennesima
buffonata. Sappiamo bene quali sono le vicende che collegano la
signorina Rubacuori con Tarantini e Lavitola''. ''Questa vicenda
- conclude Belisario - non ha niente a che vedere col conflitto
di attribuzione. Fermatevi sulla soglia dell'ennesimo burrone
per evitare di precipitarvi ancora una volta''. (ANSA).
SES
14-SET-11 13:09 NNNN
FIAT. SEL: CHIUSURA GRAVISSIMA, ORA TAVOLO PER SALVARE IRISBUS
FIAT. SEL: CHIUSURA GRAVISSIMA, ORA TAVOLO PER SALVARE
IRISBUS
(DIRE) Roma, 14 set. - "Riteniamo gravissima la scelta della Fiat
di dichiarare stamane la cessazione di attivita' dello
stabilimento di Flumeri, dopo la rinuncia di De Risio a rilevare
l'azienda. 1500 lavoratori della Valle Ufita perderanno
l'occupazione ed un'intera area precipitera' ancora di piu' in
una crisi drammatica". Lo afferma Sinistra Ecologia Liberta'-con
Vendola, con una dichiarazione di Arturo Scotto segretario Sel
della Campania e Gennaro Giordano segretario Sel Avellino.
"Siamo convinti- prosegue Sel- come ha detto Nichi Vendola due
giorni fa a Flumeri, che le regioni del Sud debbano
necessariamente fare sistema per superare la crisi e difendere
l'apparato industriale. Cosa dice la regione? Cosa dice il
governo nazionale? E' urgente- conclude Sel - un tavolo per
salvare la fabbrica e rilanciare il settore dei trasporti,
strategico per la Campania ed il Paese".
(Com/Rai/ Dire)
12:13 14-09-11
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(DIRE) Roma, 14 set. - "Riteniamo gravissima la scelta della Fiat
di dichiarare stamane la cessazione di attivita' dello
stabilimento di Flumeri, dopo la rinuncia di De Risio a rilevare
l'azienda. 1500 lavoratori della Valle Ufita perderanno
l'occupazione ed un'intera area precipitera' ancora di piu' in
una crisi drammatica". Lo afferma Sinistra Ecologia Liberta'-con
Vendola, con una dichiarazione di Arturo Scotto segretario Sel
della Campania e Gennaro Giordano segretario Sel Avellino.
"Siamo convinti- prosegue Sel- come ha detto Nichi Vendola due
giorni fa a Flumeri, che le regioni del Sud debbano
necessariamente fare sistema per superare la crisi e difendere
l'apparato industriale. Cosa dice la regione? Cosa dice il
governo nazionale? E' urgente- conclude Sel - un tavolo per
salvare la fabbrica e rilanciare il settore dei trasporti,
strategico per la Campania ed il Paese".
(Com/Rai/ Dire)
12:13 14-09-11
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CASO RUBY: LI GOTTI (IDV), MAGGIORANZA INVENTA PRECEDENTI AD PERSONAM
CASO RUBY: LI GOTTI (IDV), MAGGIORANZA INVENTA PRECEDENTI AD PERSONAM
=
CONFLITTO ATTRIBUZIONE ANCHE AL SENATO E' UN PARADOSSO GIURIDICO
Roma, 14 set. (Adnkronos) - "Non esiste alcun precedente che
giustifichi questo paradosso giuridico. Siamo stufi. Dopo le leggi ad
personam ora abbiamo i precedenti ad personam. Ogni volta che si parla
di Silvio Berlusconi facciamo uno slalom tra gli articoli di legge".
Lo ha detto il senatore dell'Italia dei Valori, Luigi Li Gotti, sul
conflitto di attribuzione che il Senato vuole portare alla Corte
Costituzionale sul caso Ruby, affiancandosi alla decisione gia' presa
alla Camera.
"Cosa diciamo agli italiani -domanda Li Gotti- che spendiamo i
soldi di tutti per i privilegi di uno? La verita' e' che se ci fosse
un organo di controllo contabile noi parlamentari saremmo tutti
responsabili di peculato. Non possiamo, come alla Camera, certificare
con un voto che Silvio Berlusconi credesse davvero che Ruby fosse la
nipote di Mubarak".
