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venerdì 8 maggio 2020
giovedì 7 maggio 2020
Corriere della Sera: Guccini: «Quanto odio contro di me dai fan della Meloni: si vede che hanno la coda di paglia...»»
Corriere della Sera: Guccini: «Quanto odio contro di me dai fan della Meloni: si vede che hanno la coda di paglia...»».
https://www.corriere.it/spettacoli/20_maggio_07/guccini-quanto-odio-contro-me-fan-meloni-la-mia-rilettura-bella-ciao-bfc26722-905e-11ea-b981-878bbbd902eb.shtml
https://www.corriere.it/spettacoli/20_maggio_07/guccini-quanto-odio-contro-me-fan-meloni-la-mia-rilettura-bella-ciao-bfc26722-905e-11ea-b981-878bbbd902eb.shtml
L'HuffPost: Reazione francese. Parigi durissima contro l'offensiva tedesca alla Bce
L'HuffPost: Reazione francese. Parigi durissima contro l'offensiva tedesca alla Bce.
https://www.huffingtonpost.it/entry/reazione-francese-parigi-durissima-contro-loffensiva-tedesca-alla-bce_it_5eb2c360c5b6114948120daf
https://www.huffingtonpost.it/entry/reazione-francese-parigi-durissima-contro-loffensiva-tedesca-alla-bce_it_5eb2c360c5b6114948120daf
Virgilio Sport: Giochi di Wuhan e Covid-19: dubbi degli atleti, parla Tagliariol
Virgilio Sport: Giochi di Wuhan e Covid-19: dubbi degli atleti, parla Tagliariol.
https://sport.virgilio.it/giochi-mondiali-militari-di-wuhan-e-covid-19-dubbi-degli-atleti-636387
https://sport.virgilio.it/giochi-mondiali-militari-di-wuhan-e-covid-19-dubbi-degli-atleti-636387
Tgcom24 - Mediaset Play: Mes, Ue: "Nessun monitoraggio sui conti dei Paesi che chiederanno gli aiuti"
Tgcom24 - Mediaset Play: Mes, Ue: "Nessun monitoraggio sui conti dei Paesi che chiederanno gli aiuti".
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/mes-ue-nessun-monitoraggio-sui-conti-dei-paesi-che-chiederanno-gli-aiuti_18035354-202002a.shtml
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/mes-ue-nessun-monitoraggio-sui-conti-dei-paesi-che-chiederanno-gli-aiuti_18035354-202002a.shtml
DIRETTIVA 4 marzo 2020 , n. 367 Direttiva (UE) 2020/367 della Commissione del 4 marzo 2020 che modifica l'allegato III della direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la definizione di metodi di determinazione degli effetti nocivi del rumore ambientale - Pubblicata nel n. L 67 del 5 marzo 2020 (20CE0820)
DIRETTIVA 4 marzo 2020 , n. 367Direttiva (UE) 2020/367 della Commissione del 4 marzo 2020 che modifica l'allegato III della direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la definizione di metodi di determinazione degli effetti nocivi del rumore ambientale - Pubblicata nel n. L 67 del 5 marzo 2020 (20CE0820)
REGOLAMENTO 4 marzo 2020 , n. 359 Regolamento di esecuzione (UE) 2020/359 della Commissione del 4 marzo 2020 recante modifica del regolamento (UE) n. 1178/2011 che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relativamente agli equipaggi dell'aviazione civile ai sensi del regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio - Pubblicato nel n. L 67 del 5 marzo 2020 (20CE0812)
REGOLAMENTO 4 marzo 2020 , n. 359Regolamento di esecuzione (UE) 2020/359 della Commissione del 4 marzo 2020 recante modifica del regolamento (UE) n. 1178/2011 che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relativamente agli equipaggi dell'aviazione civile ai sensi del regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio - Pubblicato nel n. L 67 del 5 marzo 2020 (20CE0812)
REGOLAMENTO 4 marzo 2020 , n. 358 Regolamento di esecuzione (UE) 2020/358 della Commissione del 4 marzo 2020 recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1976 per quanto riguarda le licenze di pilota di aliante - Pubblicato nel n. L 67 del 5 marzo 2020 (20CE0811)
DECISIONE 28 febbraio 2020 , n. 350 Decisione di esecuzione (UE) 2020/350 della Commissione del 28 febbraio 2020 che modifica la decisione 2002/364/CE per quanto riguarda le definizioni di test di prima linea e test di conferma, i requisiti per i dispositivi per test autodiagnostici e i requisiti per i test rapidi, i test di conferma e i test supplementari per HIV e HCV [notificata con il numero C(2020) 1086] - Pubblicato nel n. L 63 del 3 marzo 2020 (20CE0803)
Articolo: Appello di 100 medici: basta fake sul virus
L'attacco dei camici bianchi ai colossi del web: "Devono rettificare, a rischio vite umane" Una coincidenza singolare. Mentre si insedia il comitato di controllo indipendente di Facebook, ribattezzato …
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CORONAVIRUS: FOTOGRAFATO NEL FILTRO DEL RENE, SUCCESSO ITALIANO** =
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 17.22.56
**CORONAVIRUS: FOTOGRAFATO NEL FILTRO DEL RENE, SUCCESSO ITALIANO** =
ADN1604 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **CORONAVIRUS: FOTOGRAFATO NEL FILTRO DEL RENE, SUCCESSO ITALIANO** = Da Mario Negri e Papa Giovanni Bergamo prima immagine nel glomerulo. Remuzzi, 'polmone è solo il Ground Zero' Milano, 7 mag. (Adnkronos Salute) - E' italiana la prima foto europea di Sars-CoV-2 in un capillare del glomerulo renale, il 'gomitolo' di vasi che hanno il compito di filtrare il sangue. A scattarla e a pubblicarla su 'Nephron' sono stati i ricercatori dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, che hanno immortalato il patogeno responsabile di Covid-19 su materiale autoptico fornito dall'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. "Si tratta del primo rapporto, sicuramente europeo, ma forse primo in senso assoluto, che documenta la presenza fisica del nuovo coronavirus nel capillare glomerulare renale, il filtro del rene", spiega all'Adnkronos Salute Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri. Esistono altre foto di Sars-CoV-2 nel rene, ma a quanto risulta al nefrologo "riguardano il tubulo". L'immagine italiana, catturata al microscopio elettronico, "è la prima nel glomerulo, credo in senso assoluto, certamente prima in Europa - ribadisce - E' il frutto del lavoro di Mauro Abbate, del Laboratorio di Fisiopatologia delle malattie renali e Interazione con altri sistemi, di Ariela Benigni, coordinatore Ricerche del Mario Negri di Bergamo e Ranica, e di Andrea Gianatti del Papa Giovanni", direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio e dell'Unità di Anatomia patologica dell'Asst orobica. "Era noto che questo virus produce anche danni renali di vario genere - sottolinea Remuzzi - Ma trovare proprio il virus nel rene è una cosa interessante, soprattutto alla luce di un lavoro pubblicato su 'Science': nell'articolo si spiega che il polmone è il Ground Zero, le Torri Gemelle, ma poi Sars-CoV-2 va a finire anche in altre parti del copro. Se non muori di malattia del polmone, si legge a un certo punto nel lavoro, muori di malattia del rene". (Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 17:22 NNNN
