LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 18.22.05
MIGRANTI: OK UE A MALTA SU ROTAZIONE DEI PORTI (RIEPILOGO) - (1)
9CO1001101 4 EST ITA R01
MIGRANTI: OK UE A MALTA SU ROTAZIONE DEI PORTI (RIEPILOGO) - (1)
(9Colonne) Roma, 23 set - L'Italia è sul punto di sbloccare l'annosa empasse europea sulle politiche migratorie. Dal vertice in corso a MALTA infatti emerge un accordo che prevede un meccanismo automatico di redistribuzione "affinché l'Italia non sia lasciata sola" come spiega il premier Giuseppe Conte che invece si trova a New York per il vertice Onu sul clima. "Siamo molto cauti su questo fronte" aggiunge Conte, ma si va verso una prospettiva di una rotazione dei porti tra i vari Paesi. "Quello che voglio garantire è che non accetteremo alcun meccanismo che possa essere incentivante per nuovi arrivi. La nostra sarà sempre una politica molto rigorosa, non arretreremo di un millimetro perché l'Italia deve decidere chi arriva e chi no: deve ovviamente rispettare le convenzioni internazionale ma un paese sovrano deve contrastare traffici illeciti e immigrazione clandestina. Quello su cui lavoreremo molto intensamente è un più efficace meccanismo dei rimpatri: chi non ha diritto deve tornare subito nel suo paese di origine. Il meccanismo dei rimpatri diventa del tutto europeo, questo ci rafforzerebbe perché ci sarebbe la possibilità di raggiungere molti più paesi rispetto agli accordi bilaterali".
(SEGUE)
231822 SET 19
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 18.23.18
MIGRANTI: OK UE A MALTA SU ROTAZIONE DEI PORTI (RIEPILOGO) - (2)
9CO1001103 4 EST ITA R01
MIGRANTI: OK UE A MALTA SU ROTAZIONE DEI PORTI (RIEPILOGO) - (2)
(9Colonne) Roma, 23 set - A MALTA per il meeting c'è la neo-ministro degli Interni Luciano Lamorgese, che spiega che "da oggi Italia e MALTA non sono più sole, c'è la consapevolezza che i due paesi rappresentano la porta d'Europa, abbiamo sciolto dei nodi politici complicati". In ogni caso, sottolinea il ministro "gli accordo con la Libia rimangono, stiamo lavorando bene". Soddisfatto anche il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer, un tempo considerato un 'falco' sul capitolo migratorio, per il quale gli accordi di oggi "gettano la strada per una politica comune europea e aiuteranno MALTA e l'Italia che non possono essere lasciate sole".
(Sis)
231823 SET 19
Translate
lunedì 23 settembre 2019
Clima, Landini: Cgil il 27 settembre in piazza insieme a studenti
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 18.15.55
Clima, Landini: Cgil il 27 settembre in piazza insieme a studenti
Clima, Landini: Cgil il 27 settembre in piazza insieme a studenti A sostegno della battaglia in difesa dell'ambiente Roma, 23 set. (askanews) - "La Cgil sostiene la lotta dei giovani per la difesa dell'ambiente e contro il riscaldamento climatico. Per questo il 27 settembre saremo nei luoghi di lavoro per le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori, e in piazza insieme agli studenti". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, annuncia, con un videoappello, la partecipazione del sindacato alla 'Settimana per il futuro', e al terzo sciopero globale per il clima del 27 settembre. La Cgil con i lavoratori, gli studenti e i pensionati, parteciperà ai numerosi cortei che si terranno in tante città italiane, alle iniziative pubbliche e alle assemblee nei luoghi di lavoro. Venerdì prossimo alle ore 14, il segretario generale della Cgil terrà un'assemblea, organizzata dal coordinamento di sito, con i lavoratori e le lavoratrici dell'aeroporto di Fiumicino. "Difendere l'ambiente significa lavoro di qualità, significa - spiega il leader della Cgil - cambiare il modo di produrre e quindi di lavorare. Questo processo di trasformazione è molto importante e deve essere al centro delle scelte politiche di tutti i Paesi". "È necessario battersi uniti per ottenere un cambiamento vero, è una battaglia dura - conclude Landini - ma saremo capaci insieme di vincerla". Rbr 20190923T181552Z
Clima, Landini: Cgil il 27 settembre in piazza insieme a studenti
Clima, Landini: Cgil il 27 settembre in piazza insieme a studenti A sostegno della battaglia in difesa dell'ambiente Roma, 23 set. (askanews) - "La Cgil sostiene la lotta dei giovani per la difesa dell'ambiente e contro il riscaldamento climatico. Per questo il 27 settembre saremo nei luoghi di lavoro per le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori, e in piazza insieme agli studenti". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, annuncia, con un videoappello, la partecipazione del sindacato alla 'Settimana per il futuro', e al terzo sciopero globale per il clima del 27 settembre. La Cgil con i lavoratori, gli studenti e i pensionati, parteciperà ai numerosi cortei che si terranno in tante città italiane, alle iniziative pubbliche e alle assemblee nei luoghi di lavoro. Venerdì prossimo alle ore 14, il segretario generale della Cgil terrà un'assemblea, organizzata dal coordinamento di sito, con i lavoratori e le lavoratrici dell'aeroporto di Fiumicino. "Difendere l'ambiente significa lavoro di qualità, significa - spiega il leader della Cgil - cambiare il modo di produrre e quindi di lavorare. Questo processo di trasformazione è molto importante e deve essere al centro delle scelte politiche di tutti i Paesi". "È necessario battersi uniti per ottenere un cambiamento vero, è una battaglia dura - conclude Landini - ma saremo capaci insieme di vincerla". Rbr 20190923T181552Z
Domani in aula al Senato ddl contro le aggressioni a medici
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 18.06.52
Domani in aula al Senato ddl contro le aggressioni a medici
ZCZC8210/SX4 XSP91500_SX4_QBKN R POL S04 QBKN Domani in aula al Senato ddl contro le aggressioni a medici Anelli (Fnomceo), auspichiamo rapida approvazione (ANSA) - ROMA, 23 SET - Domani "e' finalmente calendarizzato in Aula al Senato il Disegno di legge 867, recante 'Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni'. Auspichiamo una rapida approvazione per questo provvedimento, presentato quasi un anno fa dall'allora ministro della Salute Giulia Grillo". Cosi' il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. "Sono trascorse poco piu' di due settimane - prosegue Anelli - dalla visita dell'Esecutivo della Fnomceo agli Ospedali di Napoli che sono stati teatro di violenze contro medici e infermieri. Ed ecco, la notte scorsa, ancora un'aggressione, ai danni di un infermiere, proprio al Santobono, centro di eccellenza per la chirurgia e l'assistenza pediatriche. Mentre a Caltanisetta altri due operatori sanitari sono stati vittime di violenza fisica durante il loro turno. Ora basta: la Politica deve intervenire, e deve farlo subito". Tutti, conclude Anelli, "abbiamo diritto ad essere curati, gli operatori sanitari hanno il diritto di curare in serenita' e sicurezza".(ANSA). YQX-DR 23-SET-19 18:06 NNNN
Domani in aula al Senato ddl contro le aggressioni a medici
ZCZC8210/SX4 XSP91500_SX4_QBKN R POL S04 QBKN Domani in aula al Senato ddl contro le aggressioni a medici Anelli (Fnomceo), auspichiamo rapida approvazione (ANSA) - ROMA, 23 SET - Domani "e' finalmente calendarizzato in Aula al Senato il Disegno di legge 867, recante 'Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni'. Auspichiamo una rapida approvazione per questo provvedimento, presentato quasi un anno fa dall'allora ministro della Salute Giulia Grillo". Cosi' il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. "Sono trascorse poco piu' di due settimane - prosegue Anelli - dalla visita dell'Esecutivo della Fnomceo agli Ospedali di Napoli che sono stati teatro di violenze contro medici e infermieri. Ed ecco, la notte scorsa, ancora un'aggressione, ai danni di un infermiere, proprio al Santobono, centro di eccellenza per la chirurgia e l'assistenza pediatriche. Mentre a Caltanisetta altri due operatori sanitari sono stati vittime di violenza fisica durante il loro turno. Ora basta: la Politica deve intervenire, e deve farlo subito". Tutti, conclude Anelli, "abbiamo diritto ad essere curati, gli operatori sanitari hanno il diritto di curare in serenita' e sicurezza".(ANSA). YQX-DR 23-SET-19 18:06 NNNN
MIGRANTI: LAMORGESE, 'SUPERATO DI FATTO PRINCIPIO PAESE DI PRIMO ARRIVO' =
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 16.48.08
MIGRANTI: LAMORGESE, 'SUPERATO DI FATTO PRINCIPIO PAESE DI PRIMO ARRIVO' =