"Ci copriremmo di ridicolo dinanzi al mondo intero. Gia' il
ricorso approvato alla Camera contiene una serie di bestemmie
giuridiche. Su questa realta' - conclude Li Gotti - ne stiamo
costruendo ulteriori perche' tutti i precedenti sono contrari, anche
in questa legislatura come dimostra il conflitto di attribuzione che
il Senato sollevo' sul caso Mastella, poco piu' di un anno fa, e che
la Camera giustamente ignoro' del tutto".
(Pol/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 12:18
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CONFLITTO ATTRIBUZIONE ANCHE AL SENATO E' UN PARADOSSO GIURIDICO
Roma, 14 set. (Adnkronos) - "Non esiste alcun precedente che
giustifichi questo paradosso giuridico. Siamo stufi. Dopo le leggi ad
personam ora abbiamo i precedenti ad personam. Ogni volta che si parla
di Silvio Berlusconi facciamo uno slalom tra gli articoli di legge".
Lo ha detto il senatore dell'Italia dei Valori, Luigi Li Gotti, sul
conflitto di attribuzione che il Senato vuole portare alla Corte
Costituzionale sul caso Ruby, affiancandosi alla decisione gia' presa
alla Camera.
"Cosa diciamo agli italiani -domanda Li Gotti- che spendiamo i
soldi di tutti per i privilegi di uno? La verita' e' che se ci fosse
un organo di controllo contabile noi parlamentari saremmo tutti
responsabili di peculato. Non possiamo, come alla Camera, certificare
con un voto che Silvio Berlusconi credesse davvero che Ruby fosse la
nipote di Mubarak".
"Ci copriremmo di ridicolo dinanzi al mondo intero. Gia' il
ricorso approvato alla Camera contiene una serie di bestemmie
giuridiche. Su questa realta' - conclude Li Gotti - ne stiamo
costruendo ulteriori perche' tutti i precedenti sono contrari, anche
in questa legislatura come dimostra il conflitto di attribuzione che
il Senato sollevo' sul caso Mastella, poco piu' di un anno fa, e che
la Camera giustamente ignoro' del tutto".
(Pol/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 12:18
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FIAT. IDV: MARCHIONNE RINGRAZIA SACCONI E CHIUDE STABILIMENTO
FIAT. IDV: MARCHIONNE RINGRAZIA SACCONI E CHIUDE
STABILIMENTO
(DIRE) Roma, 14 set. - "Marchionne ringrazia a suo modo il
ministro Sacconi e il governo italiano per l'articolo 8 della
manovra che abolisce lo Statuto dei lavoratori, chiudendo in
tempi record lo stabilimento della Irisbus di Valle Ufita". È
quanto afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei
Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: "Il dramma sociale e
occupazionale di Avellino e' la fotografia di un esecutivo che fa
da zerbino agli azionisti della Fiat, i quali ormai considerano
l'Italia come una vacca da mungere e, giorno dopo giorno,
cancellano migliaia di posti di lavoro". L'Idv fa notare che "gli
autobus della Iveco venduti nel nostro Paese verranno costruiti
in buona parte in Francia, dove l'azienda ha uno stabilimento e
dove, a differenza dell'Italia, esiste un governo serio che sa
farsi rispettare", conclude.
(Com/Lum/ Dire)
11:52 14-09-11
NNNN
(DIRE) Roma, 14 set. - "Marchionne ringrazia a suo modo il
ministro Sacconi e il governo italiano per l'articolo 8 della
manovra che abolisce lo Statuto dei lavoratori, chiudendo in
tempi record lo stabilimento della Irisbus di Valle Ufita". È
quanto afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei
Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: "Il dramma sociale e
occupazionale di Avellino e' la fotografia di un esecutivo che fa
da zerbino agli azionisti della Fiat, i quali ormai considerano
l'Italia come una vacca da mungere e, giorno dopo giorno,
cancellano migliaia di posti di lavoro". L'Idv fa notare che "gli
autobus della Iveco venduti nel nostro Paese verranno costruiti
in buona parte in Francia, dove l'azienda ha uno stabilimento e
dove, a differenza dell'Italia, esiste un governo serio che sa
farsi rispettare", conclude.