**CORONAVIRUS: FOTOGRAFATO NEL FILTRO DEL RENE, SUCCESSO ITALIANO** =
ADN1604 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **CORONAVIRUS: FOTOGRAFATO NEL FILTRO DEL RENE, SUCCESSO ITALIANO** = Da Mario Negri e Papa Giovanni Bergamo prima immagine nel glomerulo. Remuzzi, 'polmone è solo il Ground Zero' Milano, 7 mag. (Adnkronos Salute) - E' italiana la prima foto europea di Sars-CoV-2 in un capillare del glomerulo renale, il 'gomitolo' di vasi che hanno il compito di filtrare il sangue. A scattarla e a pubblicarla su 'Nephron' sono stati i ricercatori dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, che hanno immortalato il patogeno responsabile di Covid-19 su materiale autoptico fornito dall'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. "Si tratta del primo rapporto, sicuramente europeo, ma forse primo in senso assoluto, che documenta la presenza fisica del nuovo coronavirus nel capillare glomerulare renale, il filtro del rene", spiega all'Adnkronos Salute Giuseppe Remuzzi, direttore del Mario Negri. Esistono altre foto di Sars-CoV-2 nel rene, ma a quanto risulta al nefrologo "riguardano il tubulo". L'immagine italiana, catturata al microscopio elettronico, "è la prima nel glomerulo, credo in senso assoluto, certamente prima in Europa - ribadisce - E' il frutto del lavoro di Mauro Abbate, del Laboratorio di Fisiopatologia delle malattie renali e Interazione con altri sistemi, di Ariela Benigni, coordinatore Ricerche del Mario Negri di Bergamo e Ranica, e di Andrea Gianatti del Papa Giovanni", direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio e dell'Unità di Anatomia patologica dell'Asst orobica. "Era noto che questo virus produce anche danni renali di vario genere - sottolinea Remuzzi - Ma trovare proprio il virus nel rene è una cosa interessante, soprattutto alla luce di un lavoro pubblicato su 'Science': nell'articolo si spiega che il polmone è il Ground Zero, le Torri Gemelle, ma poi Sars-CoV-2 va a finire anche in altre parti del copro. Se non muori di malattia del polmone, si legge a un certo punto nel lavoro, muori di malattia del rene". (Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 17:22 NNNN
Coronavirus, Usa: positivo un militare al servizio di Trump
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 17.22.28
*Coronavirus, Usa: positivo un militare al servizio di Trump
*Coronavirus, Usa: positivo un militare al servizio di Trump Test per Trump e Pence, entrambi negativi New York, 7 mag. (askanews) - Un militare dell'unità d'élite a servizio del presidente statunitense Donald Trump, alla Casa Bianca, è risultato positivo al coronavirus. Lo rendono noto i media statunitensi, specificando poi che Trump e il vicepresidente Mike Pence hanno effettuato il test, risultato negativo. Dalla Casa Bianca hanno fatto sapere che i due leader "godono di ottima salute". Del militare si sa che fa parte della Marina statunitense e che ha mostrato i "sintomi" del coronavirus ieri mattina. A24/Pca 20200507T172223Z
*Coronavirus, Usa: positivo un militare al servizio di Trump
*Coronavirus, Usa: positivo un militare al servizio di Trump Test per Trump e Pence, entrambi negativi New York, 7 mag. (askanews) - Un militare dell'unità d'élite a servizio del presidente statunitense Donald Trump, alla Casa Bianca, è risultato positivo al coronavirus. Lo rendono noto i media statunitensi, specificando poi che Trump e il vicepresidente Mike Pence hanno effettuato il test, risultato negativo. Dalla Casa Bianca hanno fatto sapere che i due leader "godono di ottima salute". Del militare si sa che fa parte della Marina statunitense e che ha mostrato i "sintomi" del coronavirus ieri mattina. A24/Pca 20200507T172223Z
CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE =
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 16.33.12
CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE =
ADN1403 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE = Roma, 7 mag. (Adnkronos Salute) - "E' stata emessa una disposizione straordinaria per la sanificazione degli impianti di condizionamento in tutte le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali". Lo annuncia l'assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato, in una nota, al termine dell'odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl, aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesù. (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 16:33 NNNN
CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE =
ADN1403 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE = Roma, 7 mag. (Adnkronos Salute) - "E' stata emessa una disposizione straordinaria per la sanificazione degli impianti di condizionamento in tutte le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali". Lo annuncia l'assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato, in una nota, al termine dell'odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl, aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesù. (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 16:33 NNNN
FLASH -CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE- FLASH** =
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 16.03.02
**FLASH -CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE- FLASH** =
ADN1310 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **FLASH -CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE- FLASH** = (Mad/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 16:02 NNNN
**FLASH -CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE- FLASH** =
ADN1310 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **FLASH -CORONAVIRUS: LAZIO, SANIFICAZIONE IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO IN STRUTTURE SANITARIE- FLASH** = (Mad/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 16:02 NNNN
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 16.02.20 **FLASH -CORONAVIRUS: D'AMATO (LAZIO), 'BALZO GUARITI, OGGI IL TRIPLO DEI NUOVI CASI'- FLASH** = ADN1307 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **FLASH -CORONAVIRUS: D'AMATO (LAZIO), 'BALZO GUARITI, OGGI IL TRIPLO DEI NUOVI CASI'- FLASH** = (Frm/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 16:02 NNNN
