[nuovopci] Estendere la denuncia nominativa degli agenti dell’Entità sionista attivi in Italia!
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Avviso ai naviganti 148
29 novembre 2024
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Estendere la denuncia nominativa degli agenti dell’Entità sionista attivi in Italia!
La lotta contro organismi e agenti sionisti operanti in Italia è lotta per la liberazione del nostro paese dai gruppi imperialisti italiani e stranieri oltre che a favore della Resistenza del popolo palestinese!
Lo Stato sionista d’Israele (SsI) per proseguire la propria opera di sterminio del popolo palestinese e far fronte all’eroica Resistenza palestinese, ha bisogno del supporto dell’insieme di gruppi (palesi e occulti) di affaristi, speculatori, banche, fondi di investimento, aziende e loro dirigenti, uomini della cultura, dell’informazione e della politica, professionisti (avvocati, consulenti tecnici, notai, medici, ingegneri, esperti di informatica, ecc.), militari e paramilitari, associazioni, gruppi di pressione, ecc. che operano dentro e fuori dalla Palestina a questo fine, in particolare nei paesi imperialisti come USA, Canada, Italia, Regno Unito, Francia, Germania. Il (nuovo)PCI ha chiamato questa rete “Entità sionista”.
Un esempio lodevole di denuncia della presenza capillare di agenti sionisti nell’apparato di manipolazione e intossicazione delle idee e dei sentimenti delle masse popolari, primo pilastro del regime di controrivoluzione preventiva della borghesia imperialista (apparato a cui la borghesia dedica senza limiti uomini, mezzi e risorse), sono i quattro articoli a firma di Daniele Luttazzi pubblicati su il Fatto Quotidiano dal 20 al 23 novembre scorso: Unità 8200, il “network” della lobby israeliana che pilota l’informazione; Unità 8200, gli “stenografi del potere” che fanno da megafono per Israele; Facebook, Tik tok o Nbc i lobbisti filo-israeliani sono nei centri essenziali; Il New York Times, la Cnn. Luttazzi espone in dettaglio l’inchiesta svolta dal giornalista statunitense Alan MacLeod (collaboratore delle riviste MintPress, The Guardia
Inoltre con la propria azione cerca di nascondere, grazie a legami ad ogni livello con il sistema mass-mediatico internazionale, l’opposizione al sionismo diffusa anche tra gli ebrei residenti nella Palestina occupata e nei paesi imperialisti. Di questi dà una panoramica l’articolo Gruppi e associazioni di ebrei antisionisti nei paesi imperialisti pubblicato sul recente numero 78 di La Voce. Infatti, a dispetto di chi è convinto che la borghesia è in grado di far credere e di far fare quello che vuole alle masse popolari, il corso delle cose che la borghesia imperialista impone all’intera società spinge sempre più le masse popolari a opporsi ad essa e alimenta la loro resistenza. La grandezza degli sforzi e delle risorse che la borghesia imperialista dedica a distogliere le masse popolari dalla lotta di classe è una conferma non della sua potenza, ma di quanto il suo dominio è pericolante e di quanto potenzialmente sono grandi le forze che i comunisti devono imparare a mobilitare, organizzare e dirigere contro la classe dominante. La borghesia imperialista infatti può deviare e intossicare le coscienze e i sentimenti e creare una “opinione pubblica” favorevole alle sue attività, può distogliere in una certa misura l’attenzione degli individui dal mondo reale, può reprimere e spaventare, ma non è in grado di cancellare l’esperienza dello sfruttamento e dell’oppressione di classe, non può cancellare gli effetti negativi del suo dominio nel mondo (dalla povertà, all’inquinamento di cielo, mare e terra, alla crisi climatica) e ancora meno può mobilitare le masse popolari intorno a parole d’ordine e programmi costruttivi, di progresso, di solidarietà e di civiltà. È proprio questo che invece noi comunisti siamo in grado di fare.