ADN1113 7 POL 0 ADN POL NAZ MIGRANTI: LAMORGESE, 'SUPERATO DI FATTO PRINCIPIO PAESE DI PRIMO ARRIVO' = 'arrivare in Italia o a Malta vuol dire arrivare in Europa' Roma, 23 set. (AdnKronos) - "Sono stati raggiunti risultati concreti, in quanto si parla del principio di rotazione su base volontaria dei porti. L'accordo verra' portato in Europa i primi di ottobre, speriamo in una condivisione sempre maggiore da pare degli altri Stati". Lo dice Luciana Lamorgese da Malta ai microfoni di SkyTg24 al termine del vertice dei ministri dell'Interno sui migranti. Quanto ai richiedenti asilo, il titolare del Viminale spiega che "con questa bozza di accordo, ogni Stato avrà la sua quota di migranti" e farà i colloqui e le verifiche sui requisiti per ottenere lo status. "Laddove viene riconosciuto che sono aventi titolo al riconoscimento, tutto a posto. Laddove invece non vengono riconosciuti i requisiti sarà lo Stato ricevente, cioè lo Stato che fa le interviste, che poi provvederà al rimpatrio. Nel momento in cui dall'Italia verranno mandati agli altri paesi non ce lo avremo più nel nostro database, ognuno avrà la sua ripartizione: quelli che partiranno da qua e andranno negli altri paesi saranno a carico degli altri paesi", ha spiegato Lamorgese. In pratica, è un superamento del concetto di paese di primo ingresso? "Esatto, di fatto è un superamento", spiega Lamorgese che poi ricorda come nella bozza di accordo è stato inserito anche "l'intento, una sollecitazione, a procedere quanto prima a rivedere le norme sul diritto d'asilo" . "Siamo soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto", gli ultimi ''nodi" sono stati sciolti a livello politico nel vertice di questa mattina e ora si può dire che "l'Italia non e' più sola". "Arrivare in Italia o a Malta vuol dire arrivare in Europa e su questo concetto dobbiamo essere tutti soddisfatti". I migranti che rientrano in questo accordo sono quelli ''salvati in mare dalle Ong o da navi militari o di altro tipo", mentre quelli che arrivano con i "i barchini restano da noi". (Leb/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-SET-19 16:48 NNNN
MIGRANTI: LAMORGESE, 'SUPERATO DI FATTO PRINCIPIO PAESE DI PRIMO ARRIVO' =
ADN1113 7 POL 0 ADN POL NAZ MIGRANTI: LAMORGESE, 'SUPERATO DI FATTO PRINCIPIO PAESE DI PRIMO ARRIVO' = 'arrivare in Italia o a Malta vuol dire arrivare in Europa' Roma, 23 set. (AdnKronos) - "Sono stati raggiunti risultati concreti, in quanto si parla del principio di rotazione su base volontaria dei porti. L'accordo verra' portato in Europa i primi di ottobre, speriamo in una condivisione sempre maggiore da pare degli altri Stati". Lo dice Luciana Lamorgese da Malta ai microfoni di SkyTg24 al termine del vertice dei ministri dell'Interno sui migranti. Quanto ai richiedenti asilo, il titolare del Viminale spiega che "con questa bozza di accordo, ogni Stato avrà la sua quota di migranti" e farà i colloqui e le verifiche sui requisiti per ottenere lo status. "Laddove viene riconosciuto che sono aventi titolo al riconoscimento, tutto a posto. Laddove invece non vengono riconosciuti i requisiti sarà lo Stato ricevente, cioè lo Stato che fa le interviste, che poi provvederà al rimpatrio. Nel momento in cui dall'Italia verranno mandati agli altri paesi non ce lo avremo più nel nostro database, ognuno avrà la sua ripartizione: quelli che partiranno da qua e andranno negli altri paesi saranno a carico degli altri paesi", ha spiegato Lamorgese. In pratica, è un superamento del concetto di paese di primo ingresso? "Esatto, di fatto è un superamento", spiega Lamorgese che poi ricorda come nella bozza di accordo è stato inserito anche "l'intento, una sollecitazione, a procedere quanto prima a rivedere le norme sul diritto d'asilo" . "Siamo soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto", gli ultimi ''nodi" sono stati sciolti a livello politico nel vertice di questa mattina e ora si può dire che "l'Italia non e' più sola". "Arrivare in Italia o a Malta vuol dire arrivare in Europa e su questo concetto dobbiamo essere tutti soddisfatti". I migranti che rientrano in questo accordo sono quelli ''salvati in mare dalle Ong o da navi militari o di altro tipo", mentre quelli che arrivano con i "i barchini restano da noi". (Leb/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-SET-19 16:48 NNNN
**MIGRANTI: LAMORGESE, 'ACCORDO RIGUARDA SALVATAGGI ONG NON SBARCHI 'FANTASMA''** =
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 16.46.07
**MIGRANTI: LAMORGESE, 'ACCORDO RIGUARDA SALVATAGGI ONG NON SBARCHI 'FANTASMA''** =
ADN1108 7 POL 0 ADN POL NAZ **MIGRANTI: LAMORGESE, 'ACCORDO RIGUARDA SALVATAGGI ONG NON SBARCHI 'FANTASMA''** = La Valletta, 23 set. (AdnKronos) - L'accordo raggiunto a Malta tra Italia, Francia, Germania, Malta, Finlandia e commissione Ue riguarda "gli sbarchi delle Ong o di altre navi", come quelle militari e della Guardia costiera, "non i barchini che arrivano sulle nostre coste". Lo ha specificato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese al termine del vertice di Malta. (Mli/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-SET-19 16:46 NNNN
**MIGRANTI: LAMORGESE, 'ACCORDO RIGUARDA SALVATAGGI ONG NON SBARCHI 'FANTASMA''** =
ADN1108 7 POL 0 ADN POL NAZ **MIGRANTI: LAMORGESE, 'ACCORDO RIGUARDA SALVATAGGI ONG NON SBARCHI 'FANTASMA''** = La Valletta, 23 set. (AdnKronos) - L'accordo raggiunto a Malta tra Italia, Francia, Germania, Malta, Finlandia e commissione Ue riguarda "gli sbarchi delle Ong o di altre navi", come quelle militari e della Guardia costiera, "non i barchini che arrivano sulle nostre coste". Lo ha specificato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese al termine del vertice di Malta. (Mli/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-SET-19 16:46 NNNN
La depressione prima causa di disabilita' nel mondo
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 16.08.26
La depressione prima causa di disabilita' nel mondo
ZCZC6161/SXB XSP89162_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB La depressione prima causa di disabilita' nel mondo In aumento in tutte fasce d'eta'. In Italia 3mln ne soffrono (ANSA) - MILANO, 23 SET - Ormai e' riconosciuto: la depressione e' la prima causa di disabilita' nel mondo ed e' in costante aumento. Attualmente colpisce il 4,4% della popolazione mondiale, pari a 322 milioni di persone, e dal 2005 al 2015 la sua diffusione e' aumentata del 18%. Lo ha rilevato Claudio Mencacci, presidente della Societa' italiana di neuropsicofarmacologia, ad un incontro organizzato a Milano sulla depressione. "Una crescita che riguarda tutte le fasce d'eta', anche quelle giovani - precisa - basti pensare che in 10 anni, tra i 12 e 17 anni questa malattia e' passata dall'8,7% all'11,5%". In Italia ne soffrono 3 milioni di persone, di cui un milione ha una depressione in forma maggiore (o grave). "Di questi ultimi pero' solo la meta' riceve una diagnosi e un trattamento, e circa 130.000 ha una forma resistente, cioe' i suoi sintomi continuano nonostante riceva terapie adeguate". Quello dell'accesso alle terapie rimane infatti ancora una nota dolente, visto che in Italia solo il 17% si cura in maniera adeguata, mentre oltre la meta' non riconosce la depressione come una malattia da curare. "A cio' dobbiamo aggiungere il fatto che - prosegue Mencacci - il medico di medicina generale, che e' la prima figura a cui di solito si rivolgono i pazienti, quando deve inviarli ad uno specialista, al Nord lo fa con lo psichiatra, mentre al Sud con i neurologi, che hanno piu' esperienza con forme lievi-moderate di depressione". Altri fattori che in questi anni hanno contribuito all'aumento della depressione, secondo gli esperti, sono stati i disturbi del sonno nei giovani, l'uso e abuso di droghe, oggi anche piu' pesanti, e la perdita di valori spirituali. (ANSA). Y85-GU 23-SET-19 16:07 NNNN
La depressione prima causa di disabilita' nel mondo
ZCZC6161/SXB XSP89162_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB La depressione prima causa di disabilita' nel mondo In aumento in tutte fasce d'eta'. In Italia 3mln ne soffrono (ANSA) - MILANO, 23 SET - Ormai e' riconosciuto: la depressione e' la prima causa di disabilita' nel mondo ed e' in costante aumento. Attualmente colpisce il 4,4% della popolazione mondiale, pari a 322 milioni di persone, e dal 2005 al 2015 la sua diffusione e' aumentata del 18%. Lo ha rilevato Claudio Mencacci, presidente della Societa' italiana di neuropsicofarmacologia, ad un incontro organizzato a Milano sulla depressione. "Una crescita che riguarda tutte le fasce d'eta', anche quelle giovani - precisa - basti pensare che in 10 anni, tra i 12 e 17 anni questa malattia e' passata dall'8,7% all'11,5%". In Italia ne soffrono 3 milioni di persone, di cui un milione ha una depressione in forma maggiore (o grave). "Di questi ultimi pero' solo la meta' riceve una diagnosi e un trattamento, e circa 130.000 ha una forma resistente, cioe' i suoi sintomi continuano nonostante riceva terapie adeguate". Quello dell'accesso alle terapie rimane infatti ancora una nota dolente, visto che in Italia solo il 17% si cura in maniera adeguata, mentre oltre la meta' non riconosce la depressione come una malattia da curare. "A cio' dobbiamo aggiungere il fatto che - prosegue Mencacci - il medico di medicina generale, che e' la prima figura a cui di solito si rivolgono i pazienti, quando deve inviarli ad uno specialista, al Nord lo fa con lo psichiatra, mentre al Sud con i neurologi, che hanno piu' esperienza con forme lievi-moderate di depressione". Altri fattori che in questi anni hanno contribuito all'aumento della depressione, secondo gli esperti, sono stati i disturbi del sonno nei giovani, l'uso e abuso di droghe, oggi anche piu' pesanti, e la perdita di valori spirituali. (ANSA). Y85-GU 23-SET-19 16:07 NNNN
UFFICIALE CARABINIERI SOSPESO PER PECULATO E FALSO IN ATTO PUBBLICO =
LUNEDÌ
23 SETTEMBRE 2019 15.28.00
xxx xxx: UFFICIALE CARABINIERI SOSPESO PER PECULATO E FALSO IN ATTO PUBBLICO =