(Com/Lum/ Dire)
11:52 14-09-11
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MANOVRA. DONADI: SIGNOR PRESIDENTE, LA PROCESSIAMO: E' COLPEVOLE
MANOVRA. DONADI: SIGNOR PRESIDENTE, LA
PROCESSIAMO: E' COLPEVOLE
(DIRE) Roma, 14 set. - "Signor Presidente del Consiglio sappiamo
quanto forte sia la sua avversione per i processi. Ma oggi non
possiamo esimerci dal metterla, qui, in quest'aula, sul banco
degli imputati e leggerle la nostra sentenza di condanna". Cosi'
il capogruppo dell'Idv Massimo Donadi, nell'aula di Montecitorio
in sede di dichiarazione di voto sulla manovra.
"Perche' lei- aggiunge Donadi- e' colpevole per tutti i capi
d'imputazione. Lei e' colpevole di alto tradimento dell'interesse
nazionale 2001 e oggi - negli otto anni su dieci in cui e' stato
presidente del consiglio - ha creato mezzo miliardo di euro di
maggior debito pubblico. Quasi un terzo dell'intero immenso
debito pubblico italiano lo ha creato lei con i suoi governi".
(Rai/ Dire)
12:10 14-09-11
MANOVRA: DONADI, BERLUSCONI COLPEVOLE DI VILIPENDIO A PAESE, SI DIMETTA =
Roma, 14 set. (Adnkronos) - ''La giudichiamo colpevole''. Cosi'
Massimo Donadi si rivolge a Silvio Berlusconi in aula alla Camera. Il
capogruppo di Idv, annunciando il no alla fiducia sulla manovra,
contesta al premier il ritardo con il quale si e' affrontata la crisi
e per aver ''macchiato di infamia'' il pase. ''Per questo, la
condanniamo'', dice.
Invece di ridurre la spesa, incalza, ''tassiamo sempre di
piu'''. ''E' piu' facile i cittadini che mettere le mani negli
interessi forti'' e ''vi siete rifugiati nell'irresponsabilita' di
governo'' che ''ha portato il paese sull'orlo del precipizio'',
rimarca ancora Donadi.
''Ma il reato piu' grave di cui la riteniamo colpevole -insiste
Donadi- e' il vilipendio dello Stato italiano, che e' la causa della
mancanza di credibilita' del nostro paese''. ''E allora, compia un
gesto di rispetto verso 60 milioni di italiani, si dimetta e dia la
possibilita' al paese di guardare avanti e ricominciare a sperare'',
conclude Donadi.
(Pol-Leb/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 11:57
NNNN
(DIRE) Roma, 14 set. - "Signor Presidente del Consiglio sappiamo
quanto forte sia la sua avversione per i processi. Ma oggi non
possiamo esimerci dal metterla, qui, in quest'aula, sul banco
degli imputati e leggerle la nostra sentenza di condanna". Cosi'
il capogruppo dell'Idv Massimo Donadi, nell'aula di Montecitorio
in sede di dichiarazione di voto sulla manovra.
"Perche' lei- aggiunge Donadi- e' colpevole per tutti i capi
d'imputazione. Lei e' colpevole di alto tradimento dell'interesse
nazionale 2001 e oggi - negli otto anni su dieci in cui e' stato
presidente del consiglio - ha creato mezzo miliardo di euro di
maggior debito pubblico. Quasi un terzo dell'intero immenso
debito pubblico italiano lo ha creato lei con i suoi governi".
(Rai/ Dire)
12:10 14-09-11
MANOVRA: DONADI, BERLUSCONI COLPEVOLE DI VILIPENDIO A PAESE, SI DIMETTA =
Roma, 14 set. (Adnkronos) - ''La giudichiamo colpevole''. Cosi'
Massimo Donadi si rivolge a Silvio Berlusconi in aula alla Camera. Il
capogruppo di Idv, annunciando il no alla fiducia sulla manovra,
contesta al premier il ritardo con il quale si e' affrontata la crisi
e per aver ''macchiato di infamia'' il pase. ''Per questo, la
condanniamo'', dice.
Invece di ridurre la spesa, incalza, ''tassiamo sempre di
piu'''. ''E' piu' facile i cittadini che mettere le mani negli
interessi forti'' e ''vi siete rifugiati nell'irresponsabilita' di
governo'' che ''ha portato il paese sull'orlo del precipizio'',
rimarca ancora Donadi.
