SALUTE: OBESITA' AUMENTA RISCHI DI ARTRITE REUMATOIDE =
Berlino, 5 giu. (Adnkronos Salute) - Chili di troppo alleati
dell'artrite reumatoide. "L'obesita' aumenta di 1,2 volte il rischio
di soffrire di questa malattia autoimmune. Si tratta di un fattore di
rischio importante, ma ancora sottovalutato". Lo ha spiegato Sean
Sullivan, presidente e Ceo dell'Institute of Health and Productivity
Management (Ihpm), in un simposio a Berlino sulla comprensione
dell'impatto delle malattie reumatiche su pazienti, lavoratori ed
economie, in vista di Eular 2012, il congresso annuale della Lega
europa contro le malattie reumatiche.
"Secondo le ultime stime l'obesita' passera' dal 2005 al 2015 da
400 a 700 milioni di persone colpite nel mondo, con un +75% che non
tiene conto del 'semplice' sovrappeso'. Questo - dice Sullivan - puo'
dare un'idea del problema legato alle altre patologie favorite
dall'obesita', che possono incidere pesantemente sulla produttivita'
dei lavoratori". "Nel caso dell'artire reumatoide - evidenzia Klaus
Kruger, reumatologo di Monaco (Germania) - e' fondamentale puntare su
un trattamento personalizzato, che tenga conto anche delle preferenze
del paziente. Cruciale anche la collaborazione tra diversi
specialisti, considerato il problema delle comorbidita': il 30-50% dei
malatti di artrite reumatoide muore a causa di eventi
cardiovascolari".
Infine occorre intervenire sulla comunicazione medico-paziente:
"Le visite oggi sono troppo brevi, e questo rappresenta un'insidia
importante in vista della gestione piu' corretta e dell'offerta del
miglior trattamento possibile", dice Kruger.
(Mal/Opr/Adnkronos)
05-GIU-12 14:03
NNNN
Berlino, 5 giu. (Adnkronos Salute) - Chili di troppo alleati
dell'artrite reumatoide. "L'obesita' aumenta di 1,2 volte il rischio
di soffrire di questa malattia autoimmune. Si tratta di un fattore di
rischio importante, ma ancora sottovalutato". Lo ha spiegato Sean
Sullivan, presidente e Ceo dell'Institute of Health and Productivity
Management (Ihpm), in un simposio a Berlino sulla comprensione
dell'impatto delle malattie reumatiche su pazienti, lavoratori ed
economie, in vista di Eular 2012, il congresso annuale della Lega
europa contro le malattie reumatiche.
"Secondo le ultime stime l'obesita' passera' dal 2005 al 2015 da
400 a 700 milioni di persone colpite nel mondo, con un +75% che non
tiene conto del 'semplice' sovrappeso'. Questo - dice Sullivan - puo'
dare un'idea del problema legato alle altre patologie favorite
dall'obesita', che possono incidere pesantemente sulla produttivita'
dei lavoratori". "Nel caso dell'artire reumatoide - evidenzia Klaus
Kruger, reumatologo di Monaco (Germania) - e' fondamentale puntare su
un trattamento personalizzato, che tenga conto anche delle preferenze
del paziente. Cruciale anche la collaborazione tra diversi
specialisti, considerato il problema delle comorbidita': il 30-50% dei
malatti di artrite reumatoide muore a causa di eventi
cardiovascolari".
Infine occorre intervenire sulla comunicazione medico-paziente:
"Le visite oggi sono troppo brevi, e questo rappresenta un'insidia
importante in vista della gestione piu' corretta e dell'offerta del
miglior trattamento possibile", dice Kruger.
(Mal/Opr/Adnkronos)
05-GIU-12 14:03
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