ADN0832 7 CRO 0 ADN CRO RTO xxx xxx: UFFICIALE CARABINIERI SOSPESO PER PECULATO E FALSO IN ATTO PUBBLICO = xxx xxx, 23 set. (AdnKronos) - Lo scorso 20 settembre è stata eseguita l'ordinanza di sospensione dal servizio per un ufficiale dei carabinieri, in servizio a xxx dal 2013 al 2017, per peculato e falso in atto pubblico. L'indagine, svolta dalla Guardia di Finanza - Nucleo di polizia Economico Finanziaria di xxx, ha permesso di individuare numerose sparizioni di oggetti sequestrati e denaro dal magazzino dei reperti della caserma dei carabinieri di xxx. Il provvedimento di sospensione, fa sapere la procura della Repubblica, è stato emesso dal Gip del tribunale di xxx su richiesta della locale procura della Repubblica. L'ufficiale, che aveva la custodia del materiale sequestrato, se ne appropriava per interessi personali. In più, per nascondere le sue sottrazioni, ha falsificato il registro delle cose sottoposte a sequestro. Le indagini hanno svelato che il militare aveva portato via più di 6.000 euro in denaro, oltre a numerosi monili e preziosi che monetizzava nei negozi compro-oro della provincia, dopo averli trafugati. Il Comando provinciale dei carabinieri di xxx, scoperte le frequenti sparizioni dei reperti, ha informato l'autorità giudiziaria per poi fornire ulteriori contributi alla completa ricostruzione dei fatti. L'ufficiale, attualmente in servizio in un reparto del Nord italia, non potrà più svolgere nessuna attività in attesa del processo. (Stg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-SET-19 15:25 NNNN
xxx xxx: UFFICIALE CARABINIERI SOSPESO PER PECULATO E FALSO IN ATTO PUBBLICO =
ADN0832 7 CRO 0 ADN CRO RTO xxx xxx: UFFICIALE CARABINIERI SOSPESO PER PECULATO E FALSO IN ATTO PUBBLICO = xxx xxx, 23 set. (AdnKronos) - Lo scorso 20 settembre è stata eseguita l'ordinanza di sospensione dal servizio per un ufficiale dei carabinieri, in servizio a xxx dal 2013 al 2017, per peculato e falso in atto pubblico. L'indagine, svolta dalla Guardia di Finanza - Nucleo di polizia Economico Finanziaria di xxx, ha permesso di individuare numerose sparizioni di oggetti sequestrati e denaro dal magazzino dei reperti della caserma dei carabinieri di xxx. Il provvedimento di sospensione, fa sapere la procura della Repubblica, è stato emesso dal Gip del tribunale di xxx su richiesta della locale procura della Repubblica. L'ufficiale, che aveva la custodia del materiale sequestrato, se ne appropriava per interessi personali. In più, per nascondere le sue sottrazioni, ha falsificato il registro delle cose sottoposte a sequestro. Le indagini hanno svelato che il militare aveva portato via più di 6.000 euro in denaro, oltre a numerosi monili e preziosi che monetizzava nei negozi compro-oro della provincia, dopo averli trafugati. Il Comando provinciale dei carabinieri di xxx, scoperte le frequenti sparizioni dei reperti, ha informato l'autorità giudiziaria per poi fornire ulteriori contributi alla completa ricostruzione dei fatti. L'ufficiale, attualmente in servizio in un reparto del Nord italia, non potrà più svolgere nessuna attività in attesa del processo. (Stg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-SET-19 15:25 NNNN
Salute: Cnr, scoperto meccanismo per creare antibiotici piu' efficienti
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.13.14
Salute: Cnr, scoperto meccanismo per creare antibiotici piu' efficienti =
(AGI) - Roma, 23 set. - E' stato spiegato il meccanismo molecolare con cui aggirare l'antibiotico-resistenza di uno dei quattro batteri piu' pericolosi del mondo, secondo la classifica dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms). Il lavoro, pubblicato su Nature Communications, e' frutto di una collaborazione internazionale tra l'Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), le universita' di Cagliari e di Oxford e il Centre national de la recherche scientifique (Cnrs). L'antibiotico resistenza, che secondo l'Oms uccide 700mila persone l'anno, e' un problema rilevante per le case farmaceutiche, che faticano a sintetizzare nuovi prodotti. Gli antibiotici gia' esistenti non funzionano piu', perche' i batteri hanno imparato a riconoscerli e per sconfiggerli bisognerebbe usare dosi tossiche per l'uomo. Il consorzio pubblico di ricercatori scienziati dell'Imi, un'iniziativa dell'Ue che si occupa di medicina innovativa, ha avviato una ricerca nell'ambito di un piu' ampio progetto europeo per affiancare le case farmaceutiche nella soluzione di problemi di questo genere. (AGI) Red/Pgi (Segue) 231312 SET 19 NNNN
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.13.08
Salute: Cnr, scoperto meccanismo per creare antibiotici piu' efficienti (2)=
(AGI) - Roma, 23 set. - "La difficolta' non e' identificare le molecole capaci di uccidere i batteri, quanto quella di renderle capaci di raggiungerli, penetrandone la membrana esterna, un problema che risulta evidente quando si passa dagli esperimenti in laboratorio a quelli in vivo. La membrana di alcuni batteri e' particolarmente spessa e affinche' l'antibiotico raggiunga il batterio e' necessario trovare dei varchi", spiega Matteo Ceccarelli, del Cnr-Iom. Una possibile via di ingresso e' stata svelata nei suoi aspetti molecolari dal nuovo studio. "Si immagini la spessa membrana che protegge il batterio come un muro con una serie di porte e finestre: sono chiuse, ma esiste una chiave per aprirle. In questo caso la porta e' un recettore dal nome PfeA e la chiave si chiama Enterobactin", prosegue Ceccarelli. "Il recettore PfeA e' una proteina di membrana che si trova sullo strato piu' esterno del batterio e che ha il compito di lasciar passare le molecole che trasportano il ferro all'interno", spiega Ceccarelli. "La chiave di questa serratura per aprire la porta che fa passare il ferro, nel caso di PfeA, si chiama Enterobactin. Il trucco sta nel legare a questa molecola non solo il ferro ma anche il nostro antibiotico, cosicche' i recettori PfeA vengano ingannati e lascino passare anche il framaco attraverso la membrana", aggiunge. La potenziale via di accesso per far penetrare gli antibiotici e' stata studiata in Pseudomonas aeuroginosa uno dei quattro batteri considerati dall'Oms i piu' pericolosi del mondo, responsabile di molte gravi infezioni fra le quali la polmonite nei pazienti affetti da fibrosi cistica. "Il recettore PfeA identificato in questa ricerca e' tipico del batterio Pseudomonas aeuroginosa, ma se ne possono trovare di molto simili in altri batteri: Escherichia coli, per esempio, ne ha uno (FepA) che funziona nella stessa maniera", dice il ricercatore Cnr-Iom. Ogni partner della ricerca ha avuto un ruolo differente: l'universita' di Oxford si e' occupato della produzione e cristallizzazione del recettore, il Cnrs di Strasburgo ha sintetizzato la molecola Eterobactin, Cnr-Iom con l'universita' di Cagliari si sono occupati di studiare e modellizzare l'interazione tra Enterobactin e il recettore PfeA. (AGI) Red/Pgi 231312 SET 19 NNNN
Salute: Cnr, scoperto meccanismo per creare antibiotici piu' efficienti =
(AGI) - Roma, 23 set. - E' stato spiegato il meccanismo molecolare con cui aggirare l'antibiotico-resistenza di uno dei quattro batteri piu' pericolosi del mondo, secondo la classifica dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms). Il lavoro, pubblicato su Nature Communications, e' frutto di una collaborazione internazionale tra l'Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), le universita' di Cagliari e di Oxford e il Centre national de la recherche scientifique (Cnrs). L'antibiotico resistenza, che secondo l'Oms uccide 700mila persone l'anno, e' un problema rilevante per le case farmaceutiche, che faticano a sintetizzare nuovi prodotti. Gli antibiotici gia' esistenti non funzionano piu', perche' i batteri hanno imparato a riconoscerli e per sconfiggerli bisognerebbe usare dosi tossiche per l'uomo. Il consorzio pubblico di ricercatori scienziati dell'Imi, un'iniziativa dell'Ue che si occupa di medicina innovativa, ha avviato una ricerca nell'ambito di un piu' ampio progetto europeo per affiancare le case farmaceutiche nella soluzione di problemi di questo genere. (AGI) Red/Pgi (Segue) 231312 SET 19 NNNN
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.13.08
Salute: Cnr, scoperto meccanismo per creare antibiotici piu' efficienti (2)=
(AGI) - Roma, 23 set. - "La difficolta' non e' identificare le molecole capaci di uccidere i batteri, quanto quella di renderle capaci di raggiungerli, penetrandone la membrana esterna, un problema che risulta evidente quando si passa dagli esperimenti in laboratorio a quelli in vivo. La membrana di alcuni batteri e' particolarmente spessa e affinche' l'antibiotico raggiunga il batterio e' necessario trovare dei varchi", spiega Matteo Ceccarelli, del Cnr-Iom. Una possibile via di ingresso e' stata svelata nei suoi aspetti molecolari dal nuovo studio. "Si immagini la spessa membrana che protegge il batterio come un muro con una serie di porte e finestre: sono chiuse, ma esiste una chiave per aprirle. In questo caso la porta e' un recettore dal nome PfeA e la chiave si chiama Enterobactin", prosegue Ceccarelli. "Il recettore PfeA e' una proteina di membrana che si trova sullo strato piu' esterno del batterio e che ha il compito di lasciar passare le molecole che trasportano il ferro all'interno", spiega Ceccarelli. "La chiave di questa serratura per aprire la porta che fa passare il ferro, nel caso di PfeA, si chiama Enterobactin. Il trucco sta nel legare a questa molecola non solo il ferro ma anche il nostro antibiotico, cosicche' i recettori PfeA vengano ingannati e lascino passare anche il framaco attraverso la membrana", aggiunge. La potenziale via di accesso per far penetrare gli antibiotici e' stata studiata in Pseudomonas aeuroginosa uno dei quattro batteri considerati dall'Oms i piu' pericolosi del mondo, responsabile di molte gravi infezioni fra le quali la polmonite nei pazienti affetti da fibrosi cistica. "Il recettore PfeA identificato in questa ricerca e' tipico del batterio Pseudomonas aeuroginosa, ma se ne possono trovare di molto simili in altri batteri: Escherichia coli, per esempio, ne ha uno (FepA) che funziona nella stessa maniera", dice il ricercatore Cnr-Iom. Ogni partner della ricerca ha avuto un ruolo differente: l'universita' di Oxford si e' occupato della produzione e cristallizzazione del recettore, il Cnrs di Strasburgo ha sintetizzato la molecola Eterobactin, Cnr-Iom con l'universita' di Cagliari si sono occupati di studiare e modellizzare l'interazione tra Enterobactin e il recettore PfeA. (AGI) Red/Pgi 231312 SET 19 NNNN