CORONAVIRUS: TAGLIARIOL, 'A MONDIALI MILITARI WHUAN DI OTTOBRE MI AMMALAI CON SINTOMI COVID' =
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 15.59.59
CORONAVIRUS: TAGLIARIOL, 'A MONDIALI MILITARI WHUAN DI OTTOBRE MI AMMALAI CON SINTOMI COVID' =
ADN1299 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: TAGLIARIOL, 'A MONDIALI MILITARI WHUAN DI OTTOBRE MI AMMALAI CON SINTOMI COVID' = Nel mio appartamento altri atleti e tecnici, ci ammalammo tutti Roma, 7 mag. (Adnkronos) - "Non ho fatto il test, ma quei sintomi mi hanno fatto venire il sospetto che avessi il coronavirus". Lo ha detto alla 'Tribuna di Treviso', Matteo Tagliariol, campione olimpico di spada nel 2008, che, a fine ottobre scorso è tornato dai mondiali militari di Wuhan con la febbre a 40, tosse, e dolori ai polmoni. A Wuhan si sono tenuti i mondiali militari dal 18 al 27 ottobre. Diecimila atleti riuniti in un villaggio - non molto diverso da quelli olimpici - due mesi prima che scoppiasse ufficialmente l'emergenza coronavirus. "Nel mio appartamento eravamo sei atleti e tre tecnici - continua Tagliariol- Dopo un po' di tempo, parlando con i miei colleghi, mi sono reso conto che tutti e sei ci eravamo ammalati con sintomi simili, chi con febbre più alta chi meno". Ma le condizioni di salute del 37enne trevigiano sono peggiorate una decina di giorni dopo il ritorno a casa. "Ho cominciato ad avere febbre alta, con punte di 40 gradi, e tosse molto forte. Sono lievemente asmatico, ma soprattutto nel primo periodo faticavo a respirare, molto più del normale", racconta. La malattia è andata affievolendosi, e solo dopo tre settimane è passata, rileva il quotidiano, ma in casa Tagliariol non è finita così "si è ammalato mio figlio (2 anni tra pochi giorni), aveva un brancospasmo ci hanno detto, ma non passava nemmeno con il Ventolin; ci sono volute altre tre settimane. Si è ammalata anche la mia compagna Martina (Batini, azzurra del fioretto), poi mia madre, che veniva spesso a Pisa per stare con il nipotino, e anche i genitori di Martina. Tutti con gli stessi sintomi". "Non ho la certezza di avere contratto il Covid, perché non mi sono sottoposto al test, ma quando si è cominciato a parlare del virus ho pensato di essermelo preso", ha concluso. (Cro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 15:59 NNNN
CORONAVIRUS: TAGLIARIOL, 'A MONDIALI MILITARI WHUAN DI OTTOBRE MI AMMALAI CON SINTOMI COVID' =
ADN1299 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CORONAVIRUS: TAGLIARIOL, 'A MONDIALI MILITARI WHUAN DI OTTOBRE MI AMMALAI CON SINTOMI COVID' = Nel mio appartamento altri atleti e tecnici, ci ammalammo tutti Roma, 7 mag. (Adnkronos) - "Non ho fatto il test, ma quei sintomi mi hanno fatto venire il sospetto che avessi il coronavirus". Lo ha detto alla 'Tribuna di Treviso', Matteo Tagliariol, campione olimpico di spada nel 2008, che, a fine ottobre scorso è tornato dai mondiali militari di Wuhan con la febbre a 40, tosse, e dolori ai polmoni. A Wuhan si sono tenuti i mondiali militari dal 18 al 27 ottobre. Diecimila atleti riuniti in un villaggio - non molto diverso da quelli olimpici - due mesi prima che scoppiasse ufficialmente l'emergenza coronavirus. "Nel mio appartamento eravamo sei atleti e tre tecnici - continua Tagliariol- Dopo un po' di tempo, parlando con i miei colleghi, mi sono reso conto che tutti e sei ci eravamo ammalati con sintomi simili, chi con febbre più alta chi meno". Ma le condizioni di salute del 37enne trevigiano sono peggiorate una decina di giorni dopo il ritorno a casa. "Ho cominciato ad avere febbre alta, con punte di 40 gradi, e tosse molto forte. Sono lievemente asmatico, ma soprattutto nel primo periodo faticavo a respirare, molto più del normale", racconta. La malattia è andata affievolendosi, e solo dopo tre settimane è passata, rileva il quotidiano, ma in casa Tagliariol non è finita così "si è ammalato mio figlio (2 anni tra pochi giorni), aveva un brancospasmo ci hanno detto, ma non passava nemmeno con il Ventolin; ci sono volute altre tre settimane. Si è ammalata anche la mia compagna Martina (Batini, azzurra del fioretto), poi mia madre, che veniva spesso a Pisa per stare con il nipotino, e anche i genitori di Martina. Tutti con gli stessi sintomi". "Non ho la certezza di avere contratto il Covid, perché non mi sono sottoposto al test, ma quando si è cominciato a parlare del virus ho pensato di essermelo preso", ha concluso. (Cro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 15:59 NNNN
Promettente farmaco contro la sclerosi multipla
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 15.44.11
Promettente farmaco contro la sclerosi multipla
ZCZC5220/SXB XSP38088_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Promettente farmaco contro la sclerosi multipla E' la pentamidina, gia' utilizzata con successo nei topi (ANSA) - ROMA, 7 MAG - E' utilizzato come antiparassitario un nuovo promettente farmaco contro la sclerosi multipla: si tratta della pentamidina, una molecola che si e' rivelata dotata di una singolare azione bloccante per la proteina S100B, che si ipotizza abbia un ruolo importante nella malattia. Le evidenze della sua possibile efficacia per ora riguardano solo modelli sperimentali della patologia, ma i risultati sull'uso della molecola, capace di migliorare il quadro della malattia nei topi, lasciano ben sperare. A mostrarli e' un team di ricercatori guidati da Fabrizio Michetti dell'Universita' Cattolica, Dipartimento di Neuroscienze, campus di Roma e dell'Universita' Vita-Salute San Raffaele. Lo studio, cui hanno partecipato anche gli istituti di Analisi dei sistemi ed informatica "Antonio Ruberti" (Iasi) e di Scienze e tecnologie chimiche "Giulio Natta" (Scitec) del Consiglio nazionale delle ricerche e la Fondazione Santa Lucia IRCCS, e' stato finanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) e pubblicato sulla rivista scientifica Cells. La proteina e' gia' considerata un marcatore di danno a carico del sistema nervoso, dove viene liberata dagli astrociti, con effetti neurotossici essenzialmente nei processi infiammatorii. Nel caso della sclerosi multipla, si riscontra in livelli molto elevati nel fluido cerebrospinale e nel siero di pazienti in fase acuta, ma anche, nel tessuto nervoso, in prossimita' delle lesioni attive associate alla malattia. Nelle fasi stazionarie che caratterizzano la malattia, osservano i ricercatori, i livelli della proteina nei liquidi biologici si riducono sensibilmente, fin quasi a ritornare normali. Di qui l'ipotesi che S100B possa avere un ruolo nella sclerosi multipla, e che contrastarne l'azione possa produrre effetti benefici non solo nei topi. (ANSA). NAN 07-MAG-20 15:43 NNNN
