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domenica 20 marzo 2016

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12541 presentato da NESCI Dalila testo di Mercoledì 16 marzo 2016, seduta n. 591   NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    secondo quanto si legge sulla testata web ilvibonese.it, il pullman che stava accompagnando i dipendenti della provincia di Vibo Valentia in protesta dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in visita ai cantieri dell'autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria) a Mormanno (Cosenza), è stato fermato dalle polizia stradale nei pressi di Tarsia. Al mezzo sarebbe stato impedito di proseguire il tragitto;



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12541
presentato da
NESCI Dalila
testo di
Mercoledì 16 marzo 2016, seduta n. 591
  NESCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si legge sulla testata web ilvibonese.it, il pullman che stava accompagnando i dipendenti della provincia di Vibo Valentia in protesta dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in visita ai cantieri dell'autostrada A3 (Salerno-Reggio Calabria) a Mormanno (Cosenza), è stato fermato dalle polizia stradale nei pressi di Tarsia. Al mezzo sarebbe stato impedito di proseguire il tragitto;
   stando infatti al resoconto giornalistico, «il pullman dei lavoratori della Provincia di Vibo Valentia (in agitazione per i mancati pagamenti degli stipendi) partito questa mattina di buonora alla volta di Mormanno, per manifestare nel luogo della prevista visita del premier Renzi al cantiere dell'A3, è stato bloccato pochi minuti fa. IL mezzo, intercettato dallaPolizia stradale nei pressi dello svincolo di Tarsia, è stato fatto accostare e al conducente sarebbe stato vietato di proseguire verso Mormanno. Comprensibile il disappunto dei lavoratori che, scesi dal pullman, hanno esposto lo striscione della Provincia sul ciglio della corsia autostradale. Gli stessi, da circa mezz'ora, sono in attesa di capire se gli sarà permesso di ripartire e se dovranno fare ritorno alla base»;
   secondo quanto è stato possibile apprendere da fonti giornalistiche, il fermo nascerebbe da una comunicazione della digos di Vibo Valentia alla questura di Cosenza;
   a parere dell'interrogante è inammissibile tale comportamento antidemocratico, tanto che gli stessi lavoratori hanno parlato, apertamente, di «censura organizzata e mortificazione ulteriore di lavoratori che chiedono solo il rispetto dei loro diritti. Da più di un anno»;
   è bene ricordare che l'interrogante, in più atti parlamentari (a titolo di esempio, si ricorda in questa sede l'interrogazione a risposta scrittan. 4-07318, ancora senza risposta), ha denunciato lo stato d'agitazione, che si protrae ormai da tempo, dei dipendenti della provincia di Vibo Valentia, ente da mesi in dissesto finanziario, cosa che rende impossibile il pagamento degli arretrati stipendiali per gli stessi dipendenti (oggi ammontanti, secondo quanto risulta, a quattro mensilità più la tredicesima di dicembre 2015) –:
   se siano a conoscenza dei fatti suesposti;
   quali iniziative di competenza, anche per la verifica dei comportamenti riassunti, intendano assumere in relazione alla vicenda esposta;
   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano assumere per intervenire in via straordinaria nei casi di mancanza di liquidità degli enti, e se non ritengano indispensabile e inderogabile promuovere un aumento dei trasferimenti centrali per l'espletamento delle funzioni spettanti alle province. (4-12541)

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