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venerdì 16 novembre 2018

FARMACI: CHMP, OK A PRIMA CURA SOLO ORALE PER MALATTIA DEL SONNO =

VENERDÌ 16 NOVEMBRE 2018 15.02.35
SALUTE

FARMACI: CHMP, OK A PRIMA CURA SOLO ORALE PER MALATTIA DEL SONNO =

Roma, 16 nov. (AdnKronos Salute) - Il Comitato per i medicinali umani (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha adottato un parere positivo per Fexinidazole Winthrop* (fexinidazolo), la prima terapia esclusivamente orale (in compresse) per il trattamento della tripanosomiasi africana umana, comunemente nota come malattia del sonno, causata dal parassita Trypanosoma brucei gambiense. E' il decimo medicinale raccomandato dall'Ema secondo una normativa che consente al Chmp di valutare e fornire pareri su prodotti destinati all'uso in paesi al di fuori dell'Unione europea. La tripanosomiasi africana umana è una malattia tropicale pericolosa per la vita, endemica nell'Africa sub-sahariana. Ne esistono due forme, a seconda del parassita coinvolto: Trypanosoma brucei gambiense o Trypanosoma brucei rhodesiense. La stragrande maggioranza (98%) dei casi segnalati è provocata dal T. b. gambiense e si verifica nella Repubblica Democratica del Congo, mentre il resto si trova nei paesi confinanti dell'Africa centrale. Questa forma è caratterizzata da un'evoluzione più cronica. Entro poche settimane dall'infezione, i pazienti possono sperimentare attacchi di febbre, mal di testa, dolori articolari e muscolari e prurito. Nel corso del tempo la malattia invade il sistema nervoso centrale. I pazienti mostrano segni neurologici, tra cui confusione mentale e del linguaggio, convulsioni, difficoltà a camminare e parlare e peggioramento dei disturbi del sonno. Se non trattata, la malattia è di solito fatale in un lasso di tempo di 2-3 anni. I trattamenti attuali comprendono iniezioni intramuscolari di pentamidina, che sono dolorose e adeguate solo allo stadio precoce della malattia. Sono disponibili altri trattamenti sono disponibili, come una combinazione di nifurtimox per via orale e un'infusione endovenosa di eflornitina, utile quando la malattia è progredita e colpisce il sistema nervoso centrale. Tuttavia, tutti questi trattamenti richiedono un'infrastruttura sanitaria e personale sanitario, non facilmente disponibili in alcune aree remote dell'Africa. La nuova terapia, un regime di trattamento esclusivamente orale, può dunque consentire un accesso più rapido e ampio al trattamento. (Bdc/AdnKronos Salute) ISSN 2465 - 1222 16-NOV-18 15:02 NNNN 

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