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venerdì 29 novembre 2024

Africa: in 24 ore via da Ciad e Senegal, schiaffo a Francia =

 

VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2024 15.32.21

Africa: in 24 ore via da Ciad e Senegal, schiaffo a Francia =

Africa: in 24 ore via da Ciad e Senegal, schiaffo a Francia = (AGI/AFP) - Parigi, 29 nov. - A distanza di 24 ore l'uno dall'altro, il Senegal e il Ciad hanno chiesto la partenza dei soldati francesi dal loro territorio, formalizzando e accelerando, di fatto, una riorganizzazione militare che Parigi stava preparando da tempo. Per gli analisti si tratta di "un nuovo schiaffo in faccia" all'ex potenza coloniale, estromessa dalla sua storica regione di influenza, a vantaggio della Russia che sta invece rafforzando la sua presenza. Ieri questi due partner africani storici hanno espresso il desiderio che l'esercito francese non riduca le sue forze nei rispettivi territori, ma abbandoni proprio la regione. Il presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye ha dichiarato che la "sovranita'" del suo Paese non "(accoglie) la presenza di basi militari", chiedendo una "partnership spoglia" dei soldati francesi. Poco dopo, mentre il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot aveva appena lasciato N'Djamena per un tour africano, il suo omologo ciadiano Abderaman Koulamallah ha annunciato "di porre fine all'accordo di cooperazione in materia di difesa" firmato con Parigi. Dopo la partenza forzata negli ultimi anni dei soldati francesi dal Mali, dal Burkina Faso e poi dal Niger, dove si erano stabilite giunte ostili, il Ciad e'era rimasto l'ultimo Paese del Sahel a ospitarli. Queste due dichiarazioni giungono mentre l'inviato del presidente Emmanuel Macron in Africa, Jean-Marie Bockel, ha presentato all'inizio della settimana il suo rapporto sulla riconfigurazione del sistema militare francese in Africa, sostenendo la necessita' di un partenariato "rinnovato" e "co-costruito". Il rapporto "raccomandava una drastica riduzione delle presenze. Questo non e' necessariamente cio' che era stato inizialmente richiesto dai partner. Ma con le decisioni che andavano in questa direzione, hanno preferito annunciare che la decisione spettava a loro", commenta Elie Tenenbaum, dell'Istituto francese di relazioni internazionali (Ifri). "Le autorita' ciadiane non sono soddisfatte "perche' le raccomandazioni (di Jean-Marie Bockel, ndr) non tengono conto delle loro aspettative", giudica Yamingue Betimbaye, dottore in geografia politica all'Universita' di N'Djamena. "Ancora una volta gli africani sono avanzati piu' velocemente dei francesi", aggiunge Elie Tenenbaum. In tal modo offrono alla Russia, nel pieno della sua crescente influenza sul continente, un bel regalo. "Sia il Ciad che il Senegal hanno stretto gli scambi con Mosca negli ultimi mesi. Se la Russia non ha grandi interessi in questi paesi, questo e' un buon modo per sferrare un duro colpo ai francesi". Un'analisi che ricorda le recenti dichiarazioni dell'avversario ciadiano Succe's Masra. "Ci sono molte persone apertamente filo-russe nella presidenza. Wagner e' gia' li'", ha assicurato, riferendosi ai mercenari russi in Africa del gruppo del defunto Yevgeni Prigojine, ora raggruppati nell'Africa Corps. I leader ciadiani "possono liberare i francesi in qualsiasi momento, ma tutti fanno finta che cio' non esista. Gli stessi francesi stanno nascondendo la testa sotto la sabbia", ha detto, sottolineando che un mese prima delle prime elezioni legislative nel paese dal 2015, l'annuncio puo' aiutare Deby a "riconquistare l'opinione popolare". (AGI)Vqv (Segue) 291532 NOV 24 NNNN

VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2024 15.32.16

Africa: in 24 ore via da Ciad e Senegal, schiaffo a Francia (2)=

Africa: in 24 ore via da Ciad e Senegal, schiaffo a Francia (2)= (AGI/AFP) - Parigi, 29 nov. - In effetti, Parigi sembra colta di sorpresa. Ne' l'Eliseo, ne' il Quai d'Orsay, ne' il Ministero delle Forze Armate hanno ancora rilasciato commenti. E il momento dell'annuncio ciadiano, poco dopo il decollo di Barrot, e' stato disastroso, lasciando chiaramente perplessi tutti. Eppure all'inizio di ottobre l'Eliseo aveva annunciato che il presidente francese e il suo omologo ciadiano, Mahamat Idriss Deby Itno, si erano accordati per "rafforzare la cooperazione bilaterale". Per Wolfram Lacher, del think tank tedesco Swp, "e' una pagina che si volta" per l'ex potenza coloniale "dopo anni di sostegno militare e mentre la Francia ha piu' volte salvato il potere" del padre del leader ciadiano, Idriss Deby. "E' una sorpresa, non c'era bisogno che Deby facesse questo passo. Aveva una posizione comoda con Parigi." E d'ora in poi "avra' bisogno di altro sostegno esterno per garantire la sicurezza del suo regime", anche se potrebbe "evitare un rapporto di dipendenza con Mosca" diversificando il suo appoggio. La sequenza si riferisce all'incapacita' della Francia di rompere l'impasse e il disprezzo delle opinioni africane, anche da quando la fine dell'operazione anti-jihadista Barkhane nel Sahel e' stata annunciata nel 2022 da Parigi. Lo scorso gennaio il capo di stato maggiore delle forze armate Thierry Burkhard ha ammesso che il "sistema militare" francese ha prodotto "soprattutto nel campo delle percezioni, effetti negativi che finiscono per pesare piu' di quelli positivi", aggiungendo che "e' imperativo che ci prendiamo la briga di lasciare che i paesi partner sovrani comunichino le loro azioni". "Si puo' descrivere come uno schiaffo in faccia. In 24 ore, Senegal e Ciad. Cio' dimostra il fallimento della politica francese in Africa", ha concluso Wolfram Lacher. (AGI)Vqv 291532 NOV 24 NNNN

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