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venerdì 17 maggio 2019

Sicurezza: rete informazioni fra Polizia italiana e area Balcani =



VENERDÌ 17 MAGGIO 2019 12.47.29
POLIZIASICUREZZA

Sicurezza: rete informazioni fra Polizia italiana e area Balcani =

(AGI) - Roma, 17 mag. - Il successo di un'indagine, la neutralizzazione di un'organizzazione criminale, la sicurezza stessa di intere comunita' dipendono anche dalla disponibilita' di informazioni chiare e tempestive. Cosi', diventa determinante la costante alimentazione dello scambio informativo tra le forze di polizia dei diversi Paesi, data la natura sempre piu' transnazionale della minaccia criminale e terroristica. Soprattutto in una regione come quella balcanica che costituisce la porta dell'est Europa. Questo quindi un primo grosso obiettivo, come sottolineato dal Capo della polizia italiana, Franco Gabrielli, in occasione del 'Foro di Roma', la riunione annuale dei Capi della polizia dei Paesi dell'area balcanica, a cui partecipano oltre a quella italiana, le delegazioni di 12 Paesi: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Repubblica di Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Ungheria. E' la sesta edizione, per la terza volta consecutiva che l'Italia ospita i lavori, che si tengono presso la Scuola Superiore di polizia. Dopo le prime due edizioni, organizzate in Serbia e nei Paesi Bassi, e' stato infatti il nostro Paese a garantire continuita' all'iniziativa. L'appuntamento di quest'anno e' poi ancor , piu' strategico per la presenza dei vertici delle agenzie europee e delle organizzazioni internazionali, quali Europol, con il vice direttore esecutivo operazioni, Frontex con il direttore esecutivo, Interpol con il segretario generale e Selec con il direttore generale. All'ordine del giorno, le strategie di prevenzione e di contrasto delle forme di criminalita' transnazionale di maggiore allarme sociale presenti nella regione dei Balcani e che interessano anche il nostro Paese.(AGI) Vic (Segue) 171246 MAG 19 NNNN
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POLIZIASICUREZZA

Sicurezza: rete informazioni fra Polizia italiana e area Balcani (2)=

(AGI) - Roma, 17 mag. - Con Gabrielli anche il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza - Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi, che ha organizzato l'incontro e ha sottolineato come in un mondo digitale e globalizzato la vera sfida della cooperazione internazionale di Polizia e' rappresentata dal dialogo tra le piattaforme informative e dall'interoperabilita' delle banche dati, che colleghino le informazioni in modo intelligente ed automatico, rendendo immediatamente fruibili all'operatore di Polizia quegli elementi selezionati effettivamente necessari per bloccare la minaccia. In questa prospettiva l'Italia ha quindi proposto la creazione nell'area balcanica, come avviene nel resto dell'Europa, di una rete di 'Single Point of Contact' che, superando quindi la logica della separazione e della compartimentazione, diventino snodo centrale per accedere ai diverse network europei o intercontinentali di cooperazione. Piu' in generale, il Foro di Roma si inserisce nel solco dell'impegno italiano, articolato in una serie di progetti europei, che mira a supportare l'attivita' delle forze di Polizia e dell'autorita' giudiziaria di diversi Paesi dell'area balcanica nella loro azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni criminali di maggiore allarme sociale. Ed e' interesse italiano concentrare l'attenzione non solo sul terrorismo e sulla criminalita' legata ai flussi migratori, ma anche sulla crescente minaccia rappresentata dalle organizzazioni mafiose, in un momento in cui i 'cartelli' criminali italiani stanno coltivando sempre di piu' mire espansionistiche in altri Paesi del mondo. Proprio la minaccia di sodalizi criminali sempre piu' caratterizzati da flessibilita' strutturale e dalla transnazionalita' delle loro azioni ha indotto gli Stati ad intensificare gli scambi informativi e a condividere il proprio patrimonio informativo, realizzando accessi semplificati e diretti alle informazioni, che devono essere tempestive, complete e qualificate. E' in tale ambito, un'azione sistemica e sinergica viene ritenuta l'opzione vincente, per individuare nuove soluzioni tecnologiche che, ispirate all'interoperabilita' dei sistemi informativi, consentano una lettura incrociata e comparata dei dati raccolti. E' acquisita la convinzione che per alzare il livello di sicurezza generale, compreso quello della regione dei Balcani occidentali, occorre prevedere automatismi che incrementino il numero di interrogazioni delle banche dati internazionali, con conseguente aumento del numero di provvedimenti penali e di natura amministrativa eseguiti. Nell'ambito di un progetto europeo denominato ATHENA (Addressing Training to Single Point of Contact as Hub of a European Network of Law Enforcement Agencies), a guida italiana, si sta costituendo la rete europea dei Single Point of Contact (SPOC) per lo scambio delle informazioni nel settore della cooperazione internazionale di Polizia. Il Foro di Roma rappresenta quindi l'occasione per proseguire, i 13 Paesi, in un'unica direzione e sviluppare, nella regione balcanica, un'analoga rete di Single Point Of Contact, affidando ad essa il compito per assicurare alle diverde Polizie interazioni e scambi sempre piu' efficaci e rapidi. Un'altra opportunita' del Foro di Roma e' quella di approfondire l'interesse comune per gli aspetti preventivi e repressivi che riguardano specifiche aree geo-criminali, al fine di individuare soluzioni che favoriscano un'utile e diretta collaborazione tra gli Stati membri e, in tale ambito, costituire piattaforme di analisi e mirate task-force, con il supporto delle agenzie e delle organizzazioni internazionali presenti al convegno, per fronteggiare le minacce attuali date dall'azione di gruppi criminali che sfruttano i flussi migratori di dimensioni epocali, di gruppi terroristi o di sodalizi mossi da logiche di profitto. Con la consapevolezza che l'efficacia delle strategie comuni di sicurezza si misurera', nel prossimo futuro, dalla capacita' nel saper rinnovare le forme di compartecipazione tra i Paesi interessati, sotto forma di un dialogo fattivo e coerente con le sfide da affrontare. (AGI) Vic 171246 MAG 19 NNNN

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