Sanita': Garante privacy, no a uso illecito dati accertamenti medici =
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 12.43.03
Sanita': Garante privacy, no a uso illecito dati accertamenti medici =
(AGI) - Roma, 23 set. - Le societa' che forniscono apparecchiature per l'alta diagnostica non possono utilizzare per i propri scopi i dati dei pazienti sottoposti agli accertamenti medici. Le aziende sanitarie da parte loro possono comunicare i dati sanitari a terzi "solo in presenza di un adeguato presupposto normativo". E' quanto spiega l'Ufficio del Garante privacy a conclusione di un'istruttoria nell'ambito della quale sono emersi illeciti trattamenti di dati effettuati da un'azienda sanitaria e dalla societa' alla quale lo stesso ente, in due occasioni, aveva messo a disposizione copie di immagini della Tac, contenenti informazioni sulla salute di alcuni pazienti. La societa' - spiega una nota - una volta ricevute le immagini, attraverso un software, aveva anche effettuato un'operazione di estrazione, anonimizzazione e pseudonimizzazione di dati. Copia delle immagini rielaborate era stata poi allegata alla documentazione necessaria per partecipare a una gara d'appalto e in seguito depositata nell'ambito di un contenzioso giudiziario. Poiche' i fatti risalgono al periodo antecedente la piena applicazione del Regolamento europeo (Gdpr), i trattamenti sono stati valutati alla luce del Codice privacy allora vigente. Intervenuto a seguito di una segnalazione, il Garante ha ritenuto "illecito il trattamento effettuato dalla azienda sanitaria che ha messo a disposizione della societa' le immagini della Tac, determinando cosi' una 'comunicazione' di informazioni sulla salute di alcuni pazienti identificati in assenza di un'adeguata base normativa". Parimenti illecito e' stato ritenuto dall'Autorita' il trattamento svolto dalla societa'. "La designazione della stessa come 'responsabile del trattamento' da parte dell'azienda sanitaria - prosegue la nota - non giustifica l'acquisizione delle immagini della Tac. Le operazioni eseguite perseguono, infatti, finalita' proprie della societa' (partecipazione alla gara e difesa in giudizio) non riconducibili a quelle per le quali era stata designata responsabile". Tra queste rientrano, ad esempio, le attivita' di manutenzione per garantire l'efficienza dell'apparecchiatura e la qualita' delle immagini della Tac. Il Garante quindi, rilevati gli illeciti trattamenti svolti dall'azienda sanitaria e dalla societa', ha avviato i relativi procedimenti sanzionatori. (AGI) Bas 231242 SET 19 NNNN
Sanita': Garante privacy, no a uso illecito dati accertamenti medici =
(AGI) - Roma, 23 set. - Le societa' che forniscono apparecchiature per l'alta diagnostica non possono utilizzare per i propri scopi i dati dei pazienti sottoposti agli accertamenti medici. Le aziende sanitarie da parte loro possono comunicare i dati sanitari a terzi "solo in presenza di un adeguato presupposto normativo". E' quanto spiega l'Ufficio del Garante privacy a conclusione di un'istruttoria nell'ambito della quale sono emersi illeciti trattamenti di dati effettuati da un'azienda sanitaria e dalla societa' alla quale lo stesso ente, in due occasioni, aveva messo a disposizione copie di immagini della Tac, contenenti informazioni sulla salute di alcuni pazienti. La societa' - spiega una nota - una volta ricevute le immagini, attraverso un software, aveva anche effettuato un'operazione di estrazione, anonimizzazione e pseudonimizzazione di dati. Copia delle immagini rielaborate era stata poi allegata alla documentazione necessaria per partecipare a una gara d'appalto e in seguito depositata nell'ambito di un contenzioso giudiziario. Poiche' i fatti risalgono al periodo antecedente la piena applicazione del Regolamento europeo (Gdpr), i trattamenti sono stati valutati alla luce del Codice privacy allora vigente. Intervenuto a seguito di una segnalazione, il Garante ha ritenuto "illecito il trattamento effettuato dalla azienda sanitaria che ha messo a disposizione della societa' le immagini della Tac, determinando cosi' una 'comunicazione' di informazioni sulla salute di alcuni pazienti identificati in assenza di un'adeguata base normativa". Parimenti illecito e' stato ritenuto dall'Autorita' il trattamento svolto dalla societa'. "La designazione della stessa come 'responsabile del trattamento' da parte dell'azienda sanitaria - prosegue la nota - non giustifica l'acquisizione delle immagini della Tac. Le operazioni eseguite perseguono, infatti, finalita' proprie della societa' (partecipazione alla gara e difesa in giudizio) non riconducibili a quelle per le quali era stata designata responsabile". Tra queste rientrano, ad esempio, le attivita' di manutenzione per garantire l'efficienza dell'apparecchiatura e la qualita' delle immagini della Tac. Il Garante quindi, rilevati gli illeciti trattamenti svolti dall'azienda sanitaria e dalla societa', ha avviato i relativi procedimenti sanzionatori. (AGI) Bas 231242 SET 19 NNNN
Salute, antibiotici più efficienti: trovata possibile chiave ingresso
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 11.20.36
Salute, antibiotici più efficienti: trovata possibile chiave ingresso
Salute, antibiotici più efficienti: trovata possibile chiave ingresso Meccanismo consente a farmaci di entrare nei batteri più resistenti Roma, 23 set. (askanews) - È stato spiegato il meccanismo molecolare con cui aggirare l'antibiotico-resistenza di uno dei quattro batteri più pericolosi del mondo, secondo la classifica dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il lavoro, pubblicato su Nature Communications, è frutto di una collaborazione internazionale tra l'Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), le università di Cagliari e di Oxford e il Centre national de la recherche scientifique (Cnrs). L'antibiotico resistenza, che secondo l'Oms uccide 700mila persone l'anno, è un problema rilevante per le case farmaceutiche, che faticano a sintetizzare nuovi prodotti. Gli antibiotici già esistenti non funzionano più, perché i batteri hanno imparato a riconoscerli e per sconfiggerli bisognerebbe usare dosi tossiche per l'uomo. Il consorzio pubblico di ricercatori scienziati dell'Imi, un'iniziativa dell'Ue che si occupa di medicina innovativa, ha avviato una ricerca nell'ambito di un più ampio progetto europeo per affiancare le case farmaceutiche nella soluzione di problemi di questo genere. "La difficoltà non è identificare le molecole capaci di uccidere i batteri, quanto quella di renderle capaci di raggiungerli, penetrandone la membrana esterna, un problema che risulta evidente quando si passa dagli esperimenti in laboratorio a quelli in vivo. La membrana di alcuni batteri è particolarmente spessa e affinché l'antibiotico raggiunga il batterio è necessario trovare dei varchi", spiega Matteo Ceccarelli, del Cnr-Iom. Una possibile via di ingresso è stata svelata nei suoi aspetti molecolari dal nuovo studio. "Si immagini la spessa membrana che protegge il batterio come un muro con una serie di porte e finestre: sono chiuse, ma esiste una chiave per aprirle. In questo caso la porta è un recettore dal nome PfeA e la chiave si chiama Enterobactin", prosegue Ceccarelli, "il trucco sta nel legare a questa molecola anche il nostro antibiotico, cosicché i recettori PfeA vengano ingannati e lascino passare anche il framaco attraverso la membrana". La potenziale via di accesso per far penetrare gli antibiotici è stata studiata in Pseudomonas aeuroginosa uno dei quattro batteri considerati dall'Oms i più pericolosi del mondo, responsabile di molte gravi infezioni fra le quali la polmonite nei pazienti affetti da fibrosi cistica. "ma se ne possono trovare di molto simili in altri batteri: Escherichia coli, per esempio, ne ha uno (FepA) che funziona nella stessa maniera", conclude il ricercatore Cnr-Iom. Ogni partner della ricerca ha avuto un ruolo differente: l'università di Oxford si è occupato della produzione e cristallizzazione del recettore, il Cnrs di Strasburgo ha sintetizzato la molecola Eterobactin, Cnr-Iom con l'università di Cagliari si sono occupati di studiare e modellizzare l'interazione tra Enterobactin e il recettore PfeA. Cro-Mpd 20190923T112028Z
