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giovedì 25 ottobre 2012

Catania: Così vivono i familiari di finanzieri e carabinieri. Le palazzine tra degrado e scritte «W la mafia»

Riceviamo da Ficiesse e volentieri pubblichiamo

CATANIA, IN VIALE NITTA
Così vivono i familiari di finanzieri e carabinieri.
Le palazzine tra degrado e scritte «W la mafia»

I congiunti di militari e poliziotti costretti a trincerarsi dietro porte blindate per difendersi dagli attacchi di vandali e ladri
CATANIA - Vivono nell'illegalità , costretti a trincerarsi dietro cancelli e porte blindate per difendersi dai continui attacchi da parte di vandali e ladri. Succede nella zona di viale Nitta, a Catania, dove un centinaio di famiglie tra finanzieri, carabinieri, polizia sono costrette a sopportare disagi di ogni tipo. Per non parlare delle provocazioni e delle scritte “W la mafia” fatte trovare sui muri.

CASE POPOLARI - Tutto è cominciato nel 2007 quando l'Istituto autonomo case popolari consegna gli alloggi (tre palazzine da otto piani ciascuna) agli agenti e alle loro famiglie. Senza luce, gas e acqua negli appartamenti, i residenti si sono dovuti attivare immediatamente per avere gli impianti idrici, elettrici ed il metano. Decine di persone che raccontano difficoltà di ogni tipo, ai limiti della normale sopportazione, e un abbandono inspiegabile proprio da parte di quelle istituzioni che, dicono, "difendiamo ogni giorno indossando la divisa".

CARENZE STRUTTURALI - "Ci erano state date ampie garanzie per avere degli appartamenti decorosi. Invece, dal terrazzo fino al sottoscala, le carenze strutturali degli edifici sono impressionanti". A raccontarlo è uno dei tanti agenti, residenti, che preferisce restare nell'anonimato. "Paghiamo mensilmente l'affitto ma la beffa più grande è che siamo trattati dal comune di Catania, proprietario degli immobili, e dallo Iacp, che ha il compito di gestire la manutenzioni delle palazzine, come cittadini di serie B. Un esempio? Abbiamo un perdita d'acqua da quasi un anno e, nonostante le nostre segnalazioni, nessuno ha mosso un dito per risolvere il problema".

CAVI SCOPERTI E INFILTRAZIONI - Mancanza di idranti ed estintori nei piani, cavi scoperti dove passa l'alta tensione, infiltrazioni d'acqua, dispositivi di sicurezza mai entrati in funzione all'interno degli ascensori. E poi crepe sui muri e nelle scale, oltre al terrazzo senza ringhiere, pavimentato con mattonelle di cemento e "protetto" da muri alti poco meno di un metro. "Nonostante le nostre lamentele - racconta a un altro agente - è in atto il classico scarica barile di responsabilità , tra Iacp e Comune, che ha la sola conseguenza di mettere a rischio la salute di decine di persone".

SCRITTE VANDALICHE - Oltre ai problemi strutturali, per le quasi cento famiglie di viale Nitta c'è anche una quotidianità fatta di furti dei cavi elettrici, scritte vandaliche ("viva la mafia" la più gettonata), sottoscala trasformati in pattumiere, macchine abbandonate e allevamenti illegali di cavalli. "Questo è un quartiere popolare dove molti appartamenti, delle palazzine circostanti, sono stati occupati in modo abusivo nel corso degli ultimi anni. Noi qui rappresentiamo lo Stato e molti ci odiano perché portiamo la divisa. Siamo costantemente bersaglio dei teppisti che prendono a sassate i vetri dei punti luce dei garage, distruggono i nostri lampioni, buttano la spazzatura all'interno dei nostri vani dei contatori dell'acqua e la notte, tra schiamazzi ed auto che rombano sotto i nostri balconi, non ci fanno chiudere occhio. Alcuni appartamenti sono vuoti e vengono visitati dai ladri per rubare l'impianto elettrico e la caldaia. Qualche volta entrano p ersino nelle nostre case mentre dormiamo", spiega un poliziotto.

PORTE E CANCELLI BLINDATI - Come un fortino in terra nemica, gli agenti e le loro famiglie proteggono gli ingressi delle loro case con porte e cancelli blindati. Una precauzione che non basta: "Vogliamo una divisione totale dalle palazzine circostanti murando gli ingressi ed i corridoi comuni ed alzando una barriera divisoria di tre metri nel cortile" è il coro unanime di finanzieri, carabinieri, polizia e guardia di finanza delle abitazioni del viale Nitta 12. L'unica soluzione per vivere finalmente in totale sicurezza.

Fonte Italpress - 13 ottobre 2012
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/
 

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