da Enrico Corti
| ven 4 ott, 13:44 (2 giorni fa) |
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Terrorismo; stragismo; estremismo.
Con in testa Netanyahu, in Occidente spadroneggia la narrazione della svolta in corso nella lotta contro l’Asse del Male‘ formato innanzitutto dal nuovo BRICS; (Cina, Russia, Arabia Saudita, Argentina, Brasile, Egitto, Emirati Arabi, Etiopia, India, Iran, Sud Africa); con a latere Algeria, Corea del Nord, Cuba, Pakistan, Venezuela, Vietnam, ecc.
Recentemente, lo stesso Netanyahu ha allargato l’Asse aggiungendovi i Palestinesi, gli Hezbollah, gli Houthi, gli Iracheni; i Libanesi, i Siriani e gli Yemeniti; tutti considerati terroristi da eliminare per la ricostruzione “di un Medio Oriente in cui questi paesi devono essere emarginati con una svolta storica vertiginosa, per riscattarsi dell’Impero Persiano“ che ha regnato 2356 anni fa, il capo spremo sionista discendente dalla Torah predicando la credenza ebraica mira a “liberare i nuovi persiani con guerre di civiltà“ seminando odio e discriminazioni tra etnie, razze, credi e civiltà con il terrorismo di Stato genocida, (anziché affrontare il merito dei morti ammazzati, i media si scaldano sulla forma terminologica da affibbiare).
Scrive lo studioso Luciano Pellicani; “il terrorismo è tale quando si usa sistematicamente la violenza finalizzata a provocare la paura sull'opinione pubblica paralizzante di massa“.
Nel XVI° secolo Niccolò Machiavelli scrisse che “il terrorismo lo usano i governanti al fine di consolidare il loro dominio, non esitando a mettere nel terrore e nella paura gli uomini per carenza di loro legittimità“. Il terrorismo di Stato si è soprattutto espresso in Francia nel 1774 con la dittatura giacobina di Robespierre.
In Italia il terrorismo di Stato complice (nero neo-fascista) lo fu per esempio con le stragi del 1° Maggio 1947 a Portella delle Ginestre con 11 morti e 30 feriti; del 12 dicembre 1969 a piazza Fontana Milano con 17 morti e 88 feriti; del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia a Brescia con 9 morti e 102 feriti; del 19 agosto 1974 sul treno Italicus con 19 morti e 48 feriti: del 2 agosto 1980 con 85 morti e 200 feriti; in totale le 5 stragi fasciste causarono la morte di 141 persone e il ferimento di altre 468.
Senza presunzioni, forse nulla di meglio della suddetta riflessione possa rappresentare in radice il neo-terrorista Netanyahu; resosi responsabile nel solo ultimo anno di circa 45.000 omicidi; da aggiungere alle decine di migliaia causate dall’aggressività di matrice religiosa Israelitica dal 1966 in poi; per l’80% donne, bambini o uomini civili inermi. Le 1137 vittime del 7 ottobre (come dichiarato dalle stesse autorità israeliane), equivalgono al 2,47% delle vittime causate da Netanyahu nel solo ultimo anno; ma i media non fanno che ricordarci quotidianamente il 7 ottobre 2023.
Cosa diversa è stato l’estremismo rosso di matrice operaista; avente classisticamente per obbiettivi avversari considerati politicamente avversari individuati tra le forze dell’ordine; i magistrati; gli intellettuali; gli industriali e i politici di destra; sempre con azioni e attentati individuali e non stragisti; con ferimenti, "gambizzazioni“; ma anche con stimate circa 83 vittime tra uccisioni e sequestri nel periodo tra il 1974 e il 1988.
Chi rifugge dagli approfondimenti di merito rifugiandosi nel populistico detto “di tutta l’erba un fascio“; lo fa suo malgrado per la compatibilità di questo simbolo con il suo DNA.
Fa eccezione Giorgia Meloni; per la pseudo-cristiana l’erba da falciare è solo quella di colore rosso; accompagnando preferibilmente l’azione con il lancio del martello nella stratosfera.
Enrico Corti
4 ottobre 2024
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