È anche a questo fine che il (nuovo)PCI il 22 agosto scorso ha diffuso la denuncia nominativa degli agenti sionisti operanti in Italia e dei loro collaboratori, attraverso l’Avviso ai naviganti 145. Si tratta di una lista che smaschera la fitta rete sulla quale poggia, in Italia, lo sterminio del popolo palestinese promosso dallo SsI e contro cui il (nuovo)PCI chiama a lottare: la lotta contro organismi e agenti sionisti operanti in Italia è lotta sia per sostenere la Resistenza del popolo palestinese sia per liberare il nostro paese dai gruppi imperialisti italiani e stranieri e in particolare dal protettorato USA-NATO.
L’efficacia della denuncia nominativa è dimostrata dalla reazione che i media di regime italiani al soldo dei sionisti hanno scatenato contro il (nuovo)PCI e la nostra opera. Tentano di smorzare il malcontento crescente tra le masse popolari del nostro paese contro i crimini dei sionisti e contro la collaborazione con lo SsI dei vertici della Repubblica Pontificia, dei partiti delle Larghe Intese e del governo Meloni. Anche questo è disposto a foraggiare la NATO, l’industria delle armi, lo sviluppo della Terza guerra mondiale a scapito della sicurezza sui posti di lavoro, della sanità e istruzione pubbliche, delle aziende in crisi e in via di smantellamento.
La canea mediatica scatenata dai giornali di regime contro il (nuovo)PCI da un lato ha inorgoglito molti comunisti e sinceri democratici che hanno riconosciuto la giustezza dell’iniziativa intrapresa dal (nuovo)PCI con la diffusione della denuncia nominativa, dall’altro ha spaventato personaggi che godono di un certo riconoscimento nel Movimento Comunista Cosciente e Organizzato italiano come Fosco Giannini. Questi in un articolo pubblicato il 26 agosto sul sito del Movimento per la Rinascita Comunista ha affermato che fare nomi e cognomi dei criminali sionisti e dei loro sostenitori in Italia è un modo per favorire la repressione del movimento di solidarietà con il popolo palestinese e non un modo efficace per combattere i sionisti, isolarli dalle masse, indebolire il sostegno di cui lo SsI gode in Italia.
A Fosco Giannini e chi come lui ha assunto questa posizione chiediamo come mai si sono indignati per l’iniziativa del (nuovo)PCI e non per l’iniziativa di Daniele Luttazzi e Alan MacLeod: è perché l’Entità sionista esiste negli USA e non in Italia oppure perché va bene denunciare gli agenti sionisti operanti negli USA ma non quelli operanti in Italia? Oppure perché a iniziarne la denuncia in Italia è stato un partito comunista clandestino, che autorità pubbliche e agenzie segrete della classe dominante non sono in grado di reprimere?
Noi affermiamo che è giusto e necessario individuare e promuovere quelle iniziative e attività che giovano alle masse e che, anche se violano la legalità o le prassi imposte dalla borghesia, rafforzano la mobilitazione, l’organizzazione e il coordinamento degli organismi operai e popolari, danno loro fiducia che sono in grado di combattere e vincere, spingono anche altri alla lotta. Denunciare pubblicamente la rete di collaboratori e agenti dell’Entità sionista in Italia, è un modo per farlo e facciamo appello ad ogni membro della Carovana del (nuovo)PCI, simpatizzante e lettore a collaborare, inviandoci segnalazioni attraverso il modulo di contatto anonimo presente sul nostro sito.
Denunciare e smascherare ogni complice dello SsI!
Trasformare la solidarietà con la resistenza palestinese e l’indignazione per i crimini dello SsI in ribellione, organizzazione e lotta per cacciare il governo Meloni e costituire il Governo di Blocco Popolare!
Approfittiamo di questo Avviso ai naviganti per segnalare che è appena uscito La Voce 78
illustrato dall’Avviso ai naviganti 147!
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Per mettersi in contatto con il Centro del (n)PCI senza essere individuati e messi sotto controllo dalle Forze dell’Ordine borghesi, una via consiste nell’usare TOR [vedere https://www.nuovopci.it/
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