MARTEDÌ 09 LUGLIO 2019 14.34.56
Salute: il diabete può accorciare la vita fino a 7 anni
Salute: il diabete può accorciare la vita fino a 7 anni Rapporto del 12th Italian Diabetes Barometer Forum in corso a Roma
Roma, 9 lug. (askanews) - Si stima che in media una diagnosi di
diabete all'età di 40 anni riduca l'aspettativa di vita di circa
6 anni negli uomini e di circa 7 anni nelle donne e che la metà
di questa riduzione sia imputabile alle malattie cardiovascolari.
Questi sono alcuni dei dati presentati nel Rapporto del 12th
Italian Diabetes Barometer Forum in svolgimento oggi a Roma,
organizzato da Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo)
Foundation, Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le
Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, Health City Institute, I-Com Istituto per
la competitività, Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle
Regioni italiane e Intergruppo Parlamentare "Qualità di vita
nelle città".
Nel mondo, secondo i dati dell'iniziativa "Global Burden of
Disease" della World Health Organization (WHO), nel 2017,
l'iperglicemia è stata responsabile di 6,53 milioni di decessi,
passando, tra le cause di morte, dal sesto posto di dieci anni fa
al terzo posto fra gli uomini e al secondo fra le donne, con un
aumento di circa il 27 per cento dei casi. Questa tendenza
negativa è evidente anche per quanto riguarda gli anni di vita
persi ponderati per disabilità, che sono aumentati del 25,5 per
cento rispetto al 2007, superando così i 170 milioni. Inoltre, la
prima causa di morte a livello mondiale, per entrambi i sessi, è
l'ipertensione arteriosa e la quarta fra gli uomini e terza fra
le donne l'eccesso ponderale, due condizioni spesso presenti
nella maggioranza delle persone con diabete.(Segue)
Mpd 20190709T143442Z
MARTEDÌ 09 LUGLIO 2019 14.35.02
Salute: il diabete può accorciare la vita fino a 7 anni -2-
Salute: il diabete può accorciare la vita fino a 7 anni -2-
Roma, 9 lug. (askanews) - Il 53 per cento dei decessi associati a
iperglicemia è dovuto a cause cardio-cerebrovascolari, in
particolare 2,27 milioni di morti per malattie cardiache
ischemiche e 1,19 milioni per ictus; si stima che ogni minuto nel
mondo muoiano 6-7 persone per malattie cardiovascolari legate al
diabete.
In Italia, secondo i dati Istat del 2017, a fronte di una
prevalenza media di malattie cardiologiche tra gli over 45 del
7,5 per cento, quella tra persone con diabete è pari a circa il
17,1 per cento, ben oltre il doppio di quella rilevata per i non
diabetici: 6,4 per cento. "Si tratta di un problema che interessa
soprattutto gli anziani, quindi destinato a crescere in termini
assoluti con l'invecchiamento della popolazione. Ad esempio, tra
le persone con diabete di 45-64 anni la prevalenza di malattie
cardiache è pari al 10,6 per cento contro una prevalenza del 19,4
per cento tra i 65-74enni con diabete, che arriva fino al 27,1
per cento se si prende in considerazione solo la categoria dei
maschi con diabete di questa fascia di età", sottolinea Roberta
Crialesi, Dirigente del Servizio Sistema integrato Salute,
assistenza, previdenza e giustizia di Istat.
"Anche altri aspetti legati alle diverse realtà territoriali, al
grado di istruzione e più in generale alla connotazione sociale
della popolazione, influenzano la prevalenza di diabete e
malattie cardiache. Le regioni del Mezzogiorno sono quelle più
svantaggiate, come Calabria, Molise e Umbria e il problema è
maggiormente diffuso tra le persone con basso livello di
istruzione rispetto ai più istruiti. Queste analisi restituiscono
un'immagine nitida dei legami tra invecchiamento della
popolazione, condizioni sociali e condizioni di Salute e
ribadiscono la necessità di interventi urgenti e diffusi",
aggiunge.(Segue)
Mpd 20190709T143449Z
MARTEDÌ 09 LUGLIO 2019 14.35.08
Salute: il diabete può accorciare la vita fino a 7 anni -3-
Salute: il diabete può accorciare la vita fino a 7 anni -3-
Roma, 9 lug. (askanews) - Da una recente indagine promossa
dall'International Diabetes Federation in partnership con Novo
Nordisk, che ha coinvolto oltre 12.000 persone con diabete di
tipo 2 in 130 Paesi, è emerso che, per quanto riguarda la
conoscenza dei fattori di rischio, un paziente su quattro non era
consapevole del ruolo svolto dall'ipertensione e dal sovrappeso,
uno su tre ignorava che iperglicemia, ipercolesterolemia, fumo ed
inattività fisica aumentano il rischio cardiovascolare e circa
uno su due non conosceva l'importanza, quali fattori di rischio,
di elevati livelli di stress, del diabete di lunga durata e di
un'età oltre i 65 anni.
