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martedì 7 febbraio 2012

TUMORI: PERSE MAMMELLA PER MANCATA DIAGNOSI, OTTIENE RISARCIMENTO


TUMORI: PERSE MAMMELLA PER MANCATA DIAGNOSI, OTTIENE RISARCIMENTO =
(AGI) - Palermo, 7 feb. - Il giudice monocratico della prima
sezione del tribunale civile di Palermo, Marinella Laudani, ha
condannato il Policlinico universitario del capoluogo
siciliano, la societa' Pamafir srl e un medico, Antonio
Marrazzo, a pagare 542.500 euro, "in solido" fra di loro, oltre
alle spese legali, quantificate in 21.450 euro, a titolo di
risarcimento in favore di una donna. La signora, che oggi ha 72
anni, nel 1996 e nel 1997 si sottopose a una serie di screening
per la diagnosi precoce del tumore della mammella. Nonostante
ve ne fossero le condizioni, il radiologo Marrazzo non si rese
conto che la donna aveva gia' una neoplasia in corso. Per
questo mancato accertamento, nel '99 la paziente dovette subire
poi un intervento chirurgico devastante, con l'asportazione
della mammella. La causa si e' conclusa in primo grado dopo
quasi dodici anni e il giudice Laudani ha accolto le tesi dei
legali della "attrice", gli avvocati Pietro Visalli e Antonino
Di Fresco. (AGI)
Pa1/Rap (Segue)
070835 FEB 12

NNNNTUMORI: PERSE MAMMELLA PER MANCATA DIAGNOSI, OTTIENE RISARCIMENTO (2)=
(AGI) - Palermo, 7 feb. - La paziente aveva cominciato a
controllarsi sin dall'eta' di 45 anni e i test erano risultati
negativi sino al 1994. Nel '96, pero', un esame mammografico,
eseguito all'Istituto materno infantile, segnalo' la presenza
di una "calcificazione puntiforme", non ritenuta significativa
dal radiologo che la fece. L'anno dopo un altro controllo fu
eseguito da Marrazzo nel poliambulatorio gestito dalla societa'
Pamafir srl. Nonostante la possibilita' di effettuare
comparazioni con le precedenti mammografie e sebbene vi fosse
il preoccupante precedente, ancora una volta non fu scoperto
alcunche'. Fino a quando, nel '99, proprio nel punto in cui era
stata individuata la calcificazione, fu trovato un tumore alla
mammella di grandi dimensioni. Per toglierlo, la donna dovette
sottoposti a un intervento "demolitorio" devastante. Ora il
risarcimento che, sottolineano i legali, non potra' certo
ripagare le sofferenze patite e i danni fisici permanenti
riportati. (AGI)
Pa1/Rap
070835 FEB 12

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