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mercoledì 9 dicembre 2015

TUMORI: TEST NON SEMPRE EFFICACI, INDICAZIONI GIMBE PER BUONI SCREENING



TUMORI: TEST NON SEMPRE EFFICACI, INDICAZIONI GIMBE PER BUONI SCREENING





 Roma, 9 dic. (AdnKronos Salute) - Tumori nel mirino, in una giungla di
screening e test diagnostici al di fuori dei programmi organizzati:
nella speranza che la diagnosi precoce coincida sempre con una
riduzione di malattia e mortalità, vengono ampliate le popolazioni
' bersaglio', utilizzati test molto più sensibili e aumentata la
frequenza. Mettere ordine è l' obiettivo del ' Position Statement' della
Fondazione Gimbe, presentato ieri a Oxford alla conferenza
internazionale ' Hellish Decisions in Healthcare'.

 Il documento ha valutato cinque screening oncologici (mammella,
cervice uterina, colon retto, ovaio e prostata), identificando i test
diagnostici raccomandati e non, con l' obiettivo di guidare le
decisioni politiche, manageriali e professionali, oltre che informare
le scelte dei cittadini. Dall' analisi di 11 anni di adempimenti
regionali ai programmi organizzati "emerge, nella sua drammatica
gravità, la mancata erogazione di screening efficaci per ridurre la
mortalità".

 La premessa degli esperti è che le strategie di screening variano
anche in relazione al loro ' value': alcune producono grandi benefici
rispetto a rischi e costi associati (elevato value), mentre le altre
restituiscono benefici enormemente più piccoli rispetto a rischi e
costi (basso value). (segue)

 (Mad/AdnKronos)
09-DIC-15 14: 02
TUMORI: TEST NON SEMPRE EFFICACI, INDICAZIONI GIMBE PER BUONI SCREENING (2)





 (AdnKronos Salute) - "In accordo alle migliori evidenze scientifiche -
ha spiegato il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta - dovrebbero
essere offerti alle popolazioni ' target' solo screening oncologici di
provata efficacia nel ridurre la mortalità: di fatto, tutti quelli
attualmente inclusi nei livelli essenziali di assistenza all' interno
di programmi organizzati per il cancro del seno, della cervice uterina
e del colon-retto. Tuttavia, assistiamo impotenti a un inaccettabile
paradosso: da un lato i programmi di screening pubblici non sono
adeguatamente implementati, dall' altro il Ssn rimborsa una valanga di
test diagnostici dal basso value, che a fronte di benefici incerti
presentano rischi reali e consumano preziose risorse".

 "La notevole diffusione di screening oncologici intensivi al di fuori
dei programmi organizzati - afferma Cartabellotta - risponde a forti
sollecitazioni che spingono medici e cittadini verso l' approccio della
massima probabilità di diagnosticare ogni forma di cancro. Tutti siamo
istintivamente portati a credere che l' identificazione precoce di una
lesione e la conseguente tempestività del trattamento migliorino
sempre la prognosi del tumore senza comportare alcun rischio". Secondo
gli esperti, non è sempre così. E il ' position statement' contiene le
raccomandazioni per aumentare il value dei 5 screening oncologici
considerati. (segue)

 (Mad/AdnKronos)
09-DIC-15 14: 02
TUMORI: TEST NON SEMPRE EFFICACI, INDICAZIONI GIMBE PER BUONI SCREENING (3)





 (AdnKronos Salute) - La Fondazione ha innanzitutto valutato le
performance regionali nel periodo 2003-2013 utilizzando l' indicatore
della ' Griglia Lea', che descrive le attività dei 3 programmi di
screening e l' adesione da parte della popolazione eleggibile. Il
punteggio ottenuto dalle regioni è aumentato da 75 a 176, pur
rimanendo molto lontano dal massimo ottenibile (315), garanzia di una
copertura ottimale del 50-60% della popolazione ' bersaglio'.

 Nonostante i limiti dell' indicatore utilizzato e la certezza che parte
della popolazione effettua screening al di fuori dei programmi
organizzati - ammettono gli esperti - emerge indiscutibilmente il
sotto-utilizzo di strategie di screening ad elevato ' value' con enormi
differenze regionali: si va dai 127 punti della Valle D' Aosta ai 12
della Puglia. Tutto questo - sottolineano - a dispetto del Piano
screening 2007-2009 che, nel tentativo di superare le criticità nelle
Regioni meridionali e insulari, ha stanziato 41,5 milioni di euro per
Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e
Sardegna. (segue)

 (Mad/AdnKronos)
09-DIC-15 14: 02
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 (AdnKronos Salute) - "Oggi per garantire il massimo ritorno in termini
di salute dal denaro investito - conclude Cartabellotta - da un lato è
indispensabile una ottimale implementazione solo degli screening
oncologici efficaci nel ridurre la mortalità, dall' altro occorre
arginare la percezione professionale e sociale che in oncologia la
diagnosi precoce costituisce sempre e comunque la migliore opzione.
Perciò bisogna contrastare tutte le strategie dal ' low value' che
aumentano i rischi per la popolazione a fronte di benefici non
documentati, determinando inaccettabili sprechi di denaro pubblico".

 Il Position Statement Gimbe "Screening oncologici: il nuovo approccio
basato sul value", che include l' appendice ' Gli screening oncologici
in Italia', è disponibile all' indirizzo www.evidence.it/screening.

 (Mad/AdnKronos)
09-DIC-15 14: 02 

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