''Ma il reato piu' grave di cui la riteniamo colpevole -insiste
Donadi- e' il vilipendio dello Stato italiano, che e' la causa della
mancanza di credibilita' del nostro paese''. ''E allora, compia un
gesto di rispetto verso 60 milioni di italiani, si dimetta e dia la
possibilita' al paese di guardare avanti e ricominciare a sperare'',
conclude Donadi.
(Pol-Leb/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 11:57
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MANOVRA: PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE BASILICATA, ABOLIRE VITALIZI PARLAMENTARI
MANOVRA: PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE
BASILICATA, ABOLIRE VITALIZI PARLAMENTARI =
E CONSIGLIERI REGIONALI
Potenza, 14 set. - (Adnkronos) - ''Condivido pienamente la
posizione assunta dalla Conferenza che sottolinea come il
provvedimento all'esame del Parlamento invade lo spazio di azione dei
Consigli regionali, mettendone in discussione l'autonomia e
pregiudicando le prerogative costituzionali delle Regioni''. Lo ha
detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo
Folino, che ieri ha partecipato alla Conferenza dei presidenti.
''Nei prossimi giorni - ha aggiunto - concorderemo con il
Cinsedo (la Conferenza dei presidenti delle Regioni) una serie di
misure per il contenimento dei costi delle istituzioni regionali e per
la riforma dell'ordinamento delle Regioni, ed affronteremo anche il
tema dei vitalizi, che a mio parere andrebbero aboliti. Analogamente,
ho proposto ai colleghi presidenti di promuovere leggi regionali per
l'abolizione dei vitalizio dei parlamentari''.
A parere di Folino ''l'abolizione del vitalizio dei consiglieri
regionali e dei parlamentari - ha spiegato - oltre a rappresentare una
concreta misura per la riduzione dei costi delle istituzioni in un
momento difficile per l'economia dell'Italia e dell'Europa, e' una
misura necessaria per affermare l'uguaglianza dei cittadini e le
funzioni transitorie della politica e delle cariche pubbliche. Una
funzione democratica che va adeguatamente sostenuta, al di la' di ogni
populismo, per garantire che ogni persona titolare di un incarico
pubblico possa assolvere al proprio compito in piena autonomia''.
(Nfr/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 11:21
NNNN
E CONSIGLIERI REGIONALI
Potenza, 14 set. - (Adnkronos) - ''Condivido pienamente la
posizione assunta dalla Conferenza che sottolinea come il
provvedimento all'esame del Parlamento invade lo spazio di azione dei
Consigli regionali, mettendone in discussione l'autonomia e
pregiudicando le prerogative costituzionali delle Regioni''. Lo ha
detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo
Folino, che ieri ha partecipato alla Conferenza dei presidenti.
''Nei prossimi giorni - ha aggiunto - concorderemo con il
Cinsedo (la Conferenza dei presidenti delle Regioni) una serie di
misure per il contenimento dei costi delle istituzioni regionali e per
la riforma dell'ordinamento delle Regioni, ed affronteremo anche il
tema dei vitalizi, che a mio parere andrebbero aboliti. Analogamente,
ho proposto ai colleghi presidenti di promuovere leggi regionali per
l'abolizione dei vitalizio dei parlamentari''.
A parere di Folino ''l'abolizione del vitalizio dei consiglieri
regionali e dei parlamentari - ha spiegato - oltre a rappresentare una
concreta misura per la riduzione dei costi delle istituzioni in un
momento difficile per l'economia dell'Italia e dell'Europa, e' una
misura necessaria per affermare l'uguaglianza dei cittadini e le
funzioni transitorie della politica e delle cariche pubbliche. Una
funzione democratica che va adeguatamente sostenuta, al di la' di ogni
populismo, per garantire che ogni persona titolare di un incarico
pubblico possa assolvere al proprio compito in piena autonomia''.
(Nfr/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 11:21
NNNN
MANOVRA: SINDACO NUORO ADERISCE A SCIOPERO ANCI, SCRIVE A CITTADINI E CHIUDE ANAGRAFE
MANOVRA: SINDACO NUORO ADERISCE A SCIOPERO ANCI,
SCRIVE A CITTADINI E CHIUDE ANAGRAFE (
(Adnkronos) - ''Non vogliamo peggiorare la qualita' della vostra
vita - prosegue la lettera di Bianchi ai nuoresi - ma cercare di
migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e difendere i
vostri diritti. Oggi questo non e' piu' possibile perche' si
preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le
risorse si sprecano realmente. Ogni anno i Comuni portano soldi alle
casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato
continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a
chiudere i servizi''.
''Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo
arrivati - conclude il Sindaco Bianchi - e perche' ognuno di voi possa
rendersi conto che la protesta che i Comuni e l'Anci stanno facendo
non e' la protesta della ''casta'' ma di chi lavora seriamente per
rendere il nostro Paese e i nostri Comuni sempre piu' solidi,
competitivi e vivibili''. Simbolicamente l'Ufficio Anagrafe del comune
rimarra' chiuso dalle 10 alle 10.05 di giovedi' 15 settembre.
(Coe/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 10:56
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(Adnkronos) - ''Non vogliamo peggiorare la qualita' della vostra
vita - prosegue la lettera di Bianchi ai nuoresi - ma cercare di
migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e difendere i
vostri diritti. Oggi questo non e' piu' possibile perche' si
preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le
risorse si sprecano realmente. Ogni anno i Comuni portano soldi alle
casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato
continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a
chiudere i servizi''.
''Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo
arrivati - conclude il Sindaco Bianchi - e perche' ognuno di voi possa
rendersi conto che la protesta che i Comuni e l'Anci stanno facendo
non e' la protesta della ''casta'' ma di chi lavora seriamente per
rendere il nostro Paese e i nostri Comuni sempre piu' solidi,
competitivi e vivibili''. Simbolicamente l'Ufficio Anagrafe del comune
rimarra' chiuso dalle 10 alle 10.05 di giovedi' 15 settembre.
(Coe/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 10:56
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MANOVRA: SASSARI, SINDACO ADERISCE A SCIOPERO ANCI E CHIUDE ANAGRAFE
MANOVRA: SASSARI, SINDACO ADERISCE A SCIOPERO ANCI
E CHIUDE ANAGRAFE =
Sassari, 14 set. - (Adnkronos) - ''Ho detto al Prefetto e al
Ministro dell'Interno che questo Comune non e' piu' in grado di dare i
servizi ai cittadini. Chiudero' simbolicamente l'ufficio Anagrafe e
stato civile''. E' quanto ha scritto ai suoi concittadini il sindaco
di Sassari Gianfranco Ganau, che aderisce allo sciopero dei sindaci
proclamato per domani dall'Anci contro la manovra.
''Si tratta di una forma di protesta molto forte - scrive Ganau
- , contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati
perche' non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica
necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni
territoriali''.
''Non vogliamo peggiorare la qualita' della vostra vita ma
cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e
di difendere i vostri diritti. Oggi - prosegue - non e' piu' possibile
perche' si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere
dove le risorse si sprecano realmente. Ogni anno i Comuni hanno
portato soldi alle casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi
di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad
aumentare le tasse o a chiudere i servizi''. (segue)
(Coe/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 11:02
NNNNMANOVRA: SASSARI, SINDACO ADERISCE A SCIOPERO ANCI E CHIUDE ANAGRAFE (2) =
(Adnkronos) - ''Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che
punto siamo arrivati e perche' - conclude Ganau - ognuno di voi possa
rendersi conto che la protesta che i Comuni e l'Anci stanno facendo
non e' la protesta della 'casta' ma di chi lavora seriamente per
rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre piu' solidi,
competitivi e vivibili''. Ganau, dalle 18 alle 20, ricevera' nel
cortile di palazzo Ducale, sede del comune, i cittadini sassaresi per
discutere dei problemi legati alla manovra.
(Coe/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 11:10
NNNN
Sassari, 14 set. - (Adnkronos) - ''Ho detto al Prefetto e al
Ministro dell'Interno che questo Comune non e' piu' in grado di dare i
servizi ai cittadini. Chiudero' simbolicamente l'ufficio Anagrafe e
stato civile''. E' quanto ha scritto ai suoi concittadini il sindaco
di Sassari Gianfranco Ganau, che aderisce allo sciopero dei sindaci
proclamato per domani dall'Anci contro la manovra.
''Si tratta di una forma di protesta molto forte - scrive Ganau
- , contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati
perche' non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica
necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni
territoriali''.