Salute, antibiotici più efficienti: trovata possibile chiave ingresso
Salute, antibiotici più efficienti: trovata possibile chiave ingresso Meccanismo consente a farmaci di entrare nei batteri più resistenti Roma, 23 set. (askanews) - È stato spiegato il meccanismo molecolare con cui aggirare l'antibiotico-resistenza di uno dei quattro batteri più pericolosi del mondo, secondo la classifica dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il lavoro, pubblicato su Nature Communications, è frutto di una collaborazione internazionale tra l'Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), le università di Cagliari e di Oxford e il Centre national de la recherche scientifique (Cnrs). L'antibiotico resistenza, che secondo l'Oms uccide 700mila persone l'anno, è un problema rilevante per le case farmaceutiche, che faticano a sintetizzare nuovi prodotti. Gli antibiotici già esistenti non funzionano più, perché i batteri hanno imparato a riconoscerli e per sconfiggerli bisognerebbe usare dosi tossiche per l'uomo. Il consorzio pubblico di ricercatori scienziati dell'Imi, un'iniziativa dell'Ue che si occupa di medicina innovativa, ha avviato una ricerca nell'ambito di un più ampio progetto europeo per affiancare le case farmaceutiche nella soluzione di problemi di questo genere. "La difficoltà non è identificare le molecole capaci di uccidere i batteri, quanto quella di renderle capaci di raggiungerli, penetrandone la membrana esterna, un problema che risulta evidente quando si passa dagli esperimenti in laboratorio a quelli in vivo. La membrana di alcuni batteri è particolarmente spessa e affinché l'antibiotico raggiunga il batterio è necessario trovare dei varchi", spiega Matteo Ceccarelli, del Cnr-Iom. Una possibile via di ingresso è stata svelata nei suoi aspetti molecolari dal nuovo studio. "Si immagini la spessa membrana che protegge il batterio come un muro con una serie di porte e finestre: sono chiuse, ma esiste una chiave per aprirle. In questo caso la porta è un recettore dal nome PfeA e la chiave si chiama Enterobactin", prosegue Ceccarelli, "il trucco sta nel legare a questa molecola anche il nostro antibiotico, cosicché i recettori PfeA vengano ingannati e lascino passare anche il framaco attraverso la membrana". La potenziale via di accesso per far penetrare gli antibiotici è stata studiata in Pseudomonas aeuroginosa uno dei quattro batteri considerati dall'Oms i più pericolosi del mondo, responsabile di molte gravi infezioni fra le quali la polmonite nei pazienti affetti da fibrosi cistica. "ma se ne possono trovare di molto simili in altri batteri: Escherichia coli, per esempio, ne ha uno (FepA) che funziona nella stessa maniera", conclude il ricercatore Cnr-Iom. Ogni partner della ricerca ha avuto un ruolo differente: l'università di Oxford si è occupato della produzione e cristallizzazione del recettore, il Cnrs di Strasburgo ha sintetizzato la molecola Eterobactin, Cnr-Iom con l'università di Cagliari si sono occupati di studiare e modellizzare l'interazione tra Enterobactin e il recettore PfeA. Cro-Mpd 20190923T112028Z
Salute: obesita' addominale post menopausa aumenta richio mortalita'
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.41.13
Salute: obesita' addominale post menopausa aumenta richio mortalita' =
(AGI) - Roma, 23 set. - Se la taglia si 'allarga' dopo la menopausa cresce il rischio di mortalita'. A lanciare l'allarme e' la Sige, la societa' italiana di gastroenterologia e endoscopia digestiva. Un articolo di recente pubblicato su 'Nutrition, Obesity and Exercise' suggerisce che un punto vita abbondante, superiore a 88 cm nelle donne in post-menopausa potrebbe associarsi ad un aumentato rischio di mortalita'. Dall'analisi emerge che l'obesita' centrale, anche quando si associa ad peso corporeo normale, risulta associata ad un aumento della mortalita' da qualsiasi causa, a quella da cause cardiovascolari e da tumori, rispetto alle donne normopeso, con circonferenza vita nella norma. Una simile associazione si riscontrava anche nelle donne obese con pattern di obesita' centrale. Gli autori ritengono importanti questi risultati perche' in genere i medici non pongono attenzione alla misura della circonferenza vita nelle donne con peso corporeo nella norma. (AGI) Noc (Segue) 231340 SET 19 NNNN
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.41.13
Salute: obesita' addominale post menopausa aumenta richio mortalita' (2)=
(AGI) - Roma, 23 set. - Lo studio ha valutato 156.624 donne di eta' media 63,2 anni, nell'arco di un follow up corrispondente a 2.811.187 anni/persona; in questo periodo sono stati registrati 43.838 decessi, tra i quali 12.965 per cause cardiovascolari (il 29.6 per cento) e 11.828 per tumori (il 27.0 per cento). Confrontando questi dati con quelli relativi a donne di peso normale, senza obesita' centrale, (a parita' di caratteristiche demografiche, stato socioeconomico, fattori legati allo stile di vita e stato ormonale), in quelle con obesita' centrale il rischio per tutte le cause di mortalita' e' risultato aumentato del 31 per cento; mentre tra le donne in sovrappeso ma senza obesita' centrale, il rischio risultava aumentato solo del 16 per cento. Anche tra le donne normopeso, quelle con punto vita superiore a 88 cm presentavano rispetto a quelle con circonferenza vita normale, un rischio di mortalita' cardiovascolare aumentato del 25 per cento e di mortalita' per tumori del 20 per cento. "Lo studio - commenta la professoressa Patrizia Burra, ordinario di Gastroenterologia, dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell'Universita' degli Studi di Padova e vicepresidente della Societa' Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva (SIGE) - presenta alcuni limiti perche' ha preso in considerazione solo donne in post-menopausa; di conseguenza, questi risultati non possono essere estrapolati a donne piu' giovani, o alla popolazione maschile. Inoltre l'obesita' centrale e' stata valutata solo attraverso la misurazione del giro vita, mentre il ricorso a esami di imaging piu' sofisticati, avrebbero fornito informazioni e permesso una piu' accurata stratificazione del rischio della popolazione in studio". "Il messaggio che emerge da questo studio - prosegue la professoressa Burra - e' importante perche', analizzando un'ampia coorte prospettica, ha permesso di evidenziare come donne di peso corporeo normale, che presentino pero' obesita' centrale, siano a maggior rischio di mortalita' rispetto a donne di peso normale senza obesita' centrale e che questo rischio sia simile a quello delle donne obese. Cio' significa che basare la valutazione del rischio comportato dall'obesita', solo sulla base del calcolo dell'indice di massa corporea (BMI) non consente di individuare l'aumentato rischio di mortalita' proprio delle donne normopeso ma con distribuzione del grasso di tipo centrale. Il messaggio dunque e' chiaro e semplice: misurare sempre il giro vita! L'indice di massa corporea e la misura del girovita ci aiutano ad identificare le pazienti a rischio". (AGI) Noc (Segue) 231340 SET 19 NNNN
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.41.19
Salute: obesita' addominale post menopausa aumenta richio mortalita' (3)=
(AGI) - Roma, 23 set. - Anche un altro studio, pubblicato nel 2015, analizzando i dati relativi a 15.184 persone (52.3 per cento donne) di eta' compresa tra i 18 e i 90 anni, aveva riscontrato che nelle persone normopeso, ma con obesita' centrale, il rischio di mortalita' generale e da eventi cardiovascolare fosse superiore rispetto a soggetti con indice di massa corporea simile ma senza distribuzione del grasso a livello centrale, dato che e' stato confermato nelle donne. Ma a far aumentare il rischio di mortalita' non sono solo i chili di troppo e, in particolare, quelli che si depositano sulla pancia. Negli ultimi anni l'attenzione degli studiosi si sta focalizzando con sempre maggior attenzione su un'altra condizione metabolica, la perdita del tessuto muscolare scheletrico (sarcopenia). "Di recente - sottolinea la professoressa Burra - abbiamo effettuato presso il nostro centro uno studio su pazienti con cirrosi epatica, che di frequente presentano una sarcopenia progressiva e generalizzata. La sarcopenia e' risultata associata ad aumento sia del rischio di complicanze cliniche che di mortalita', anche dopo che i pazienti vengono sottoposti a trapianto di fegato (Lucidi C J Hepatol. 2018, Merli M J Hepatol. 2017)". L'alterata omeostasi metabolica e' stata associata anche ad alterazioni della normale distribuzione del tessuto adiposo viscerale e sottocutaneo e tali alterazioni sono state correlate in modo indipendente ad un aumento del rischio di mortalita' in pazienti con cirrosi, soprattutto di sesso femminile, ed ad aumento del rischio di recidiva di epatocarcinoma dopo trapianto di fegato soprattutto nel sesso maschile(3). Il nostro studio, ancora in corso, sta dunque valutando le immagini della TAC addome a livello della III vertebra lombare per studiare la distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo e del tessuto adiposo viscerale. I risultati non hanno riscontrato un'associazione tra le alterazioni della distribuzione del tessuto adiposo e un aumentato del rischio di complicanze, ne' con un aumento di mortalita' dopo trapianto. Questo resta dunque un argomento ancora aperto alla ricerca clinica". Secondo il presidente della Sige professor Domenico Alvaro "occorre che le societa' scientifiche si adoperino per diffondere nella popolazione messaggi chiari sulla prevenzione dell'obesita' e sui semplici parametri da monitorare inclusi peso corporeo e giro vita" Noc 231340 SET 19 NNNN
