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sabato 20 febbraio 2016

ANSA/ Insulta alunno e incita classe picchiarlo, sospesa prof



ANSA/ Insulta alunno e incita classe picchiarlo, sospesa prof




In provincia di Viterbo. Inchiesta nata da racconti studenti
 (di Domenico Palesse)
 (ANSA) - ROMA, 20 FEB - Lo umiliava davanti ai suoi compagni
di classe. Lo metteva in castigo fuori dall' aula o, peggio
ancora, lo costringeva a restare fermo su una sedia mentre
incitava gli alunni a schiaffeggiarlo o picchiarlo con un
righello. E' la drammatica vicenda portata alla luce dalla
Squadra Mobile di Viterbo e che ha come protagonista una
professoressa di italiano di una scuola media della zona,
sospesa dall' insegnamento perché accusata di vessazioni nei
confronti di un ragazzo con un lieve deficit cognitivo.
 A raccontare quanto accadeva in aula sono stati gli stessi
alunni qualche tempo fa durante una lezione sul bullismo,
organizzata dall' istituto scolastico. Agli insegnanti che
spiegavano quali fossero comportamenti ritenuti violenti o
vessatori, i ragazzi hanno rivelato che cose simili accadevano
nella loro classe, con la professoressa che offendeva in
continuazione il loro compagno quando faceva troppo chiasso, per
via del suo problema cognitivo. Dalle segnalazioni dei ragazzi é
partita la denuncia dei genitori della vittima che ha permesso
alla procura della Repubblica di aprire un fascicolo. Nel
provvedimento di sospensione dall' esercizio di pubblico ufficio,
il gip ha sottolineato come il ragazzo fosse "emarginato",
"deriso" e "umiliato" davanti alla classe.
 Le indagini della polizia hanno confermato quanto raccontato
dagli studenti. Proprio il gran numero di testimonianze hanno
messo all' angolo la professoressa. Gli agenti della squadra
Mobile non hanno avuto neanche la necessità di installare
microcamere all' interno della scuola, confortati dai racconti
delle numerose persone informate sui fatti.
 Ma l' attività investigativa non é ancora chiusa. La Procura
vuole vederci chiaro anche sul ruolo di insegnanti e dirigenti
dell' istituto scolastico per verificare se qualcuno abbia
taciuto nonostante fosse a conoscenza di cosa accadeva in
quell' aula.
 Su quanto accaduto nella scuola media di Bagnoregio é
intervenuto anche il presidente del consiglio regionale del
Lazio, Daniele Leodori, che ha definito l' episodio
"sconcertante". "I genitori affidano i loro figli agli
insegnanti perché li formino e contribuiscano a farli diventare
gli uomini e le donne di domani - ha sottolineato -, non certo
per vederli maltrattati da chi dovrebbe sostenerli e
proteggerli, soprattutto se i ragazzi in questione versano in
una condizione di difficoltà". (ANSA).

 PD
20-FEB-16 18: 53 NNN 

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