DOMENICA 29 MARZO 2020 16.40.57
>ANSA-BOX/ Cronache della pandemia - Argentina
ZCZC3264/SXA ODE48762_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-BOX/ Cronache della pandemia - Argentina I neonati in tempo di coronavirus ribattezzati 'Coronials' (ANSA) - BUENOS AIRES, 29 MAR - La vita continua in Argentina, nonostante il rigido codice di quarantena imposto dal governo, e questo vale anche per i reparti di maternita' degli ospedali, affollati da partorienti e neonati che gia' i media hanno ribattezzato 'Coronials' o anche 'cuarentenials'. Ma per effetto delle rigorosissime restrizioni, le nuove madri affrontano problemi organizzativi e affettivi assolutamente inediti. Una significativa testimonianza l'ha offerta Candela Sande, 30 anni, che venerdi' ha dato alla luce il suo primo figlio, Baltazar. "I miei genitori - ha raccontato a La Nacion - sono di Bahia Blanca ed hanno affittato un appartamento a Buenos Aires vicino al nostro, per aiutarmi nella gestione del piccolo nato". Ma "quando con il taxi siamo tornati a casa dall'ospedale con mio marito - ha detto - papa' e mamma, i nonni di Baltazar, non hanno potuto fare altro che mandarci un bacio simbolico dal marciapiede di fronte. Mi e' venuto un nodo alla gola". Il distanziamento sociale obbligatorio ha modificato radicalmente i comportamenti famigliari per l'arrivo dei nuovi nati. Un altro esempio? Toma's e Ana, di Cordoba, che hanno descritto il dolore del loro primo figlio di cinque anni, Santo, quando sono tornati a casa col suo fratellino, Justo. "Santo - ricorda - ci ha visti ed e' corso ad abbracciare il nuovo membro della famiglia. Ma noi glielo abbiamo dovuto impedire per raccomandazione dei sanitari. Ci ha guardato incredulo, ed e' scoppiato in lacrime".(ANSA). SAL 29-MAR-20 16:40 NNNN
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ZCZC3264/SXA ODE48762_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-BOX/ Cronache della pandemia - Argentina I neonati in tempo di coronavirus ribattezzati 'Coronials' (ANSA) - BUENOS AIRES, 29 MAR - La vita continua in Argentina, nonostante il rigido codice di quarantena imposto dal governo, e questo vale anche per i reparti di maternita' degli ospedali, affollati da partorienti e neonati che gia' i media hanno ribattezzato 'Coronials' o anche 'cuarentenials'. Ma per effetto delle rigorosissime restrizioni, le nuove madri affrontano problemi organizzativi e affettivi assolutamente inediti. Una significativa testimonianza l'ha offerta Candela Sande, 30 anni, che venerdi' ha dato alla luce il suo primo figlio, Baltazar. "I miei genitori - ha raccontato a La Nacion - sono di Bahia Blanca ed hanno affittato un appartamento a Buenos Aires vicino al nostro, per aiutarmi nella gestione del piccolo nato". Ma "quando con il taxi siamo tornati a casa dall'ospedale con mio marito - ha detto - papa' e mamma, i nonni di Baltazar, non hanno potuto fare altro che mandarci un bacio simbolico dal marciapiede di fronte. Mi e' venuto un nodo alla gola". Il distanziamento sociale obbligatorio ha modificato radicalmente i comportamenti famigliari per l'arrivo dei nuovi nati. Un altro esempio? Toma's e Ana, di Cordoba, che hanno descritto il dolore del loro primo figlio di cinque anni, Santo, quando sono tornati a casa col suo fratellino, Justo. "Santo - ricorda - ci ha visti ed e' corso ad abbracciare il nuovo membro della famiglia. Ma noi glielo abbiamo dovuto impedire per raccomandazione dei sanitari. Ci ha guardato incredulo, ed e' scoppiato in lacrime".(ANSA). SAL 29-MAR-20 16:40 NNNN