''Non vogliamo peggiorare la qualita' della vostra vita ma
cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e
di difendere i vostri diritti. Oggi - prosegue - non e' piu' possibile
perche' si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere
dove le risorse si sprecano realmente. Ogni anno i Comuni hanno
portato soldi alle casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi
di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad
aumentare le tasse o a chiudere i servizi''. (segue)
(Coe/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 11:02
NNNNMANOVRA: SASSARI, SINDACO ADERISCE A SCIOPERO ANCI E CHIUDE ANAGRAFE (2) =
(Adnkronos) - ''Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che
punto siamo arrivati e perche' - conclude Ganau - ognuno di voi possa
rendersi conto che la protesta che i Comuni e l'Anci stanno facendo
non e' la protesta della 'casta' ma di chi lavora seriamente per
rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre piu' solidi,
competitivi e vivibili''. Ganau, dalle 18 alle 20, ricevera' nel
cortile di palazzo Ducale, sede del comune, i cittadini sassaresi per
discutere dei problemi legati alla manovra.
(Coe/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 11:10
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TORINO: POLVERE SOSPETTA IN UFFICIO POSTALE, UN CENTINAIO ISOLATI IN ATTESA DELLE ANALISI
TORINO: POLVERE SOSPETTA IN UFFICIO POSTALE, UN CENTINAIO ISOLATI IN ATTESA
DELLE ANALISI =
Torino, 14 set. - (Adnkronos) - Hanno passato la notte
nell'edificio e sono ancora isolate all'interno dell'ufficio postale
di via Reiss Romoli le persone che ieri erano sul posto quando e'
stata trovata della polvere sospetta. Oltre un centinaio di persone
che potranno tornare a casa solo quando si conosceranno i risultati
completi delle analisi sulla polverina che ne escluderanno la
pericolosita'.
Per ora stanno tutti bene e nessuno avrebbe mostrato disturbi di
alcun tipo. L'allarme era scattato ieri pomeriggio poco pdopo le
18,30: una polverina azzurra era uscita da una busta. Subito erano
state attivate le procedure previste e i vigili del fuoco avevano
provveduto a mettere in sicurezza l'area e si trovano ancora sul posto
a dare assistenza alle persone isolate nell'edificio in attesa dei
risultati delle analisi.
(Ssa/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 10:12
Torino, 14 set. - (Adnkronos) - Hanno passato la notte
nell'edificio e sono ancora isolate all'interno dell'ufficio postale
di via Reiss Romoli le persone che ieri erano sul posto quando e'
stata trovata della polvere sospetta. Oltre un centinaio di persone
che potranno tornare a casa solo quando si conosceranno i risultati
completi delle analisi sulla polverina che ne escluderanno la
pericolosita'.
Per ora stanno tutti bene e nessuno avrebbe mostrato disturbi di
alcun tipo. L'allarme era scattato ieri pomeriggio poco pdopo le
18,30: una polverina azzurra era uscita da una busta. Subito erano
state attivate le procedure previste e i vigili del fuoco avevano
provveduto a mettere in sicurezza l'area e si trovano ancora sul posto
a dare assistenza alle persone isolate nell'edificio in attesa dei
risultati delle analisi.
(Ssa/Ct/Adnkronos)
14-SET-11 10:12
Prot. 557/RS/01/71/2071 del 13 settembre 2011 - Legge 15 luglio 2011 n.111 - conversione in legge decreto legge 6 luglio 2011 n.98 - disposizioni urgenti per stabilizzazione finanziaria - art. 16 commi 9 e 10, controllo sulle assenze dal servizio per malattia dei pubblici dipendenti - regime di reperibilità - assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici.
