LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.13.14
Salute: Cnr, scoperto meccanismo per creare antibiotici piu' efficienti =
(AGI) - Roma, 23 set. - E' stato spiegato il meccanismo
molecolare con cui aggirare l'antibiotico-resistenza di uno dei
quattro batteri piu' pericolosi del mondo, secondo la
classifica dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms). Il
lavoro, pubblicato su Nature Communications, e' frutto di una
collaborazione internazionale tra l'Istituto officina dei
materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom), le
universita' di Cagliari e di Oxford e il Centre national de la
recherche scientifique (Cnrs). L'antibiotico resistenza, che
secondo l'Oms uccide 700mila persone l'anno, e' un problema
rilevante per le case farmaceutiche, che faticano a
sintetizzare nuovi prodotti. Gli antibiotici gia' esistenti non
funzionano piu', perche' i batteri hanno imparato a
riconoscerli e per sconfiggerli bisognerebbe usare dosi
tossiche per l'uomo. Il consorzio pubblico di ricercatori
scienziati dell'Imi, un'iniziativa dell'Ue che si occupa di
medicina innovativa, ha avviato una ricerca nell'ambito di un
piu' ampio progetto europeo per affiancare le case
farmaceutiche nella soluzione di problemi di questo genere.
(AGI)
Red/Pgi (Segue)
231312 SET 19
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LUNEDÌ 23 SETTEMBRE 2019 13.13.08
Salute: Cnr, scoperto meccanismo per creare antibiotici piu' efficienti (2)=
(AGI) - Roma, 23 set. - "La difficolta' non e' identificare le
molecole capaci di uccidere i batteri, quanto quella di
renderle capaci di raggiungerli, penetrandone la membrana
esterna, un problema che risulta evidente quando si passa dagli
esperimenti in laboratorio a quelli in vivo. La membrana di
alcuni batteri e' particolarmente spessa e affinche'
l'antibiotico raggiunga il batterio e' necessario trovare dei
varchi", spiega Matteo Ceccarelli, del Cnr-Iom. Una possibile
via di ingresso e' stata svelata nei suoi aspetti molecolari
dal nuovo studio. "Si immagini la spessa membrana che protegge
il batterio come un muro con una serie di porte e finestre:
sono chiuse, ma esiste una chiave per aprirle. In questo caso
la porta e' un recettore dal nome PfeA e la chiave si chiama
Enterobactin", prosegue Ceccarelli. "Il recettore PfeA e' una
proteina di membrana che si trova sullo strato piu' esterno del
batterio e che ha il compito di lasciar passare le molecole che
trasportano il ferro all'interno", spiega Ceccarelli. "La
chiave di questa serratura per aprire la porta che fa passare
il ferro, nel caso di PfeA, si chiama Enterobactin. Il trucco
sta nel legare a questa molecola non solo il ferro ma anche il
nostro antibiotico, cosicche' i recettori PfeA vengano
ingannati e lascino passare anche il framaco attraverso la
membrana", aggiunge. La potenziale via di accesso per far
penetrare gli antibiotici e' stata studiata in Pseudomonas
aeuroginosa uno dei quattro batteri considerati dall'Oms i piu'
pericolosi del mondo, responsabile di molte gravi infezioni fra
le quali la polmonite nei pazienti affetti da fibrosi cistica.
"Il recettore PfeA identificato in questa ricerca e' tipico del
batterio Pseudomonas aeuroginosa, ma se ne possono trovare di
molto simili in altri batteri: Escherichia coli, per esempio,
ne ha uno (FepA) che funziona nella stessa maniera", dice il
ricercatore Cnr-Iom. Ogni partner della ricerca ha avuto un
ruolo differente: l'universita' di Oxford si e' occupato della
produzione e cristallizzazione del recettore, il Cnrs di
Strasburgo ha sintetizzato la molecola Eterobactin, Cnr-Iom con
l'universita' di Cagliari si sono occupati di studiare e
modellizzare l'interazione tra Enterobactin e il recettore
PfeA. (AGI)
Red/Pgi
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