Promettente farmaco contro la sclerosi multipla
ZCZC5220/SXB XSP38088_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Promettente farmaco contro la sclerosi multipla E' la pentamidina, gia' utilizzata con successo nei topi (ANSA) - ROMA, 7 MAG - E' utilizzato come antiparassitario un nuovo promettente farmaco contro la sclerosi multipla: si tratta della pentamidina, una molecola che si e' rivelata dotata di una singolare azione bloccante per la proteina S100B, che si ipotizza abbia un ruolo importante nella malattia. Le evidenze della sua possibile efficacia per ora riguardano solo modelli sperimentali della patologia, ma i risultati sull'uso della molecola, capace di migliorare il quadro della malattia nei topi, lasciano ben sperare. A mostrarli e' un team di ricercatori guidati da Fabrizio Michetti dell'Universita' Cattolica, Dipartimento di Neuroscienze, campus di Roma e dell'Universita' Vita-Salute San Raffaele. Lo studio, cui hanno partecipato anche gli istituti di Analisi dei sistemi ed informatica "Antonio Ruberti" (Iasi) e di Scienze e tecnologie chimiche "Giulio Natta" (Scitec) del Consiglio nazionale delle ricerche e la Fondazione Santa Lucia IRCCS, e' stato finanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) e pubblicato sulla rivista scientifica Cells. La proteina e' gia' considerata un marcatore di danno a carico del sistema nervoso, dove viene liberata dagli astrociti, con effetti neurotossici essenzialmente nei processi infiammatorii. Nel caso della sclerosi multipla, si riscontra in livelli molto elevati nel fluido cerebrospinale e nel siero di pazienti in fase acuta, ma anche, nel tessuto nervoso, in prossimita' delle lesioni attive associate alla malattia. Nelle fasi stazionarie che caratterizzano la malattia, osservano i ricercatori, i livelli della proteina nei liquidi biologici si riducono sensibilmente, fin quasi a ritornare normali. Di qui l'ipotesi che S100B possa avere un ruolo nella sclerosi multipla, e che contrastarne l'azione possa produrre effetti benefici non solo nei topi. (ANSA). NAN 07-MAG-20 15:43 NNNN
COVID-19, ecco come la Corea del Sud l'ha domato
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 15.06.09
## COVID-19, ecco come la Corea del Sud l'ha domato
## COVID-19, ecco come la Corea del Sud l'ha domato L'articolata ricetta di Seoul, di cui il tracciamento è solo un ingrediente Roma, 7 mag. (askanews) - E' riuscita a mettere sotto controllo il COVID-19 senza applicare un vero e proprio lockdown, senza chiudere del tutto le frontiere, limitando al minimo i divieti ai propri cittadini. Oggi la Corea del Sud, che all'inizio della pandemia da nuovo coronavirus sembrava un Paese destinato a essere devastato, rappresenta un modello a cui tutti guardano. Un modello in cui, diversamente dalla vulgata, la magia segreta non è tanto quella di un'app di tracciamento, ma di un'organizzazione articolata e precisa che ha regolato ogni aspetto della risposta. Nell'ultimo giorno la Corea del Sud ha registrato solo quattro nuovi casi accertati, di cui solo uno autoctono. E si tratta del primo caso originato nel Paese da quattro giorni a questa parte, secondo i dati deli Korea Centers for Disease Control and Prevention (KCDC), l'organismo su cui fa perno l'apparato di risposta governativa al nuovo coronavirus. Tra il momento in cui sembrava che Seoul dovesse cadere nel caos e questa situazione di relativa pace, c'è stata anche una tornata elettorale che ha portato il 15 aprile 30 milioni di cittadini, tra i quali 10mila persone sottoposte a isolamento, ai seggi senza che vi sia stata segnalazione di un solo contagio dovuto a questa attività. 'Possiamo dire che abbiamo avuto successo nell'organizzazione delle elezioni', ha commentato con una certa soddisfazione Son Youngrae, portavoce del ministero della Salute in un briefing online a cui askanews oggi ha partecipato. E' una declinazione di quella che in Italia abbiamo chiamato la 'Fase 2', che in Corea del Sud hanno deciso di chiamare 'distanziamento nella vita quotidiana'. Son ha teso a ripeterlo oggi diverse volte: 'Siamo passati dal distanziamento sociale, al distanziamento nella vita quotidiana'. E' questa la parola d'ordine che vuole rappresentare la convivenza col virus che non va via così e che potrebbe ripresentarsi in una seconda ondata. 'Noi ci stiamo già preparando a questa possibilità', ha spiegato il portavoce del ministero. Certo, per capire come mai Seoul abbia avuto una risposta così buona, bisogna prima di tutto avere un quadro ben preciso delle peculiarità del contagio in Corea del Sud. Il primo caso di COVID-19 fu rilevato il 20 gennaio, un cittadino cinese. Per quasi un mese l'andamento epidemico apparve abbastanza contenuto, ma dal 18 febbraio (quando i casi accertati erano 31), cominciò un aumento esponenziale soprattutto nella zona di Daegu, che è la seconda città del paese dopo Seoul, a causa dell'infezione all'interno della chiesa cristiano-millenarista Shincheonji e nell'ospedale Cheongdo Daenam. Allora la situazione sembrò andare fuori controllo, con nuovi casi confermati giornalieri oltre quota 900 e con il numero delle persone in isolamento volontario in crescita costante. Oggi, invece, la situazione è pienamente in controllo. In tutto ci sono stati finora poco più di 10mila casi accertati, il 76 per cento dei quali nell'area di Daegu. Un'epidemia, insomma, molto localizzata. E oltre il 48 per cento è collegato a un unico focolaio: la setta religiosa Shincheonji. (Segue) Mos 20200507T150604Z
## COVID-19, ecco come la Corea del Sud l'ha domato
## COVID-19, ecco come la Corea del Sud l'ha domato L'articolata ricetta di Seoul, di cui il tracciamento è solo un ingrediente Roma, 7 mag. (askanews) - E' riuscita a mettere sotto controllo il COVID-19 senza applicare un vero e proprio lockdown, senza chiudere del tutto le frontiere, limitando al minimo i divieti ai propri cittadini. Oggi la Corea del Sud, che all'inizio della pandemia da nuovo coronavirus sembrava un Paese destinato a essere devastato, rappresenta un modello a cui tutti guardano. Un modello in cui, diversamente dalla vulgata, la magia segreta non è tanto quella di un'app di tracciamento, ma di un'organizzazione articolata e precisa che ha regolato ogni aspetto della risposta. Nell'ultimo giorno la Corea del Sud ha registrato solo quattro nuovi casi accertati, di cui solo uno autoctono. E si tratta del primo caso originato nel Paese da quattro giorni a questa parte, secondo i dati deli Korea Centers for Disease Control and Prevention (KCDC), l'organismo su cui fa perno l'apparato di risposta governativa al nuovo coronavirus. Tra il momento in cui sembrava che Seoul dovesse cadere nel caos e questa situazione di relativa pace, c'è stata anche una tornata elettorale che ha portato il 15 aprile 30 milioni di cittadini, tra i quali 10mila persone sottoposte a isolamento, ai seggi senza che vi sia stata segnalazione di un solo contagio dovuto a questa attività. 