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sabato 20 febbraio 2016

ANSA/ Uccide madre e sorella, fatte a pezzi, gettate nel fiume

ANSA/ Uccide madre e sorella, fatte a pezzi, gettate nel fiume




Risolto giallo sparizione badante romena,figlio confessa omicidi
 (di Rosanna Codino)
 (ANSA) - VERONA, 20 FEB - Uccise, fatte a pezzi, rinchiuse in
tre borse gettate nell' Adige. E' un racconto lucido, privo di
emozioni, quello che Andrei Filip, 20 anni romeno, ha reso ai
Carabinieri confessando l' assassinio della madre Mirela Balan,
40 anni, e della sorellastra di 12 anni, Larisa Elena, avvenuto
nella loro casa di Albaredo d' Adige la sera del 13 febbraio.
 L' omicidio delle due donne é stato l' epilogo dell' ennesima
lite in casa: Mirela, badante molto conosciuta in paese dove
viveva da 10 anni, voleva che il figlio, un bracciante saltuario
arrivato in Italia tre anni fa, se ne andasse. All' ennesimo
rimprovero della madre Filip ha reagito accoltellandola alla
gola. Poi é sceso al piano terra e ha convinto la sorellastra,
diventata una scomoda testimone per aver sentito le grida
dell' alterco, a salire con lui al primo piano. A quel punto le
ha messo le mani al collo e l' ha strangolata.
 Dopo gli omicidi é uscito di casa, ha preso il bancomat della
madre, riuscendo a prelevare 200 euro, e quando é ritornato ha
meticolosamente sezionato i cadaveri gettandoli in tre borse che
ha poi buttato nell' Adige. A testimonianza della sua freddezza
gli investigatori sottolineano che Filip ha avuto il tempo anche
per cercare di depistare le indagini e far credere che la madre
si fosse tolta la vita. Ha preso la sua borsetta e l' ha gettata
in un altro punto del fiume, lo stesso ' puntato' dai cani
molecolari fatti giungere per le ricerche. Poi ha fatto rientro
nell' abitazione, ha pulito il sangue con uno straccio e un
secchio e si é fatto accompagnare da un amico a San Bonifacio,
dove é salito su un pulmino per raggiungere in Romania il padre.
 Ad attenderlo, al suo rientro in Italia, ha trovato i
Carabinieri che lo hanno portato in piena notte in caserma. Sono
bastate meno di quattro ore per farlo confessare. Ora si sta
setacciando il fiume alla ricerca delle tre borse, a meno di
cinquanta chilometri dal punto nel quale, nelle acque del
Brenta, si stava tentando di recuperare sino a ieri il cadavere
di Isabella Noventa, uccisa per mano del suo ex fidanzato Freddy
Sorgato. "Ho tagliato la testa a mia madre" ha scandito agli
investigatori Filip, mentre in realtà aveva reciso di netto la
gola alla donna. "Non ha mai dato il minimo segno di pentimento
- racconta il col. Pietro Oresta, comandante provinciale dei
Carabinieri di Verona - dimostrando una freddezza che lascia
davvero scossi". Durante l' interrogatorio, aggiunge, le uniche
cose di cui ha sentito il bisogno sono state "una sigaretta e di
poter andare in bagno". Lucido, freddo e soprattutto non pentito
di quanto fatto: "sembrava quasi che raccontasse un fatto
compiuto da altri - sottolinea l' investigatore - come se avesse
visto un film". (ANSA).

 CO
20-FEB-16 18: 19 NNN 

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