La denuncia
Cie, "intervenga il Questore"
Silp: "Nel 2011 dieci poliziotti feriti"
Solo nel mese di agosto sono evase più di cento persone. E
sono venti gli operatori impiegati nel controllo di circa trecento
cittadini immigrati. Il sindacato: "Il clima di eterna emergenza
‘stranieri’ penalizza i funzionari dell’ufficio Immigrazione e il
ritardo nelle pratiche di regolarizzazione, spinge gli immigrati verso
la soglia dell’illegalità”
L'ANTEFATTO Ponte Galeria, 21 stranieri fuggono dal Cie
L'ANTEFATTO Ponte Galeria, 21 stranieri fuggono dal Cie
“Il pressapochismo normativo determinato dai continui
‘pacchetti sicurezza’ riguardo l’identificazione e la detenzione dei
cittadini extracomunitari sta giorno per giorno sfibrando la tenuta
organizzativa dell’ufficio Immigrazione della questura di Roma e con
esso sta mettendo in serio pericolo l’incolumità degli operatori che lì
lavorano”. E’ la denuncia del Silp Cgil Roma dopo che, venerdì scorso,
ventuno stranieri di diverse nazionalità sono fuggiti dal Centro di
identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria .
Continue fughe che espongono sempre più i poliziotti sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto l’aspetto fisico “poiché sempre più spesso si chiede loro di frapporsi in eventuali rivolte o agitazioni di stranieri che la disperazione e il miraggio di una vita migliore li porta a compiere gesti estremi”, continua il sindacato.
Solo nel mese di agosto sono evase più di cento persone. E sono venti gli operatori impiegati nel controllo di circa trecento cittadini immigrati. A nulla servono i militari che dal 2008 hanno sostituito gli agenti preposti “perché non possono intervenire nei servizi di ordine pubblico, di fatto, l’uso dei militari serve solo come ‘guardiania’ del centro”, spiega il sindacato.
Secondo quanto denunciato dal Silp Cgil Roma, nell’ultimo anno sono una decina i poliziotti feriti in scontri determinati da rivolte all’interno del centro stesso e “senza voler polemizzare – sottolinea il sindacato - ricordiamo a questo esecutivo che la dilatazione dei tempi di trattenimento, inevitabilmente avrebbe dovuto presuppore un investimento economico e di risorse umane”.
Nella situazione attuale, invece, i provvedimenti rischiano “di rimanere solo uno slogan da usare nelle campagne elettorali – conclude il Silp –, il clima di eterna emergenza ‘stranieri’ penalizza oltremodo i funzionari dell’ufficio Immigrazione sempre più costretti a turni di servizio estenuanti e con ricadute sui 400.000 stranieri residenti a Roma che vedono ritardare le loro pratiche di regolarizzazione, spingendoli verso la soglia dell’illegalità”.
14 settembre 2011
FONTE PAESE SERA
Continue fughe che espongono sempre più i poliziotti sia sotto l’aspetto normativo, sia sotto l’aspetto fisico “poiché sempre più spesso si chiede loro di frapporsi in eventuali rivolte o agitazioni di stranieri che la disperazione e il miraggio di una vita migliore li porta a compiere gesti estremi”, continua il sindacato.
Solo nel mese di agosto sono evase più di cento persone. E sono venti gli operatori impiegati nel controllo di circa trecento cittadini immigrati. A nulla servono i militari che dal 2008 hanno sostituito gli agenti preposti “perché non possono intervenire nei servizi di ordine pubblico, di fatto, l’uso dei militari serve solo come ‘guardiania’ del centro”, spiega il sindacato.
Secondo quanto denunciato dal Silp Cgil Roma, nell’ultimo anno sono una decina i poliziotti feriti in scontri determinati da rivolte all’interno del centro stesso e “senza voler polemizzare – sottolinea il sindacato - ricordiamo a questo esecutivo che la dilatazione dei tempi di trattenimento, inevitabilmente avrebbe dovuto presuppore un investimento economico e di risorse umane”.
Nella situazione attuale, invece, i provvedimenti rischiano “di rimanere solo uno slogan da usare nelle campagne elettorali – conclude il Silp –, il clima di eterna emergenza ‘stranieri’ penalizza oltremodo i funzionari dell’ufficio Immigrazione sempre più costretti a turni di servizio estenuanti e con ricadute sui 400.000 stranieri residenti a Roma che vedono ritardare le loro pratiche di regolarizzazione, spingendoli verso la soglia dell’illegalità”.
14 settembre 2011
FONTE PAESE SERA
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