'Possiamo dire che abbiamo avuto successo nell'organizzazione delle elezioni', ha commentato con una certa soddisfazione Son Youngrae, portavoce del ministero della Salute in un briefing online a cui askanews oggi ha partecipato. E' una declinazione di quella che in Italia abbiamo chiamato la 'Fase 2', che in Corea del Sud hanno deciso di chiamare 'distanziamento nella vita quotidiana'. Son ha teso a ripeterlo oggi diverse volte: 'Siamo passati dal distanziamento sociale, al distanziamento nella vita quotidiana'. E' questa la parola d'ordine che vuole rappresentare la convivenza col virus che non va via così e che potrebbe ripresentarsi in una seconda ondata. 'Noi ci stiamo già preparando a questa possibilità', ha spiegato il portavoce del ministero. Certo, per capire come mai Seoul abbia avuto una risposta così buona, bisogna prima di tutto avere un quadro ben preciso delle peculiarità del contagio in Corea del Sud. Il primo caso di COVID-19 fu rilevato il 20 gennaio, un cittadino cinese. Per quasi un mese l'andamento epidemico apparve abbastanza contenuto, ma dal 18 febbraio (quando i casi accertati erano 31), cominciò un aumento esponenziale soprattutto nella zona di Daegu, che è la seconda città del paese dopo Seoul, a causa dell'infezione all'interno della chiesa cristiano-millenarista Shincheonji e nell'ospedale Cheongdo Daenam. Allora la situazione sembrò andare fuori controllo, con nuovi casi confermati giornalieri oltre quota 900 e con il numero delle persone in isolamento volontario in crescita costante. Oggi, invece, la situazione è pienamente in controllo. In tutto ci sono stati finora poco più di 10mila casi accertati, il 76 per cento dei quali nell'area di Daegu. Un'epidemia, insomma, molto localizzata. E oltre il 48 per cento è collegato a un unico focolaio: la setta religiosa Shincheonji. (Segue) Mos 20200507T150604Z
CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI =
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 15.03.21
CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI =
ADN1129 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI = Giorlandino, 'per prevenire contagi anche tampone rettale' Roma, 7 mag. (Adnkronos Salute) - Chi è stato contagiato dal coronavirus, anche in caso di tampone negativizzato, potrebbe essere ancora in grado di infettare. A suggerirlo è un piccolo studio condotto da Altamedica Medical Center di Roma, che ha esaminato il momento di comparsa e scomparsa del virus dall'organismo dei pazienti. Partendo dal presupposto che Covid-19 non si trasmette solo per le vie respiratorie ma anche attraverso le feci, l'indagine condotta su 15 persone con tampone naso-faringeo positivo ha rivelato che: mentre il virus presente nel tratto respiratorio tende a scomparire piuttosto presto, nel 73% dei casi a distanza di due settimane dal primo tampone positivo il virus permane nelle feci nonostante il secondo tampone sia stato negativo; nel 40% dei soggetti il virus è stato riscontrato nelle feci fino a 40 giorni dopo. Lo studio non è ancora pubblicato, ma è stato sottoposto al 'Journal of Virology'. "Infezioni come queste sono definite a trasmissione oro-fecale, il virus alberga nella bocca e nell'intestino e il contagio avviene attraverso entrambe le vie, sebbene quella fecale sia stata ampiamente sottovalutata - spiega Claudio Giorlandino, ginecologo, direttore sanitario del Gruppo Altamedica e direttore generale dell'Italian College of Fetal Maternal Medicine - Inoltre, come è stato dimostrato, il virus perdura nell'intestino e si elimina nelle feci per diverse settimane dopo che scompare nel tampone, per cui un soggetto ormai ritenuto non infettivo in realtà lo è, ciò significa che i due tamponi negativi e la convalescenza non sono garanzia di assenza di contagiosità. Mentre sarà sufficiente un semplice errore nell'igiene personale a condurre a una reinfezione endogena. A questo punto per prevenire nuovi contagi i soggetti andrebbero sottoposti anche a tampone rettale". (segue) (Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 15:03 NNNNGIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 15.03.21
CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI (2) =
ADN1130 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI (2) = (Adnkronos Salute) - Ma il virus che si riscontra nell'intestino è ancora infettante? "Il riscontro dopo un lasso di tempo piuttosto prolungato depone per il fatto che questo si stia ancora replicando nell'intestino e sia quindi attivo e contagioso - spiega l'esperto - E', infatti, ipotizzabile che, per quelle quote virali che giungono nell'intestino dopo essere passate nel processo digestivo con gli acidi, gli enzimi, probabilmente siano denaturate. È lecito, quindi, ipotizzare che, benché una parte del virus verrà inattivato, una maggiore quota riesca a superare la neutralizzazione dell'acido cloridrico e, giunto nell'intestino tenue o meglio nel crasso, possa continuare a replicarsi. Di questo ne sono prova anche i disturbi intestinali prolungati di soggetti che presentano la malattia". "Pertanto - osserva ancora Giorlandino - i futuri sforzi per la prevenzione e il controllo del coronavirus devono tenere in considerazione il potenziale di diffusione mediata dalle feci di questo virus. Se il virus liberato all'esterno con le feci, per lungo tempo dopo la scomparsa dall'orofaringe, è ancora infettante, la dinamica della prosecuzione della pandemia appare assumere un profilo molto preoccupante. Anche per ottenere il patentino di immunità completa a questo punto servirà una duplice condizione: presenza di anticorpi di classe G con attenuazione/ scomparsa degli anticorpi di classe M e assenza del virus nelle feci", conclude. (Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 15:03 NNNN
CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI =
ADN1129 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI = Giorlandino, 'per prevenire contagi anche tampone rettale' Roma, 7 mag. (Adnkronos Salute) - Chi è stato contagiato dal coronavirus, anche in caso di tampone negativizzato, potrebbe essere ancora in grado di infettare. A suggerirlo è un piccolo studio condotto da Altamedica Medical Center di Roma, che ha esaminato il momento di comparsa e scomparsa del virus dall'organismo dei pazienti. Partendo dal presupposto che Covid-19 non si trasmette solo per le vie respiratorie ma anche attraverso le feci, l'indagine condotta su 15 persone con tampone naso-faringeo positivo ha rivelato che: mentre il virus presente nel tratto respiratorio tende a scomparire piuttosto presto, nel 73% dei casi a distanza di due settimane dal primo tampone positivo il virus permane nelle feci nonostante il secondo tampone sia stato negativo; nel 40% dei soggetti il virus è stato riscontrato nelle feci fino a 40 giorni dopo. Lo studio non è ancora pubblicato, ma è stato sottoposto al 'Journal of Virology'. "Infezioni come queste sono definite a trasmissione oro-fecale, il virus alberga nella bocca e nell'intestino e il contagio avviene attraverso entrambe le vie, sebbene quella fecale sia stata ampiamente sottovalutata - spiega Claudio Giorlandino, ginecologo, direttore sanitario del Gruppo Altamedica e direttore generale dell'Italian College of Fetal Maternal Medicine - Inoltre, come è stato dimostrato, il virus perdura nell'intestino e si elimina nelle feci per diverse settimane dopo che scompare nel tampone, per cui un soggetto ormai ritenuto non infettivo in realtà lo è, ciò significa che i due tamponi negativi e la convalescenza non sono garanzia di assenza di contagiosità. Mentre sarà sufficiente un semplice errore nell'igiene personale a condurre a una reinfezione endogena. A questo punto per prevenire nuovi contagi i soggetti andrebbero sottoposti anche a tampone rettale". (segue) (Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 15:03 NNNNGIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 15.03.21
CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI (2) =
ADN1130 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RLA CORONAVIRUS: STUDIO, IN 73% PAZIENTI NEGATIVIZZATI VIRUS RESTA NELLE FECI (2) = (Adnkronos Salute) - Ma il virus che si riscontra nell'intestino è ancora infettante? "Il riscontro dopo un lasso di tempo piuttosto prolungato depone per il fatto che questo si stia ancora replicando nell'intestino e sia quindi attivo e contagioso - spiega l'esperto - E', infatti, ipotizzabile che, per quelle quote virali che giungono nell'intestino dopo essere passate nel processo digestivo con gli acidi, gli enzimi, probabilmente siano denaturate. È lecito, quindi, ipotizzare che, benché una parte del virus verrà inattivato, una maggiore quota riesca a superare la neutralizzazione dell'acido cloridrico e, giunto nell'intestino tenue o meglio nel crasso, possa continuare a replicarsi. Di questo ne sono prova anche i disturbi intestinali prolungati di soggetti che presentano la malattia". "Pertanto - osserva ancora Giorlandino - i futuri sforzi per la prevenzione e il controllo del coronavirus devono tenere in considerazione il potenziale di diffusione mediata dalle feci di questo virus. Se il virus liberato all'esterno con le feci, per lungo tempo dopo la scomparsa dall'orofaringe, è ancora infettante, la dinamica della prosecuzione della pandemia appare assumere un profilo molto preoccupante. Anche per ottenere il patentino di immunità completa a questo punto servirà una duplice condizione: presenza di anticorpi di classe G con attenuazione/ scomparsa degli anticorpi di classe M e assenza del virus nelle feci", conclude. (Mal/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 07-MAG-20 15:03 NNNN
ANSA-DOCUMENTO/ Virus, ecco la lettera della discordia Ue-Cina
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 14.48.57
>ANSA-DOCUMENTO/ Virus, ecco la lettera della discordia Ue-Cina
ZCZC4469/SXA OPE36093_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-DOCUMENTO/ Virus, ecco la lettera della discordia Ue-Cina In rilievo il passaggio censurato sul China Daily (ANSA) - PECHINO, 7 MAG - Questa e' la lettera aperta firmata dall'ambasciatore Ue a Pechino e dagli altri ambasciatori dei 27 pubblicata dal China Daily e censurata nel passaggio in cui si riferisce all'origine del virus in Cina. Dopo la censura, la missiva - titolata 'Rimarcando 45 anni di relazioni diplomatiche Ue-Cina in un momento di crisi globale' - e' stata pubblicata integralmente sui siti delle ambasciate europee. Eccone alcuni passaggi (in rilievo quello modificato): "Quest'anno celebriamo il 45esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l'Ue e la Cina, istituite il 6 maggio 1975. E' una pietra miliare importante in una relazione sempre piu' importante tra la nostra Unione di 27 Stati europei e la Cina. Abbiamo fatto molta strada dal 1975. A quel tempo, l'Ue era composta da soli nove Stati membri. La Cina stava solo iniziando ad aprirsi al mondo e non aveva ancora subito la sua formidabile trasformazione economica. Il commercio tra le nostre due parti era minimo. Ora, in tempi normali, l'Ue e la Cina intrattengono scambi commerciali per 1,8 miliardi di euro al giorno. Collaboriamo in piu' settori che mai, compresi quello politico, economico, finanziario, scientifico, educativo e culturale. Entrambi abbiamo evidenti interessi condivisi nella risoluzione pacifica dei conflitti globali, mitigazione dei cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, sicurezza alimentare ed energetica, non proliferazione nucleare e giustizia sociale. E condividiamo un'aspirazione comune a portare la nostra relazione ad un livello ancora piu' produttivo negli anni a venire, con l'aumentare della connettivita' tra Europa e Asia. Mentre abbiamo le nostre differenze, in particolare per quanto riguarda i diritti umani, la nostra partnership e' diventata abbastanza matura da consentire discussioni franche su questi temi. Entrambi vediamo i meriti nel sostenere e difendere il multilateralismo, con le Nazioni Unite e il WTO al