Salute: obesita' addominale post menopausa aumenta richio mortalita' =
(AGI) - Roma, 23 set. - Se la taglia si 'allarga' dopo la menopausa cresce il rischio di mortalita'. A lanciare l'allarme e' la Sige, la societa' italiana di gastroenterologia e endoscopia digestiva. Un articolo di recente pubblicato su 'Nutrition, Obesity and Exercise' suggerisce che un punto vita abbondante, superiore a 88 cm nelle donne in post-menopausa potrebbe associarsi ad un aumentato rischio di mortalita'. Dall'analisi emerge che l'obesita' centrale, anche quando si associa ad peso corporeo normale, risulta associata ad un aumento della mortalita' da qualsiasi causa, a quella da cause cardiovascolari e da tumori, rispetto alle donne normopeso, con circonferenza vita nella norma. Una simile associazione si riscontrava anche nelle donne obese con pattern di obesita' centrale. Gli autori ritengono importanti questi risultati perche' in genere i medici non pongono attenzione alla misura della circonferenza vita nelle donne con peso corporeo nella norma. (AGI) Noc (Segue) 231340 SET 19 NNNN
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.41.13
Salute: obesita' addominale post menopausa aumenta richio mortalita' (2)=
(AGI) - Roma, 23 set. - Lo studio ha valutato 156.624 donne di eta' media 63,2 anni, nell'arco di un follow up corrispondente a 2.811.187 anni/persona; in questo periodo sono stati registrati 43.838 decessi, tra i quali 12.965 per cause cardiovascolari (il 29.6 per cento) e 11.828 per tumori (il 27.0 per cento). Confrontando questi dati con quelli relativi a donne di peso normale, senza obesita' centrale, (a parita' di caratteristiche demografiche, stato socioeconomico, fattori legati allo stile di vita e stato ormonale), in quelle con obesita' centrale il rischio per tutte le cause di mortalita' e' risultato aumentato del 31 per cento; mentre tra le donne in sovrappeso ma senza obesita' centrale, il rischio risultava aumentato solo del 16 per cento. Anche tra le donne normopeso, quelle con punto vita superiore a 88 cm presentavano rispetto a quelle con circonferenza vita normale, un rischio di mortalita' cardiovascolare aumentato del 25 per cento e di mortalita' per tumori del 20 per cento. "Lo studio - commenta la professoressa Patrizia Burra, ordinario di Gastroenterologia, dipartimento di Scienze chirurgiche, oncologiche e gastroenterologiche dell'Universita' degli Studi di Padova e vicepresidente della Societa' Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva (SIGE) - presenta alcuni limiti perche' ha preso in considerazione solo donne in post-menopausa; di conseguenza, questi risultati non possono essere estrapolati a donne piu' giovani, o alla popolazione maschile. Inoltre l'obesita' centrale e' stata valutata solo attraverso la misurazione del giro vita, mentre il ricorso a esami di imaging piu' sofisticati, avrebbero fornito informazioni e permesso una piu' accurata stratificazione del rischio della popolazione in studio". "Il messaggio che emerge da questo studio - prosegue la professoressa Burra - e' importante perche', analizzando un'ampia coorte prospettica, ha permesso di evidenziare come donne di peso corporeo normale, che presentino pero' obesita' centrale, siano a maggior rischio di mortalita' rispetto a donne di peso normale senza obesita' centrale e che questo rischio sia simile a quello delle donne obese. Cio' significa che basare la valutazione del rischio comportato dall'obesita', solo sulla base del calcolo dell'indice di massa corporea (BMI) non consente di individuare l'aumentato rischio di mortalita' proprio delle donne normopeso ma con distribuzione del grasso di tipo centrale. Il messaggio dunque e' chiaro e semplice: misurare sempre il giro vita! L'indice di massa corporea e la misura del girovita ci aiutano ad identificare le pazienti a rischio". (AGI) Noc (Segue) 231340 SET 19 NNNN
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.41.19
Salute: obesita' addominale post menopausa aumenta richio mortalita' (3)=
(AGI) - Roma, 23 set. - Anche un altro studio, pubblicato nel 2015, analizzando i dati relativi a 15.184 persone (52.3 per cento donne) di eta' compresa tra i 18 e i 90 anni, aveva riscontrato che nelle persone normopeso, ma con obesita' centrale, il rischio di mortalita' generale e da eventi cardiovascolare fosse superiore rispetto a soggetti con indice di massa corporea simile ma senza distribuzione del grasso a livello centrale, dato che e' stato confermato nelle donne. Ma a far aumentare il rischio di mortalita' non sono solo i chili di troppo e, in particolare, quelli che si depositano sulla pancia. Negli ultimi anni l'attenzione degli studiosi si sta focalizzando con sempre maggior attenzione su un'altra condizione metabolica, la perdita del tessuto muscolare scheletrico (sarcopenia). "Di recente - sottolinea la professoressa Burra - abbiamo effettuato presso il nostro centro uno studio su pazienti con cirrosi epatica, che di frequente presentano una sarcopenia progressiva e generalizzata. La sarcopenia e' risultata associata ad aumento sia del rischio di complicanze cliniche che di mortalita', anche dopo che i pazienti vengono sottoposti a trapianto di fegato (Lucidi C J Hepatol. 2018, Merli M J Hepatol. 2017)". L'alterata omeostasi metabolica e' stata associata anche ad alterazioni della normale distribuzione del tessuto adiposo viscerale e sottocutaneo e tali alterazioni sono state correlate in modo indipendente ad un aumento del rischio di mortalita' in pazienti con cirrosi, soprattutto di sesso femminile, ed ad aumento del rischio di recidiva di epatocarcinoma dopo trapianto di fegato soprattutto nel sesso maschile(3). Il nostro studio, ancora in corso, sta dunque valutando le immagini della TAC addome a livello della III vertebra lombare per studiare la distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo e del tessuto adiposo viscerale. I risultati non hanno riscontrato un'associazione tra le alterazioni della distribuzione del tessuto adiposo e un aumentato del rischio di complicanze, ne' con un aumento di mortalita' dopo trapianto. Questo resta dunque un argomento ancora aperto alla ricerca clinica". Secondo il presidente della Sige professor Domenico Alvaro "occorre che le societa' scientifiche si adoperino per diffondere nella popolazione messaggi chiari sulla prevenzione dell'obesita' e sui semplici parametri da monitorare inclusi peso corporeo e giro vita" Noc 231340 SET 19 NNNN
GDF: SELEZIONE DI 3 ALLIEVI FINANZIERI RISERVATA A CONGIUNTI DI 'VITTIME DEL DOVERE' =
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 12.51.38
GDF: SELEZIONE DI 3 ALLIEVI FINANZIERI RISERVATA A CONGIUNTI DI 'VITTIME DEL DOVERE' =
ADN0472 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA GDF: SELEZIONE DI 3 ALLIEVI FINANZIERI RISERVATA A CONGIUNTI DI 'VITTIME DEL DOVERE' = È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la procedura di selezione per il reclutamento di 3 allievi finanzieri del contingente ordinario della Guardia di Finanza. I posti sono riservati a coniuge, figli, fratelli o sorelle del personale delle Forze di Polizia deceduto o reso permanentemente invalido al servizio, con invalidità non inferiore all'80% della capacità lavorativa. Possono partecipare tutti i cittadini italiani che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto 18 anni, non abbiano superato il giorno di compimento del 26esimo anno d'età e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, idoneo a consentire l'iscrizione ai corsi di laurea. La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all'indirizzo https:concorsi.gdf.gov.it. I concorrenti devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (Pec). Dopo la registrazione al portale potranno accedere, tramite la propria area riservata, al format di compilazione della domanda di partecipazione. Ulteriori informazioni sul concorso e il bando sono disponibili sul sito internet sopra indicato. (Stg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-SET-19 12:51 NNNN
GDF: SELEZIONE DI 3 ALLIEVI FINANZIERI RISERVATA A CONGIUNTI DI 'VITTIME DEL DOVERE' =
ADN0472 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA GDF: SELEZIONE DI 3 ALLIEVI FINANZIERI RISERVATA A CONGIUNTI DI 'VITTIME DEL DOVERE' = È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la procedura di selezione per il reclutamento di 3 allievi finanzieri del contingente ordinario della Guardia di Finanza. I posti sono riservati a coniuge, figli, fratelli o sorelle del personale delle Forze di Polizia deceduto o reso permanentemente invalido al servizio, con invalidità non inferiore all'80% della capacità lavorativa. Possono partecipare tutti i cittadini italiani che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto 18 anni, non abbiano superato il giorno di compimento del 26esimo anno d'età e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, idoneo a consentire l'iscrizione ai corsi di laurea. La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura telematica disponibile sul portale attivo all'indirizzo https:concorsi.gdf.gov.it. I concorrenti devono essere in possesso di un account di posta elettronica certificata (Pec). Dopo la registrazione al portale potranno accedere, tramite la propria area riservata, al format di compilazione della domanda di partecipazione. Ulteriori informazioni sul concorso e il bando sono disponibili sul sito internet sopra indicato. (Stg/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 23-SET-19 12:51 NNNN
