GIOVEDÌ 07 MAGGIO 2020 17.41.30
Fase 2, Cna: impresa non responsabile se dipendente contrae Covid
Fase 2, Cna: impresa non responsabile se dipendente contrae Covid Incertezza giuridica deriva da decreto Cura Italia Roma, 7 mag. (askanews) - "È indispensabile introdurre una misura legislativa che escluda la responsabilità degli imprenditori nel caso un dipendente contragga il Coronavirus". Lo chiede la Cna spiegando che a prevederlo è "la direttiva europea datata 12 giugno 1989 che consente agli Stati di escludere la responsabilità dei datori di lavoro per atti dovuti a circostanze estranee, anormali, imprevedibili, eccezionali, le cui conseguenze non avrebbero potuto essere evitate nonostante tutta la diligenza possibile". "Le attività economiche non possono riprendere serenamente - continua il comunicato della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa - lasciando artigiani e imprenditori nello stato di incertezza giuridica creato dal riconoscimento del contagio come infortunio sul lavoro anche per ambienti di lavoro non sanitari in base all'articolo 42 del decreto Cura Italia". "Nessuno, infatti, può essere chiamato - sottolinea la nota a rispondere di un rischio generico di salute del quale non può controllare la fonte. Gli imprenditori già fanno tutto il possibile per limitare il contagio, ma il quadro giuridico è inadatto, purtroppo, alla pandemia". Solo un intervento legislativo - conclude il comunicato della Cna - "potrebbe consentire alle imprese di lavorare nel rispetto delle regole e senza temere un'attribuzione di responsabilità non dovuta". Rbr 20200507T174123Z
Fase 2, Cna: impresa non responsabile se dipendente contrae Covid
Fase 2, Cna: impresa non responsabile se dipendente contrae Covid Incertezza giuridica deriva da decreto Cura Italia Roma, 7 mag. (askanews) - "È indispensabile introdurre una misura legislativa che escluda la responsabilità degli imprenditori nel caso un dipendente contragga il Coronavirus". Lo chiede la Cna spiegando che a prevederlo è "la direttiva europea datata 12 giugno 1989 che consente agli Stati di escludere la responsabilità dei datori di lavoro per atti dovuti a circostanze estranee, anormali, imprevedibili, eccezionali, le cui conseguenze non avrebbero potuto essere evitate nonostante tutta la diligenza possibile". "Le attività economiche non possono riprendere serenamente - continua il comunicato della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa - lasciando artigiani e imprenditori nello stato di incertezza giuridica creato dal riconoscimento del contagio come infortunio sul lavoro anche per ambienti di lavoro non sanitari in base all'articolo 42 del decreto Cura Italia". "Nessuno, infatti, può essere chiamato - sottolinea la nota a rispondere di un rischio generico di salute del quale non può controllare la fonte. Gli imprenditori già fanno tutto il possibile per limitare il contagio, ma il quadro giuridico è inadatto, purtroppo, alla pandemia". Solo un intervento legislativo - conclude il comunicato della Cna - "potrebbe consentire alle imprese di lavorare nel rispetto delle regole e senza temere un'attribuzione di responsabilità non dovuta". Rbr 20200507T174123Z
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