centro. Fino a meta' gennaio, l'anno 2020 era stato salutato come cruciale per le relazioni Ue-Cina, con numerosi incontri di alto livello volti ad approfondire la cooperazione". ** QUESTA LA PARTE ORIGINARIA DELLA LETTERA ** "Ma l'esplosione del coronavirus in Cina, e la sua successiva diffusione nel resto del mondo negli ultimi tre mesi, ha portato temporaneamente a mettere da parte i nostri piani preesistenti perche' sia l'Ue sia la Cina sono completamente mobilitate per affrontare quella che ora e' diventata una sfida di proporzioni veramente globali". ** QUESTA LA PARTE PUBBLICATA IN CINA DOPO LA CORREZIONE ** "Ma l'epidemia del coronavirus ha portato temporaneamente a mettere da parte i nostri piani preesistenti perche' sia l'Ue che la Cina sono completamente mobilitate per affrontare quella che ora e' diventata una sfida di proporzioni veramente globali". "Tuttavia - prosegue poi la lettera - stiamo attualmente riprogrammando il vertice annuale Ue-Cina, che originariamente avrebbe dovuto svolgersi a Pechino a marzo, e i piani per un vertice speciale dei leader degli Stati membri dell'Ue e della Cina a Lipsia a settembre sono sulla buona strada. E' gia' chiaro che la pandemia rimodellera' il nostro mondo. Ma esattamente come, dipendera' dalle scelte che facciamo oggi. Il coronavirus dovrebbe essere visto come una sfida comune al mondo. E' chiaro che una pandemia globale richiede una risposta globale. L'Ue sta giocando il suo ruolo e sta facendo tutto il possibile per gestire la crisi e le sue conseguenze. Agiamo con determinazione per proteggere i nostri cittadini, la salute pubblica ed evitare un'ulteriore diffusione. Tra i nostri 27 Stati membri c'e' un forte impegno per la solidarieta', il sostegno reciproco e la condivisione congiunta degli oneri al fine di mitigare lo shock economico che il virus ha provocato nei nostri paesi. In diverse fasi della pandemia, c'e' stata assistenza reciproca tra Europa, Cina e altri, a dimostrazione del sostegno reciproco. L'Ue ha sostenuto la Cina quando e' stata sopraffatta dallo scoppio all'inizio dell'anno, con grandi donazioni di attrezzature tanto necessarie. E ora la Cina sta restituendo tale sostegno quando l'Europa e' nel momento del bisogno. Ecco come agiscono i veri partner. Oltre alle attrezzature mediche, esiste una reale necessita' di assistenza macroeconomica. Il modo migliore per accelerare la ripresa economica e' espandere il commercio. E' qui che, come principali attori globali, una cooperazione di successo sul fronte bilaterale Ue-Cina sara' ancora piu' importante. Avremo bisogno di maggiori scambi commerciali e investimenti da entrambe le parti, quindi una rapida conclusione dei negoziati sull'accordo globale Ue-Cina sugli investimenti sara' cruciale a tal fine. Ma collaboriamo anche per rendere questa una ripresa verde. Uno stretto partenariato tra la Cina e l'Ue e' fondamentale per il successo degli sforzi climatici globali. Sia l'Ue che la Cina devono aprire la strada assumendo impegni ambiziosi sui cambiamenti climatici entro la fine di quest'anno. Il mondo inizialmente ha affrontato la crisi in modo non coordinato. Ora e' chiaro che l'unica via d'uscita e' insieme. E questo vale anche per le molte altre aree in cui il mondo ha bisogno della cooperazione di Europa e Cina, come l'azione per il clima, la pace e la sicurezza, lo sviluppo sostenibile e il mantenimento dell'ordine globale multilaterale. L'Ue e la Cina possono portare avanti tutto questo e altro, insieme".(ANSA). FT 07-MAG-20 14:48 NNNN
>ANSA-DOCUMENTO/ Virus, ecco la lettera della discordia Ue-Cina
ZCZC4469/SXA OPE36093_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-DOCUMENTO/ Virus, ecco la lettera della discordia Ue-Cina In rilievo il passaggio censurato sul China Daily (ANSA) - PECHINO, 7 MAG - Questa e' la lettera aperta firmata dall'ambasciatore Ue a Pechino e dagli altri ambasciatori dei 27 pubblicata dal China Daily e censurata nel passaggio in cui si riferisce all'origine del virus in Cina. Dopo la censura, la missiva - titolata 'Rimarcando 45 anni di relazioni diplomatiche Ue-Cina in un momento di crisi globale' - e' stata pubblicata integralmente sui siti delle ambasciate europee. Eccone alcuni passaggi (in rilievo quello modificato): "Quest'anno celebriamo il 45esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l'Ue e la Cina, istituite il 6 maggio 1975. E' una pietra miliare importante in una relazione sempre piu' importante tra la nostra Unione di 27 Stati europei e la Cina. Abbiamo fatto molta strada dal 1975. A quel tempo, l'Ue era composta da soli nove Stati membri. La Cina stava solo iniziando ad aprirsi al mondo e non aveva ancora subito la sua formidabile trasformazione economica. Il commercio tra le nostre due parti era minimo. Ora, in tempi normali, l'Ue e la Cina intrattengono scambi commerciali per 1,8 miliardi di euro al giorno. Collaboriamo in piu' settori che mai, compresi quello politico, economico, finanziario, scientifico, educativo e culturale. Entrambi abbiamo evidenti interessi condivisi nella risoluzione pacifica dei conflitti globali, mitigazione dei cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, sicurezza alimentare ed energetica, non proliferazione nucleare e giustizia sociale. E condividiamo un'aspirazione comune a portare la nostra relazione ad un livello ancora piu' produttivo negli anni a venire, con l'aumentare della connettivita' tra Europa e Asia. Mentre abbiamo le nostre differenze, in particolare per quanto riguarda i diritti umani, la nostra partnership e' diventata abbastanza matura da consentire discussioni franche su questi temi. Entrambi vediamo i meriti nel sostenere e difendere il multilateralismo, con le Nazioni Unite e il WTO al centro. Fino a meta' gennaio, l'anno 2020 era stato salutato come cruciale per le relazioni Ue-Cina, con numerosi incontri di alto livello volti ad approfondire la cooperazione". ** QUESTA LA PARTE ORIGINARIA DELLA LETTERA ** "Ma l'esplosione del coronavirus in Cina, e la sua successiva diffusione nel resto del mondo negli ultimi tre mesi, ha portato temporaneamente a mettere da parte i nostri piani preesistenti perche' sia l'Ue sia la Cina sono completamente mobilitate per affrontare quella che ora e' diventata una sfida di proporzioni veramente globali". ** QUESTA LA PARTE PUBBLICATA IN CINA DOPO LA CORREZIONE ** "Ma l'epidemia del coronavirus ha portato temporaneamente a mettere da