Migranti: nuovo trasferimento da Lampedusa, si svuota hotspot =
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 12.48.02
Migranti: nuovo trasferimento da Lampedusa, si svuota hotspot =
(AGI) - Agrigento, 23 set. - Continuano i trasferimenti di migranti dall'hotspot di Lampedusa. Un gruppo di 84 persone e' stato imbarcato sul traghetto Sansovino che arrivera' in serata a Porto Empedocle. Ieri c'era stato un primo trasferimento di 90 migranti. Nella struttura di contrada Imbriacola restano, al momento, 76 immigrati a fronte di una capienza massima di 95 posti disponibili. Per la prima volta, dopo una decina di giorni, il numero di ospiti non supera il limite previsto. (AGI) Ag2/Mrg 231247 SET 19 NNNN
Migranti: nuovo trasferimento da Lampedusa, si svuota hotspot =
(AGI) - Agrigento, 23 set. - Continuano i trasferimenti di migranti dall'hotspot di Lampedusa. Un gruppo di 84 persone e' stato imbarcato sul traghetto Sansovino che arrivera' in serata a Porto Empedocle. Ieri c'era stato un primo trasferimento di 90 migranti. Nella struttura di contrada Imbriacola restano, al momento, 76 immigrati a fronte di una capienza massima di 95 posti disponibili. Per la prima volta, dopo una decina di giorni, il numero di ospiti non supera il limite previsto. (AGI) Ag2/Mrg 231247 SET 19 NNNN
Privacy: Garante, diritto a oblio in web anche per chi si riabilita =
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 12.48.02
= Privacy: Garante, diritto a oblio in web anche per chi si riabilita =
(AGI) - Roma, 23 set. - La permanenza in rete di notizie di cronaca giudiziaria non aggiornate puo' rappresentare un ostacolo al reinserimento sociale di una persona: il diritto all'oblio va riconosciuto anche a chi e' stato riabilitato dopo una condanna. Il principio e' stato affermato dal Garante della privacy, che ha ordinato a Google la rimozione di due Url che rimandavano ad informazioni giudiziarie non piu' rappresentative della attuale situazione di un imprenditore. "L'interessato - spiega il Garante - dopo aver tentato di far deindicizzare le pagine direttamente a Google, si era rivolto all'Autorita' lamentando il pregiudizio derivante alla propria reputazione personale e professionale dalla permanenza in rete di informazioni obsolete e non aggiornate". Per questo motivo aveva chiesto al Garante di ordinare a Google la rimozione dai risultati di ricerca di due Url, reperibili digitando il proprio nominativo, che contenevano informazioni su una vicenda giudiziaria che lo aveva visto coinvolto nel 2007 e sulla sentenza di condanna pronunciata nei suoi confronti nel 2010. Nelle pagine web pero' non vi era alcuna traccia della successiva riabilitazione che l'uomo aveva chiesto e ottenuto nel 2013. Nel giudicare fondato il reclamo ed ordinare la deindicizzazione, l'Autorita' ha ritenuto che "l'ulteriore trattamento dei dati realizzato attraverso la persistente reperibilita' in rete degli Url contestati - nonostante la riabilitazione e il tempo trascorso dal verificarsi dei fatti - determinasse un impatto sproporzionato sui diritti dell'interessato, che non risulta bilanciato da un attuale interesse del pubblico a conoscere la vicenda. La persistenza in rete di tali informazioni giudiziarie non aggiornate, infatti, non e' in linea con i principi alla base dell'istituto della riabilitazione, il quale, pur non estinguendo il reato, comporta il venir meno delle pene accessorie e di ogni altro effetto penale della condanna come misura premiale finalizzata al reinserimento sociale della persona". (AGI) Bas 231247 SET 19 NNNN
= Privacy: Garante, diritto a oblio in web anche per chi si riabilita =
(AGI) - Roma, 23 set. - La permanenza in rete di notizie di cronaca giudiziaria non aggiornate puo' rappresentare un ostacolo al reinserimento sociale di una persona: il diritto all'oblio va riconosciuto anche a chi e' stato riabilitato dopo una condanna. Il principio e' stato affermato dal Garante della privacy, che ha ordinato a Google la rimozione di due Url che rimandavano ad informazioni giudiziarie non piu' rappresentative della attuale situazione di un imprenditore. "L'interessato - spiega il Garante - dopo aver tentato di far deindicizzare le pagine direttamente a Google, si era rivolto all'Autorita' lamentando il pregiudizio derivante alla propria reputazione personale e professionale dalla permanenza in rete di informazioni obsolete e non aggiornate". Per questo motivo aveva chiesto al Garante di ordinare a Google la rimozione dai risultati di ricerca di due Url, reperibili digitando il proprio nominativo, che contenevano informazioni su una vicenda giudiziaria che lo aveva visto coinvolto nel 2007 e sulla sentenza di condanna pronunciata nei suoi confronti nel 2010. Nelle pagine web pero' non vi era alcuna traccia della successiva riabilitazione che l'uomo aveva chiesto e ottenuto nel 2013. Nel giudicare fondato il reclamo ed ordinare la deindicizzazione, l'Autorita' ha ritenuto che "l'ulteriore trattamento dei dati realizzato attraverso la persistente reperibilita' in rete degli Url contestati - nonostante la riabilitazione e il tempo trascorso dal verificarsi dei fatti - determinasse un impatto sproporzionato sui diritti dell'interessato, che non risulta bilanciato da un attuale interesse del pubblico a conoscere la vicenda. La persistenza in rete di tali informazioni giudiziarie non aggiornate, infatti, non e' in linea con i principi alla base dell'istituto della riabilitazione, il quale, pur non estinguendo il reato, comporta il venir meno delle pene accessorie e di ogni altro effetto penale della condanna come misura premiale finalizzata al reinserimento sociale della persona". (AGI) Bas 231247 SET 19 NNNN
Truffa ai danni dell'Inps, misure cautelari a Potenza
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 09.34.12
Truffa ai danni dell'Inps, misure cautelari a Potenza
Truffa ai danni dell'Inps, misure cautelari a Potenza Indebita percezione di pensioni di invalidità Roma, 23 set. (askanews) - La Polizia di Stato di Potenza, dalle prime ore di questa mattina, su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, sta eseguendo vari provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Potenza nei riguardi di soggetti ritenuti partecipi di un'associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di truffa ai danni dell'Inps in relazione all'indebita percezione di pensioni di invalidità ed indennità di accompagnamento. Le indagini sono condotte dai poliziotti della squadra mobile. Red/rus 20190923T093411Z
Truffa ai danni dell'Inps, misure cautelari a Potenza
Truffa ai danni dell'Inps, misure cautelari a Potenza Indebita percezione di pensioni di invalidità Roma, 23 set. (askanews) - La Polizia di Stato di Potenza, dalle prime ore di questa mattina, su disposizione della Procura della Repubblica di Potenza, sta eseguendo vari provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Potenza nei riguardi di soggetti ritenuti partecipi di un'associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di truffa ai danni dell'Inps in relazione all'indebita percezione di pensioni di invalidità ed indennità di accompagnamento. Le indagini sono condotte dai poliziotti della squadra mobile. Red/rus 20190923T093411Z
Maltempo: voragini e allagamenti in diverse strade di Napoli
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 10.00.48
Maltempo: voragini e allagamenti in diverse strade di Napoli
ZCZC1134/SXB ONA82944_SXB_QBXB U CRO S0B QBXB Maltempo: voragini e allagamenti in diverse strade di Napoli All'opera Polizia Municipale e Protezione civile comunale (ANSA) - NAPOLI, 23 SET - Ha provocato diverse voragini ed allagamenti il maltempo la scorsa notte su Napoli. In queste ore la Polizia Municipale e la Protezione civile comunale sono al lavoro sulle priorita' rappresentata dalla circolazione - che risente degli effetti di strade impraticabili - e dalla sicurezza dei cittadini. In via Montagna Spaccata-via Cinthia l'ingresso della bretella stradale e' bloccata per allagamento. In via Stadera, nel quartiere di Poggioreale, un mezzo dell'Asia, per la raccolta dei rifiuti, e' bloccato nel sottopasso. Tombini saltati in via Bartolo Longo. Sprofondamenti si registrano in varie zone della citta', tra cui via Cupa Spinelli, via Salvator Rosa all'altezza del Museo, via Cupa Gerolamini.(ANSA). TOR 23-SET-19 10:00 NNNN
Maltempo: voragini e allagamenti in diverse strade di Napoli