Prot. 557/RS/01/71/2071 del 13 settembre
2011 - Legge 15 luglio 2011 n.111 - conversione in legge decreto legge 6
luglio 2011 n.98 - disposizioni urgenti per stabilizzazione finanziaria
- art. 16 commi 9 e 10, controllo sulle assenze dal servizio per
malattia dei pubblici dipendenti - regime di reperibilità - assenze per
visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici. (link diretto al sito dell'autore)
Cie, "intervenga il Questore" Silp: "Nel 2011 dieci poliziotti feriti"
La denuncia
Cie, "intervenga il Questore"
Silp: "Nel 2011 dieci poliziotti feriti"
Solo nel mese di agosto sono evase più di cento persone. E
sono venti gli operatori impiegati nel controllo di circa trecento
cittadini immigrati. Il sindacato: "Il clima di eterna emergenza
‘stranieri’ penalizza i funzionari dell’ufficio Immigrazione e il
ritardo nelle pratiche di regolarizzazione, spinge gli immigrati verso
la soglia dell’illegalità”
L'ANTEFATTO Ponte Galeria, 21 stranieri fuggono dal Cie
L'ANTEFATTO Ponte Galeria, 21 stranieri fuggono dal Cie
“Il pressapochismo normativo determinato dai continui
‘pacchetti sicurezza’ riguardo l’identificazione e la detenzione dei
cittadini extracomunitari sta giorno per giorno sfibrando la tenuta
organizzativa dell’ufficio Immigrazione della questura di Roma e con
esso sta mettendo in serio pericolo l’incolumità degli operatori che lì
lavorano”. E’ la denuncia del Silp Cgil Roma dopo che, venerdì scorso,
ventuno stranieri di diverse nazionalità sono fuggiti dal Centro di
identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria .
Continue fughe che espongono sempre più i poliziotti sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto l’aspetto fisico “poiché sempre più spesso si chiede loro di frapporsi in eventuali rivolte o agitazioni di stranieri che la disperazione e il miraggio di una vita migliore li porta a compiere gesti estremi”, continua il sindacato.
Solo nel mese di agosto sono evase più di cento persone. E sono venti gli operatori impiegati nel controllo di circa trecento cittadini immigrati. A nulla servono i militari che dal 2008 hanno sostituito gli agenti preposti “perché non possono intervenire nei servizi di ordine pubblico, di fatto, l’uso dei militari serve solo come ‘guardiania’ del centro”, spiega il sindacato.
Secondo quanto denunciato dal Silp Cgil Roma, nell’ultimo anno sono una decina i poliziotti feriti in scontri determinati da rivolte all’interno del centro stesso e “senza voler polemizzare – sottolinea il sindacato - ricordiamo a questo esecutivo che la dilatazione dei tempi di trattenimento, inevitabilmente avrebbe dovuto presuppore un investimento economico e di risorse umane”.
Nella situazione attuale, invece, i provvedimenti rischiano “di rimanere solo uno slogan da usare nelle campagne elettorali – conclude il Silp –, il clima di eterna emergenza ‘stranieri’ penalizza oltremodo i funzionari dell’ufficio Immigrazione sempre più costretti a turni di servizio estenuanti e con ricadute sui 400.000 stranieri residenti a Roma che vedono ritardare le loro pratiche di regolarizzazione, spingendoli verso la soglia dell’illegalità”.
14 settembre 2011
FONTE PAESE SERA
Continue fughe che espongono sempre più i poliziotti sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto l’aspetto fisico “poiché sempre più spesso si chiede loro di frapporsi in eventuali rivolte o agitazioni di stranieri che la disperazione e il miraggio di una vita migliore li porta a compiere gesti estremi”, continua il sindacato.
Solo nel mese di agosto sono evase più di cento persone. E sono venti gli operatori impiegati nel controllo di circa trecento cittadini immigrati. A nulla servono i militari che dal 2008 hanno sostituito gli agenti preposti “perché non possono intervenire nei servizi di ordine pubblico, di fatto, l’uso dei militari serve solo come ‘guardiania’ del centro”, spiega il sindacato.
Secondo quanto denunciato dal Silp Cgil Roma, nell’ultimo anno sono una decina i poliziotti feriti in scontri determinati da rivolte all’interno del centro stesso e “senza voler polemizzare – sottolinea il sindacato - ricordiamo a questo esecutivo che la dilatazione dei tempi di trattenimento, inevitabilmente avrebbe dovuto presuppore un investimento economico e di risorse umane”.
Nella situazione attuale, invece, i provvedimenti rischiano “di rimanere solo uno slogan da usare nelle campagne elettorali – conclude il Silp –, il clima di eterna emergenza ‘stranieri’ penalizza oltremodo i funzionari dell’ufficio Immigrazione sempre più costretti a turni di servizio estenuanti e con ricadute sui 400.000 stranieri residenti a Roma che vedono ritardare le loro pratiche di regolarizzazione, spingendoli verso la soglia dell’illegalità”.
14 settembre 2011
FONTE PAESE SERA
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