parte i nostri piani preesistenti perche' sia l'Ue che la Cina sono completamente mobilitate per affrontare quella che ora e' diventata una sfida di proporzioni veramente globali". "Tuttavia - prosegue poi la lettera - stiamo attualmente riprogrammando il vertice annuale Ue-Cina, che originariamente avrebbe dovuto svolgersi a Pechino a marzo, e i piani per un vertice speciale dei leader degli Stati membri dell'Ue e della Cina a Lipsia a settembre sono sulla buona strada. E' gia' chiaro che la pandemia rimodellera' il nostro mondo. Ma esattamente come, dipendera' dalle scelte che facciamo oggi. Il coronavirus dovrebbe essere visto come una sfida comune al mondo. E' chiaro che una pandemia globale richiede una risposta globale. L'Ue sta giocando il suo ruolo e sta facendo tutto il possibile per gestire la crisi e le sue conseguenze. Agiamo con determinazione per proteggere i nostri cittadini, la salute pubblica ed evitare un'ulteriore diffusione. Tra i nostri 27 Stati membri c'e' un forte impegno per la solidarieta', il sostegno reciproco e la condivisione congiunta degli oneri al fine di mitigare lo shock economico che il virus ha provocato nei nostri paesi. In diverse fasi della pandemia, c'e' stata assistenza reciproca tra Europa, Cina e altri, a dimostrazione del sostegno reciproco. L'Ue ha sostenuto la Cina quando e' stata sopraffatta dallo scoppio all'inizio dell'anno, con grandi donazioni di attrezzature tanto necessarie. E ora la Cina sta restituendo tale sostegno quando l'Europa e' nel momento del bisogno. Ecco come agiscono i veri partner. Oltre alle attrezzature mediche, esiste una reale necessita' di assistenza macroeconomica. Il modo migliore per accelerare la ripresa economica e' espandere il commercio. E' qui che, come principali attori globali, una cooperazione di successo sul fronte bilaterale Ue-Cina sara' ancora piu' importante. Avremo bisogno di maggiori scambi commerciali e investimenti da entrambe le parti, quindi una rapida conclusione dei negoziati sull'accordo globale Ue-Cina sugli investimenti sara' cruciale a tal fine. Ma collaboriamo anche per rendere questa una ripresa verde. Uno stretto partenariato tra la Cina e l'Ue e' fondamentale per il successo degli sforzi climatici globali. Sia l'Ue che la Cina devono aprire la strada assumendo impegni ambiziosi sui cambiamenti climatici entro la fine di quest'anno. Il mondo inizialmente ha affrontato la crisi in modo non coordinato. Ora e' chiaro che l'unica via d'uscita e' insieme. E questo vale anche per le molte altre aree in cui il mondo ha bisogno della cooperazione di Europa e Cina, come l'azione per il clima, la pace e la sicurezza, lo sviluppo sostenibile e il mantenimento dell'ordine globale multilaterale. L'Ue e la Cina possono portare avanti tutto questo e altro, insieme".(ANSA). FT 07-MAG-20 14:48 NNNN
Coronavirus, on line banca dati science approved contro fake news
GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 14.38.42
Coronavirus, on line banca dati science approved contro fake news
Coronavirus, on line banca dati science approved contro fake news Coordinata da Enea con 2.200 ricercatori di 18 Paesi europei Roma, 7 mag. (askanews) - E' online la banca dati 'science approved' per contrastare le fake news in campo alimentare in questo momento di emergenza Covid-19. Lo comunica l'Enea. Si tratta di una banca dati "di facile consultazione con buone pratiche, approfondimenti e indicazioni 'science approved' ('a prova di scienza') per offrire al mondo della ricerca, alle imprese e ai consumatori una corretta informazione". È l'obiettivo dell'infrastruttura di ricerca METROFOOD-RI (Infrastructure for Promoting Metrology in Food and Nutrition), coordinata dall'Enea, che coinvolge oltre 2.200 ricercatori di 48 tra le maggiori istituzioni di 18 Paesi europei impegnate nel campo della sicurezza alimentare, qualità, tracciabilità dei cibi, contrasto a frodi, sofisticazioni e contraffazioni, impatti per salute, lotta alla fame e agli sprechi". Tra le ultime fake news confutate dalla scienza ad esempio le proprietà anticovid-19 di gargarismi con acqua e sale, dell'argento proteinato o della vasellina cosparsa sulle narici. Sul portale di METROFOOD-RI - inclusa nella Roadmap ESFRI 2018 per il dominio Health and Food - i ricercatori dell'Enea raccolgono documenti ufficiali, pubblicazioni scientifiche, factsheets, raccomandazioni e buone pratiche disponibili in diverse lingue, con l'obiettivo di fornire approfondimenti, costantemente aggiornati e utili ad analizzare i legami tra il coronavirus e l'alimentazione lungo tutta la filiera alimentare, dalla produzione primaria al consumo finale. Cos 20200507T143839Z
Coronavirus, on line banca dati science approved contro fake news
Coronavirus, on line banca dati science approved contro fake news Coordinata da Enea con 2.200 ricercatori di 18 Paesi europei Roma, 7 mag. (askanews) - E' online la banca dati 'science approved' per contrastare le fake news in campo alimentare in questo momento di emergenza Covid-19. Lo comunica l'Enea. Si tratta di una banca dati "di facile consultazione con buone pratiche, approfondimenti e indicazioni 'science approved' ('a prova di scienza') per offrire al mondo della ricerca, alle imprese e ai consumatori una corretta informazione". È l'obiettivo dell'infrastruttura di ricerca METROFOOD-RI (Infrastructure for Promoting Metrology in Food and Nutrition), coordinata dall'Enea, che coinvolge oltre 2.200 ricercatori di 48 tra le maggiori istituzioni di 18 Paesi europei impegnate nel campo della sicurezza alimentare, qualità, tracciabilità dei cibi, contrasto a frodi, sofisticazioni e contraffazioni, impatti per salute, lotta alla fame e agli sprechi". Tra le ultime fake news confutate dalla scienza ad esempio le proprietà anticovid-19 di gargarismi con acqua e sale, dell'argento proteinato o della vasellina cosparsa sulle narici. Sul portale di METROFOOD-RI - inclusa nella Roadmap ESFRI 2018 per il dominio Health and Food - i ricercatori dell'Enea raccolgono documenti ufficiali, pubblicazioni scientifiche, factsheets, raccomandazioni e buone pratiche disponibili in diverse lingue, con l'obiettivo di fornire approfondimenti, costantemente aggiornati e utili ad analizzare i legami tra il coronavirus e l'alimentazione lungo tutta la filiera alimentare, dalla produzione primaria al consumo finale. Cos 20200507T143839Z
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