ZCZC1134/SXB ONA82944_SXB_QBXB U CRO S0B QBXB Maltempo: voragini e allagamenti in diverse strade di Napoli All'opera Polizia Municipale e Protezione civile comunale (ANSA) - NAPOLI, 23 SET - Ha provocato diverse voragini ed allagamenti il maltempo la scorsa notte su Napoli. In queste ore la Polizia Municipale e la Protezione civile comunale sono al lavoro sulle priorita' rappresentata dalla circolazione - che risente degli effetti di strade impraticabili - e dalla sicurezza dei cittadini. In via Montagna Spaccata-via Cinthia l'ingresso della bretella stradale e' bloccata per allagamento. In via Stadera, nel quartiere di Poggioreale, un mezzo dell'Asia, per la raccolta dei rifiuti, e' bloccato nel sottopasso. Tombini saltati in via Bartolo Longo. Sprofondamenti si registrano in varie zone della citta', tra cui via Cupa Spinelli, via Salvator Rosa all'altezza del Museo, via Cupa Gerolamini.(ANSA). TOR 23-SET-19 10:00 NNNN
Carcere S.Gimignano-Siena: S.PP, rischio e' delegittimare personale =
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 10.11.35
Carcere S.Gimignano-Siena: S.PP, rischio e' delegittimare personale =
(AGI) - Siena, 23 set. - "Spostare tutta l'attenzione mediatica sui presunti pestaggi di detenuti che sarebbero avvenuti nel carcere di San Gimignano-Siena e' un'operazione che contiene il rischio di delegittimare tutto il personale di Polizia Penitenziaria degli istituti italiani che e' gia' costretto a difendersi da mille attacchi dentro e fuori il carcere". A sostenerlo e' il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria (S.PP) Aldo Di Giacomo evidenziando che "prima di esprimere condanne pesanti e definitive bisogna attendere il procedimento giudiziario. Dalla nostra esperienza sappiamo bene che solo il 5 per cento di inchieste analoghe con il coinvolgimento di colleghi si e' risolto con condanne. Per questo noi siamo dalla parte del personale di San Gimignano, tra l'altro additato tutto come quello piu' violento d'Italia, fino a quando non ci saranno condanne, sollecitando la massima celerita' per la conclusione delle indagini per non offrire altro tempo alla campagna denigratoria in atto attraverso i media". "C'e' sicuramente chi nel Governo, al Ministero, al Dap, ma piu' in generale nel Parlamento e in politica - aggiunge Di Giacomo - sottovaluta un aspetto: la delegittimazione del personale penitenziario, da una parte, rafforza i gruppi criminali e mafiosi che nelle carceri puntano al controllo totale e a proseguire l'attivita' impartendo ordini a quanti sono in liberta', come accade con i boss della mafia intercettati al telefono, oltre ad incrementare le aggressioni agli agenti, centomila volte maggiori del 'caso San Gimignano'; dall'altra, equivale alla resa incondizionata dello Stato. Purtroppo dal nostro osservatorio, dalla visione di chi lavora quotidianamente negli istituti penitenziari, giungono segnali sempre piu' allarmanti che rivolte, liti, ritrovamenti di telefonini e sim, droga, armi contundenti confermano, circa una situazione che vede gruppi di carcerati approfittare dell'indebolimento dell'autorita' imponendo la loro autorita'. E' questa una fase ancor piu' delicata - dice il segretario del S.PP.:- in quanto vede il nuovo Governo intensificare la 'politica del buonismo' avviata con il precedente Governo che oltre ad estendere il sistema delle celle aperte aveva previsto persino le 'celle per l'amore'. Noi - conclude Di Giacomo - non consentiremo di 'macellare' i nostri colleghi avvertendo che le conseguenze sono quelle di portare lo Stato al 'macello'". (AGI) Red/Ett 231011 SET 19 NNNN
Carcere S.Gimignano-Siena: S.PP, rischio e' delegittimare personale =
(AGI) - Siena, 23 set. - "Spostare tutta l'attenzione mediatica sui presunti pestaggi di detenuti che sarebbero avvenuti nel carcere di San Gimignano-Siena e' un'operazione che contiene il rischio di delegittimare tutto il personale di Polizia Penitenziaria degli istituti italiani che e' gia' costretto a difendersi da mille attacchi dentro e fuori il carcere". A sostenerlo e' il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria (S.PP) Aldo Di Giacomo evidenziando che "prima di esprimere condanne pesanti e definitive bisogna attendere il procedimento giudiziario. Dalla nostra esperienza sappiamo bene che solo il 5 per cento di inchieste analoghe con il coinvolgimento di colleghi si e' risolto con condanne. Per questo noi siamo dalla parte del personale di San Gimignano, tra l'altro additato tutto come quello piu' violento d'Italia, fino a quando non ci saranno condanne, sollecitando la massima celerita' per la conclusione delle indagini per non offrire altro tempo alla campagna denigratoria in atto attraverso i media". "C'e' sicuramente chi nel Governo, al Ministero, al Dap, ma piu' in generale nel Parlamento e in politica - aggiunge Di Giacomo - sottovaluta un aspetto: la delegittimazione del personale penitenziario, da una parte, rafforza i gruppi criminali e mafiosi che nelle carceri puntano al controllo totale e a proseguire l'attivita' impartendo ordini a quanti sono in liberta', come accade con i boss della mafia intercettati al telefono, oltre ad incrementare le aggressioni agli agenti, centomila volte maggiori del 'caso San Gimignano'; dall'altra, equivale alla resa incondizionata dello Stato. Purtroppo dal nostro osservatorio, dalla visione di chi lavora quotidianamente negli istituti penitenziari, giungono segnali sempre piu' allarmanti che rivolte, liti, ritrovamenti di telefonini e sim, droga, armi contundenti confermano, circa una situazione che vede gruppi di carcerati approfittare dell'indebolimento dell'autorita' imponendo la loro autorita'. E' questa una fase ancor piu' delicata - dice il segretario del S.PP.:- in quanto vede il nuovo Governo intensificare la 'politica del buonismo' avviata con il precedente Governo che oltre ad estendere il sistema delle celle aperte aveva previsto persino le 'celle per l'amore'. Noi - conclude Di Giacomo - non consentiremo di 'macellare' i nostri colleghi avvertendo che le conseguenze sono quelle di portare lo Stato al 'macello'". (AGI) Red/Ett 231011 SET 19 NNNN
Auto, costruttori Ue: gravi conseguenze da Brexit senza accordo
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 09.52.56
Auto, costruttori Ue: gravi conseguenze da Brexit senza accordo
Auto, costruttori Ue: gravi conseguenze da Brexit senza accordo Maggiori oneri per 5,7 mld e rischio blocco della produzione Roma, 23 set. (askanews) - Le ripercussioni di una Brexit senza accordo sul settore automobilistico europeo sarebbero "gravi" con un impatto dei dazi Wto sugli oneri commerciali di auto e furgoni tra Ue e Gran Bretagna che potrebbe arrivare a 5,7 miliardi di euro. E' quanto denunciano le organizzazioni che rappresentano la filiera automobilistica europea in un comunicato congiunto in cui paventano il rischio di blocchi della produzione perchè andrebbe in crisi il modello 'just-in time', ovvero la gestione delle forniture necessarie all'assemblaggio delle auto in tempo reale, senza magazzino. Secondo l'associazione europea dei costruttori ACEA, quella dei fornitori CLEPA e 21 organizzazioni nazionali "l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue senza un accordo innescherebbe un cambiamento sistemico nelle condizioni commerciali con miliardi di euro di dazi che impatterebbero sulle scelte e sul costo di acquisto da entrabe le sponde della Manica". La fine delle regole di libero scambio, proseguono, "potrebbe compromettere il modello operativo 'just-in-time' dell'industria automobilistica con un costo delle fermata della produzione che ammonterebbe nella sola Gran Bretagna a 54.700 euro al minuto". Le industrie automobilistiche europee "credono che questi problemi e questi costi vadano evitati e che vadano compiuti tutti gli sforzi per garantire un'uscita ordinata della Gran Bretagna dall'Ue". Fgl 20190923T095244Z
Auto, costruttori Ue: gravi conseguenze da Brexit senza accordo
Auto, costruttori Ue: gravi conseguenze da Brexit senza accordo Maggiori oneri per 5,7 mld e rischio blocco della produzione Roma, 23 set. (askanews) - Le ripercussioni di una Brexit senza accordo sul settore automobilistico europeo sarebbero "gravi" con un impatto dei dazi Wto sugli oneri commerciali di auto e furgoni tra Ue e Gran Bretagna che potrebbe arrivare a 5,7 miliardi di euro. E' quanto denunciano le organizzazioni che rappresentano la filiera automobilistica europea in un comunicato congiunto in cui paventano il rischio di blocchi della produzione perchè andrebbe in crisi il modello 'just-in time', ovvero la gestione delle forniture necessarie all'assemblaggio delle auto in tempo reale, senza magazzino. Secondo l'associazione europea dei costruttori ACEA, quella dei fornitori CLEPA e 21 organizzazioni nazionali "l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue senza un accordo innescherebbe un cambiamento sistemico nelle condizioni commerciali con miliardi di euro di dazi che impatterebbero sulle scelte e sul costo di acquisto da entrabe le sponde della Manica". La fine delle regole di libero scambio, proseguono, "potrebbe compromettere il modello operativo 'just-in-time' dell'industria automobilistica con un costo delle fermata della produzione che ammonterebbe nella sola Gran Bretagna a 54.700 euro al minuto". Le industrie automobilistiche europee "credono che questi problemi e questi costi vadano evitati e che vadano compiuti tutti gli sforzi per garantire un'uscita ordinata della Gran Bretagna dall'Ue". Fgl 20190923T095244Z
domenica 22 settembre 2019
Iscriviti a:
Post (Atom)