Nel nostro Paese, la conoscenza dei fattori di rischio
cardiovascolare sembra essere migliore rispetto al dato
internazionale; tra i partecipanti, il 90 per cento riconosce il
ruolo del sovrappeso/obesità, l'89 per cento dell'ipertensione,
l'88 per cento dell'ipercolesterolemia e dell'iperglicemia.
Tuttavia, percentuali importanti di pazienti ignorano il rischio
associato all'inattività fisica, al fumo, a una dieta ricca in
grassi e alla familiarità e circa la metà dei partecipanti non ha
identificato come fattori di rischio cardiovascolare avere il
diabete da più di 5 anni o avere oltre 65 anni di età.
"La percezione da parte delle persone con diabete del proprio
rischio cardiovascolare sembra essere migliore in Italia rispetto
al campione complessivo, dove il 46 per cento dei partecipanti si
considera a rischio moderato/alto, contro il 36 per cento a
livello globale. Tuttavia, la percezione del proprio rischio non
sembra essere commisurata alla effettiva presenza di fattori di
rischio, che è risultata estremamente più elevata", spiega
Antonio Nicolucci, Direttore Coresearch, "per esempio, il 73 per
cento dei partecipanti riferisce livelli elevati di glicemia, il
58 per cento una durata del diabete di oltre 5 anni, il 56 per
cento dichiara di essere fisicamente inattivo, il 56 per cento di
essere in sovrappeso o obeso. Questi dati suggeriscono che le
persone con diabete non conoscono appieno i fattori di rischio e
tendono a sottostimare la propria suscettibilità ad andare
incontro a complicanze cardiovascolari. A questo riguardo risulta
fondamentale inserire l'educazione sui fattori di rischio
cardiovascolari come parte integrante dell'assistenza alle
persone con diabete", conclude.
(Segue)
Mpd 20190709T143456Z
MARTEDÌ 09 LUGLIO 2019 14.35.14
Salute: il diabete può accorciare la vita fino a 7 anni -4-
Salute: il diabete può accorciare la vita fino a 7 anni -4-
Roma, 9 lug. (askanews) - La parità di accesso all'informazione,
alla prevenzione e all'educazione terapeutica, insieme al
trattamento del diabete e alla diagnosi e cura delle complicanze,
sono alcuni dei temi al centro de "Il Manifesto dei diritti e dei
doveri della persona con diabete" che ha compiuto quest'anno
dieci anni, anniversario celebrato nel corso del Forum di Roma.
Il documento, promosso da Diabete Italia, Comitato per i diritti
della persona con diabete e Italian Barometer Diabetes
Observatory (IBDO) Foundation e firmato dalle associazioni di
persone con diabete Agd Italia, Aid, Aniad, Ardi, Diabete Forum,
Fand, Fdg, SOStegno70, dall'associazione degli operatori sanitari
di diabetologia, Osdi, e da Cittadinanzattiva è stato realizzato,
con l'assistenza tecnica di MediPragma e il sostegno non
condizionato di Novo Nordisk, nel 2009 e quindi aggiornato nel
2015, nella convinzione che solo il dialogo fra le Istituzioni,
le Società scientifiche, le Associazioni dei pazienti e la
Cittadinanza possa contribuire a "cambiare il diabete". "
I diritti di coloro che hanno il diabete sono gli stessi diritti
umani e sociali delle persone senza diabete. Il sistema sanitario
deve garantire alla persona con diabete l'accesso a metodi
diagnostici e terapeutici appropriati, in modo uniforme su tutto
il territorio nazionale, e il diritto delle persone con diabete a
vivere una vita sociale, educativa, lavorativa al pari delle
persone senza diabete deve essere considerato un obiettivo delle
azioni di governo" afferma Paola Pisanti, Presidente Commissione
Nazionale Diabete e Coordinatrice Commissione sul Piano delle
cronicità presso il Ministero della Salute.
Mpd 20190709T143503Z
Nessun commento:
Posta un commento